Bonarda Giada La Costaiola | Chi ha detto che i premi non servono?
di Fiorenzo SartoreQuei saputelli di Intravino dicono che le medaglie ai concorsi enologici non fanno vendere più vino. Maddai, forse dipende dal tipo di medaglia, o da chi la conferisce. E tutti gli altri premi, poi, almeno quelli servono? Bicchieri stelle cavatappi e pacche sulle spalle faranno vendere di più? Io dico che (un po’) sì. Ieri leggevo dei Top Hundred di Paolo Massobrio e Marco Gatti. Tra i molti premiati, cribbio, la mia Bonarda di riferimento: Giada 2008, de La Costaiola. Insomma, ho voluto riaprirne una bottiglia subito. Ecco, visto che i premi servono?
Ovviamente spumeggia molto. Ammappala quanta spuma rossa. Poi, ogni volta che si olfaziona una Bonarda seria, si declinano i riconoscimenti di frutta rossa più mirabolanti e questa non fa eccezione: ma che ci sento? Cassis? More? Ciliegie sotto spirito? Questi ed altri. In bocca le bollicine spazzano perfettamente il palato – da provare assolutamente con del parmigiano stagionato – e ritorna quella frutta veramente goduriosa, lunga, intensa. Ottimo lavoro, almeno 82/100.
[Il sito di Costaiola è under construction. L’azienda si trova in Via Costaiola, 25 – 27050 Montebello della Battaglia (Pavia) – tel. 0383 83169]
1 Commento
Bacco
circa 15 anni fa - Linkse ti liberi un attimo, ti faccio fare un giretto in oltrepo come si deve...non che la "tua" bonarda non sia buona....ma c'è anche altro ;-)
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