Fumarsi 90° Minuto a colpi di pipa e rum cubano

di Terry Nesti

Sono uno dei dodici italiani che ai annoia a guardare una partita di calcio, ma sono nato negli anni settanta e il rito pomeridiano di 90° minuto era praticamente il vespro per ogni abitante della penisola nei “favolosi” anni ottanta. Era anche l’unico modo per farmi un poco apprezzare il gioco palla al piede (sono una amante della palla al balzello) visto che mi riassumevano solo i momenti salienti, e non mi annoiavano con i fraseggi e le meline. Erano praticamente sei anni che non la guardavo, ma la giornata di pioggia, la moglie al lavoro e un poco di spleen pomeridiano mi hanno convinto. Il mio ricordo calcistico più bello è legato al presidente Pertini che esulta, pipa in mano dopo la vittoria dei mondiali del 1982, e quindi decido di godermi i 55 minuti di trasmissione con il mio Samuel Gawith’s FireDance.

Non è un tabacco da puristi pur essendo in formato Flake, un formato in cui le foglie di tabacco vengono compattate ad elevata pressione e mantenute a temperature medie per lungo tempo. Il tabacco pressato e compattato in panetti viene poi rimosso dalle presse e tagliato su una ghigliottina a fette sottili. Bisogna rompere il flake nel palmo della mano fino a raggiungere la consistenza della miscela desiderata. Con questo tipo di tabacco si ottiene una fumata fresca e lenta che però richiede capacità e un poco di abilità pratica. Nel nostro caso il tabacco è aromatizzato (i puristi aborrono!), partiamo infatti da un blend di tabacchi Virginia aromatizzati con more, brandy e vaniglia. Ho comprato questo tabacco per far piacere a mia moglie: a lei piace l’aroma dei prodotti da fumo profumati e aromatizzati; io ero un poco dubbioso perché l’essenza di vaniglia non mi piace molto, ma devo dire che l’aromatizzazione è ben fatta e quel dolciastro fastidioso non si avverte.

Ho caricato il tabacco in una pipa e, vista l’occasione, ho usato una Savinelli dedicata a Giacomo Puccini il cui fornello richiama la forma del monte Uzen in Giappone, il vulcano dove si suicidò la Cio-cio-san della Madama Butterfly. Per accompagnare la visione dei goal e delle occasioni svanite, avendo evidentemente bisogno di dolcezza, ho optato per Cubaney Elixir de Caribe. Ho conosciuto questo prodotto soltanto quest’anno in Sardegna ma me ne sono innamorato subito: è un liquore ruffiano, come ruffiano è gran parte del rum in circolazione, ma qui la piaggeria è dichiarata e piacevolissima. Si tratta di un prodotto antico e tradizionale dell’isola di Cuba che si ottiene dalla spremitura di uve Pedro Ximenes lasciate macerare nel rum Cubaney 12 anni. Era il liquore delle famiglie ricche dell’Isla, le poche che si potevano permettere una ghiacciaia. Infatti finita la cena, i domestici scendevano nel deposito di ghiaccio a prendere due bottiglie, una (elixir Orangerie fatta con la macerazione del rum su bucce di Curaçao) da portare nella stanza dove si riunivano le signore, e una per i signori che, dotati di smoking, si erano spostati in un’altra sala a fumare.

Gi Elixir dovevano essere rigorosamente finiti perché i domestici in ghiacciaia avevano messo già le bottiglie nuove.In bocca risulta dolce senza essere stucchevole: è il piacevole incontro di uno sherry con un buon rhum, il tutto racchiuso in trentaquattro gradi alcolici che, serviti ghiacciati, purtroppo o per fortuna non sono molto avvertibili. In abbinamento con i fumi del tabacco acquisisce carattere, le sfumature si fanno più intense, le venature di mora si ispessiscono, la vaniglia è praticamente scomparsa in bocca, mentre è presentissima nel room note. Nel frattempo 90° minuto è finito e il tempo è passato piacevolmente, anche se mi ha reso consapevole della fine di un’epoca: quella delle radioline all’orecchio, dei gol immaginati e della trepida attesa della fine del pomeriggio di festa con le immagini delle gesta dei moderni circensi. Adesso la gioia dell’attesa è svanita e tutto è on demand, meno male che alcune vecchie tradizioni resistono!

2 Commenti

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RAMPAVIA

circa 13 anni fa - Link

Sono piacevolissime parole di puro edonismo, che non si può ricercare senza una adeguata cultura. Anche "novantesimo minuto" che tra anticipi, posticipi e partite delle 12 e 30, non ha quasi più ragione di esistere per i succubi del calcio, assume qui una dimensione quasi poetica. Grazie Terry.

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Massimo Cattaneo

circa 13 anni fa - Link

Con le tue parole fumose hai reso piacevole anche una domenica uggiosa davanti alla televisione. Cercherò di assaggiare al più presto il Cubaney Elixir de Caribe. Grazie

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