Francesco Fabbretti

Relazioni pericolose | Château Pichon Longueville Comtesse de Lalande 2005

A forza di vini veri, selvaggi, natura e tante buone cose, m’è venuta una sana, diabolica e infinita voglia di “vinone”, sboronismo e consumi folli. Standby per gli albori dell’enologia di Arcadia e avanti tutta, direzione Bordeaux. Lo stravizio stavolta … continua »

I 4 dell’oca selvaggia

La fortuna di avere una zia marchigiana è che quando viene a trovarti si fa accompagnare da un’oca ruspante. Non paga, te la cucina al forno coi sacri crismi e tu puoi solo invitare 5 fedelissimi – tra cui qualcuno … continua »

Dalla polvere all’altare | Storia di due pecorelle smarrite, in Borgogna

Il bello di avere un’enoteca, spesso, sono i vini di cui ti dimentichi. E così, rimettendo a posto il magazzino, esce fuori una cassa di Borgogna abbandonata lì in un angolo, con dentro due etichette niente male: Morey-Saint-Denis 2000, … continua »

Rkatsiteli Grand Cru Akhoebi 2007 Prince Makashvili Cellar | Vino delle origini, andata e ritorno

Che la vite abbia iniziato a propagarsi da qualche parte a sud del Caucaso e a nord dell’odierno Iraq è convinzione condivisa. È bastato sfogliare un catalogo di prodotti naturali per viaggiare in una Georgia antica eppur moderna, curiosi di … continua »

Champagne | La guerra dei Rosé

Alla fine è stato un pareggio ai punti, 94/100 ma tutti da raccontare. Non capita spesso di poter assaggiare in parallelo due bottiglie di Champagne così significative. Due Rosé firmati nell’ottimo millesimo 2002 e accomunati da uno spasmodico lavoro di … continua »

Dettori Rosso 2005 | Trattato di antropologia vinosa

“Io non seguo il mercato, produco vini che piacciono a me, vini del mio territorio, vini di Sennori. Sono ciò che sono e non ciò che vuoi che siano” potrebbe essere il sunto della mia chiacchierata telefonica con Alessandro Dettori. … continua »

I miei primi 101/100 | Brunello di Montalcino “il Greppo” Riserva 2004 Biondi Santi

Non c’è niente da fare. I vini memorabili, come un’opera d’arte, come un paesaggio, stanno stretti in qualsiasi punteggio. La meraviglia che provocano, lo stupore con cui ti inebriano, vanno al di là di grappoli, bottiglie, stelline e centesimi vari. … continua »

Confessioni di un talebano: “Anch’io ho amato una barrique”

Confesso che ho peccato, disonorando la mia fama di talebano enologico in servizio permanente effettivo: ebbene si, ieri mi sono dato alla barrique. Complice la simpatia personale con un produttore, ho ordinato alcune casse per l’enoteca e aperto un paio … continua »