12 birre per l’estate. La redazione di Intravino si confessa col cuore in mano

di Redazione

Se Intravino fosse umano, sarebbe il paziente ideale per uno strizzacervelli di quelli bravi. La schizofrenia per nulla latente dei suoi redattori si rivela in tutto il suo splendore anche con le domande semplici del tipo “qual è la tua birra preferita?”. Non l’avessimo mai fatto! Nel Vaso di Pandora c’era l’inferno, compresa la birra….no, non riesco a pronunciare quel nome. Scopritelo da soli: è in fondo, molto in fondo alla pagina…

Alessandro Morichetti. Per me Tipopils, ovvero la grandezza di una bevuta finto-semplice e buonissima. Gira e rigira è la birra da isola deserta, essenziale e senza fronzoli aromatici. Quando hai esplorato tutti i sapori possibili nella birra torni a Lurago Marinone: abbasso le birre morte, avanti le birre vive.

Giovanni Corazzol. Esiste in natura un fenomeno – addirittura più inspiegabile della precoce wandaosirizzazione del volto di Anna Tatangelo – noto col nome di sindrome dell’Ajvar. L’Ajvar è una salsa balcanica a base di peperoni, peperoncini e aglio che accompagna, assieme a tocchi di cipolla cruda a cubetti, tutti i piatti di carne alla griglia delle vostre vacanze istro-dalmate. La sindrome colpisce inesorabile il turisto sedotto che finisce per comprarsi vasotti da 5 chili di Ajvar da portarsi a casa e mettere in frigo; ove rimane, intonso, in decomposizione, fino alla successiva vacanza. Ciò che il turisto non capisce – oltre alla trasformazione dell’Anna Tatangelo – è che il motivo per cui l’Ajvar lì era piaciuto tanto-tanto e a casa no, è la piena disponibilità, lì, della buta da 66 di Karlovačko, a giorni alterni di Union, a volte di Laško, più raramente di Favorit, in casi disperati di Ožujsko. Però se cercate bene son convinto che una Union in qualche Hard Diskount la trovate anche vicino casa. E, temo, anche di Ajvar.

Massimo Andreucci. Qualche birra l’ho bevuta anche io. Mi ricordo di un irish pub col servizio al banco, di una spina con su scritto Harp Lager e di interminabili pisciate. Sono andato avanti così più o meno per dieci anni, poi ho smesso di fumare e (la vita) la birra non mi dà più le stesse gioie.

Giulia Mancini. Punk Ipa di Brewdog per il naso di frutta gialla esotica che torna in bocca mista a un lieve luppolo, facile da intuire e facile da bere. Godibilità estrema per Ichnusa da supermercato: fredda di frigo, a canna dalla bottiglia che nel bicchiere non c’è gusto.

Leonardo Romanelli. La Pilsner Urquell per la sua aria melanconica della serie vorrei essere felice visto che ne ho la possibilità.

Cristiana Lauro. Intendo la birra come bevanda dissetante piacevolmente alcolica e non sopporto l’amaro del luppolo o certi sentori di banana di alcune weiss. Considero la birra una bevuta semplice, infatti la bevo ghiacciata, contrariamente alle norme dei produttori, non sono esperta e non intendo investire energie per un prodotto che di artigianale ha veramente poco, visto che posso acquistare gli ingredienti su internet provenienti da chissà dove. Mi piace per la sua semplicità. Non voglio che sia una birra a complicarmi la vita. W il Peroncino!

Jacopo Cossater. Senza stare a scomodare ancora una volta Cantillon e le magnifiche birre che escono da Rue Gheude, Anderlecht, ma rimanendo comunque nel mondo delle Gueuze come non nominare uno dei talenti più cristallini che si sono affacciati nell’affollato mondo della produzione belga negli ultimi anni. Pierre Tilquin, neanche quarantenne e con un passato da genetista, assembla oggi ad una cinquantina di chilometri da Bruxelles lambic provenienti da alcuni degli stabilimenti più rispettati della zona. La sua è una Oude Gueuze fresca e profonda. Agrumata, dalla beva travolgente, spicca per una compostezza che stupisce, in particolare se si pensa a quell’impetuosità tipica di altre birre della stessa tipologia. Estiva, è una di quelle da bere con il sole ancora alto.

