Anteprime toscane 2011 | Il Chianti Classico

di Andrea Gori

Varie annate in degustazione per il Chianti Classico e bella la separazione delle aziende per territorio piuttosto che per ordine alfabetico: potrebbe essere una buona base per la suddivisione in macrozone, utile per differenziare il marchio. Tra le annate in assaggio, grandi entusiasmi per una 2009 che promette meraviglie e già si è materializzata in vini piacevoli, croccanti e molto adatti alla tavola. Le Riserva 2008, invece,  mostrano un po’ gli spigoli anche se come spesso succede in annate non fortunatissime, il “manico” si sente e non mancano piacevoli eccezioni. In ogni caso, moltissimi campioni da riassaggiare tra queste Riserve 2008, magari passata l’estate.
Produttori sempre meno sedotti dal legno e terroir che fanno capolino, soprattuttto Radda e Castellina, presentando caratteri ricorrenti. E  anche Marco Pallanti parla di sottozone e della loro valorizzazione, oltrechè degli incoraggianti segnali dai mercati con segno + alle vendite.

Ottime le confeme dell’annata 2007 (e 2006) con campioni quasi tutti eccellenti e ricchi di personalità. In genere, un vino che si conferma al top per la destinazione da tavola e che si lascia apprezzare come espressione di Sangiovese sempre più autentico e raffinato. Ascoltiamo anche due commenti autorevoli: Armando Castagno (Bibenda) e Giampaolo Gravina (L’Espresso).

