Gulfi Nero Sanlore’, turbomodernista non pentito
di Fiorenzo SartoreSe avessi nel bicchiere il Nero Sanlore’ 2005 di Gulfi, sarebbe facile dare i numeri: Robert Parker gli ha assegnato 95/100 (mica cotiche). Invece ho il 2004: colore non melanzanoso, va bene, ma naso molto anni ’90. E’ un concentrato di prugna, di fondo di marmellata bruciata, insomma frutta sfacciata, esagerata. Poi, però, note di china (hai presente la Bic), e in bocca l’attacco dolce dei fruttatoni maturi, succulenti. Per fortuna arriva un piglio salino inaspettato, che tiene il piedi il vinone, anzi, gli da’ dignità complessa. Alla fine dell’assaggio la domanda è la solita : lo comprerei, per me? Risposta: SI’. Comunque, 89/100, abbastanza memorabile. Sui 30 euro in enoteca.
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