Anteprime Toscane | Brunello di Montalcino 2005 e Riserva 2004 (prima parte)

di Andrea Gori

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La difficile annata 2005 si conferma tale con assaggi di non facile interpretazione, con vini scontrosi, duri e molto corti in bocca. Qualche produttore emerge – in genere selezioni o nomi ormai classici come Lambardi, Canalicchio di Sopra, Capanna, Mastrojanni, Fuligni, Il Colle, Tiezzi, Madonna delle Grazie del Marroneto – ma l’impressione è che le bottiglie davvero buone, anche per quest’annata, si dovranno cercare col lanternino. Alcune belle realtà tra le riserve 2004, giustamente molto attese. Ad alcuni piccoli capolavori già espressivi – Sesti Phenomena, Le Macioche, Siro Pacenti, Ugolaia, Ventolaio, Gianni Brunelli – si affiancano molte bottiglie che dovranno giovarsi appieno dei prossimi sei mesi di affinamento per essere giudicate in maniera completa. Convincenti e fuori dal coro molti “bio” come Piancornello (ottimi i prezzi), Paradiso di Manfredi e Cupano. Molti dei 2005 sentiti saranno migliori tra qualche mese e questo dovrebbe deporre a favore dello smaltimento delle bottiglie di Brunello 2004 ancora immagazzinate. Dubbi sul piazzamento delle riserve visti i prezzi sempre meno raggiungibili di molti. In questo senso il miglior rapporto qualità-prezzo ilcinese resta il Poggio al Vento di Col d’Orcia, di cui viene presentata la straordinaria annata 2001, campione della degustazione anche se un pò fuori gara.

