Terroir Vino 2012 avanzi edition. Redondèl e Cantine dell’Angelo

di Fiorenzo Sartore

Quest’anno, per scegliere quali vini assaggiare per primi, a Terroir Vino, m’era venuta in mente un’idea originale. Una delle mie. Anziché ragionare per zone, produttori o chissà che altro, mi sono fatto una lista di tutti gli spammer più ostinati. Avete presente, quelli che prima di una fiera si infilano nell’inbox con inviti più o meno azzeccati, sul piano della forma.

Per non sentirmi troppo saputello, oppure per ribilianciare il Karma – che mi sta sempre a cuore – ho fatto una lista di questi, e li ho testati per primi. Pazientemente, immaginando che magari sono io che sbaglio a prenderla male: hai visto mai che cestinando gli spam, mi perda qualcosa?

In breve: non è stata una buona idea. E non vi dirò altro, tranne “non lo faccio più”.

Fortuna che qualcuno (non farò il nome, solo il cognome, Giovoni. Chiara) m’ha salvato dalla mia follia e m’ha trascinato manu militari ad assaggiare Redondèl e Cantine dell’Angelo, che in questo momento, nella moleskine, hanno punteggi mirabolanti. E alle solite, volevo condividere il fatto.

Di Redondèl assaggio prima il rosato, “Assolto” (hanno un gusto speciale per i nomi originali, i ragazzi). Buono, certo, piacevole, certissimo. Ma l’orgasmo si raggiunge col loro rosso Igt Beato Me 2006: negli appunti ho infilato termini irriferibili dovuti alla sorpresa, ma anche descrittori d’uso comune come lunghissimo, importante, complesso, frutta rossa macerata, liquirizia, lunghissimo (ripetuto due volte). Considerando che purtroppo sono un noto braccino nei punteggi, ho segnato 89+. Prezzo: siccome i miracoli non riescono a nessuno, in azienda costa sui ventidue euri. Ben spesi fino all’ultimo centesimo. Nota personalissima a margine: complimenti a Redondèl pure per la home page non banale, veramente piacevole da leggere.

Sul tavolo di Cantine dell’Angelo c’erano, sparsi, un po’ di sassi presi dal terreno; guardando meglio si vedevano venature verde zolfo. Era proprio zolfo. Come avrete capito, mi sto infilando nel trip della mineralità: sarà stata la visione dello zolfo, sarà stata la suggestione, ma l’irruenza olfattiva tipica di quel minerale si rilevava con forza nel Greco di Tufo 2011, ed era veramente piacevole e spiazzante. E nello stesso tempo elegante. Grande, grandissima personalità, e insomma: gran bel vino. 88. Segnalo anche il rapporto prezzo qualità, poco sopra gli otto euro in azienda. Avanzi per modo di dire, alla fine.

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

6 Commenti

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Alessandro

circa 12 anni fa - Link

Grandissimo il greco di tufo di dell'angelo, ottimo rapporto qualità prezzo!!!è da provare anche il fiano di Zampaglione :-)))))prezzo leggermente più alto, ma è un grande!!li ho entrambe in carta...oltre a pitetracupa e interessantissimo è il greco di tufo vigna cicogna 2009 di benito ferrara sarà la prossima new entry...grande Campania!!!

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Costanzo D'Angelo

circa 12 anni fa - Link

Greco di Tufo 2010 Cantine dell'Angelo. (Senza link ma con certezza assoluta) ;-)

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Daniele

circa 12 anni fa - Link

Scusa Fiorenzo non ho capito. Quindi se una cantina fa un'uso "cattivo" del marketing , anche il suo vino è cattivo?

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Fiorenzo Sartore

circa 12 anni fa - Link

Nel caso, è accaduto. Non ne ho tratto una regola, però

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Lizzy

circa 12 anni fa - Link

Asfissiare qualcuno a forza di e-mail non è marketing, è ignoranza. Dell'educazione. Il fatto poi che i vini di queste cantine non siano degni di menzione, mi preoccupa non poco. Quanto potenziale sprecato! Tanta buona volontà nel comunicare, e viene meno proprio l'oggetto della comunicazione (il vino)... :-(

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Daniele

circa 12 anni fa - Link

Lizzy, infatti il mio tentativo era di avviare una discussione sull'uso dell'email marketing e del marketing eventi in generale, da parte delle aziende. Trovo interessante come chi abusi di certi strumenti poi abbia meno da offrire in termini di quantità Non sarà una regola ma lo stesso Fiorenzo diceva, "per una volta accolgo il loro invito", come a saper già che a tal comunicazione non corrisponde qualità. Daniele

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