Vino genuino ed economico, bella richiesta

di Alessandro Morichetti

Altro che “massa informe rimasticabile all’infinito“, su Intravino passano anche bevitori appassionati e curiosi ma non strippati, come “A.” che proprio ieri ha lasciato questo commento:

Ciao a tutti, (…) sono un novizio del mondo dei vini (nel senso che non ne capisco niente e bevo pochi vini al di là della piccolissima produzione di mio nonno per uso familiare). Dove posso trovare post/link/consigli su come debba essere un vino genuino (non buono) e sulle principali tipologie esistenti? Inoltre vorrei sapere qualche nome di vini bianchi semplici da accompagnare ai pasti possibilmente aggirandosi intorno ai 5€.

Mi ha molto incuriosito il post sui vini “facili da bere” e mi volevo orientare proprio su scelte di questo tipo ma purtroppo sembra che siano vini difficili da reperire.
Grazie in anticipo.

Richiesta interessante, altroché. Cercare un vino genuino prima che buono mi mancava ma la premessa è d’obbligo. Le convenzioni internazionali non prevedono una definizione di “vino genuino”. Diciamo potrebbe essere un vino digeribile, bevibile (della serie: mai più senza) e che non provochi mal di testa. E poi? Ben accetta qualsiasi forma di post/link/consigli.

Sui bianchi semplici da accompagnare ai pasti potrei dirti di cercarne tra le etichette con tiratura milionaria o riscoprendo una vecchia gloria come il Capsula Viola, ma con un pò di curiosità c’è solo l’imbarazzo della scelta. Mai sentito parlare di “safe choice” (le bottiglie per andare a colpo sicuro)? Attenzione: non sempre vino economico e genuino vanno a braccetto. Ad ogni modo, caro A., sappi che il tuo approccio curioso ci piace. Ti ci vorrebbe un corso sul vino, ti stai appassioando ma ancora non lo sai.

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

27 Commenti

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kenray

circa 14 anni fa - Link

secondo me l'amico curioso dovrebbe frequentare intavino tutti i giorni qui c'è la fonte della conoscenza enologica, strippati maniacali che recensiscono qualsiasi cosa vagamente somigli a vino (andrea gori, il nostro totem, ha recensito anche UN LAMBRUSCO!) si fanno ottime e qualificatissime conoscenze (io e mr querciabella ormai siamo pappa e ciccia) si conoscono le nuove tendenze, i nuovi gusti, i vecchi ricordi. insomma qui si sta come un verme nel formaggio. messaggio di servizio: per l'incensata a chi mando la fattura di 550 € iva esclusa

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Andrea Gori

circa 14 anni fa - Link

girala a quelli del Consorzio del Lambrusco che ci devono un pacco di soldi ;-)

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kenray

circa 14 anni fa - Link

andrea credimi sulla parola se ti dico che ne devono tanti anche alla mia azienda.

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

Purtroppo non so rispondere. Avrei bisogno di più informazioni da parte dell'amico che ha postato su cosa intenda lui per genuino. Il fatto che possa fare a meno della bontà non è necessariamente un pro o un contro. Certamente non sono del parere che un vino di 5 euri possa restituire all'amico "A" quello che lui cerca. A meno che non si vada a rifugiare nelle cantine da tirature milionarie di bottiglie (e lì i grandi numeri si fanno non andado tanto per il sottile). Intorno ai 6 euri proporrei il vermentino "I fiori" di Pala, Trebbiano e Cerasuolo d'abruzzo di Valle Reale (dai, forse ci metto anche il montepulciano, anche perchè trovare un rosso su quella fascia di prezzo "pulito" e "piacevole" non è proprio semplicissimo)

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Zazza

circa 14 anni fa - Link

D'accordo con l'ultimo post. Di Montelpuciano d'Abruzzo intorno ai 5 o 6 euro bevibili vi segnalo il Colle Secco cantina tollo e l'avegiano cantina bove...meglio di tanti chianti Ciao

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alessandro bocchetti

circa 14 anni fa - Link

hai ragione sui montepulciano su quella cifra si apre un mondo... Villa Medoro, Barba, CataldiMadonna, Illuminati... solo per fare i primi nomi che mi saltano in mente Ciao A

