Vinix Live! e la rivoluzione silenziosa dei vini facili da bere

di Jacopo Cossater

Vinix Live! è una manifestazione che nasce sull’omonimo social network dedicato al vino. E’ però diversa da tutti gli eventi che siamo abituati a frequentare durante l’anno per una peculiare caratteristica. Chiunque, se utente registrato sul sito, può teoricamente organizzarne una tappa nella propria città. Le regole sono chiare e definite. Ci devono essere i produttori (in persona) e ci deve essere la possibilità, per quel solo giorno, di acquistare i vini in degustazione a quello che viene definito prezzo sorgente. Il prezzo cioè che viene normalmente riservato agli operatori del settore, che siano ristoranti, supermercati od enoteche. Una bella occasione quindi, tanto per scambiare qualche parola con i produttori, magari non sempre è facile raggiungerli in cantina, quanto per fare un po’ di scorte da tenere a casa, il prezzo vale la pena.

Sabato scorso era la volta di Ferrara, ottavo appuntamento di una sorta di tour che ha attraversato mezza Italia, passando per il Piemonte, il Veneto, il Trentino, l’Emilia-Romagna e l’Umbria. Ferrara però non voleva dire solamente vini di quel territorio. Il leit-motiv era infatti dedicato a quei vini che il giornalista Angelo Peretti ha definito “vinini“. Vini che fanno dell’immediata piacevolezza la propria più importante caratteristica. Vini freschi, magari complessi ma mai complicati, spesso sapidi, magari non troppo alcolici e comunque sempre specchio del territorio che li vede nascere.

A Ferrara c’era, e della manifestazione era promotore ed organizzatore, Mirco Mariotti. Il suo Bosco Eliceo è vino forse unico, le cui viti si trovano a due passi dal mare, sui dossi sabbiosi di quella che viene definita “Duna della Puia”. Il vitigno è il fortana, che qui gioca su profumi piacevoli, che in bocca è molto pulito, che ha succo senza perdere mai una nota più fresca che accompagna tutto l’assaggio. E poi il grignolino di Cascina Tavjin che stupisce per saper coniugare una delicata florealità ad una trama tannica che gli dà forza e struttura. Un’altra bottiglia, insieme alla barbera, da non lasciarsi sfuggire. C’era Villa Petriolo, L’Imbrunire è canaiolo deciso, didascalico, vitale. Un piccolo vino capace di stare tra i grandi. Il Bardolino de Le Fraghe, uno di quelli che riappacificano con la tipologia grazie alla ricerca più delle finezze che dei muscoli. Suadente e con una bella punta di acidità. Ad averne. Il Trebbiano di Fondo San Giuseppe, un vino di profondità che racconta di sentori minerali e quasi affumicati, di grande eleganza e fascino. Un trebbiano, sono sicuro, capace anche di sfidare il tempo.
La schiava dal Lago di Caldaro di Castel Sallegg, così profumata, gentile, mai scontata che la tentazione è quella di attaccarsi alla bottiglia. Il Sauvignon rosso (o centesimino) di Vigne dei Boschi, la provincia è sempre quella di Ferrara, è assaggio snello, di spiccata personalità. Su Intravino è cantina di cui abbiamo già scritto. E poi, ultimo ma non ultimo, lo straordinario Tai Rosso di Piovene Porto Godi, un vino che riassume perfettamente quanto scritto fino ad ora grazie al suo essere equilibrato, mai troppo e certamente non troppo poco. Composto e piacevolissimo. Da bere e ribere.

Il bello della formula è che ogni organizzatore può dare l’impronta che preferisce, intercettando di volta in volta le necessità del pubblico che lo circonda. Si può parlare di un territorio o di una tipologia ed in tutti i casi il vino rimane protagonista, con i volti ed i sorrisi dei suoi produttori.

Jacopo Cossater

Docente di marketing del vino e di giornalismo enogastronomico, è specializzato nel racconto del vino e appassionato delle sue ripercussioni sociali. Tra gli altri, ha realizzato i podcast Vino sul Divano e La Retroetichetta, collabora con l'inserto Cibo del quotidiano Domani e ha cofondato il magazine cartaceo Verticale. Qui su Intravino dal 2009.

6 Commenti

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Nic Marsèl

circa 13 anni fa - Link

Accidenti ma il il grignolino di Cascina Tavjin non era mica esaurito ???

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Mirco Mariotti

circa 13 anni fa - Link

Jacopo, grazie! "Rivoluzione silenziosa" è una definizione che mi piace assai, dà un senso di pacatezza, di raccontarsi senza strafare... Nic hia ragione, è esaurito, ma Nadia, una donna davvero splendida, aveva conservato qualche bottiglia per l'occasione; nel Vinix Live! fra noi produttori c'è un bellissimo scambio, è uno dei punti di forza dell'iniziativa, come ha sottilineato Jacopo. A presto Mirco

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Davide Cocco

circa 13 anni fa - Link

L'ultima l'ho barattata io con Nadia. Le ho dato un Gambellara Riva Arsiglia di Menti. Ciao.davide

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Nic Marsèl

circa 13 anni fa - Link

razza di raccomandati :-)

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luca ferraro

circa 13 anni fa - Link

non sapete quanto mi dispiace non essere riuscito a venire. Spero di rifarmi alla prossima tappa Luca

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silvia maestrelli

circa 13 anni fa - Link

Grazie infinite! Il nostro Canaiolo è onorato delle parole buone che gli sono state dedicate! E ancora tanti complimenti a Mirco per l'originalità dell'iniziativa e l'organizzazione impeccabile. A presto, Silvia e Simona

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