Alice in wonderland. Finché si poteva disegnare l’estate con un pastello giallo ed uno azzurro, Hoegaarden Blanche servita in vaso: bionda platino, leggera e spensierata, un amoretto di stagione. Rigorosamente sotto l’ombrellone. Preferibilmente accompagnata da qualche mitile grassoccio. Ora che per disegnare l’estate ci vogliono 50 sfumature di grigio, meglio le bionde polacche, quelle dal carattere robusto e un po’ imbronciate. 
Rigorosamente sotto l’ombrello. Preferibilmente accompagnate da salsicce e crauti.
(numero uno: Zywiec)

Emanuele Giannone. Mi cerveza es mi casa. Da emigrante post-lauream mi ritrovai per una selva a sud di Monaco di Baviera ed entrai nell’orbita dei birrifici locali. L’amore per la birra del monastero di Andechs finì quando lasciai la Baviera. Rimase quello per ogni sorta di birrone da tendone dell’Oktoberfest, con la Hacker-Pschorr sicuramente über alles.

Antonio Tomacelli. Moretti 3 luppoli a canna o Nastro Azzurro a fiotti, l’importante è che sia fredda, gialla e abbia quel frizzo amaro giusto per digerire cozze, ostriche e ricci crudi. Sapete com’è, essendo vegetariano non mangerò niente che abbia gli occhi.

Andrea Gori. La mia birra preferita resta sempre la Jever della Frisia Orientale, vale a dire Germania molto nord, quasi Olanda. Orzo coltivato in loco ovvero in sterminate pianure sotto il livello del mare fino quasi sotto l´argine che difende le coste dalle maree. Acqua di una fonte dolcissima e lieve di acqua minerale locale a poche centinaia di metri dalla fabbrica attuale (costruita di fianco a quella storica medioevale), luppolo bavarese e cloni locali di lieviti. Floreale freschissima di ginestra, fiori di campo e grano ma anche lo iodio, il mare, il sale della costa e quel profumo particolare che ha solo il Mare del Nord. In bocca ha questo amaro davvero penetrante e avvolgente che la rendono dissetante e lunghissima, ideale per il pesce grasso di aringhe, anguille e simili.

 

Fino a qui tutto abbastanza normale ma c’è un ultimo, amaro calice da bere. Scrollate la pagina con prudenza, l’abisso dell’umana natura vi attende.

 

 

 

 

 

 

Fiorenzo Sartore. Sì vabbè tutti fenomeni qui. Ma lo sapete che a bere la cara vecchia Corona ghiacciata con la fettina di limone non è ancora morto nessuno? Che sia fredda freddissima, del tipo che ti fanno male le dita maneggiandola al chioschetto sulla spiaggia. Bevuta rigorosamente nella bottiglia, ostentando sicumera.

 

25 Commenti

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maurizio gily

circa 10 anni fa - Link

voto per il gatto

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Francesco Garzon

circa 10 anni fa - Link

Trovo che la vostra redazione offre un bello spirito di cameratismo, oltre che essere professionale e divertente. Propendo molto per le IPA, ma per quest'estate sceglierei una Belgian Ale, Rulles Estivale. So che, nel passato, è già stata citata in altri blog, ma la mia è una scelta autonoma. Se fosse possibile, mi domando Fiorenzo con cosa accetterebbe di scambiare la sua "birra" ;) Ciao.

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suslov

circa 10 anni fa - Link

visto il clima irlandese di questo luglio, direi pints over pints of Guinness ... ma servita da Mulligan's - lerciosissimo pub (come giusto che sia) a fianco del Trinity College a Dublino. Word of mouth vuole vi servano la migliore Guinness di Irlanda e quindi dell'universo .... lo so, lo so, voi spiriti liberi volterriani razionali illuminati anti oscurantisti non credete a queste pagliacciate. non ci credevo neanch'io ...