Chianti Classico 2009
Badia a Coltibuono
Naso lieve e soffice, ciliegia purissima. Bocca croccante, finale con note floreale di viola. Da manuale. 88
Bandini Villa Pomona
Olfattiva connotata da un fruttato pieno di fragola e accenni di lampone, note leggere di tabacco. Bocca semplice e non lunghissima, eppure niente male. 82
Bibbiano Montornello
Naso cangiante: l’amarena si mescola ad interessanti note eteree. Ricordi di ribes rosso, mirto e alloro. Bocca particolarmente succosa e compatta. 86
Borgo Casa al Vento Aria
Profumi fini e delicati, molto floreale. Sornione, piace senza strafare. Bocca più semplice 80
Borgo Salcetino
Diretto e minerale. Particolarmente floreale, sensazioni di frutta meno evidenti. Bocca ancora scomposta.Semplice .76
Castellare di Castellina
Intenso e diretto eppure ampio. Note olfattive che vanno dalla lavanda al glicine fino alla fragola. Sfumatura di arancia, buona mineralità. Bocca classica: tanto tagliente quanto affascinante. 86
Castello di Selvole Naso intenso e seducente: ricordi di fragola e glicine. Bocca marcata da un’estrema bevibilità. Sembra già pronto. Vivace 86
Castellinuzza e Piuca
Naso Lamolese “doc”: si avvertono il galestro e l’alberese che danno finezza e spiaccata florealità. Pur essendo un filo austero, riesce a mettere a proprio agio. Bella bocca, diretta. 84
Castello delle Stinche Fattoria Lamole Antiche Vigna Grospoli Un vero distillato di terroir lamolese: lavanda, glicine, giaggiolo e ferro. Elegante anche se ancora segnato dal legno. Bocca contratta, ma tannino e struttura estremamente promettenti. 88
Castello di Monsanto Floreale, con note di viola e giaggiolo. Accenni di ciliegia matura. Umorale. Bocca caratterizzata da un tannino già ben definito e da una piacevole nota agrumata.  83
Casuccio Tarletti Al naso note di cotognata, mela rossa e ciliegia durone. Molto particolare la divergenza fra il calore delle sensazioni olfattive e la bocca diretta e fresca, marcata da un tannino scalpitante. 86
Cecchi
Impatto pieno e fruttato. Ricordi che vanno dal lampone alla ciliegia, con note di tabacco sullo sfondo. Bocca semplice ma pulita. 79
Concadoro Naso pacato, non esplosivo, ma segnato da belle note floreali e ferrose. Bocca meno immediata, pulita. Peccato per il tannino che sembra già sgranato. 81
Fattoria le Fonti
Connotato da un frutto delicatissimo è arricchito da note balsamiche, quasi mentolate. Bocca tenue. Non convenzionale ma intrigante.86
Fattoria San Giusto a Rentennano Potente e deciso, naso che si apre su toni di amarena, liquirizia e cardamomo. Appena austero. Bocca tutta d’un pezzo, leggermente chiusa al momento. Promettente. 87
Fattoria San Pancrazio Naso accattivante: floreale e minerale. Sensazioni vagamente tostate. Bocca sottile e non invadente. Invita alla beva. 85
Fattoria Viticcio Al naso: lavanda, mirto e alloro. Molto ricercato, femminile. Bocca immediata, fresca anche se vagamente burrosa. Bel finale ammandorlato. 84
Felsina Berardenga Humus e sottobosco, piccolo universo di fiori e frutta rossa. Qualche sfumatura eterea. Bocca in divenire ma già dotata di uno straordinario equilibrio. 90
Isole e Olena Incredibilmente floreale in apertura, soave e delicatissimo. Ricordi di erbe aromatiche, lavanda e timo. Bocca serrata da leggere in progress. Assaggio vispo e croccante, connotato da un finale lungo e retro-olfazione seducente. 89
Le Masse di Lamole Al naso sensazioni di fiori leggermente appassiti, ricordi di pesca e fragola. Note minerali e  ferrose in evidenza. Buona la bevibilità, anche se risulta essere evidentemente indietro per maturazione. Incalza senza ferire. 86
Luiano Al naso note di fiori e ciliegia. Bocca un po’ indecisa, caratterizzata però da un bel finale speziato e discretamente sapido. 81
Monte Bernardi Retromarcia Leggermente ridotto. Ricordi di frutta rossa: fragola e ciliegia. Lievi rimandi speziati. Bocca succosa ma non pulitissima. 76
Monterotondo Vaggiolata Carattere gaiolesco, fine e delicato. Note resinose e floreali, ricordi di mandorla e nocciola. Bocca dinamica e classica ma meno leziosa del naso. 79
Podere la Cappella Al naso: giaggiolo, siepe fiorita e mela rossa. Bocca ben definita e abbastanza elegante. L’impressione è che vada aspettato. 80
Querciabella Il naso, segnato dalla frutta scura e non ancora perfettamente definito, è caratterizzato dal fare umorale e minerale di Greve. In bocca pur non essendo morbido non difetta riguardo la polpa. Tannino di buona grana. Bella persistenza, con retro-olfazione  di ciliegia e note balsamiche. 82
Rignana Tradizionale e diretto il naso: anice e viola. Bocca notevole: accattivante, bevibile, già pronta. Bella chiusura. 86
Rocca delle Macie Famiglia Zingarelli Festoso e agrumato. Ampie sensazioni floreali. Bocca fine e delicata, ben impostata. Un vino che si risolve fra forza ed eleganza. 83
Rocca di Montegrossi Carattere unico. Naso nobile ed elegante, anche se lievemente torrefatto. Ricordi olfattivi di rosa, viola e ciliegia durone. Bocca classica, ricca di polpa ma animata da freschezza e sapidità notevoli. 88
Ruffino Santedame Un po’ più vispo del solito, naso impostato su note di frutta matura ma non stucchevole e da una particolare nota resinosa. Bocca già godibile. 82
Setriolo Vino di terroir. Marcata mineralità, note di frutta (amarena) e agrumi. La bocca è guidata da una sensazione di croccantezza. Notevolmente sapido, anche se non particolarmente aperto. 86
Tenuta di Nozzole Naso un po’ cupo caratterizzato da note di ciliegia in confettura. A seguire le solite sensazioni fascinose di orzo, malto e mallo di noce. Bocca non aggressiva, finale dolce. 82
Torraccia di Presura Il Tarocco Il naso verte su note muschiate  e di sottobosco, alloro e siepe. Bocca cupa, appesantita. Finale sapido. 76
Vallone di Cecione Naso potente ma elegante e schietto. Bocca pronta e pimpante, un po’ alta di acidità. Da aspettare. 80
Villa Calcinaia Naso fine, elegante. Ricordi di anice, cardamomo e fragola in confettura. Bocca notevolissima, sottile ma incalzante: rapporto freschezza-bevibilità alto. Finale agrumato, 87
Villa Cerna Al naso belle sensazioni minerali miste a note di pepe e mirto. Bocca che, distendensosi, conferma la freschezza rocciosa. 83
Villa del Cigliano Cigliano Attacco floreale. A seguire note di resina, alloro e pepe verde. Bocca di buona sostanza, croccante e ricca di frutto. Un vino snello e agile, di ottima bevibilità. 85

