La sfida si fa Rosé: Louis Roederer Vs. Veuve Cliquot

di Andrea Gori

Rosè & RosèMi sono preso non pochi rimbrotti per essermi dato allo Champagne. Il fatto è che voglio essere utile alla causa, visto che i francesi lamentano per la prima volta un serio surplus di invenduto: -23% nei primi mesi del 2009.

Fortuna che al solito market c’era un match già pronto e che, vicino al mare, cene ed abbinamenti “curiosi” non mancano. Ed ecco quindi due rosati, sulla carta simili (al di là delle due annate molto diverse) e comparabili.

Blasone molto vicino, il prezzo è praticamente identico (59 € per il Veuve Cliquot Vintage Rosè 2002, 64 € per il Louis Roederer Vintage Rosè 2004) e anche l’uvaggio, dove il pinot nero regna quasi sovrano (tra il 60 e il 70%) su chardonnay e pinot meunier (7% per Cliquot). Poi Louis va sul saignée (salasso) per ottenere il colore e nessuna malolattica mentre Veuve usa molto ma molto (12%) pinot nero rosso (da Bouzy) per colorare. Metteteci anche la stessa valutazione da parte di Alberto Lupetti e il dubbio diventa dilemma…

Caratteri simili solo sulla carta, perché Veuve e Roederer hanno due concezioni molto distanti dello Champagne e differenti interpretazioni dell’idea di rosé. Qui siamo sul fronte buono del rosa , ovvero secco senza fronzoli, poca fragola e assenza di ruffianeria. Qui parliamo di mineralità, eleganza e fitta persistenza.

Il Veuve ha più colore e molta più pienezza di bocca ma ha uno strano contrasto tra un naso molto fruttato e vinoso e una bocca nervosa stupenda che ti sorprende. Un po’ adagiato, e forse qui mi aspettavo di più vista l’annata teoricamente molto interessante (2002) ma persiste non poco nel palato, nell’ordine dei 6-7 secondi. Una bevuta ricchissima di soddisfazioni che però non incanta come pensavo.veuve

Il Louis invece è uno dei più grandi rosati che abbia mai assaggiato, nonostante l’annata (2004), elegantissimo e sottile, iodio, melograno e arancia rossa perfetti, scanditi da una bollicina piccante come poche altre. In bocca è pari pari al naso, non si scompone ma intriga in maniera speciale e la mano che realizza ogni anno il Cristal si sente eccome. Anche il colore si concede meno, con un rosato appena accennato e sfumature affatto rossastre. Persistenza da grand cru di Borgogna e piacevolezza di beva emblematica, equilibrio mirabile. Potrebbe persino migliorare ma noi lo vogliamo qui e ora.

Da solo, nessun dubbio sul preferire Roederer [95] ma a tavola, e noi eravamo su salsicce e ‘nduja piccante, abbracciate la Veuve [92].

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

5 Commenti

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Kapakkio

circa 15 anni fa - Link

Errare è umano, perseverare è diabolico:

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Francesco Fabbretti

circa 15 anni fa - Link

Andrea dai, non puoi dare 92 a veuve cliquot rosè. E poi chi l'ha detto che l'eleganza, la finesse, quel certo eprit de vie un po' leggero dei grandi champagne debba essere messo da parte a vantaggio di questa cavolo di mineralità. Concordo sulla bontà del Roederer ma a mio giudizio sta sulla soglia dei 90 punti. Quanto alla vedova, beh, diciamo che trovo almeno una ventina di prodotti rosati superiori. Dua su tutti: Rosè Bruno Paillard G. Cru (60 Euri), Rosè 1er Cru De Saint Gall (40). E poi, se hai dato 95 a Roederer quanto dai alla Cuveè Elizabeth di Billecart Salmon? 190? Comunque grazie per i tuoi interventi, mi stimolano anche se non concordo spesso col tuo punto di vista.

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Simone e Zeta

circa 15 anni fa - Link

Vedo che ti stai allenando!!! Bravo, continua così,e ricorda che hai promesso di portarci a Reims!!!!!

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Franco Ziliani

circa 15 anni fa - Link

vi porta perché si è trasformato in autista e vi porterà in pullman al Concorso? Che "figo" l'abbinamento Champagne su salsicce e ‘nduja piccante, veramente geniale... Io alla prima occasione proverò aragosta e Cirò :)

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Simone e Zeta

circa 15 anni fa - Link

No signor Ziliani, sembra chye qualcuno gli abbia estorto la gita a Reims nel caso vincesse la sezione Italiana! Si sa, il caldo, il vino, le piscine!!! Confesso atutti che con la fiorentina o cruditè di carne il Rosè (Just Bolle) lo trovo di mio gusto.

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