Gattaia 2009 | Un viaggio tra Toscana e Loira con Michele Lorenzetti

di Andrea Gori

Ci sono terre che non finisci mai di scoprire, il Mugello dietro casa mia per esempio. A pochi km dalla pista dove sfreccia Valentino Rossi  viene prodotto uno dei più sorprendenti pinot nero d’Italia. Poco più sopra, a Vicchio – famosa per i tortelli di patate, per la casa natale di Giotto e per il freddo, ecco spuntare un vigneto in mezzo al bosco, praticamente sull’Appennino. L’altitudine di 400-600 metri pareggia i quasi 600 km di distanza dalla Loira, terra promessa dei biodinamici col poster di Nicolas Joly sul letto. Qui regna lo chenin blanc, vitigno a bacca bianca bizzoso ed eccellente nel produrre  vini una banalità sconcertante, ma capace anche di regalare nettari di commovente e dolce finezza come nella Aoc Bonnezeaux e, ovviamente, a Vouvray, nonché in versione secca quel piccolo miracolo (talvolta criticatissimo) della Coulée de Serrant, di Joly appunto.

Nei pressi dei migliori vigneti del Bonnezeaux incontriamo Marc Angeli da Thouarcé, il proprietario di La Ferme de la Sansonnière, autore di pregevoli vini rosati (Rosé d’un Jour, un Rosè d’Anjou fuori Appellation per polemica) e appunto bianchi secchi da chenin blanc laddove tutti si affannano a produrre solo dolci. Da una selezione massale di un suo vigneto proviene lo chenin blanc Gattaia 2009 che Michele Lorenzetti – enologo biodinamico, operativo a Corte Sant’Alda in Valpolicella e non solo – alleva nella sua tenuta mugellana Terre di Giotto insieme ad un goccio di riesling (15%). Qui lo aspettano argille calcaree con scisti arenarie, e sotto uno scheletro che le radici raggiungeranno tra una decina di anni almeno. Intanto, nel bicchiere abbiamo la quarta foglia, cioè il vino ottenuto dal quarto raccolto del vigneto, ed è giù un piccolo miracolo di vitalità. Giallo pieno e deciso dopo 6 ore di pressa ossidativa ma vivace e fresco dopo la malolattica svolta, che ha comunque lasciato uno 0,4 g/l di malico e un notevole  3,15 di ph (0,5 50 mg/l di anidride solforosa, per i cultori).

Ha profumi di camomilla e timo, ed è quasi piccante con sesamo, zafferano e pompelmo, mele cotogne, ondeggiando di continuo tra note appena ossidate e floreali. Mineralità e gesso già al naso, in bocca si allargano in un abbraccio da Loira ma con note più mediterrane. Inizialmente è la freschezza a a rubare la scena, poi a rendere mirabile il vino è la sua  impronta in bocca, a dir poco sontuosa. Col calore (suggerisco una temperatura di servizio sui 12-14 gradi, noi siamo partiti da 8) arrivano note tropicali, albicocca, fieno e la piacevolezza gustativa rimane fino a temperatura ambiente grazie alla spinta acida. Vino importante, rimane nel bicchiere anche il giorno successivo, con integrità e compattezza difficili da trovare al fuori dal campo dei vini biodinamico-naturali. Compagno di una serata intera, dall’antipasto al dolce, alle coccole finali. Decisamente impressionante. 500 bottiglie prodotte, 16 euro in enoteca, 90 punti.

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

45 Commenti

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Fabio

circa 13 anni fa - Link

E se arrivi a quest'età per scoprire il Mugello dietro casa tua sei messo male, Gori. Se gli hai dato 90/100 vul dire che ne varrà almeno 78/100 L'ultimo vino suggerito da te che ho comprato, il Testamatta, t'ho maledetto. Canfora ed incenso e poi chiodi di garofano stucchevoli. A' Gori...