Brunello di Montalcino 2005

Agostina Pieri – Al naso è fine e floreale, leggero, bocca un pò corta ma tutto sommato delicata. 84
Argiano – Ricco e profondo, molto moderno, cioccolatoso, bocca non risolutissima ma piacevole. 81
Banfi – Naso di amarena e viola passita, un pò di speziatura, tabacco, bocca tranquilla finale nel floreale, tannino buono, veste molto tradizionale. 83
Banfi Poggio alle Mura – Intenso di alpenliebe e caffè, balsamico e penetrante, molto legnoso ancora, fragola e lampone fanno capolino, bocca piena e carnosa, un pò di alcol in finale. 88
Barbi – Leggero e ferroso, bella confettura di fragola in sottofondo, leggero agrumato, tannino vispo, finale elegante. 83
BelPoggio – Cassis mora e sottobosco molto rodanostyle, un pò alcolico, bocca ispida, finale niente male. 82
Brunelli – Leggero animalesco, floreale secco, bocca amarognola, finale leggermente caldo (forse bottiglia non perfetta). 78
Campogiovanni San Felice – Un pò austero, ricco e carnoso, minerale e sanguigno, gusto ricco in frutta rossa e nera, tannino ok. 84
Canalicchio di Sopra – Intenso e penetrante di resina, aghi di pino e amarena, anice, bocca molto meglio, risoluta, tannino gentile. 85
Capanna – Nobile e imponente un pò sulle sue, bel agrumato arancio, sandalo e ginger, bocca molto asciutta, bel finale non invadente di fragola. 86
Caparzo – Etereo leggero, cipria, lampone e ribes, camemoro, bocca succulenta, tannino non risolutissimo. 84
Casanuova delle Cerbaie – Floreale di campo, lavanda, leggera puzzetta, bocca niente male come freschezza, finale un pò alcolico. 79
Castelgiocondo – Non molto spinto, un pò di legno, frutta sotto spirito, mirto e anice, gusto corto non molta personalità. 78
Castello Romitorio – Molto particolare, sciroppo d’acero, mirtillo e ribes, anice e finocchio selvatico, bocca sontuosa con profondità. 85
Castello Tricerchi – Intenso di amarena, ricco e corposo anche se non elegantissimo, pepe rosa stuzzicante, bocca semplice ma senza spigoli. 83
Castiglion del Bosco – Legnosissimo e resinoso, un pò etereo, amarene sotto spirito, tabacco, tostatura, tannino asciugante. 78
Ciacci Piccolomini – Molto minerale, fine di viola e mirto, bel fruttato che si ripropone in bocca, chiude senza mordere ma in positivo, bello il finale. 86
Poggio il Castellare – Ciliegia durone, mirtillo e cassis, intensa lavanda e castagno, bocca fiorita, tannino bello, finale dolce. 84
Col d’Orcia – Tipico stile personale, già pronto e delicato, dolce al naso di frutta sotto spirito e floreale, bocca decisa ma mai austera. 87
Corte Pavone Loacker – Cupo e intenso di frutta di bosco e tabacco da pipa, pepe e macis, leggermente cotto, bocca decisa tannino un pò asciugante, retrogusto di fragola in confettura. 80
Cupano – Smagliante con toni di lampone e fragola, sandalo e menta, equilibratissimo e sontuoso ma anche accattivante, bocca un pò legnosa ma succulenta e fruttata, punteggio con l’auspicio che riassorba il legno. 88
Donatella Cinelli Colombini – Molto maschile, note muschiate, fragola in confettura, tabacco, bocca molto bella tannino ottimo, finale un pò caldo ma non disturba. 86
Fanti – Quasi di pesca all’inizio, subentra poi ribes rosso in confettura, leggero tabacco, bocca non compiutissima ma delicata. 82
Fossacolle – Squillante al naso, agrumato leggero su fragola e lampone, caffè e macis, bocca piena succosa, tannino da compiersi. 85
Fuligni – Solita austerità al naso che conquista subito, forse un pò di alcol ma bella frutta, aghi di pino, macchia mediterranea, in bocca ha una beva impressionante, bella acidità e fragola persistente. 87
Gianni Brunelli Le Chiuse di Sotto – Ribes e mallo di noce, mirto e sottobosco, nota mentolata particolare, fruttino zuegg di ciliegia, bocca minerale e accesa, più nel floreale che nel frutto. 84
Il Colle – Arancio gambelliano in apertura, fresco naso floreale e di frutta rossa fresca, rosa e leggero animalesco, bocca notevolissima di una beva commovente, bel tannino. 90
Il Marroneto – Aghi di pino sottobosco, lieve e delicato, bocca lievemente aspra ma bel finale candito di ciliegia. 83
Il Marroneto Madonna delle Grazie – Incantevole mix di rosa viola e mughetto, bella fragola in confettura e lampone, bocca di una beva incredibile, minerale e fruttata. 92
Il Paradiso di Manfredi – Leggera puzzetta, bel sottobosco, un pò di humus, bocca freschissima finale di fragola e lampone, biodinamico sul serio. 87
Il Poggione – Solita potenza ma ottimamente combinata con il frutto e la precisione del floreale al naso e anche in bocca, tannino da sistemarsi ma grande prova, da aspettare con fiducia dopo l’estate. 87+
La fornace – Bel naso un pò chinato e di mirtillo, fragola in confettura bel floreale, bocca precisa non sontuosa ma molto bevibile. 79
La Fortuna – Aghi di pino e macchia mediterranea, humus e sottobosco, umami, bocca diretta semplice finale agrumato bello. 85
La Gerla – Molto fruttato, fragola di bosco, lieve mirra e resina, anice e mughetto, bocca vispa molto bevibile. 84
La Poderina – Un pò cupo ma interessante e sfaccettato, bosco e ribes, intenso, bocca dal tannino non perfetto ma godibile. 84
La Rasina – Leggermente surmaturo ma molto carnoso, ematico e minerale, bocca quasi pronta lieve e delicata, ottimo. 89
La Togata – Carne e fragola, resina e mirto, bocca un pò chiusa e corta. 81
La Velona Monade 90 – Naso intenso e internazionale di mirtillo e mora, bocca dal tannino non compostissimo ma di una certa freschezza. 82
Lambardi – Suadente, floreale e agrumato, bel frutto di amarena, bocca stupenda, tannino ben risoluto finale composto 91
Le Macioche – Austero e un pò legnoso ma resina, mirra, anice e amarena, bocca molto fresca e dinamica, bello. 89 Lisini – Naso sulle sue, ma elegante, humus e fiori secchi, leggero aranciato, bocca molto fresca tannino in divenire. 83
Marchesato degli Aleramici – Floreale lavanda e viola, frutta rossa e nera con mora e mirtillo, bocca bella tannino notevole bel finale di amarena. 82
Mastrojanni – Naso bellissimo e tipico, floreale secco, frutta di bosco, mela rossa, anice e rosmarino, ferroso, bocca quasi pronta ma bell’equilibrio e gran corpo. 92
Máté – Non tipicissimo ma bello e composito, floreale, frutta di bosco lampone e fragola, mirra e ambra, leggero smalto legno nobile, bocca composta e morbida, molto moderno ma niente male 86
Piancornello – Sottobosco fruttato, pepe e ginger, thè al bergamotto, caramella inglese, amarena ricca, bella bocca molto cupa e carnosa, sente un pò l’annata pesante ma niente male. 86
Pietroso – Amarena fruttino zuegg, lieve agrumato, sottobosco, molto elegante, bocca equilibrata appena un pò amarognola ma bel tannino. 88
Pinino – Ampio e balsamico con note di mirto e mentolato, frutta sotto spirito, pout pourry floreale, bocca piacevole e ben contrastata. 89
Poggio Antico – Un pò reticente ma bell’amarena e floreale, un pò di rabarbaro, ginger, bocca intensa e persistenze, bel tannino. 85
Renieri – Erika, miele di castagno, lieve fumèe, intenso, frutta un pò assente, lieve puzzetta, bocca dal tannino un pò scontroso. 82
San Lorenzo – Bel naso ampio e caldo, accogliente, intenso, fiori di campo e lampone, liquirizia, minerale, bocca incalzante e lievemente alcolica ma molto fresca. 88
Sesti – Naso dolcissimo, agrumato, minerale, fragola in confettura, cardamomo e leggero balsamico, bocca tra le migliori, bevibilissima e intrigante. 92

