Pesi leggeri | Due rosè sotto i 3 euro (possibile?)

di Antonio Tomacelli

Salento: mare, sole, pesce e qualche sano momento di noja (da queste parti usa così). Giochi di società e animazione in spiaggia zero, per cui tocca arrangiarsi organizzando un bell’incontro vinicolo a due. Sul ring ho piazzato due rosati da scaffale (supermercato locale) ma, occhio: nonostante le apparenze questi sono pesi massimi per numero di bottiglie e presenza sul mercato pugliese e non.

Il primo a salire sul ring è il Leverano Rosato Doc della Cantina sociale Vecchia Torre, il secondo è il Donna Marzia Rosato Salento IGT della cantina Conti Zecca. Perchè proprio loro? Per un sacco di motivi, primo fra tutti a) stesso prezzo vergognoso (sotto i 3 euro), b) sono tutti e due di Leverano e, anzi, le cantine sono una di fronte all’altra c) annata 2009 per entrambi d) sono in vacanza a 7 chilometri dai vigneti, cosa dovevo bere un chiaretto del Garda?

Ma veniamo alla cronaca dell’incontro: chi ha vinto il titolo di “Ottimo rosato che costa quanto un cappuccino e brioche”? Beh, il Leverano doc di Vecchia Torre vince per kappaò al primo bicchiere con un diritto tremendo al naso che viaggia tra rosa e caramella rotomacerata (ma ci sta tutto, eh!) piacevolissimo e fresco. Gancio finale in bocca con la frutta che stende al tappeto e finale succoso degno di un grande lottatore. Al tappeto ci finisce il Golia dei Conti Zecca (si, quelli del “Nero” tribicchierato) apparso stanco e incolore per tutto l’incontro (buccia di cipolla).

Il naso ossidato che sa di cappero e macchia mediterranea, preludono a una bocca ai limiti del piacevole, con pochi spunti e acidità zero. Strano per un gigante della categoria che ci ha regalato serate migliori. Arbitro dell’incontro il signor Dentice di Porto Cesareo che ha diretto in maniera imparziale, nonostante la voracità dei presenti (8 spettatori in tutto) e il caldo da urlo: fortuna che la spiaggia è lì a due passi.

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

5 Commenti

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Kapakkio

circa 14 anni fa - Link

Il Donna Marzia nelle sue tre versioni è un punto di riferimento nella GDO, la qualità del rosato l'ho trovata anch'io molto variabile da bottiglia bottiglia ecomunque il tappo di sughero su questi vini proprio non si riesce a capire!!!

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daniele

circa 14 anni fa - Link

Avevo scoperto queste aziende, visitandole, due anni fa durante delle vacanze a Porto Cesareo e direi rapporto qualità-prezzo ottimo. Riguardo la variabilità da bottiglia a bottiglia, mi è capitato pochi giorni fa anche riguardo il Five Roses di Leone De Castris...mi sembra con i rosati è più frequente che con le altre tipologie, può esserci un motivo particolare? Concordo riguardo il tappo di sughero.

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Daniele Rigillo

circa 14 anni fa - Link

girofle-masseria monaci (azienda del re del negramaro, SEVERINO GAROFANO...quello del GRATICCIAIA!!!) - negramaro rosato - salento IGP - FOREVER! non ancora trovo un rosato alla sua altezza...

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Daniele Rigillo

circa 14 anni fa - Link

dimenticavo: €4,50....

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