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TERROIR

circa 13 anni fa - Link

ahahahahhahaahah

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uainmeicher

circa 13 anni fa - Link

Mi piacerebbe sapere cosa significa 0,5mg/l di SO2 ? E chi ha potuto azzardare di aver fatto una titolazione cosi. Visto che ci siamo, chiederei anche maggiori lumi sulle "6 ore di pressa ossidativa". Grazie

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Luca Cravanzola

circa 13 anni fa - Link

una domanda, magari stupida, ma non ironica: perchè in toscana finisce tutto con -AIA??

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Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

@unainmacher scusami refuso, intendevo ovviamente 50mg/l di so2 totale. 6 ore di pressa ossidativa intendo pressatura dell'uva per 6 ore in presenza di ossigeno, qualcosa di normale per un vino biodinamico e molto lontano dalla tendenza attuale per i vini bianchi che prevede invece il minimo contatto con l'O2 per evitare di bruciare profumi delle uve, Chi lavora in biodinamica dice di non aver paura dell'ossigeno perchè l'uva è più ricca, completa e sana e non teme l'ossidazione @fabio mi spiace per l'esperienza con il Testamatta, io l'ho sempre trovato piacevolissimo: in effetti tende al dolce e ai profumi esagerati ma è una sua caratteristica che può non renderlo piacevole a tutti... @luca: il suffisso -aia è in effetti il più comune tra i nomi di località in Toscana, Gattaia in particolare è una località vicino Vicchio del Mugello. E tutto ciò che non finisce in -aia finisce in -ello...quindi non c'è scampo!

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Fabio

circa 13 anni fa - Link

Ok, perdonato. Questo lo assaggio pure, però se non corrisponde alla tua descrizione sono c...i! ;-)

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Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

passa da me e lo assaggiamo insieme! t'aspetto

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

L'importante in Toscana é che un vino non finisca in -iaio :) ! Andrea, sbaglio o recentemente ti fanno le pulci più del solito? ps Corte Sant'Alda é un vino che mi piace tanto quanto la sua produttrice, per me vera Donna del vino.

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uainmeicher

circa 13 anni fa - Link

@Gori-Grazie delle precisazioni: insomma una pressatura "normale", perchè pressature "in ridotto" sono ancora decisamente rare. Sarebbe interessante sapere se vi è l'utilizzo della refrigerazione o comunque un controllo della temperatura durante la fermentazione senz'altro utile per preservare una certa freschezza varietale ma un po' in contraddizione alla filosofia biodinamica (secondo alcuni).

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Jovica Todorovic (teo)

circa 13 anni fa - Link

La cosa che mi rincuora è la consapevolezza, di assaggio, che il vino sia più buono di quanto si possa evincere da questa scheda. Trovo la narrazione un poco troppo frenata dai riconoscimenti, e pensare che siete sempre ferocemente critici con lo stile AIS, oltre tutto buttati li un poco a casaccio. Note di evoluzione insieme a grandi freschezze, la malolattica che conferisce vivacità e da quando????? Come cantavano i ricchi e poveri c'è confusione sarà..... A Gori e namo un po'. E poi se proprio avessimo voluto sottolineare la straordinarie capacità di Michele avresti dovuto parlare de La Visciola e non di Corte Sant'Alda. Ma d'altra parte se devi ancora scoprire il Mugello figurarsi quando arriverai mai al Piglio. Comunque mi stai simpatico non pensare male....

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Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

figuriamoci se ti stavo sulle scatole ! ;-) tanto da Trimani te lo puoi assaggiare con calma...ma mettiti nei panni di chi non ce l'ha sotto il naso e vuole farsi un'idea. I riconoscimenti servono (almeno io che li leggo volentieri) per farmi un'idea del vino e vedere se può essere anche di mio gradimento. Certo se sono proprio a casaccio è un guaio! Su Michele e La visciola, non siamo certo arrivati secondi a parlarne bene , il fatto è che Corte Sant'Alda è nome noto anche a chi non è appassionato di vini bioqualchecosa che capitano spesso su queste pagine

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Paolo E Katia Babini

circa 13 anni fa - Link

Conosco Michele, è un bravo professionista, in particolare della cultura biodinamica. Come noi, amante delle sfide impossibili, che a volte però riescono, sui territori(zone alte quasi sconosciute alla viticoltura), sui vitigni ( riesling,pinot nero, chenin ecc..) e sui vini (estremi). Spero rimanga qualche bottiglia per noi.

