Vinitaly and friends. Cerea e Villa Favorita, tra gli altri

di Giovanni Corazzol

“Siete caldi?” Il week end vinoso più fantasmagorico dell’anno è alle porte. Chi approfitterà delle favorevoli previsioni meteo (sole pieno con temperature tra i 20° e i 22°) potrà muoversi lungo i lati di un triangolo grassoccio ai cui vertici troviamo il Vinitaly a Verona, Villa Favorita a Monticello di Fara, Sarego (Vi) e ViniVeri a Cerea (Vr). Se poi foste degli stakanovisti dell’assaggio, il triangolo potrebbe diventare addirittura un quadrilatero aggiungendo l’esclusiva “Summa 12” organizzata da Alois Lageder a Magrè (Bz).

Alle due storiche fiere del vino naturale da quest’anno Vinitaly affianca ViViT (Vigne, Vignaioli, Terroir) a cui non pochi produttori biologici/biodinamici di rango hanno aderito. Vignaioli, tra gli altri (120 in tutto), del calibro di Emidio Pepe, Arianna Occhipinti, Elisabetta Foradori e Bressan (questi ultimi presenti rispettivamente anche a Villa Favorita e a Vini Veri) che hanno preferito la vetrina organizzata da Vinitaly in collaborazione con la Renaissance des Appellations di Nicolas Joly (presente in Fiera per una conferenza martedì 27) ai consolidati eventi organizzati da VinNatur e dal Consorzio Vini Veri.

Per anni, anche da queste parti, si è invocato (Non io! Non io!) alla riunificazione. Se non delle associazioni, quanto meno delle concomitanti fiere del vino naturale. Oggi il gigante veronese entra con tutta la sua stazza nella contesa ponendo qualche interrogativo sul futuro. Se è vero come è vero che Vinitaly è il luogo in cui le aziende vanno per conquistare mercato, presentare i loro prodotti ai buyer e quindi cercare di vendere, resta vero che associazioni come VinNatur o Vini Veri organizzano le loro fiere anche per finanziare la ricerca di metodi di coltivazione e vinificazione non convenzionali oltre che dare visibilità ai propri iscritti. Distinzione forse sottile se vista dall’esterno, sostanziale credo se affrontata dall’interno. Di fatto il 2012 ci regala un’opportunità eccezionale. Il meglio della produzione nazionale (con incursioni dall’estero sempre più numerose e qualificate) riunite in tre fiere a meno di un’ora di distanza l’una dalle altre. Per alcuni questo è un limite, per me no e finché dura me la godo.

Villa Favorita ha dalla sua una location strabiliante. Il giardino è un incanto e la possibilità di stendere la copertina e pisolare sotto le fresche frasche riscaldati dal sole di primavera, è privilegio raro (Geordie, Fabrizio De André, 1966). I produttori presenti sono 133 con una pattuglia straniera formata da 38 vignaioli provenienti da Francia, Spagna, Austria, Repubblica Ceca e Slovenja. Personalmente andrò a caccia, tra i molti altri, degli champagnisti Tarlant e Laherte Frères, del Barrosu, il cannonau di Giovanni Montisci, e della crescita di Cantina Margò, piccolo produttore umbro. Poi tutti finché mi reggerò in piedi.

Vini Veri non si trova in un luogo altrettanto suggestivo, perché pensato appositamente per ospitare fiere ed esposizioni, coi vantaggi logistici che ne derivano. Dalla sua ha l’enoteca in cui comprare molti dei vini degli espositori. I vignaioli presenti fanno venire l’acquolina in bocca. Oltre ai nomi storici (Bea, Rinaldi, Cappellano, etc.) mi immolerò correndo al banco di Valter Mattoni, da quello di ‘A Vita per il Cirò, di Bonavita per il Faro, di Columbu per la Malvasia, dal mio amico “Reinhard” Gautherot per sollazzarmi col Fidele di Vouette & Sorbée e poi ancora e ancora.

Ora questo è o non è un parco giochi mirabolante? Io non vedo l’ora. Domattina poterò a scuola la piccola, la bacerò in fronte e con sensi di colpa lunghi come la strada che mi separa dal Paese dei Balocchi darò il via a questo week end ragliando la mia impazienza lucignolesca.

[Immagini: Mondodelgusto.it, Winecountry.it]

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Giovanni Corazzol

Membro del Partito del progresso moderato nei limiti della legge sostiene da tempo che il radicalismo è dannoso e che il sano progresso si può raggiungere solo nell'obbedienza.

6 Commenti

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VinNatur - Alessandro

circa 12 anni fa - Link

Il meglio della produzione nazionale (con incursioni dall’estero sempre più numerose e qualificate) riunite in tre fiere a meno di un’ora di distanza l’una dalle altre. Per alcuni questo è un limite, per me no e finché dura me la godo. (cit) Finalmente uno che non ha da criticare questa cosa... diremo noi!! Ci vediamo presto allora... assetati come sempre!

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carlo

circa 12 anni fa - Link

Ommamma !

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Fabio Cagnetti

circa 12 anni fa - Link

per me quadrilatero. Preferirei dover macinare meno chilometri, ma mi adeguo.

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Francesco Maule

circa 12 anni fa - Link

e vi diamo pure la copertina!

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Francesco Maule

circa 12 anni fa - Link

non io! non io!

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fausto

circa 12 anni fa - Link

...mi fermo a 2 su 4, Villa Favorita e Vinitaly... purtroppo, c'ho 'sto brutto vizio di dover lavorare!

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