Dopo il francobollo di Berlucchi chi merita il prossimo?

di Antonio Tomacelli

Per la prima volta, il 5 novembre scorso, Poste Italiane ha emesso un francobollo della serie “Made in Italy” dedicato a un’azienda del vino. L’onore è toccato alla Guido Berlucchi & C., storica azienda di Borgonato in Franciacorta cui si deve la creazione del primo metodo classico in territorio bresciano. Importante anche la tiratura: ben 4 milioni di esemplari.

Ora, immaginiamo che la serie “Made in Italy” sia roba nostra, nel senso che la scelta dei prossimi vini (e delle prossime aziende) dipenda da noi.

A chi attribuite la precedenza? Chi se l’è meritata?

[Immagine: ImgPress]

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

9 Commenti

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kenray

circa 13 anni fa - Link

propongo bortolo nardini e salumificio cavalier boschi

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Visto che si avvicinano i famosi 150 sarebbe bella una serie tipo - un'azienda piemontese (Fontanafredda una volta tenuta del Re Vittorio Emanuele?) - un'azienda siciliana (Florio per il Marsala?) - un'azienda toscana (Ricasoli?) Se invece vogliamo giocare propongo il francobollo "Maroni", se lo lecchi ti rimane sulla lingua un bel sapore di frutta...

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Francesco

circa 13 anni fa - Link

per il vino Sergio Manetti di Montevertine, menzione speciale Giulio Gambelli

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carolina di lorenzo gatti

circa 13 anni fa - Link

il 21 ottobre è stato fatto il francobollo della scuola enologica di conegliano, e io sono fiera che sia la mia scuola. per il vino ci penso...

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Noi possiamo proporre tutti i migliori produttori che vogliamo, ma il tema delle poste e' sul "made in Italy", quindi riguarda aziende che da diversi decenni esportano ed hanno marchi ormai affermati nel mondo. In questo caso penso che per il prossimo francobollo sceglierebbero qualcosa come Asti Gancia, Martini & Rossi, Chianti Ruffino (in fiasco) eccetera.

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Fabio Cagnetti

circa 13 anni fa - Link

No, aspettate un attimo... ma mi state dicendo che l'azienda NON ha pagato per apparire sul francobollo???

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MAurizio

circa 13 anni fa - Link

Ma esistono ancora i francobolli ? Senza contare la vecchia battuta su quelli "difettosi" perchè visto che raffiguravano Lui (o Lei a scelta) la gente per attaccarli ci sputava sopra e non dietro .... (battuta due volte desueta visto che adesso i francobolli sono adesivi come le vecchie figurine dei calciatori)

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Lavinia F

circa 13 anni fa - Link

Ho acquistato in un ufficio postale della Franciacorta alcuni francobolli Berlucchi. Sono graziosi, ma non autoadesivi! Un'addetta dell'ufficio mi ha spiegato che l'azienda è stata scelta dal ministero sviluppo economico, non ha pagato per apparire sul francobollo. Da bresciana, questa scelta mi fa molto piacere. Lav

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Filippo Larganà

circa 13 anni fa - Link

beh, avrà pure scelto i Ministero per lo Sviluppo Economico, tuttavia non si capisce perché un ente controllato dallo Stato debba fare uno spot, a spese nostre, per una, pure blasonatissima, maison privata. La cosa ha sollevato polemiche in Piemonte - segnalo questo link: http://www.400asafoto.com/sapori/?p=4112 - dove è nato il primo spumante d'Italia (ben prima che in Franciacorta, con tutto il rispetto...) e dove si fa l'Asti docg che, amato o bistrattato, con 90 milioni di bottiglie l'anno è il lo spumante italiano (dolce) più venduto e conosciuto al mondo, con buona pace dei "cugini" non dolci... cin cin

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