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Tommaso

circa 13 anni fa - Link

Visto che su web fatico a trovare notizie utili chiedo qua Andrea, ma che grado alcoolico ha questo "vinello"? No perchè ultimamente ho bevuto bianchi da svenimento se bevuti con il sole ancora visibile nel cielo fiorentino (col 90% di umidità che conosci bene!).

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Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

mi pare sui 14%, non proprio leggero come alcol totale ma sono ben mascherati, con l'aspetto positivo che anche se il vino si scalda un poco non è così prepotente, passa anche tu ad assaggiarlo!

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Naghi Elsheikh

circa 13 anni fa - Link

Ino ci si va insieme da burde! Lo voglio assaggiare anch'io ! ;-)

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Tommaso

circa 13 anni fa - Link

Per me buono martedì prossimo! ;)

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Fabio

circa 13 anni fa - Link

Ok. Si va tutti da Gori a bere a gratis. Mi sa che 500 bottiglie non bastano.

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Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

io ne metto una cassa in frigo poi vedremo, scrocconi!

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Michele Lorenzetti

circa 13 anni fa - Link

Il grado e' 13,7, il vino non viene nè chiarificato nè refrigerato. Fermentazione con lieviti autoctoni senza controllo di temperatura che ha raggiunto i 24 gradi in tumultuosa. Per il 2010 il grado e' di 13,0 con la bella sorpresa, viste le pioggie di settembre di aver avuto un 10% di uve attaccate dalla muffa nobile. Al momento deve ancora svolgere la malolattica. Per il 2010 ci sara' anche il Pinot Nero. Un grazie ad Andrea per la bella recensione e un saluto agli amici intervenuti

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Ciao. Lieviti autoctoni selezionati o naturali?

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Te lo chiedo perchè nella mia regione, con la collaborazione di laboratori pubblici, sono stati selezionati ceppi autoctoni che vengono utilizzati con la dicitura "lieviti autoctoni" ma in realtà sono selezionati, non spontanei.

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gianpiero

circa 13 anni fa - Link

pregevole l'intento di comunicare qualche dato tecnico...sarebbe però cosa buona e giusta usare le unità di misura corrette...il malico in g/l (grammi di acido per litro di volume) e la solforosa va bene in mg/l, ma 0,5 è un dato errato...e poi è la totale o la forma libera??? ora una riflessione spassionata che vuole essere provocatoria:ha senso parlare di un vino che conta 500 bottiglie??dove diavolo lo trovo se voglio assaggiarlo?

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Michele Lorenzetti

circa 13 anni fa - Link

Basta che non ci fai la multa!! Allora: 0,40 g/l di malico, poi 50 di libera sinceramente è una domanda a cui rispondo con altrettanta saccenza porgendo ulteriore domanda: secondo te è veramente la libera?? Per chiudere, 500 bottiglie è la quarta foglia e quindi la prima vendemmia. Nel 2010, ripeto, ce ne saranno 2000. Il vino lo trovi da Burde a Firenze.

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gianpiero

circa 13 anni fa - Link

effettivamente ho scritto col tono dello "sbirro"!!! 50 mg/l di libera non deve farti rizzare i capelli, te lo posso garantire...non sono pochi i bianchi con quel tenore! ma spiegami una cosa: la malolattica l'hai interrotta o si è bloccata da sola??? perchè 0,4 g/l di malico non è una malolattica svolta, io lko chiamo incidente di percorso...

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Incidente di percorso? Ma tu credi che la malolattica in un bianco debba essere sempre svolta? Completamente? Così facciamo i vini per gli americani. Prova ad assaggiare un Meursault con la malolattica poco svolta e confrontamelo con quelle schifezze di chardonnay italiani rotondi, nocciola e vaniglia.

