Vigna della Regina | Il vino che viene da una residenza reale

di Jacopo Cossater

Vigna della Regina, non so se mi spiego. Perchè certo, i cosiddetti grandi cru italiani sono senz’altro quelli più vocati, quelli che da decenni regalano vini di grandissimo spessore territoriale. Luoghi unici ed irripetibili. Però sapere che la vigna storicamente appartenente alla famiglia reale ed adiacente alla splendida Villa della Regina è tornata ad essere produttiva bhè, è cosa che di certo non mi lascia indifferente. E poi è vigneto in una grande città, Torino, come pochissimi altri al mondo. La mente corre veloce a Parigi, alla vigna di Montmartre, e a Vienna, tante le tenute nell’area urbana.

Villa della Regina è una residenza seicentesca da cui godere di un invidiabile panorama della città, difficile non vederla da Piazza Vittorio Veneto alzando un po’ lo sguardo. Fa parte delle residenze sabaude (patrimonio dell’umanità dell’Unesco) ed il suo nome deriva dal fatto di essere stata la dimora prediletta da due regine. In tanti si sono avvicendati tra sue stanze ed innumerevoli sono le storie che la riguardano, la più curiosa delle quali riguarda forse Anna di Orleans. Pare fosse il luogo preferito per le sue passioni clandestine. Diventata patrimonio dello stato alla fine dell’ottocento, dopo la seconda guerra mondiale ha visto quasi un cinquantennio di totale degrado cui solo a partire dal 1994 si è cominciato a porre rimedio con un lavoro di restauro durato oltre dieci anni.

La vigna, nello specifico, ha sempre affiancato i bellissimi giardini all’italiana che circondavano la villa e, nel momento in cui si è cominciato a recuperarli, è stato naturale pensare alla produzione di vino come parte imprescindibile della storica villeggiatura reale. I lavori, iniziati nel 2003, hanno portato all’introduzione di diverse specie di vitigni, scelti in base ai documenti disponibili. Ecco che quindi è possibile trovare la grisa roussa, il cari, il balaran, il neretto duro, il carry, la bonarda e la freisa. Prima vendemmia ufficiale, il 2010, 150° anniversario dell’unità d’Italia.

Dalla Vigna della Regina oggi l’Azienda Agricola Balbiano produce circa cinquemila bottiglie di freisa. Un vino piacevole, fresco, particolarmente equilibrato e piuttosto elegante. Circa ottantatre centesimi per una spesa sui quindici euro. Ma non è né un discorso di punteggi né di prezzo. Questa è la Vigna della Regina, prima di tutto un pezzo di storia.

Jacopo Cossater

Docente di marketing del vino e di giornalismo enogastronomico, è specializzato nel racconto del vino e appassionato delle sue ripercussioni sociali. Tra gli altri, ha realizzato i podcast Vino sul Divano e La Retroetichetta, collabora con l'inserto Cibo del quotidiano Domani e ha cofondato il magazine cartaceo Verticale. Qui su Intravino dal 2009.

3 Commenti

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

O bastalà, Avanti Savoia!

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zakk

circa 13 anni fa - Link

e io che pensavo si parlasse del vigna regina di Ar.Pe.Pe., quello davvero è un gran vigneto che da un gran vino.

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TERROIR

circa 13 anni fa - Link

...bah! perchè il Rocce Rosse?!...vaiavaiavaia cossater ;-)

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