Un ufo nel vigneto. Anzi no, un cam-copter
di Fiorenzo SartoreUn disco volante? Alieni nel vigneto? Niente del genere, o non ancora, almeno. Lo strano marchingengo ritratto nell’immagine è un cam-copter, cioè un modellino teleguidato di elicottero sotto il quale è fissata una telecamera ad alta definizione. Nel caso illustrato serve ad effettuare riprese in volo del vigneto, per realizzare filmati pubblicitari.
Come segnala Wine Business Blog, Jeff Sholl, proprietario di Gravity Shots, “ha messo assieme l’amore per la fotografia e i mezzi volanti che aveva fin dall’infanzia”, avviando questa attività che si rivolge a chi si occupa di architettura, informazione, assicurazioni, sorveglianza: ma nel vasto elenco di utilizzatori c’è anche un’azienda vinicola della Virginia, Gadino Cellars, per la quale ha girato questo suggestivo filmato in volo sui vigneti. Se in Italia ancora nessuno ci ha pensato, sembra un’idea niente male.
Update: in Italia siamo sempre avanti (chettelodicoaffare).
18 Commenti
Paolo
circa 12 anni fa - LinkIdea ottima, naturalmente, e splendido esempio di come una tecnologia nata come militare, puo' diventare incredibilmente utile in parecchi campi civili, quando l'intelligenza umana e' capace di "pensare laterale". L'impiego pubblicitario, alla fine, e' solamente dimostrativo delel incredibili potenzialita' del mezzo. Avrete certamente visto l'utilizzo nelle zone terremotate, per l'ispezione e il rilievo _dentro_ gli immobili distrutti. Ma anche nel campo specifico, va ricordato che il drone puo' essere equipaggiato con sensori e rilevatori di ogni tipo, a partire da quelli piu' necessari in agricoltura, viticoltura, ecc. Personalmente mi aspetto interessanti evoluzioni dell'impiego del mezzo nel settore.
RispondiBante
circa 12 anni fa - LinkA giudicare dalla foto (il video ci metto troppo), come 'splendido esempio di come una tecnologia nata come militare può diventare incredibilmente utile in parecchi campi civili e vadavama il pensiero laterale', si vede che fanno anche un ottimo uso di Glyfosate per diserbare la vigna al piede. In pubblicità, in Italia, questi elicotterini vengono usati dal tempi del mulino bianco, l'unico problema è che non sollevano che pesi molto leggeri, (in realtà gli elicotteri telecomandati di qualche anno fa erano più grandi, e quando si usavano c'era sempre la paura che potessero sdraiare qualche vecchino di passaggio) quindi sono stati perlopiù usati per riprese di qualche secondo. Anche adesso con il digitale, questi droni, non ce la fanno a trare su una Alexa o una Red completamente accessoriate, così ci montano sopra le reflex con i grandangolari e via, andare. Provo a pensare di lato, ma tutta questa utilità, in vigna; boh.
RispondiMAurizio
circa 12 anni fa - LinkBah. Effettivamente che il viticoltore o il contadino italico possa trarre benefici da questi impieghi aeronautici mi lascia perplesso. A parte l'idea di controllare i campi restandosene a letto e/o di osservare la maturazione dei frutti sugli alberi più alti... ovvero di "sorvegliare" le maestranze al lavoro. Comunque con circa 250 euro ciascuno puo' dotardi del suo minielicottero cn annessa telecamera controllabili mediante gli i-cosi.
Rispondimatej fiegl
circa 12 anni fa - LinkSegnalo il nostro video aziendale, in cui c'è una parte girata con la cam-copter... http://www.youtube.com/watch?v=Pv4BSNWFUQA (purtroppo il video non è in hd, perchè troppo pesante)
RispondiGiovanni Petriliggieri
circa 12 anni fa - LinkEcco, ci siamo, magari fra un po andremo a comprare una bottiglia di vino e leggeremo in etichetta "Proveniente da agricoltura aereovideocontrollata". Mah...