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Manilo

circa 13 anni fa - Link

Ciao Massimiliano, proprio l'altro giorno con l'aiuto di un enologo,ho annusato Aldeide vanillica (4-idrossi-3metossibenzaldeide) (C8H8O3)il gioco era annusare varie molecole presenti su vari vini, è riscoperta su un Chardonnay del Lazio, per rispetto non ti menziono la cantina, Vaniglia allo stato puro, troppo stucchevole, anche lui d'accordo con me, mi ha detto che il produttore lo vuole così, perchè in Romania ne esporta a vagonate, la legge del mercato.

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

A me non piacciono. Sono stucchevoli. Non riesco veramente a capire come possa piacere un vino così fatto.

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Filippo Roma

circa 13 anni fa - Link

Sig. Gori, conosco bene l'azienda Corte sant'Alda e i suoi fantastici vini. Ad onor del vero, se mi è permesso di fare una precisazione, è che il sig. Lorenzetti si occupa egregiamente della parte agronomica dell'azienda da qualche anno, mentre la parte enologica è da sempre affidata a Federico Giotto che personalmente, ritengo uno dei più grandi enologi italiani per sensibilità e conoscenza.

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Michele Braganti

circa 13 anni fa - Link

che palle questa biodinamica...!!.....vinificazione naturale , a vasca aperta..e Tac..!!...vinificazione biodinamica.... ....senza lieviti selezionati.....senza controllo della temperatura.....nessun inoculo di batterio o attivante....senza chiarifica ne filtrazione.....che novita'..!!!....mi pare che 100 anni fa e piu' dalle parti del Chianti .....ma in tutta la Toscana facessero la stessa cosa.....!!...e steiner era ancora nella mente del Signore....

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gian paolo

circa 13 anni fa - Link

Michele concordo al 100%!Sembra che il vino buono e pulito sia solo quello.Tornando topic.il vino bianco descritto da Andrea mi incuriosisce molto e proverò in tutti imodi a trovarlo,poi se Paolo Babini dice che il vignaiolo merita gli credo sulla fiducia,bio o meno che sia!Ciao Gian Paolo

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Il vino biodinamico è semplicemente più difficile da fare. Devi essere molto bravo in cantina ed avere uve ottime. Non è un vino che può fare chiunque.

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gian paolo

circa 13 anni fa - Link

Secondo il mio modesto parere,magari ci sono territori che ti consentono meglio di applicare tale tipo di agricoltura e altri no...prima lavoravo per una azienda biologica in collina-Castelvetro provincia di Mo- e si e no trattavo 5-6 volte,bisognava stare attenti all'oidio,mai usato un insetticida... e poi il gioco era fatto.Adesso ho una azienda in pianura a Campogalliano e ti dico che è una cosa difficile e qui il bio telo sogni o perlo meno lo fai ma poi cosa porti a casa? ..il mutuo lo devo pagare ..etc .Qua da me la tignola c'è e fa spavento, l'umidità è quella di Bangcok, e poi scusa ma a me il corno letame proprio non mi convince,per dirtene una. ripeto pensiero personale e non condivisibile, ma mio.

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Concordo. E' proprio quello che intendevo. Terroir (inteso nella traduzione originale: regione, compreso il microclima e tutte le condizioni locali), ed uve. Inoltre la biodinamica va interpretata scientificamente, al di là di teorie metafisiche un po' vacue. Tutti i contadini sanno che se rompi il rametto di una pianta con la luna piena questo gronda di linfa. Se lo fai con la luna calante o nuova è asciutto. Questo perchè il ciclo biologico delle piante è collegato con le fasi lunari. Non per motivi metafisici ne tantomeno astrologici, ma perchè il metabolismo basale delle piante ha questo ciclo naturale stimolato dall'irraggiamento notturno. Alcune piante che si usano in infusione come antiparassitari nella biodinamica, hanno un'azione battericida e fungicida sperimentata in vitro. Non dimentichiamo che la peniccilina è estratta da un fungo e che la maggioranza dei farmaci sono molecole di derivazione vegetale. Il cornoletame altro non è che un concime naturale diluito. Oggi ci sono le macchine che te lo fanno, senza vergini che danzano (vista anche la difficile reperibilità). Il sovescio e la vegetazione in vigna restituiscono alla terra azoto ed altri composti che le viti estraggono. E' una fertilizzazione azotata naturale. D'altro canto la rotazione in agricoltura è sempre stata fatta, per questi motivi. E visto il costo sempre crescente (e la sempre minore efficacia) dei fertilizzanti artificiali credo proprio che il naturale convenga. "Last but not least" (vedi NN ;-) ) i pesticidi nel vino come quelli nella frutta ce li sorbiamo noi.