Chianti Classico 2008
Agricoltori Geografico Contessa di Radda
Deciso, ricco di polpa, pieno e succoso. Bocca fine e non massiccia. Finale rotondo con ricordi di ciliegia. 84
Barone Ricasoli Colledilà
Naso appena legnoso. Bocca contratta. Un sangiovese piuttosto atipico. 81
Barone Ricasoli Castello di Brolio
Intenso e succoso, marcato dal legno. Bocca più snella del solito pur rimanendo segnato da sensazioni “alloctone”. 85
Brancaia
Naso ricco di frutta rossa: amarena, mora,  mirtillo. Tannino fine e non imponente. Finale piuttosto fresco. 82

Castello di Vicchiomaggio Stile pieno con note di cotognata e viola ben presenti, sembra imponente ma in bocca ha bevibilità e struttura interessante 84

I Fabbri Terre di Lamole Naso di orchidea e giaggiolo, tabacco liquirizia e amarena, in bocca è leggero e fresco con lieve puntura acetica che piace 83

Chianti Classico 2007
Castello di Ama La Casuccia
Solito carattere: carnoso e fruttato. Ricordi di amarena e confettura di mirtillo. Anima dark e maschile confermata dalla bocca che riesce ad essere fine e potente.Promettente, da seguire nell’evoluzione. 87
Castello di Ama Bellavista
Più ampio e floreale de La Casuccia. Rispetto al precedente ha un animo femminile, mosso fra note di ciliegia, amarena e ribes rosso. Fase gustativa entusiasmante, di grande lunghezza, persistenza e sapidità, 91
Grosso Sanese
Al naso: erica, siepe in fiore, amarena e frutta sotto spirito. L’olfazione disegna un quadro affascinante, ricco di chiaroscuri. Bocca incredibile e dettagliata, movimentata da un bel tannino e da un’acidità incalzante. Finale sorprendente segnato da note ferrose, humus e frutta. 92
Castell’In Villa
Naso sottile, appena dimesso. Sensazioni di fragola, fiori rossi, pesca e sottobosco. Bocca compatta e durevole che si snoda piacevolmente al palato. Come è consuetudine un vino elegante e misurato. 85