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Enrico Pacciani

circa 14 anni fa - Link

Per la mia esperienza di consumatore, sono d'accordo: a meno di comprare in quantità (sfuso o vini base in bottiglia) direttamente dal produttore, sotto i 5 euro è difficile trovare vini che corrispondano al profilo tratteggiato (nella GDO punterei sui vini base di Ruffino, ma mi sembra che si cerchino produzioni più piccole). Spendendo poco di più di 5 euro, si può cambiare registro e puntare su vigneron appassionati che riducono al minimo i trattamenti in vigna e gli interventi in cantina: di nuovo, sono d'accordo con Francesco, in Abruzzo si beve bene spendendo il giusto - sotto i dieci euro si dovrebbe trovare tutta la gamma dei vini base (montepulciano, cerasuolo e pecorino) di Torre dei Beati, produttore biologico che propone vini strepitosi, di sorprendente complessità e pulizia. Visto che la richiesta originale si focalizzava sui bianchi, io ordinerei un pallet di Verdicchio di Collestefano, va sui 7 euro a boccia ma ordinandone in quantità magari si risparmia qualcosa, e sicuramente lo finirei tutto ;) Passando ai rossi, nella zona di Radda, nel Chianti Classico, Caparsa propone uno sfuso e un vino base dall'ottimo rapporto q/p; consiglio anche il rosato di Val delle Corti (azienda biodinamica) che credo costi meno di 7 euro (anche i Chianti Classico e Riserva delle due aziende sono validissimi, ma ovviamente si spende un po' di più). Segnalo infine il Chianti Colli Fiorentini Respiro della Fattoria le Sorgenti, ultragenuino, con livelli di solforosa da record minimo. Punterei anche su qualche buon cirò in Calabria, fiano in Campania, dolcetto e barbera in Piemonte: si trovano belle bocce sotto i 10 euro, ma per i nomi dei più "genuini" lascerei la parola a qualcuno che conosce meglio i rispettivi territori.

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Vini&Cretini

circa 14 anni fa - Link

Per genuino però non si deve intendere soltanto un vino non troppo complesso e dalla fascia di prezzo tra i 4 ed il 6 euro al supermarket. Quello potrebbe essere denominato vino "facile". Genuino. E' una bella parola. Suona bene, almeno per chi non è troppo "addetto ai lavori". A me ricorda quelli che mio babbo con orgoglio chiamava i vini "del contadino", che effettivamente avevano quel sapore (e odore.. non possiamo usare termini più tecnici parlando di questi vini..) che ti facevano "sentire" che davvero lo aveva fatto un contadino. E con tutti i difetti del caso: di solito squilibrato, qualche volta non pronto, spesso con qualche puzzetta residua.. insomma, non sempre ero contento a sentir dire in casa "oggi vino del contadino, più genuino di questo non ce ne sono!".. Forse la ricerca del nostro Amico è più per un vino che io definirei "sincero".. Altra bella parola, anche questa usata in passato, e ripresa più volte. Sincero: che dice la verità. Quale verità? La verità sulla sua provenienza, su come è fatto e sulla (passatemi il termine) "onestà" delle intenzioni del vignaiolo che lo ha fatto.. In ultimis, "onestà" anche di prezzo, ovviamente. Beh, adesso i suggerimenti si fanno più difficili da trovare.. Avete qualche idea??

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

se non sbaglio, ronco è un "vino sincero".... tutte dì ;-)

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patrizio mengozzi

circa 14 anni fa - Link

"Tot i dè".

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Gregorio

circa 14 anni fa - Link

Il genuino e sincero si intende, si dovrebbe intendere, che sia fatto'uva. Mica si può bene Brunello a pranzo e cena tutti i giorni e tutte le persone di questo mondo. Senza contare che non basterebbe, inzialmente, uno poi si stufa e si svena anche. Allora si cerca il vino di tavala, di tutti i giorni, senza molte pretese, ma almeno genuino, che dicenda dallìuva, che abbia l'uva. Se dico "Genuine Intel" si capisce meglio? Non sinognerebbe parlare di solo Brunello e Barolo, ma anche di quello che si trova al supermercato: veleno, a fianco di oneste e care bottiglie, veleno che non uccide, perchè dosato bene; però si sente!

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Paolo Cianferoni

circa 14 anni fa - Link

Anch'io ricevo richieste interessanti. L'ultima di una certa Vanessa, a cui ho risposto, che riporto qui: "Sto faccendo un po’ di ricerca in questo momento per sapere quali vini sono adatti per i vegetariani ed per i vegetaliani. Cioè, vini senza la gelatina o la colla di pesce, la caseina o l’albume utilizzato durante la filtrazione o incollaggio dei vini. Vorrei sapere quali di Vostri vini sono adatto per i vegetariani e vegetaliani, se possibile." Qualcuno sà dirmi la differenza tra vegetariani e vegetaliani?

