Quello che le recensioni non dicono: quanti gradi alcolici ha questo sciatò?

di Antonio Tomacelli

Confesso padre: anch’io ho peccato. Fino a non molti secoli, correvo ogni mese dal mio spacciatore all’angolo per comprare i pochi grammi della rivista “il mio vino” e, mioddio la cosa che mi piaceva di più erano i dati sulla quantità di solfiti presenti nel vino. Poi crescendo certe perversioni spariscono, ma quei numeri restano a mio avviso la parte più interessante della rivista. Come dite, è anche l’unica? Forse si, ma nessun altro ha mai fatto un lavoro del genere, e visto che siamo in piena newage vinicola, un’informazione sullo sballo da zolfo non farebbe male. Ma c’è un altro dato che tutti ignorano. Fateci caso: nessuna guida, nessuna rivista e cavolacci! nemmeno noi, vi abbiamo mai informato su di un dato essenziale del vino: i gradi alcolici. Ehi sveglia! Non sto parlando di amarena, sciatò e barrique, qui si parla della quantità d’alcol che potrebbe sbattervi contro un muro (touch the ball, pliz) o, se va di lusso, farvi passare la notte a gabbio in compagnia dell’appuntato Stragapede. E allora, volete sapere quanti gradi alcolici ha un vino, o preferito l’italico motto chissenefrega?

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

18 Commenti

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Alessandro Franceschini

circa 14 anni fa - Link

Noi si

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Stefano

circa 14 anni fa - Link

io vorrei sapere quanti gradi, quanta solforosa, se ci sono enzimi, se è stato acidificato ecc. ecc.... il tutto lo preferirei in etichetta.

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Cattamax

circa 14 anni fa - Link

D'accordissimo. Si sa che queste pratiche sono legali a allora perché le aziende vinicole sono così restie alla trasparenza? Anche i blog famosi del vino lo sono a dire la verità.........

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

Io vorrei che tutti bevessero vino con gusto, moderazione e intelligenza. Forse riusciremmo a tollerare qualche grammo in più di solforosa (se è in meno tanto meglio) o un grado alcoolico in più.

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Gabriele

circa 14 anni fa - Link

Quoto tutto.

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Andrea Fontana

circa 14 anni fa - Link

Mah... Articolo che non mi sento di condividere... A parte che sapere l'esatto grado alcolico è molto difficile (quasi sempre i produttori non lo dichiarano, nemmeno su precisa richiesta, facendo riferimento a quello indicato in etichetta), allora che si dovrebbe fare: pubblicare quello (inesatto e arrotondato) indicato in etichetta? E a che vantaggio? Per far credere a una persona che il vino che sta bevendo di "soli" 12,5 gradi (ma che in realtà sono 12,99) è più leggero di quello bevuto ieri che ne aveva indicati 13 (ma che in realtà erano 12,51)? Per quanto concerne il discorso etilometro poi, la differenza di alcol tra un vino e l'altro è talmente minima (un grado e mezzo? Due quando va bene?) che un bicchiere in più o in meno non inficiano il tasso alcolimetrico del sangue e nè tantomeno la capacità di guida, semmai sono i prodotti con molta più concentrazione di alcol (distillati e quant'altro) che fanno molta differenza.

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Antonio Tomacelli

circa 14 anni fa - Link

Non è così semplice. Oggi il range alcolico dei vini in commercio va da un minimo di 10/11 fino a un massimo di 18 gradi. Non mi sembrano differenze da poco. Inoltre, ma questo riguarda solo gli skillati di Intravino, confrontando i gradi anno per anno, si capiscono molte più cose, tipo le annate più o meno calde

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Roberto Giuliani

circa 14 anni fa - Link

Antonio, i fattori che influenzano la gradazione di un vino sono numerosi, non è così ovvio capire il perché di un aumento o di una diminuzione. Basta ad esempio passare dalla spalliera al guyot e hai già un balzo in avanti, basta ridurre le rese e hai un ulteriore balzo in avanti. Diciamo che l'andamento climatico lo puoi intuire in una condizione di staticità aziendale, ovvero se si lavora sempre allo stesso modo a prescindere dall'annata, se non si fanno interventi correttivi in cantina ecc. ma, a meno che non parliamo di una cantina sociale, che raccoglie uve di conferitori collocati in zone diverse, normalmente ogni annata ha una storia a sé, per cui le ragioni di un aumento o diminuzione di gradazione non sono così facilmente interpretabili, nel senso che anno caldo più alcol non corrisponde al vero.