Chianti Classico Riserva 2007
Badia a Coltibuono
Elegante, fine e delicato, etereo e affascinante. Naso ancora leggermente impreciso. Bocca interessante anche se meno fresca di altri millesimi. 87
Caparsa Caparsino
Un vino che colpisce al cuore: sanguigno e terroso. Bocca contrastata, ricca di sapidità e soffice nella sua naturalezza. 93
Caparsa Doccio a Matteo
Naso delicato e fresco arricchito da sensazioni leggermente eteree e ricordi di alloro e accenni mentolati. Meno pulito del Caparsino ma bocca ricca di frutto e di bella progressione. Finale stimolante e sapido, 88
Castelli del Greve Pesa Clemente VII
Un vino ricco e muscolare, caratterizzato da sensazioni scure e carnose, ricordi di pepe e mirto. Bocca fresca, più semplice del naso ma diretta. 82
Castello di Bossi Berardo
Floreale e fruttato con accenno di sottobosco, spezie, cuoio e tabacco. Bocca carnosa, ricca di personalità. Finale reso ricco da una bella nota minerale. 86
Colle Bereto
Naso austero connotato da note di smalto, ebano,  spezie leggere e tabacco da pipa. Bocca più viva, salina e minerale con finale agrumato. 87
Dievole Novecento
Intenso e penetrante. Sentori di mirtillo, mallo di noce, alloro e mirto. Bocca con tannino sostenuto. 80
Fattoria di Montemaggio
Al naso: lavanda, note ferrose e roccia. Appena citrino in bocca, ha struttura e finezza. Finale ricco, senza strafare. 86
Fattoria le Fonti
Naso intenso e dolce, caratterizzato da sensazioni di sottobosco e resina di pino. Bocca sontuosa, molto ricca e sostenuta. Carico ma affascinante. 86
Fattoria Nittardi
Fase olfattiva connotata da note di pepe, mirto e legni aromatici. Sensazioni leggere di canfora. Bocca molto più indietro del naso, tannino non ancora integrato completamente. Bello, comunque, il connubio fiori-frutta nel lungo finale. Un esempio per la qualità della fattura. Per gli amanti del genere. 83

Fontodi Vigna del Sorbo Olfattiva esplosiva con note che ricordano l’amarena e la confettura di lampone. In mezzo: anice, finocchio e pepe rosa. Bocca particolamente pronta e reattiva, anche se meno imponente del naso. 87
I Fabbri
Floreale e roccioso: asciutto già dal naso. Bocca molto lamolese, dolce ma resa dinamica dalla notevole mineralità. Finale con ricordi di agrumi. 85
La Casaccia Lezioso e fine, spazia fra note di sandalo e lavanda. Bocca un po’ legnosa e poco dinamica 81
Lamole di Lamole Naso floreale e appuntito. Ricordi di amarena, cenni di anice e cardamomo. Assaggio roccioso, tannino sottile e finale sapido-agrumato. 86
Lanciola Le Masse della Greve Naso ricco, quasi esplosivo, immediato. Ricordi di frutta rossa e nera.Bocca carnosa e fresca, persistente e ricco. 84
Le Cinciole Petresco Meno ricco del solito ma estremamente dinamico, speziato e aromatico. Finale scintillante, segnato da gradevoli note amaricanti. 86
Le Fonti Naso che fa perno su note floreali: lavanda e giaggiolo; ricordi di mela, pepe e tabacco. Finale più semplice ma diretto. 83
Melini La Selvanella Naso intenso: amarena e viola. Sapidissimo già al naso. Bocca agrumata e fresca. Bel finale speziato 89
Monteraponi Baron’Ugo
L’olfatto è sfaccettato e salino, segnato da ricordi di viola e arancio. Bocca ricca di sapore e profonda. Un retrolfazione ricordi di finocchio, anice e menta. Vino elegantissimo e già molto bevibile. 90
Ormanni Borro del Diavolo
Naso che regala sensazioni di macchia mediterranea, fragola in confettura, artemisia, alloro e caffè. Bocca meno ingessata, ricca, dal tannino ben estratto e segnata da un’acidità ben dosata e corpo. Grande bevibilità. 90
Poggerino Bugialla
Leggermente etereo, note di anice, finocchio e ciliegie sotto spirito. Bocca già pronta, croccante. 81
Riecine
Nel bicchiere frutta e fiori. Vino che colpisce: sottile, leggero, quasi balsamico. Al momento la bocca appare ispida. Grandioso se visto in prospettiva, grandioso. 86
San Felice Il Grigio
Al naso è dolce ma non troppo. Ricordi di sottobosco e tabacco. In bocca è sprintoso, caratterizzato da una freschezza notevole che tende ad esaltare il lato fruttato del vino. 84 Terrabianca Croce Naso sfaccettato in cui compaiono note aromatiche di stampo orientale, fiori di glicine, viola e sensazioni minerali. Un chianti “gastronomico”, sapido e dal tannino fine. 87
Val delle Corti
Un vino che racconta, in maniera semplice e diretta al naso, le tipicità di Radda. Esprime ricordi di fiori rossi e bianchi e ciliegia. In bocca è piacevolmente snello grazie ad un tocco leggermente citrino. Pur essendo molto giovane riesce a mantenere le splendide premesse della fase olfattiva. 87