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gian paolo

circa 14 anni fa - Link

Seconodo me i vegetaliani sono quelli che mangiato vegetali appesi a una liana...ne sono sicuro!!!forse ciao .GP

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gian paolo

circa 14 anni fa - Link

ops correggo "che mangiano" sorry.buona domenica di rimontaggi a tutti gp

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Kapakkio

circa 14 anni fa - Link

Di vini in quella fascia di prezzo ne bevo tanti perchè credo che il rapporto col vino debba essere moderato ma quotidiano, sospetto dei "degustatatori astemi" quelli che bevono Ornellaia e Sassicaia solo la quando capita. Alcuni nomi: la base di Cantèle: negramaro, primitivo, chardonnay Salice salentino e il rosato Le Pozzelle di Candido i Cirò di Librandi nelle tre tipologie qualche aglianico del vulture: Cantina di Venosa, Martino Poi se uno ha un pò di pazienza può trovare un'azienda agricola vicino casa che vende direttamente ai privati, oggi ho comprato aglianico e fiano di Casa di Baal direttamente da loro a 6 e 5.50 rispettivamente. Non saranno le bottiglie che beve Fabbretti ma per il mio palato è un bel bere ;-)

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

guarda Kap che fra le cantine che hai nominato ce ne è una che non fa mistero di correggere il gusto dei suoi vini (che, tra l'altro, appaiono molto buoni) :-). Tanti saluti da un bevitore astemio che se deglutisse tutte le campionature di vini che gli pervengono, batterebbe il Tomba degli anni migliori in sallom speciale a piedi nudi, occhi bendati e mani legate

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Kapakkio

circa 14 anni fa - Link

visto che non fa mistero potresti dirci anche il nome e con che cosa corregge!!

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

Non lo faccio perchè si chiedeva di vini "genuini". Se l'indiziato in questione adulterasse i propri prodotti non avrei problemi a dichiararlo (oltre che denunciarlo alle autorità competenti). Trattandosi di "semplici" aggiustamenti che, allo stato di fatto, sono legalmente consentiti, non mi sembra il caso di additare l'untore (e converrai con me che molti nomi fatti nei vari interventi non sono esenti da tali pratiche...)

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A.

circa 14 anni fa - Link

Ciao a tutti, purtroppo non riesco a connettermi frequentemente e il tempo per rispondere è veramente poco. Innanzi tutto grazie per la considerazione, ho dato una sbirciata ai link che mi avete dato e sono tutti molto interessanti, li leggerò con più attenzione al più presto. Per quanto riguarda la "genuinità" del vino intendo dire che , per quel poco che ne conosco, deve essere fatto senza manipolare troppo il prodotto. Mi spiego: sentendo parlare ogni tanto dei produttori, anche di medie dimensioni, molti aggiungono sostanze chimiche varie per rendere più appetibile il vino dal punto di vista visivo, del gusto e del profumo. Io cerco un vino che sia vino (per carità anche appartenente alla GDO eh), ma non un vino che sia fatto per fare cassa, sfacciatamente commerciale. Non voglio un vino chiaro come l’acqua o “profumato alle rose” perché alla gente piace bere un liquido con quelle caratteristiche che di vino ha solo il nome. Facciamo un paragone gastronomico che spero si avvicini al nostro caso: il ciambellone della GDO e quello del fornaio sotto casa; ovviamente il primo ha coloranti/conservanti/aromi artificiali ecc… il ciambellone del fornaio è fatto per essere finito entro poco e ha quelle caratteristiche proprie per cui o ti piace o lo vai a comprare da un’altra parte. Con questo spero di aver chiarito ciò che riguarda la mia concezione di “genuino”, senza criminalizzare per forza la GDO del vino e basandomi su quel poco che so. A tal proposito specifico che sono disposto a spendere qualcosina di più a favore della qualità. Grazie anche per i link alle varie bottiglie consigliate (Santachiara, safe choice ecc..) che non vedo l’ora di provare per farmi un’idea. Ad oggi oltre al “vino del contadino” ho provato Verdicchio, Passerina e Pecorino che non mi dispiacciono, mentre come vino da degustare mi piacque molto un “Passito di Montefalco”(20€ 75cl se non erro) che provai proprio nell’omonimo paese durante una sagra anni fa. Il corso sul vino è in previsione sul medio-lungo periodo ma al momento sono piuttosto impegnato e mi piacerebbe arrivarci già con qualche bevuta dietro, magari maturata tra la tavola e un aperitivo(meno spritz e piu calici). Sicuramente ora seguirò di più Intravino, solo che a differenza del “cugino” Dissapore lo trovo un po’ più per “navigati”, magari è solo una mia impressione e prometto comunque fedeltà  Ah,se avete qualche nome di enoteche oneste qui a Roma che non vogliano gabbare un venticinquenne siete i benvenuti…

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Gabriele

circa 14 anni fa - Link

Chiedi A Francesco Fabbretti, lui una la conosce.

