A Venezia è possibile non scandalizzarsi per 4 caffè e 3 amari a 100 euro

di Alessandro Morichetti

È successo sabato al Caffè Lavena di Venezia, tecnicamente “Situato fin dal 1750 nell’angolo più soleggiato di Piazza San Marco, ai piedi della Torre dell’Orologio, di fronte alla Basilica”. Cioè l’ultimo posto sulla faccia della terra in cui una persona normalmente bisognosa di un caffè penserebbe di andarlo a prendere. 4 caffè corretti e 3 amari (1 Jagermeister, 2 Montenegro) per 100,80 euro, comprensivi di un “supplemento musica” da 6 euro a cranio (42 euro totali): e vorrei vedere, in un caffè che si fregia di aver avuto Richard Wagner tra i clienti illustri.

L’articolo originale su Leggo riporta tutto quello che c’è da sapere.

Dal locale il commento è netto e deciso: «Ai clienti viene dato il listino nel quale sono indicati tutti i prezzi, compreso il supplemento per la musica». Insomma, equo o meno che sia il conto finale, gli avventori sapevano a cosa sarebbero andati incontro.

Certa indignazione è comprensibile ma non condivisibile. Si chiama libero mercato, e non funziona che qualcuno decida per tutti il prezzo. Funziona che nel rispetto delle regole ognuno dà un valore a quello che fa e se trova chi lo compra vince. Sennò muori di fame. A vederla con malizia e sorriso: “Tutte le mattine si alzano un furbo e un coglione. Se si incontrano, l’affare è fatto”. Il caffè in piazza San Marco è lusso (e quello della macchinetta in ufficio è sopravvivenza). Stai comprando un servizio di lusso, puo’ piacerti o meno ma questo è.

I problemi a Venezia credo siano ben altri e li ha raccontati Tanya Gold, giornalista del Guardian, “Venezia dovrebbe smetterla di odiare i turisti“. L’articolo è dell’8 settembre 2009 ma le osservazioni suonano attuali. Prendo da Dissapore qualche citazione sparsa:

“A Venezia odiano il turista mordi-e-fuggi che, mentre con un occhio guarda San Marco, lascia cadere una cartaccia in ricordo del suo passaggio. Odiano i ricchi che arrivano, comprano i palazzi e poi li abitano solo pochi mesi l’anno. E odiano quelli che arrivano con le navi da crociera, accolti da cartelli con su scritto ‘Turisti andate a casa’.”

“Se sei un turista e prendi una barca a Venezia paghi 6 euro e 50, se sei un veneziano paghi 1 euro e 10. Se sei un turista e vai al mercato, prova a scegliere un pomodoro. Te lo strappano di mano per dartene uno peggiore conservando l’altro per i veneziani.

Ho visto tutto questo coi miei stupitissimi occhi. Eppure a Venezia il turista è tollerante: il cibo fa schifo, è il peggiore in Europa, e siccome siamo in Italia non possono che farlo apposta. E poi i ristoranti chiudono tutti alle nove. Forse per la vergogna, o per il gusto di farti morire di fame. Anche se sono pieni di veneziani che mangiano felici, per te sono chiusi. Chiusi. Chiusi…”

Messa così, il caffè in piazza a 100 euro sembra l’unica roba per cui ci si possa ragionevolmente non scandalizzare. Che poi 100,80 euro scontrinati sono tasse serie, almeno. Se “i turisti a Venezia ci saranno sempre” ha imprenditorialmente senso, punto. Non è furbizia. A patto però di non trattare i turisti da scemi, ché quella si è stupidità. Da ricchi ha senso, da scemi no.

[Fonti: Leggo, Dissapore, Guardian, la Nuova. Foto: Dissapore]

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

10 Commenti

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Massimo Bernardi

circa 11 anni fa - Link

Il fatto che Intravino riprenda post, foto, citazione e persino traduzione di Dissapore ci rende orgogliosi. Invece, potreste togliere i riferimenti a Dissapore e Spigoloso dalla testata e dal piede? Dal momento che non cesistono più legami tra i due siti e Intravino, non pensate anche voi che sarebbe la cosa migliore? Prima che in questo commento, ovviamente, ho sollecitato la cosa in privato, ma senza ottenere risposta. Grazie.