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gianpaolo

circa 14 anni fa - Link

Il grado alcolico non indica la qualita', ne' in positivo ne' in negativo, e' semmai l'espressione di un territorio, posto che in zone calde e soleggiate i gradi alcolici tendono a crescere naturalmente e viceversa. Non e' una indicazione significativa neanche dal punto di vista della quantita' di alcol assunta, se si tagliano via gli estremi, ovvero vini da 11 e vini da 18, che sono una esigua minoranza (a proposito, mi pareva che il grado massimo, per essere ancora chiamato vino, sia 15 %). Se una persona beve mezza bottiglia, 375 ml, di un vino a 12,5 % o la stessa quantita' di un vino a 14,5 %, nel primo caso assume 46 grammi di alcol e nel secondo caso 54. Un bicchiere da 175 ml del vino a 12,5% conterra 21,8 gr di alcol, lo stesso bicchiere del vino a 14,5% conterra' 25,3 gr di alcol. Per raggiungere 100 grammi di alcol occorrera' bere 4 bicchieri e mezzo del primo e 4 del secondo. Cioe' una differenza di mezzo bicchiere di vino ogni quattro, o un bicchiere di vino ogni 8! Sfido a dire che si tratti di una differenza significativa in termini di salute o di altri effetti nocivi, che sono si associati all'alcol ma che viste le modeste variazioni in contenuto alcolico della maggior parte dei vini, sono poco affette da esse. Per quanto riguarda la sensazione di calore alcolico in bocca, che puo' essere fastidiosa, ho bevuto vini di 13% che sembravano molto piu' alcolici di altri a 14,5%, perche' la sensazione deve essere bilanciata dalle restanti componenti del vino. Per me e' un informazione poco utile, anzi a volte persino deviante, perche' alcune persone tendono a dargli un significato sbagliato.

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Gabriele

circa 14 anni fa - Link

Quoto tutto, un'altra volta.

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Roberto Giuliani

circa 14 anni fa - Link

No Giampaolo, non credo ci sia un limite massimo ma solo minimo, altrimenti metà degli Amarone andrebbero tagiati fuori, visto che alcuni arrivano anche a 17 gradi.

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gianpaolo

circa 14 anni fa - Link

Credo che ci siano deroghe speciali per alcuni vini, come Amarone, altrimenti, e lo so per certo perche' mi e' capitato di avere vasche con 15,1%, non lo puoi chiamare vino se lo imbottigli cosi', e se fai delle analisi per l'esportazione con quei valor te lo contestano. A meno che non sia cambiato recentemente.

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antonio Tomacelli

circa 14 anni fa - Link

E i primitivo a 18?

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gianpaolo

circa 14 anni fa - Link

per altri vini come dicevo, posso sbagliarmi, ma per il morellino per es non sarebbe legale, Ma chi lo fa, in Italia, il primitivo a 18C?

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Andrea Fontana

circa 14 anni fa - Link

Esatto, sono d'accordo con gianpaolo, è quello che intendevo dire quando mi riferivo al fatto che la differenza di alcol tra un vino e l'altro è talmente bassa da non influire in maniera determinante nel tasso alcolimetrico del sangue. Se invece si chiede di indicare il grado alcolico in una degustazione come semplice informazione al potenziale acquirente (togliendoci quindi dall'equivoco meno alcol=posso bere di più) potrei anche condividere, ma ancora una volta sono d'accordo con gianpaolo, un conto è la "gradazione alcolica" di un vino, un altro è la "percezione alcolica" che si ha mentre lo si beve. Inoltre non mi sembra un parametro neanche così significativo per indicare qualità dell'annata (più o meno calda) o della zona, visto che con tutte le tecniche sia di vigna (potatura verde ma non solo) che di cantina (mosti concentrati ma non solo) si può tirare fuori un vino da 14° in un'annata fredda e uno da 12,5° in una calda. Se proprio si vuole dare un'informazione farei un range: "mediamente da X a Y gradi"

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DD

circa 14 anni fa - Link

io vorrei sapere quanti chili di zucchero sono stati aggiunti agli Champagne per raggiungere le dovute atmosfere e soprattutto che tipo di zucchero... i gradi alcolici? bhè quelli si leggono in etichetta no?

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vinogodi

circa 14 anni fa - Link

... io bevo esclusivamente vini che hanno fatto chaptalisation , quindi il problema non è di mio interesse...

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Vinogodi

circa 14 anni fa - Link

... sono perfettamente d'accordo sul "machissenefrega" . Mai guardato questo particolare in un vino , salvo in un paio di TBA di JJPrum e Egon Muller e per un Essencia antico di Diznoko , ma più per curiosità dovuta alle gradazioni da birra ...

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