6 Vini Veri di Cerea che ci sono piaciuti
di Jacopo CossaterEccoci ancora qui, il grande circo veronese è appena iniziato e come ogni anno il tentativo è quello di riportare in tempo (quasi) reale le migliori impressioni registrate tanto in fiera quanto dalle manifestazioni satellite. Ecco quindi alcuni appunti scritti velocemente ieri a Cerea, la rassegna era quella come sempre promossa da Viniveri il cui sottotitolo quest’anno recita “il vino naturale = un bene comune”. Appena 6 vini, tra clamorose novità e rassicuranti conferme.
Etna Rosso “Vigo” 2013 Fattorie Romeo del Castello – Il (mio) rosso della giornata. Un Etna dal respiro ampio e dal passo svelto, ricco di richiami piacevolmente fruttati senza mai apparire ammiccanti. Deciso, leggiadro, lievemente caldo e piacevolmente minerale, grintoso e gustoso. Amore a prima vista.
Prosecco 2014 Casa Coste Piane – Era qualche anno che frequentavo con sempre minor convinzione i Prosecco della famiglia Follador, come se ci fosse una certa sfocatura intorno al loro vino più rappresentativo. Chissà, magari mi sbagliavo, ci è infatti voluto un solo sorso di questo 2014 per tornare con la mente a quelli che avevo preferito, aggraziato, lieve e risoluto al tempo stesso.
Brunello di Montalcino 2009 Campi di Fonterenza – Probabilmente meno rigoroso dell’elegante 2010 è Brunello avvolgente, piacevolmente soffice ma al tempo stesso reattivo, i cui richiami mediterranei sembrano impreziosire un profilo olfattivo di sicura grazia. Splendido per trama e per tocco, mi chiedessero cosa vorrei mettere in cantina risponderei 2010, cosa vorrei bere oggi, 2009.
“Il Fric” 2015 Casebianche – Poi ci sarebbe da aprire una parentesi a proposito di questa bella realtà che, caso unico, produce vini a rifermentazione in bottiglia in Campania e nel Cilento. Il Fric, da sole uve di aglianico, è un vino frizzante travolgente per immediatezza e per beva, adorabile per semplicità e per equilibrio complessivo: tutto è dove dovrebbe essere. Ed è subito estate.
Vin Santo Occhio di Pernice “Il Canto del Foco” 2010 Massa Vecchia – Massa Vecchia a Cerea presenta quest’anno una gamma di impressionante solidità e sicurezza, è però l’ultimo dei vini in assaggio a rovesciare le carte sul tavolo e a lasciare letteralmente a bocca aperta. Appena 500 mezze bottiglie -produzione lillipuziana- per un Vin Santo disarmante per ampiezza, peso, allungo. C’è tutto, albicocca disidratata e prugna secca, uva passa e caramello, dattero e zenzero, miele e cera d’api, cenere e legno antico in un continuo susseguirsi di suggestioni splendidamente toscane. E poi che dolcezza, che vibrante acidità. Uscita prevista: fine 2016.
Sangiovese 2013 La Cerreta – C’è calore e un piacevole richiamo mediterraneo nel Sangiovese de La Cerreta, la zona è quella della Val di Cornia, nella parte più meridionale della provincia di Livorno. Scuro, profondo, ruvido, porta con sé una certa austerità che sul finale dimostra un’insospettabile dinamicità. Gustosissimo.
(foto: Maria Grazia Melegari)
3 Commenti
carolaincats
circa 8 anni fa - Linkio però non ti ho mica visto... ahiahiahi :)
RispondiJacopo Cossater
circa 8 anni fa - LinkPensa che ero anche passato dal banchetto ma tu non c'eri ;)
Rispondicarolaincats
circa 8 anni fa - Linkallora: venerdì sono sempre stata li fino alle 14:45 che sono andata a pranzo, sabato e domenica il pranzo l'ho fatto coi formaggi di gregorio al banchetto... mi sono schiodata solo domenica alle 16:45 che ero praticamente afona e non avevo fatto nessun assaggio. mi sa che sei passato quando ero a pranzo.... mi spiace, avevo cose nuove da farti sentire, ma se vieni a roma il 23 maggio alla degu caves ce le ho anche li :)))
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