Collaborazione ai testi: Mauro Mattei, Alessandro Morichetti, Antonio Tomacelli

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

13 Commenti

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Capric

circa 14 anni fa - Link

Molto buono anche Innocenti (sia il base che la riserva). Comunque di Gianni Brunelli ti è capitata sicuramente una bottiglia sbagliata.

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Luca Risso

circa 14 anni fa - Link

Direi che queste affermazione "..difficile annata 2005 ... vini scontrosi, duri e molto corti in bocca...l’impressione è che le bottiglie davvero buone, anche per quest’annata, si dovranno cercare col lanternino." Spiega molto bene sia le ragioni di chi vuole aprire al merlot, sia quelle di chi non vuole. Luk

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Franco Ziliani

circa 14 anni fa - Link

trovare un "fruttino zuegg di ciliegia" nel più valido, considerato che si tratta di un 2005, vino di Gianni Brunelli é una di quelle performances che possono riuscire solo al Gori... :)

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Sauro e Gianni Sommeliers

circa 14 anni fa - Link

Non siamo tanto d'accordo sul giudizio (83) al Brunello Lisini, se viene giudicato un Lisini con 83, molti altri dovebbero essere sotto i 70. Probabilmente come sempre a volte siamo condizionati da grandi nomi ed amicizioe! Buon lavoro, un saluto Sauro e Gianni

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Andrea Gori

circa 14 anni fa - Link

di lisini mi ha colpito molto più Ugolaia 2004 ma è ovviamente, dato il blasone dell'azienda, uno dei 2005 che voglio riassaggiare con calma. Sono assaggi alla volèe da confrontare e prendere con le molle. In ogni caso 83 corrisponde quasi a 4 grappoli ais e 2 bicchieri gambero quindi non è in assoluto bassissimo!

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Franco Traversi

circa 14 anni fa - Link

Di Lisini probabilmente hai scambiato bicchiere, il Brunello base lo trovo staordinario, con quelle note tipiche di muschio, mentre Ugolaia l'ho trovato molto indietro, nel senso giovanissimo.

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Andrea Gori

circa 14 anni fa - Link

oggi alla degustazione heres diligentemente mi sono riassaggiato Lisini... http://www.flickr.com/photos/burde/sets/72157623408780751/ confermo un pò di perplessità su un 2005 (comunque da riassaggiare a settembre) condivise con altri assaggiatori e l'entusiasmo per Ugolaia 2004 che non sfigurava accanto a sua maestà Poggio di Sotto Riserva 2004

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Alberto

circa 14 anni fa - Link

Certo che dopo tanti assaggi un po di confusione o un'appunto sbagliato puo' capitare, vero? Sono curioso riguardo a Fonterenza c'era? E se si com'e' il nuovo? Ho assaggiato ultimamente la 04(?)non ricordo,ma era molto,molto "promettente".

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Andrea Gori

circa 14 anni fa - Link

fonterenza, stella di campalto e altri "bio" e aderenti alla SPA si trovavano in degustazione all'enoteca Osticcio sempre a Montalcino ma non ce l'ho proprio fatta ad assaggiarli. Posso però dirti che assaggiato il Brunello 2005 di Stella di Campalto era fenomenale già lo scorso Maggio, non oso immaginare quanto possa essere buono oggi, saremo intorno ai 95-96

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Alberto

circa 14 anni fa - Link

Grazie ,mi hai riordato anche di Stella di Camp.di cui conoco solo il Rosso .Ultimamente sono molto incuriosito da quello che stanno esprimendo questi giovani produttori(molti bio) non solo di Toscana.Sono anche curioso di verificarne l'evoluzione e la tenuta perche' se ci sara pure quella be' allora io me li continuero a bere basta che i prezzi restino ragionevoli in relazione alla qualita'espressa.C'e' qualcuno che ha avuto l'idea di andare all'enoteca,com'e' andata?

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Innocenzo

circa 13 anni fa - Link

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