RispondiAlessandro
circa 12 anni fa - Linkfatto bene, ma a me sembra un pò noioso questo filmato! non ci trovo niente di emozionante o istruttivo ... poi credo che la sorveglianza di un vigneto si faccia andandoci dentro con i propri piedi
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkUna cifra di anni fa mi hanno insegnato che per capire come sta una vigna servono stivali buoni e camminare, perché dalla macchina le macchie sulle foglie non si vedono. Figuriamoci dal cielo, a oltre cento chilometri all'ora.
RispondiMAurizio
circa 12 anni fa - LinkOddio. Questi droni viaggiano a pochi km/h ed essendo elicotteri possono rimanere in volo stazionario (cioè stare fermi nell'aria). Ciò non toglie che non è che possano mostrarti chissà quali dettagli con la loro telecamera. Certo, se uno ha un ranch in stile texano o australiano, che si estende per diversi chilometri quadrati possono essere alquanto utili, senza doversi spostare fisicamente in lungo e in largo, magari con 40° all'ombra. Se uno ha un ettaro di vigneto/frutteto ...
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkSo benissimo che un drone può stare quasi fermo, e portare anche telecamere ad alta definizione, e allora? Per le colture estese in orizzontale, tipo grano o mais, un drone di quel tipo può avere un senso. In quelle che si sviluppano in verticale e sono disposte a filari no, é una semplice questione di geometria. E, incidentalmente, i problemi sono per lo più localizzati nelle foglie in ombra e nei grappoli, ovvero quelle parti coperte dalla chioma che dall'alto non si vedono.
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkPS io di ettari di vigna ne ho un centinaio, ma il drone non mi serve comunque.
RispondiMAurizio
circa 12 anni fa - LinkE allora perchè parli di 100 km/h ? Vai di fretta con il drone ?
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkPerchè ho sbagliato.
Rispondigianpaolo paglia
circa 12 anni fa - Linkla vista dall'alto può essere utile per una visione d'insieme utile ad identificare particolari zone di sofferenza, per es. a causa di terreni particolari in qualche parte della vigna che richiedono un intervento diverso in campo. Nulla sostituisce la camminata dei filari, ma qualcosa di utile ci puo' essere.
Rispondiesperio
circa 12 anni fa - LinkQuesto marchingegno, come l'enomatic(distributore di vino automatico per gonzi in cerca di novita'), fa comodo solo ai produttori e venditori che ne traggono un profitto economico; per gl'altri E' solo spesa inutile e tempo perso.
Rispondiesperio
circa 12 anni fa - Link...e poi, se si perde il controllo del velivolo, in territori densamente popolati come quelli italiani, che si fa'? Si chiede scusa?
RispondiFiorenzo Sartore
circa 12 anni fa - LinkUn'altra brutta giornata, eh, Espy. Dai che domani sarà meglio
Rispondiesperio
circa 12 anni fa - LinkSi hai ragione, accidenti; cielo cupo tutta la giornata e verso le otto di sera si e' messo pure a piovere; purtroppo per i prossimi giorni sara anche peggio. Mi son tirato su di morale con un merlot californiano, economico ma tutto sommato niente male. Comunque grazie per l'incoraggiamento.
RispondiMichele
circa 12 anni fa - LinkProvato, sperimentato e messo a sistema. Le potenzialità sono notevoli con un volo di una ventina di minuti si riprendono circa 4 ettari, con precisioni centimetriche e possibilità di riscostruzione anche 3D. Sicuramente la camminata nelle vigne non la si può sostituire ma basta montare una camera multispettrale per avere ad esempio mappe di vigoria molto utili ed interessanti. http://www.cantina-online.it/index.php?option=com_content&view=article&id=104:droni-in-viticoltura&catid=50:generale&Itemid=65
Rispondi