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Fiorenzo Sartore

circa 10 anni fa - Link

grazie dell'info, sono lì la settimana prossima.

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Leonardo Fi

circa 10 anni fa - Link

Concordo... ma perchè lercioso Mulligan's? No via dai...

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suslov

circa 10 anni fa - Link

Per la precisione non ho scritto lercioso, ho scritto "lerciosissimo pub (come giusto che sia)" perche' il vero pub HA da essere lerciosissimo, ovvero: - orinatoi king-size con inclusi blocchetti disinfettanti - segatura per terra - fumosissimo - bancone unto e bisunto - muri incrostrati, dalla stratificazione dei quali si puo’ risalire all’anno di provenienza - clientela rigorosamente local e costante, compresa fila di vecchietti in postazione fissa con la loro eterna pinta davanti - non si mangia. Al massimo qualche chips ma qui si beve. Se devi mangiare vai al ristorante, qui si beve. - rivendita di sigarette, cigarillos e sigari Non sarete mica tipi da finto-pub tipo samsara vicino a saint stephen’s green ? Quello puo’ andare bene a italiane-fashionista-finto-etnic-wooden-pussy-schizzinosette o (absit iniura verbis) per gli inglesi …

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Leonardo Fi

circa 10 anni fa - Link

ahahah... no non mi sono spiegato... dicevo solo che non mi pareva così trasandato l'ultima volta che si sono stato, un pub schietto come deve essere, non appunto uno di quelli pettinati. Me ne ricordo uno a Limerick che in confronto il Mulligan's sembra lo Stag's Head, ma ci ho bevuto (e mangiato, pensa un po') alla grande. E se c'è una cosa che apprezzo dei pub veraci sono gli orinatoi king size, che iddio li benedica.

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suslov

circa 10 anni fa - Link

e' un piacere parlare con dei veri intenditori ... dunque. il pub verace lo si trova certo piu' facilmente fuori da dublin e dalle rotte turistiche. in alcuni ho mangiato e bevuto pure io molto bene ... certo va un po' a culo (si puo' dire culo su intravino ?) stag's head cosi come samsara cafe en seine e simili non meritano l'appellazione pub. in compenso la patata e' ottima e abbondante (si puo' dire patata ? visto che si parla di irlanda direi di si) alla fin fine il giusto mezzo per me rimane la terrazza del queen's di dalkey. giusto rapporto guinness / patata ....

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Nelle Nuvole

circa 10 anni fa - Link

Ehm, quando mai la birra disseta? Al massimo scrosta l'unto della tegliata di melanzane che vi siete portati in spiaggia. Poi fa fare un pennicone fino al tramonto. E se proprio si beve ghiacciata a canna, tanto quella che viene servita al baretto fa schifo comunque, aiuta a marcare il vostro territorio coatto con un bel rutto stereofonico che raggiunge tutta la battigia da Fregene a Ostia. La birra nata al nord del mondo viene bevuta a temperatura ambiente, al massimo fresca, mai fredda. Bevuta all'interno di luoghi fumosi e zozzi (grazie suslov per la citazione), non troppo lontano da wc possibilmente liberi e possibilmente puliti. Detto questo, considerando l'andamento stagionale, io volentieri berrei codeste birre nell'ordine: Meantime Pilsner Meantime London Stout Brooklin Lager Smoked Porter sono anche le uniche di cui mi ricordo il nome, delle tante che ho bevuto su al nord. PS Massimo Andreucci, sei un eroe.

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Massimo Andreucci

circa 10 anni fa - Link
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Zamone80

circa 10 anni fa - Link

è sempre il solito problema: perchè per alcuni di voi il vino deve essere di qualità mentre la birra può tranquillamente essere robaccia industriale? se uno ricerca la qualità nel vino, per coerenza dovrebbe ricercarla anche altrove, altrimenti dimostra solo ignoranza, Vale sempre questa regola aurea: bere una bottiglia di lager industriale da 66cl a 1 euro a canna è in tutto per tutto equivalente a bere una confezione di vino in brick da 1l a 1.5 euro

