Summertime | Cosa bere a 50 metri dal mare

di Mauro Mattei

Non dite nulla, io sono qui a schiumare dal caldo mentre voi a pochi metri dalla battigia ve la spassate. Infradito e bermuda? Posso solo sognarli. A vedermi direste che l’anello di congiunzione fra pinguino ed essere umano non è utopia. Poco importa, infatti, se la cravatta in Agosto non si intona con le t-shirt scanzonate e gli occhiali a specchio (giusto corollario alle temperature sahariane), noi operatori della ristorazione gommata non conosciamo stagionalità. Insomma se addiziono il dress code all’indicazione geografica, parlare di sfiga è un eufemismo: avere la Sicilia “intorno” e lavorare inamidato tutto il giorno è da pazzi.

Certo è che – a voler trovare il lato positivo della cosa – rispetto a tanti miei colleghi che operano in città o al fresco dell’area sub-alpino/padana, posso entrare facilmente nella vostra ottica vacanziera, avendo il mare tanto vicino da toccarlo.
E’ per questo sensibilità coatta che Intravino mi ha convocato. Mi prendo, quindi, la briga di rispondere, alle numerose e.mail di lettori-bagnanti assillati da un insormontabile dubbio vinoso. Cosa bere a pochi passi dal mare che non sia scontato?
Ghe penso mi (cit.). Per voi e la vostra epiglottide disidratata, un po’ di consigli per gli acquisti.
Ecco un tot di vinellidiversi capaci di stemperare l’afa delle vostre calde serate estive.

Pietranera 2009 Marco de Bartoli (Marsala – TP)
Un soffio di Sicilia nel bicchiere. Zibibbo (moscato d’Alessandria) vinificato per l’ottantacinque per cento in acciaio e senza zuccheri residui. Impianto olfattivo di grande freschezza ed aromaticità, bocca salmastra e alcol contenuto (solo 12°). Da bere freschissimo, sbranando vagonate di gamberi rossi quasi vivi.
Prezzo in enoteca intorno ai 20 euro

Riesling x Sylvaner 2007 Dom de Beudon (Fully – Ch)
Nonostante il nome altisonante, sempre di Muller-Thurgau si tratta. Beudon in vigna si ispira ai principi dell’agricoltura biodinamica e i suoi sforzi sono certificati dal marchio Demeter. Questo vino ha un profilo “continentale” e garbatamente aromatico. Il naso è marcato da ricordi di pompelmo e mango. Poco più di 11° alcolici nel bicchiere, è una bomba se abbinato al conchigliame. E’ disponibile in tre formati (375 ml, 500 ml, 750 ml), acquistabili sul sito internet aziendale. Da provare, se non per sfatare il mito che in territorio elvetico si produca solo cioccolato da mucche viole e orologi precisissimi.
Prezzo sul sito internet 17,50 euro

Ravello Bianco 2008 “Selva delle Monache” Ettore Sammarco (Furore – SA)
Definire estremi i vini prodotti in questa zona non è un’esagerazione vista la “verticalità” delle vigne a picco sul mare. Falanghina, Biancolella e altre varietà locali, elaborate in acciaio, sono alla base di un prodotto concepito per essere fresco e bevibile. Bada bene semplicità non significa mancanza di identità, caratteristica che questo vino ha da vendere. Marcatamente sapido è una goduria sui piatti di pesce più classici.
Prezzo in enoteca sui 10/12 euro

Prosecco dei Colli Trevigiani Costadilà (Tarzo – TV)
Bere prosecco rifermentato in bottiglia è la tendenza del momento. In questo vino: profilo gusto-olfattivo antico, zero zuccheri residui e zero solfiti aggiunti. Packaging accattivante, tappo a corona (provate a non fare il “botto” aprendo la bottiglia: impossibile!) e tre modi per berlo: da limpido a torbido , limpido-limpido (separando tramite la caraffatura i depositi sul fondo) e “shakerato” (il sistema che preferisco: i lieviti in sospensione danno unicità al prodotto).
Prezzo in enoteca sui 14 euro

Mauro Mattei

Sommelier multitasking (quasi ciociaro, piemontese d'adozione, siculo acquisito), si muove in rete con lo stesso tasso alcolico della vita reale.

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