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

Al massimo ne conosco una malfamata, gestita da gente disonesta, ladra, infingarda. Un postaccio..... guarda, non te la raccomando affatto ;-)

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

Caro A., non è affatto semplice definire un criterio oggettivo di onestà. Proprio qualche tempo fa su intravino si disputò una epica querelle sulla correttezza dei ricarichi nei ristoranti et similia. Proprio per queste ragioni posso parlarti serenamente di come mi sono avvicinato al vino. Mio padre è sommelier (anche se per passione) e così, da quando avevo 14 anni, ogni sacrosanto Natale, Compleanno, Festa del Papà e simili, il mio regalo era la proverbiale cassetta dei vini. vicino a dove abito c'era un'enoteca in cui lavorava un sommelier lievemente balbuziente. Ho passato 6 anni della mia vita a farmi indicare da lui le scelte (pian pian mettendo bocca anche io) per poi berne un goccino a tavola. Dopo sei anni il sommelier (ne ignoro il motivo) non c'era più, sostituito da uno un tantino antipatico, e io ho smesso di andare in quell'enoteca. Quello che ho cercato di dirti è che un sommelier DEVE essere un tuo compagno di viaggio, tu DEVI ESIGERE che lo sia. Se così non fosse, molla l'enoteca e cerca altrove. Per quel che mi è dato da sapere non conosco in Roma enoteche esageratamente "sovrapprezzo" o "sottoprezzo" per cui lascia che sia la tua sensibilità a guidarti: non ne rimarrai deluso

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Rinaldo Marcaccio

circa 14 anni fa - Link

Secondo me la richiesta di mister A non può essere in pratica soddisfatta. La mia impressione è che mister A sia romanticamente, ma anche legittimamente, attratto da ciò che è stato, ma che mai più sarà. L'evoluzione delle conoscenze, delle tecniche, oltre che la messa a frutto delle esperienze maturate nel tempo, sono fonte di progresso. Si tratta casomai di fare in modo che non si debordi e non ci si abbandoni ad una evoluzione incontrollata. Mi sembra che sia unanime il giudizio sul deciso miglioramento della qualità del vino in questi ultimi anni; non mi sembra logico innestare proprio a questo punto la retromarcia. C'è all'interno del settore vitivinicolo tutta una serie di personalità che pongono in primissimo piano le esigenze della genuinità del prodotto, innestate in una logica più generale di sostenibilità. Qui mister A potrà trovare senz'altro soddisfazione dal punto di vista della genuinità, forse un po' meno dal punto di vista del portafoglio.

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azienda agricola ASTI

circa 13 anni fa - Link

UVA DA VINO . Azienda agricola di cunico (asti) vende direttamente in vigneto uva barbera, freisa e bonarda durante la vendemmia a settembre. Ideale per produrre un ottimo vino risparmiando e nella quantità che si desidera. Il prezzo è quello all’ingrosso pagato dalle cantine in quel momento. Per gli appassionati del bere sano e tipico vendiamo anche il nostro VINO barbera d’asti in bottiglia o damigiane. Per informazioni chiamate al numero: 3385818874 faletti.winery@yahoo.it

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marta

circa 11 anni fa - Link

Recentemente ho assaggiato un vino genuino ed economico proprio come quelli di cui si parla nell'articolo. Si tratta di una piccola azienda agricola sarda che produce cannonau ed altri ma sono eccellente qualità e purtroppo ancora è difficile trovarli proprio perché non è un'azienda "commerciale". I vini sono molto validi, vi consigli di provarli se siete amanti dei vini di qualità! Si chiama Carpante, vi giro il link http://www.carpante.it/

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Ric

circa 6 anni fa - Link

Se a qualcuno di voi, cari amici, interessa assaggiare del vino genuino, magari anche buono, quando passate dal casello di Altedo (Bo) fatemelo sapere. La mia non è una zona viticola blasonata ma il vino è assolutamente più che onesto; produco per il consumo familiare ma alcuni litri li ho disponibili. Grazie per gli approfondimenti sul sito e per la bella, qualificata, compagnia. Tel. tre quattro nove quarantacinque quarantasette ottocentoquarantotto.

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