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Homo

circa 10 anni fa - Link

Riflessione .... su cui riflettere! Si potrebbe tentare anche una similitudine: Lager alla spina = un frizzantino al bar ...ovviamente alla spina Union al discount = un brick di bianco Hacker Pschorr all'Oktoberfest = Primitivo in damigiane alla Festa del Primitivo e Cece Corona = Yellow Tail Moretti 3luppoli e NastroAzzurro = Orvieto Bigi e Prosecco Gancia ...ovviamente per scherzare, oppure proponete voi una similitudine più appropriata! ;-)

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Zamone80

circa 10 anni fa - Link

ma neanche troppo... paragoni azzeccati!!

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Elena

circa 10 anni fa - Link

Anch'io sono per le Gueuze e propongo la Oude Gueuze di Hanssens

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Jacopo Cossater

circa 10 anni fa - Link

Rilancio con 3 Fonteinen allora (in questo momento in cima alle mie personalissime preferenze)

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cicciopasticcio

circa 10 anni fa - Link

Quando Drie Fonteinen veniva via a 6€ la 0,75 in beershop non se la cacava nessuno, ora che ce ne vogliono il doppio piace anche ai guru del vino.

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Luka B.

circa 10 anni fa - Link

Caro Giovanni Corazzol, a parte le birre, che conosco benissimo vivendo in quel di Gorizia, ti consiglio nei tuoi viaggi balcanici di trovare, se riesci, barattolini di Ajvar artigianale o fatto in casa... diventa una droga e sicuramente non lo dimentichi in frigo... lo spazzoli anche solo con il pane! E se non lo trovi, quando sei in zona fai un fischio!

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giovanni corazzol

circa 10 anni fa - Link

sono decisamente rintracciabile sui migliori social network in circolazione. se non fossimo amici diventiamolo e approfondiamo la faccenda. ché l'Istria è terra irredenta e casa mia.

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Emiliano

circa 10 anni fa - Link

Chiaramente un articolo ironico sulle birre. Chi beve birre così cattive quanto ne "capisce" di vino?

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Alessio Guidi

circa 10 anni fa - Link

Confermo la "bonicità" della patata, nonchè della facile scorrevolezza della stessa, nei locali trendy citati da Suslov...ancora ricordo innumerevoli Hen's Partys al Cafè en Seine...e ci fermiamo qui...ah si...birra...per me Punk IPA e Dead Pony Club di Brew Dog tutta la vita, a canna fino ad uno stato di rutto rutilante. Scoperta ultimamente (magari x un clima piu rigido) la Red Seal, una amber ale californiana, dal gusto deciso e decisamente imponente di struttura, ma con un profilo aromatico speziato e marino di spessore.

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suslov

circa 10 anni fa - Link

gli hen party nel cafe' en seine ! grandiosi, un po' come quelle pesche facilitate alla trota di quando eravamo giovani ... parlando invece di birre e rimanendo sulla west coast. un'altra birra da berne a secchi e' la Red Hook di Seattle. una cosa tipo Sam Adams ma piu' buona e inoltre da produttore local-micro-brewery-underground-agaist-the-evil-corporate che uno la beve e si sente pure piu' buono e giusto ....

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marco Tripisciano

circa 10 anni fa - Link

Pensa un po' ... a noi di MondoBirra invece piace tanto il Tavernello ghiacciato... guarda il caso...

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Paolo

circa 10 anni fa - Link

...quando anche per il vino sarà obbligatorio mettere in etichetta tutti gli ingredienti (ma anche tutte gli stabilizzanti, correttivi, e porcherie varie) allora vi passerà un pò sta spocchia che avete per la birra. Tristezza.

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Emanuele

circa 10 anni fa - Link

Questo post e la sequela di commenti dimostrano inequivocabilmente che la birra causa maggiori aerofagie del vino.

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Alessio Guidi

circa 10 anni fa - Link

Confermo Red Hook. Il North West è sicuramente la zona piu creativa, anche a livello di birre drgli States...poi si potrebbe parlare della fauna locale anche qui...ma poi come sempre si va OT ahahah

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