Chianti Classico Riserva 2008
Agricoltori Del Geografico Montegiachi
Il naso – caldo ma fine – verte su sensazioni di amarena, glicine, anice, una punta di pepe e cuoio. Bocca compiuta ed elegante. Finale fresco. 87
Bibbiano Vigna del Capannino
Imponente nella sua florealità, ricchissimo e cangiante, gioca su note leggermente eteree che vanno a completare un naso stupendo. Bocca stimolante che risente però  della gioventù. 91
Borgo Casa al Vento Foho
Naso squillante. Segnato da note di ciliegia, sensazioni verdi e aromatiche. Bocca spigliata, fresca e succosa. 85
Capannelle
Nel bicchiere è inizialmente contratto, per poi aprirsi con note di bergamotto e cotognata. Anche in bocca è restio, ma ricco e fresco. Bevibilità d’altri tempi. 86
Casa Sola
Ricco e intenso, pienamente fruttato. In bocca si articola su note aromatiche, spezie e anice. Finale in via di definizione. 83
Casale Dello Sparviero
Naso che si apre su note scure (mora di rovo). Bocca un po’ amarognola ma buona compattezza. 81
Castellare di Castellina
Nel bicchiere forza ed eleganza. Intenso e sinuoso, ricordi di amarena e viola. Bocca minerale, tannino “giovane” ma di grande fattura. Peccato il legno, leggermente sopra le righe. 85 Casuccio Tarletti Campo Alto Al naso sensazioni di amarena e anice, tabacco e sandalo. Bocca carnosa, in via di definizione. 83
Cecchi Riserva di famiglia
Olfazione caratterizzata da note di vaniglia, spezie e menta. Bocca più definita segnata da ricordi fruttati e spunti agrumati. 85
Fattoria San Giusto a Rentennano Le Baroncole
Stile riconoscibile, ed è un bene. Naso leggermente ridotto, ma non infastidisce. Bocca polputa, meno fine rispetto ad altre annate. Grande bevibilità, nonostante i crismi del millesimo. 84
Fattoria San Pancrazio
Al naso belle note di glicine e lavanda. Grande verve: frutto e spezie. Bocca dinamica, compatta. Bella chiusura. 87
Fattoria Viticcio
Carattere chiantigiano ed internazionale al contempo.Il naso seduce ma la bocca, un po’ amara, è marcata dal cabernet. 82
Felsina Rancia
Al naso note delicate e fresche di lavanda e viola, mela e lampone. In sottofondo sensazioni di tabacco e sandalo e cenni balsamici. Bocca con tannino incalzante e acidità vitale. Finale intrigante e lungo. 87
La Porta di Vertine
Il vino gioca su note molto calde e piene con ciliegia, confettura di lampone e ribes rosso. Bocca ricca di polpa e decisa, connotata da pepe e spezie. Finale ammandorlato. Importante potenziale evolutivo.86
Le Miccine
Molto delicato anche se non perfettamente pulito,  sapido già dal naso, note floreali ben presenti. Beva esile ma profonda, nota salina mista a sensazioni dolci. Fragrante. 84
Monteraponi Il Campitello
Naso complesso segnato da note di ciliegia e lavanda, pepe, scorza d’arancio, canditi e tabacco dolce. Bocca dissetante, pronta, ben impostata. Un sangiovese tipico, d’altura. 87
Poggio al Sole Casasilia
Solare e immediato. Naso floreale (bianco e rosso), lieve nota di cocco. In bocca è seducente e dritto. Finale avvolgente. 90
Rocca delle Macie Famiglia Zingarelli
Naso agrumato e dolce, caratterizzato da una nota sapida. Beva semplice ma piacevole. 82
Tenuta di Liliano
Molto intenso grazie al suo appeal floreale. Ricordi di anice, lavanda e cardamomo. Bocca meno esotica segnatoa da un tannino ancora rigido a da un finale appena amarognolo. 86
Tenuta di Nozzole La Forra
Al naso la scena è parzialmente ingombrata dalle uve internazionali ma in bocca il sangiovese è equilbrato senza eccessi. Bel finale ammandorlato. 81
Tenuta La Novella
Sensazioni olfattive caratterizzate da note tostate, cuoio e cioccolato. Bocca dominata dal frutto, soddisfacente e piena. 82