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Alessandro Morichetti

circa 11 anni fa - Link

E' assolutamente la cosa migliore e provvederemo quanto prima, Max. E siamo così bravi da riprendere il meglio scremando il peggio ;-).

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SR

circa 11 anni fa - Link

cmq questi veneti son proprio dei dilettanti [img]https://fbcdn-sphotos-c-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn2/q71/1186080_10151605986853595_666308011_n.jpg[/img]

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Angelo D.

circa 11 anni fa - Link

E mille euro come schiaffo morale per il Don: 'torna a scuola, gnurant!' :-)

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Angelo D.

circa 11 anni fa - Link

Ci si scandalizzerebbe pure, in un paese normale. Ma che ipocriti che siamo noi italiani. Delinquenti in Parlamento e Bigotti per strada. Mah...

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Alessandro Morichetti

circa 11 anni fa - Link

Non ho capito: tu lo trovi uno scontrino di cui scandalizzarsi?

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Angelo D.

circa 11 anni fa - Link

La risposta e' nel corsivo del locale. È nel nostro Parlamento. Punto. La legge chiede di essere chiari con i clienti e mi pare che in quanto a chiarezza, se come affermato c'è ben chiaro in menu il supplemento per la musica non vedo l'orrore; 4 caffè 24 euro? Seduti li al tavolo a Venezia non mi pare affatto scandaloso. Scandaloso sarebbe stato per la qualità di quei caffè, del servizio ecc... E non mi sembra questo il caso. Piuttosto il titolo e' forzato e di richiamo. Se si fosse urlato 4 caffè e tre amari 64 euro vedi che vi avrebbero riso dietro: 'barbun!' :-)

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Alessandro Morichetti

circa 11 anni fa - Link

Quando si parla di titoli sciacquati la bocca, fai il segno della croce e inginocchiati verso la Mecca :D. Se vuoi li contiamo i titoli forzati in giro ;-). Banalmente perché relega a qualunquismo quello scandalizzarsi che puoi trovare ovunque. Immotivatamente, perché la cifra richiesta è più che giustificabile come anche tu rilevi.

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Angelo D.

circa 11 anni fa - Link

Beh, mandamele due bocce allora. Ripeto e' una non notizia!!

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Papero

circa 11 anni fa - Link

Allora... capisco che il luogo è particolarmente bello e dall'atmosfera prestigiosa... e capisco che i gestori dei locali pagano non poche tasse... PERO' in alcuni bar / ristoranti il cosiddetto "ricarico" è ignobilmente esagerato. Posso capire per piatti o bevande più elaborati o ricercati... ma santo cielo quattro caffé e tre amari 100 euro ??? Un cappuccino 9 euro etc. ??? Ma stiamo scherzando ??? La torrefazione ha mischiato dentro polvere d'oro ??? Con quella stessa cifra ci si fa una bella spesona al supermercato o ci si va direttamente al ristorante fuori dal centro... Quindi chi viene da fuori, magari dopo un lungo viaggio e dopo aver già pagato a sufficienza per biglietti vari ed alloggio non può neanche godersi una normalissima colazione che deve stare col terrore di ritrovarsi in mutande ??? Ma insomma cosa vogliono dai turisti ??? Magari del giro in gondola e di tanti souvenir si può fare a meno, ma di alloggiare bere e dormire proprio NO... Quanto mi deve costare una settimana a Venezia ??? I turisti non mancano, ce ne sono tanti tutto l'anno... da tutte le parti d'Italia e del mondo... quindi si calassero un attimo 'sti prezzi. Il "supplemento musica" ??? E se io mi prendo un cappuccino d'asporto da qualche altra parte e mi soffermo ad ascoltare l'orchestrina senza sedermi ??? E dài... mettiamo anche il "supplemento aria", il "supplemento sole", il "supplemento acqua alta / acqua bassa" e via dicendo... Ma è anche vero che prima di sedersi bisognerebbe visionare i menù... ma siamo sicuri che ci sia lo stesso menù per tutti e che venga correttamente proposto al cliente ??? Se certi stranieri ricconi hanno soldi da buttare via fatti loro... ma io da italiano in tempi di crisi e controcrisi non vedo perché devo pagare un caffé o un cappuccino (bevande comunissime in Patria) come se fossero rarità importate da chissà dove. Non per mancar di rispetto a chi lavora... ma lasciatemi dire che certi fenomeni sfiorano la denuncia o, se non altro, un controproducente passaparola.

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