La più magniloquente degustazione della storia umana (e disumana)

di Ming Zhou Lin

Ieri, domenica 19 giugno 2011, nella sgargiante terrazza panoramica del Grand Hotel Medionanum *******L di Milano-Quarto Oggiaro, si è svolta una storica ed eccezionale degustazione di quattro vini assolutamente introvabili e preziosissimi, sponsorizzata gentilmente dalla macelleria “Alla ciccia del trottatore” di Montegiorgio Ippodromo (Ap), che vi ricorda che una filiera corta è il requisito per la salubrità delle carni, e che da quest’anno il controfiletto di galoppino sauro è ufficialmente presidio Slow Food.

Venti le persone sedute nella prestigiosa cornice, 19 delle quali accreditate come stampa e quindi omaggiate del biglietto, la ventesima invece, un anziano appassionato svizzero residente a Como, dietro pagamento di circa 150.000 euro. L’incasso al botteghino della serata è stato alla fine di ben 75.000 euro, come comunicato dalla Acme Advertising, il cui amministratore delegato è purtroppo dovuto scappare per un impegno improvviso e non l’abbiamo più visto.

Le bottiglie sono state messe a disposizione dal metronotte e grande collezionista cinese Cho Hun Son e aperte e magistralmente servite dai sommelier ANSOD (Associazione Nazionale Sommelier Dissidenti) e FEDILS (Federazione Italiana Liberi Sommelier) al cospetto di platea attenta formata anche da dieci blogger esperti di vino italiani e nove cinesi. La selezione dei wineblogger esperti di vino cinesi è stata durissima, perché in totale si stima che siano quasi 2 milioni e mezzo; estremamente dura anche quella dei wineblogger esperti di vino italiani, perché sono due, e trovarne nove ha comportato da parte del comitato organizzatore uno sforzo titanico. Alla fine, per fare massa, sono stati coinvolti (ha pagato la macelleria) lo scrivente (nella vita di tutti i giorni campione per l’Auditel), un edicolante, un culturista, una soubrette, un noleggiatore di risciò che sostiene di aver bevuto oltre 100.000 bottiglie di Seven-Up, il sindaco di Calatafimi e il parcheggiatore abusivo della Esselunga della Bovisa, il quale peraltro ha potuto provare di essere l’editore di una guida dei vini. Non tutto il male viene per nuocere: essendo la soubrette, il noleggiatore di risciò e l’appassionato svizzero del tutto astemi, le singole bottiglie portate da Cho Hun Son sono bastate per tutti. E ora, rullo di tamburi: la parola ai vini!!!

Falernvm sive Gauranvm sive Faustianvm comvnque Bonvm Vinvm Rubrvm 340 a.C. Magno Ergo Ruttilio | Non era possibile prevederlo prima della stappatura per via dell’opacità del coccio, ma la bottiglia è vuota perché è evaporato tutto. La platea italiana rumoreggia, quella cinese resta composta. Un blogger italiano di ambito “bio” prende comunque la parola per sottolineare la purezza adamantina del vino nel test a bicchiere vuoto; conferma la circostanza un elegantissimo sommelier facente parte dell’ASCANAS (Associazione Sommelier Contrari all’Apertura di Nuove Associazioni di Sommelier).

Testacea Mystervm Amphora 0 a.C/d.C. Gaio Prefiero Mozilla detto il “Prussico | Ne parla il celeberrimo storico romano Ammonio Candeggina (III sec. d.C.): lo descrive come “bono”. Ebbene, è di un colore ambrato con riflessi petrolio, striature beige, stelline oro e spirali fucsia, di consistenza oleosa. Naso dimesso e difettoso; il blogger di ambito “bio” sostiene che l’afrore di morchia putrefatta e il miasma di grasso di foca disgregata dai secoli comunichino una veracità autentica. In bocca non ha un vero “appeal”, anzi il contenuto si rivela olio per lampade, non vino, per la disperazione del conferente, che si suicida deluso sparandosi in un orecchio. L’anfora era stata conservata e tramandata per 279 generazioni: l’avo che l’aveva acquistata, anche lui metronotte, non aveva ancora il pollice opponibile. Prende nobilmente la parola, per esprimere tra gli applausi un breve ricordo dello scomparso, un commosso sommelier della FESCAQ (Federazione Sommelier Campioni di Qualcosa).

Grondaia 1348 Feci di San Turibio | Terzo assaggio, si sale nettamente di livello. Dalla bottiglia esce un liquido marrone compatto impenetrabile da cui si eleva una splendida colonna di fumo multicolore a forma di Renzo Arbore vestito da Pulcinella, con tanto di tamburello; applausi. Degustato però solo da due blogger cinesi e dall’edicolante, purtroppo deceduti sul colpo in quanto nel vino si palesa attivo il batterio della peste. L’evocazione di San Turibio da parte di un blogger cinese con poteri medianici fa materializzare il Santo, che chiede permesso e si siede al posto di una delle vittime dopo averla calpestata, ma non sortisce effetto sulle tre salme, rimosse con rapidità dai solerti sommelier della SQUASA (Squadriglia Sommelier d’Assalto) e della ASDETIB (Associazione Sommelier Del Tutto Ignari di Bevande).

Real Vino Tinto de Rioja Gran Reserva Imperial y Medalla de Plata 1506 Bodegas del Nano de Corte | Rara, sensazionale bottiglia reperita due mesi fa dal collezionista dopo lunga opera di persuasione operata su sua suocera 87enne, appassionata di subacquea. È il solo esemplare che la suocera sia riuscita a ripescare prima di restarci secca in circostanze non chiarite dalla ancora fornita cantina del relitto del veliero spagnolo “Desgraciado”, salpato da Barcellona e colato a picco di fronte alle coste del Madagascar nel gennaio 1518 dopo aver sbagliato rotta (era diretto a Formia); si narra avesse la polena d’oro massiccio a forma di dito medio alzato. E’ un degno epilogo nonostante l’esigua quantità versata: il vino ha fortissimi odori salmastri e un colore torbido; in bocca è sapido. Un sommelier dell’ASAPAG (Associazione Sommelier Attratti dalla Prospettiva di Avvicinare Gnocca) viene meno per l’emozione dopo aver sussurrato qualcosa sulla evocazione marina. La magia dell’assaggio vive un attimo di défaillance quando la “camicia” di colore nerastro depositatasi sulle pareti interne della bottiglia collassa sul fondo, scoprendo che dentro la bottiglia si pasce beatamente, chissà da quando, un capitone alticcio di circa kg 3,800.

9 Commenti

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Lpittalis

circa 13 anni fa - Link

Inarrivabili.

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Marco De Tomasi

circa 13 anni fa - Link

Temo di non afferare il senso di questi post, se mai ne hanno uno ...

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Manilo

circa 13 anni fa - Link

Concordo, e con me l'AASIC (Associazione Aspiranti Sommelier Incapaci di Capire.

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Maurizio Maestrelli

circa 13 anni fa - Link

Uno dei più bei post di sempre!

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Daniele

circa 13 anni fa - Link

I migliori. Fino a metà mi avevate fregato

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Salamalandrina

circa 13 anni fa - Link

"storico romano Ammonio Candeggina (III sec. d.C.)" non può essere che lui, quello bono.

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EnotecaRomani

circa 13 anni fa - Link

Siete mitici !!!

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Gianni Pasolini

circa 13 anni fa - Link

Ma chi è!?!? Stefano Benni winebloggerizzato in delirio da avvinazzamento? Comunque...bravo!

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anonimo

circa 13 anni fa - Link

raga siamo alla frutta. adesso intravino può anche chiudere. è ufficialmente morto.

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