Tolaini E’ un vino che a tocchi di humus e sottobosco disegna in maniera succosa e sorniona il tratto tipico di Castelnuovo Berardenga. La bocca è indietro, particolarmente tannica. 85
Torraccia di Presura Il Tarocco
Al naso: cardamomo, mirto, mora e mirtillo. La bocca è meno espansiva e si muove verso toni più austeri e sapidi. 85
Villa Calcinaia Vigna Bastignano
Sangiovese dall’impianto particolare. Il naso è appena crudo ed esprime una nota sabbiosa particolare e una bella nota floreale (viola). Bocca più delineata caratterizzatac da note amaricanti ben fuse a sensazioni vagamente dolci. 83
Villa Cerna
Al naso: resina, amarena e confettura di fragola. Bocca: vivace e classica con finale molto lungo. 85

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

28 Commenti

avatar

Mauro Erro

circa 13 anni fa - Link

Ossignur, a momenti svenivo... Ho visto la NUDA penna di Castagno... :-)

Rispondi
avatar

Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

eh si ci dispiace ma non potevamo mostrarvi di più...ma ci è stato ingiunto di non mostrare altro! ;-)

Rispondi
avatar

Armando Castagno

circa 13 anni fa - Link

Veramente ti era stato ingiunto di non mostrare NULLA... già arrivano commenti sui baffi, a proposito dei quali mi scuso, ma ho un alibi di ferro: ho una bambina di 21 mesi (oggi) e se mi lascio la barba sul mento la abrado, perché l'idea è quella di raggiungere il miliardo di baci entro i tre anni di età. :-)

Rispondi
avatar

kenray

circa 13 anni fa - Link

il mitico gori si è superato. dovrebbe essere a capo dell'italia dei sommelier questo ragazzo. votiamolo in gruppo. facciamo petizioni. scendiamo in piazza. e voglio un decreto legge di silvio. solo per lui. ma facendo 2 calcoli della serva se dovessi comprare tutta sta roba finirei a chiedere l'elemosina per fortuna querciabella ... celo. il resto manca. e siccome i chianti so tutti più o meno uguali mi accontento. addendum andrea, se il mio mito. da grande voglio essere come te, ma con un fegato di ricambio.

Rispondi
avatar

Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

guarda che sputo tutto...sennò non arriverei a fine serata! in ogni caso per dimostrarti che i chianti classico non sono uguali ma divisi almeno in 5 zone oltre Querciabella dovresti provare Riecine, San Giusto a Rentennano o Coltibuono (da Gaiole), Caparsa e Monteraponi (Radda), Felsina e Le Boncie (Castelnuovo Berardenga), Vecchie Terre di Montefili (Panzano) e Castellinuzza e Piuca a Lamole. Forse giù al nord non si trovano, passi da me in trattoria e te li faccio provare!

Rispondi
avatar

gian paolo

circa 13 anni fa - Link

@ken ,ti quoto- tipo disegno tecnico :)- in toto;mio consiglio Caparsa veramente buono!!!!ciao GP P.S. ken iniziati a preparare ...ormai stai arrivandooo

Rispondi
avatar

Arturo Dori

circa 13 anni fa - Link

....e siccome i chianti so tutti più o meno uguali mi accontento. sottolineerei un paio di volte, anzi tre, "più o meno" :-)

Rispondi
avatar

Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

arturo passi oggi a fare il tuo giro? son curioso dei tuoi commenti...

