Emanuele Giannone

La mestizia di un equipaggio al capolinea e poi questa delizia inattesa, Vega Sicilia Unico Gran Reserva 1968

Il senso del tempo irredento, mio caro Monsieur Henri, è l’ultimo movimento di questo traghetto nella foto. Lo conosco dal primo viaggio verso algori e amori del profondo Nord. Me lo ritrovo a Cadice, mestamente ancorato in un cantiere e … continua »

Grand Tour delle cantine: che tipo di viaggiatore sei?

Viaggiare per vino è reperire nuove accessioni per un fondo di valore incommensurabile: quello delle memorie migliori. È così per me, immagino che sia lo stesso per molti di voi. I racconti che scaturiscono dai grandi e piccoli tours enoici … continua »

Viaggio sentimentale #1. Il Carso di Marko Fon

Viaggio sentimentale #1. Il Carso di Marko Fon

Appuntamento davanti a una pieve. Ci risiamo, e per fortuna è passato solo qualche mese dall’ultima volta. L’arrivo in motocicletta è il quid novi, quello che da Marko Fon non ti aspetti. «Qui comincia il mio Carso», dice mostrandoci … continua »

Confini. I rossi del Collio, più o meno

Se dei bianchi più o meno si sa, per i rossi del Collio e della Vipavska Dolina può senz’altro bastare il meno, fatta eccezione per i pochi produttori antonomastici e gli sparuti enofili transfrontalieri. Al confronto con quelli di altre … continua »

Orsone di Lidia e Joe Bastianich: un ottimo ibrido di dubbia utilità e dubbia identità

Io non sono che un piccolo fanciullo che mangia e vota la Lega, non posso concepire finezze, soprattutto non dovrei andar girando per locande di cucinieri siderali. Amo la vita semplice delle cose. E premesso che non sono razzista e … continua »

La mia prima volta. Ovvero: l’etichetta che m’ha fatto diventare quello che sono/4

Storia di un minuto, o quasi. Inizia tutto con il sesso e il senso, tutto con due bottiglie in due momenti ravvicinati: l’ultima estate a Tropea e la prima cena settembrina in famiglia. Il sesso è un vino pugliese: è … continua »

La Ribolla nel Collio e Visnjevik, centro di diffusione del vitigno. 23 assaggi a casa di Valter Sirk

A salirvi da Zegla, capisci che Medana è Collio alto. Da un picco a un altro, che pure Visnjevik sia in alto lo capisci a naso, ovvero perché alla ventesima visita hai imparato a cogliere lupescamente e collocare la diversa … continua »

Servabo racconta i numeri del vino “naturale” (occhio alle virgolette) in Italia. Abbiamo intervistato Gianpaolo Di Gangi

Servabo, laico di parte nasce dal proposito di Simona Centi, Gianpaolo Di Gangi, Alessandro Franceschini e Maurizio Paolillo (già collaboratori di lungo corso di Porthos) di raccontare il vino “naturale” – il virgolettato è degli autori – da prospettive poco … continua »

Trilogia Goriziana #3. Gaspare Buscemi, l’Archimede Pitagorico del vino

Zegla, Cormons. L’accompagnamento doveva essere un caffè, alla fine si è parlato davanti ai calici. A tempo perso, dal suo minimo e ordinato inferno di macchine di sua invenzione, matracci e serpentine, fornelli e piaccametri, Doktor Buscemi fulmina gli dei … continua »

Trilogia Goriziana #2. La bellezza, la classicità e, infine, l’arte di Valter Mlečnik

Valter Mlečnik (Bukovica, Vipavska Dolina). Se mai potessimo imparare a descrivere il vino senza appellarci ad astrazioni impervie e metafore stente, a dire ad esempio “ribolla della Vipavska Dolina” e per ciò stesso significarla ad arte e come tale inquadrarla … continua »

Trilogia Goriziana #1. I vini a geometria variabile di Aleks Klinec

Les vignes du Seigneur. L’amante del vino, ha scritto un savio e non sobrio canadese, est un être errant qui recherche dans les vignes du Seigneur son paradis perdu. Essere nelle vigne del Signore è un’espressione idiomatica francese che … continua »

Metti una cena a sera #2. (Vitigni) Proletari di tutti il mondo, unitevi!

Mercoledì. Compagni avanti, il gran partito non vale più di una partouze. Basta coi movimenti operai e gli intellettuali organici: la stella Michelin tira più di quella rossa e al confronto con Ikarus la Potëmkin è un ferrovecchio. Or non … continua »