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gian paolo

circa 13 anni fa - Link

I pesticidi intesi come peste bubbonica? altri li chiamano agrofarmaci..guarda il peso delle parole.ti ricordo che ci sono organi atti al controllo e visto che produco anche 1500 quintali di pere...sempre peri l mutuo :) ...ci sarebbe molto da dire,io però essendo ignorante come una vanga se vorrai passare da qua ti faccio parlare con il tecnico-agronomo - della cooperativa che mi segue ,perchè stanno studiando davvero tanto sia per la vendita all'estero -regolamentata da rigide analisi sui frutti- sia per la salute nostra.E poi magari ci beviamo il vino di Michele che mi incuriosisce come una biscia! Ciao Gian Paolo

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Verrò sicuramente a trovarti! Per i pesticidi (che sono anche cancerogeni) guarda questo: http://www.youtube.com/watch?v=8LOmLCfIqko&playnext=1&list=PL5379173E14831589

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Michele Lorenzetti

circa 13 anni fa - Link

Ringrazio Filippo per la precisazione confermando le eccellenti capacita' e conoscenze di Federico. A questo punto come tralasciare la eccezionale figura di Marinella Camerani titolare dell'Azienda, persona di estrema sensibilità e professionalità , giustamente premiata nel 2009 dal Gambero Rosso come viticoltore dell'anno. Quando lavori in questi ambiti la soddisfazione e' massima.

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Concordo in pieno riguardo a Marinella Camerani.

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Michele Lorenzetti

circa 13 anni fa - Link

Lieviti autoctoni di buccia e cantina assolutamente non selezionati.

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uainmeicher

circa 13 anni fa - Link

Mi incuriosisce la nota di "zafferano e pompelmo", che rileva il Gori che mi farebbe pensare a un po' di muffa nobile anche nel 2009. Sbaglio a pensare questo ?

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Michele Lorenzetti

circa 13 anni fa - Link

La malolattica tra grado alcolico e ph non e' più andata avanti. . .poi piano piano si e' chiarificato . Poi ancora la bottiglia senza paure e sopratutto senza altre aggiunte o filtrazioni strette. Ora ha la sua stabilita' microbiologica. Capisco che l'approccio al vino naturale può destare leciti dubbi ma "non banalmente" le cose sono andate così. Per rispondere anche all'ultimo post le uve 2009 erano sane al 100%. . anche perché a 550 metri di altitudine in clima sempre ventilato e mai umido solo un annata come il 2010 poteva portare una inaspettata sorpresa.

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Michele Braganti

circa 13 anni fa - Link

vino biodinamico...???......ma steiner non era astemio....???.....non considerava il vino veleno....???

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Eleutherius Grootjans

circa 13 anni fa - Link

Gustato tra lo scetticismo di molti durante una prova carbonara e informale a Merano. Sorprendente e - caso raro per un vino da Ch. Blanc fuori Loira, e lassèmo perder the brave New World - credibile. Bravo Michele, glielo dissi in tempi non sospetti (Merano, Milano...). Fatti vedere presto a Roma.

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Lido Vannucchi

circa 13 anni fa - Link

Da non dimenticare uno Chenin Blanc Lucchese il Podere Concori Bianco di Gabriele da Prato Mica Male, pure lui Biodinamico. Ciao LIDO

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