Rispondi
avatar

Arturo Dori

circa 13 anni fa - Link

ciao Andrea, purtroppo gli impegni di lavoro mi hanno tenuto lontano dalla Leopolda. Sabato sono a Montalcino, spero di vederti.

Rispondi
avatar

kenray

circa 13 anni fa - Link

pignolo :)

Rispondi
avatar

Angelo Di Costanzo

circa 13 anni fa - Link

Per inciso, c'è tempo - direi parecchio - per la Pentecoste, ma visto, da quel che leggo, che siamo in tema di adulazioni e consacrazioni, ebbene, m'inchino al sommelier informatico...

Rispondi
avatar

Angelo Di Costanzo

circa 13 anni fa - Link

Ben inteso, frontalmente... :-)

Rispondi
avatar

Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Nell'anteprima a New York la settimana scorsa la presenza di prduttori del Chianti Classico era piuttosto scarsa. Fra gli assaggi volanti che sono riuscita a fare i vini che mi hanno colpito di più La Porta di Vertine Capannelle Ormanni Tenuta di Liliano Rocca delle Macie - Tenuta Sant'Alfonso e Fizzano Per "colpita" intendo produzioni che rimangono nella memoria e non si confondono con altre. Ho notato anche alcuni ritorni a uno stile più consono al Sangiovese. Mi ha invece deluso Vigna del Sorbo di Fontodi, un'azienda che amo molto ma che ultimamente mi sembra un po' appiattita, sempre fra i primi della classe, intendiamoci, ma manca il colpo d'ala che avevo riscontrato in passato. Vorrei anche far notare che i vini presentati a New York e Miami erano stati spediti prima di Natale, quindi una buona parte erano stati imbottigliati per l'occasione, e infatti davano l'impressioni di incompletezza e immaturità. Questo vale per i Chianti, i Nobile e anche per i Brunello. Le leggi di mercato spesso vanno a scapito della qualità. Ci sarà modo di riparlarne, spero. ps Ken, il Sangiovese di Toscana non sia pane per i tuoi denti, mi sembra che sia una spanna sopra il Lambrusco e lo Champagne, ma molto al di sotto dei supersiculi e gli altoatesini. Inutile che i proseliti cerchino di convertirti, tu sei tuo anche nel gusto.

Rispondi
avatar

kenray

circa 13 anni fa - Link

solo questa donna mi capisce.

Rispondi
avatar

Luca Cravanzola

circa 13 anni fa - Link

preso caparsino riserva 2007 a 20€ qualche giorno fà.. e anche val delle corti..se non sbaglio il 2004. Entrambe veramente strepitosi.. Un buon chianti è sempre una gran bella bevuta!

Rispondi
avatar

Andrea Federici

circa 13 anni fa - Link

Davvero lodevole "la separazione delle aziende per territorio".

Rispondi
avatar

Armando Castagno

circa 13 anni fa - Link

Sì, ma solo se presa cum grano salis; altrimenti Badia a Coltibuono e San Giusto a Rentennano - indubbiamente due aziende di Gaiole - finiscono nello stesso calderone, quando si tratta invece probabilmente dei due opposti diametrali del Chianti Classico, come "situazione" di terroir; l'una fa viticoltura pedemontana, l'altra è lo Chateau Musar toscano.

Rispondi
avatar

gp

circa 13 anni fa - Link

Però se ricordo bene la mappa di Gaiole pubblicata da “Enogea”, i vigneti di entrambe le aziende sono nella zona sud del comune, ad altezze medio-basse rispetto ad altre zone, un po’ più basse per San Giusto. Quel poco che si ricava dai siti aziendali sembra confermarlo: le schede del Chianti Classico di Badia a Coltibuono riportano 350 m. di altitudine (vigneti Poggino, Vignone, Montebello, Argenina), il sito di San Giusto a Rentennano circa 270 m. di altitudine media (riferita forse ai 160 ettari complessivi dell’azienda, piuttosto che ai 31 a vigneto). Il paragone con Chateau Musar è intrigante, ma è reso poco chiaro dal fatto che i vigneti di questa azienda libanese (situata beninteso a tutt’altra latitudine!) si collocano tra i 900 e i 1.100 m.…

Rispondi
avatar

Armando Castagno

circa 13 anni fa - Link

Sei sempre molto preciso, ma guardiamo la luna, non il dito. A Gaiole ci sono vigne dai 190 ai 550 metri, misurati da me con l'altimetro: hai frequentato il Corso sul Sangiovese, se ben ricordo, e dunque conto che tu mi creda. Su Musar era un'iperbole riferita all'espressione calda e avvolgente del vino dei Martini, non all'altitudine delle vigne.

Rispondi
avatar

andrea petrini

circa 13 anni fa - Link

Ma ti ricordi le vigne di Ba... ad altezza campo di pomodoro? :)

Rispondi
avatar

Stefania

circa 13 anni fa - Link

Le brinate dell'Arbia, sanno regalare intensità... nei vini di entrambe le aziende citate....

Rispondi
avatar

gp

circa 13 anni fa - Link

Già, il territorio del Chianti Classico ha alti e bassi, particolarmente in certi comuni, per cui la media da sola non basta, inoltre il “terroir” chiaramente non lo fa solo l’altitudine. Però la tua espressione “opposti diametrali del Chianti Classico, come “situazione” di terroir” non mi sembra centrata se riferita alle due aziende, ci sono sicuramente esempi più efficaci (magari nel comune di Greve, tra qualcuno della frazione di Lamole e qualcuno molto più in basso). A occhio, in questo caso mi sembra incida di più (o altrettanto) lo stile aziendale rispetto al terroir, per esempio la ricerca di un’“espressione calda e avvolgente” da parte di San Giusto, come dici giustamente tu – anche se in termini di puro calore alcolico purtroppo non siamo tanto distanti, sui Chianti Classico “base” San Giusto da qualche anno sta a 14,40 e Badia a 14°, le Riserve 2007 di entrambi toccano addirittura i 15° (vedi le schede sui siti aziendali).

Rispondi
avatar

Armando Castagno

circa 13 anni fa - Link

Forse mi fido troppo della degustazione, in effetti; qualche volta, o forse spesso, si trova nel bicchiere quello che si stava cercando. A livello di Chianti "annata", a me per esempio sembra chiaramente, chiarissimamente più fresco, acido e nervoso il profilo del vino di Coltibuono rispetto a quello di San Giusto.

Rispondi
avatar

Francesco

circa 13 anni fa - Link

Concordo appieno con Castagno sulla maggiore spinta acida del coltibuono annata rispetto al san giusto. qualcuno ha assaggiato il base di bibbiano e villa rosa?

Rispondi
avatar

Davide Bonucci

circa 13 anni fa - Link

Mi trovo su vari commenti (ovviamente non su tutti)... 93 al Caparsino direi che va benissimo, 87 alla Riserva di Roberto Bianchi non esiste proprio. A stare stretti direi 90. Anche il base 2007, sempre di Val delle Corti, è un must! Vigna Grospoli meglio il 2008 del 2009, in questo momento. Secondo me, ovvio. ;) Il voto a Riecine non solo è tanto stretto, ma anche poco coerente con il commento (è grandioso, sì!). Mi pare che non hai assaggiato Podere Castellinuzza (il fratello, senza Piuca) ed è un vero peccato, migliore del 90% degli assaggi che hai fatto...

Rispondi
avatar

francesca ciancio

circa 13 anni fa - Link

Val delle Corti in my heart. Il Chianti Classico per me

Rispondi
avatar

Antoine

circa 13 anni fa - Link

Buonasera vorrei sapere a chi sono riservate queste giornate. Sono a pagamento? Un cordiale saluto

Rispondi
avatar

Andrea Gori

circa 13 anni fa - Link

sono riservate alla stampa di settore e si accede previa registrazione presso i consorzi. Quasi solo stampa cartacea, molto pochi i blog ammessi

Rispondi

Commenta

Rispondi a Arturo Dori or Cancella Risposta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.