Un bicchiere nero è il regalo di Natale risolutivo per il vero appassionato

di Alessandro Morichetti

Sono fasi. A 18 anni sognavo Anna Falchi e Sharon Stone a notti alterne. A 22 Manuela Arcuri. A 30, il bicchiere nero. Scervellarsi per trovare il regalo adatto al vostro amico-partner-conoscente enostrippato è un esercizio a perdere. Finirete per regalare una bottiglia che o non apprezza o ha già assaggiato, sebbene fingerà di apprezzare. La soluzione a tutti i problemi esiste, è spiazzante, democratica e sorprendete. A cercare bene, neanche troppo costosa: il bicchiere nero.

Il mio auto-regalo di Natale è costato 13 euro, bicchiere in vetro Spiegelau nero, non grandissimo ma più che sufficiente come primo tentativo. Mistico. Metti dentro qualcosa e non vedi alcun colore, fatichi anche a capire la quantità del liquido. Un pò come parlare al telefono o ascoltare la radio: valuti il contenuto a prescindere dall’apparenza e senza influenze. Non ho resistito. Per quanto si possa sfocare la vista durante l’assaggio, il colore del liquido è sempre sotto agli occhi e influenza l’analisi. Non vedere toglie inibizioni concentrando l’attenzione su olfatto e gusto, una vera figata.

Sono curioso del parere di appassionati più esperti in materia ma convinto di aver fatto un investimento saggio. Invece che sotto, per motivi felini ho messo il mio regalo sopra all’albero futurista ma fa lo stesso. Il rapporto soldi-felicità è sconfinatamente positivo e già rimpiango di non aver trovato un calice grande abbastanza per godere di rossi importanti come Barolo e Brunello. Si accettano segnalazioni intelligenti.

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Alessandro Morichetti

Tra i fondatori di Intravino, enotecario su Doyouwine.com e ghost writer @ Les Caves de Pyrene. Nato sul mare a Civitanova Marche, vive ad Alba nelle Langhe: dai moscioli agli agnolotti, dal Verdicchio al Barbaresco passando per mortadella, Parmigiano e Lambruschi.

11 Commenti

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kenray

circa 13 anni fa - Link

buttalo via. fa cagare.

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Francesco Santini

circa 13 anni fa - Link

Lo comprai anni fa, dopo pochi attimi di entusiasmo è stato relegato a prendere polvere... Però è utile!

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MAurizio

circa 13 anni fa - Link

E' un oggetto un po' inquietante, da usare con "cautela". Mi immagino (fantasticandoci sopra) nella migliore delle ipotesi di ingurgitare liquidi torbosi o pieni di sedimento o dai colori "improbabili" per poi accorgersi sulla lingua della fregatura presa, sputacchiando tutt'intorno. E' vero che uno versa dalla bottiglia, ma se poi guardi bene la bottiglia (specie per i bianchi) viene meno gran parte della sua utilità. Se ti fai versare il "vino" da qualcuno devi averne grande fiducia, che non si lasci trascinare da qualche pesante burla goliardiaca alle spalle dell'intenditore ... mescendo magari ben altri liquidi ...

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Luca Cravanzola

circa 13 anni fa - Link

peccato solo sia uno spigelau... Gran bel gioco e mette alla prova anche i più "sòtuttoio" o i "nonmifregapiùnessuno". Vero ed unico strumento per una degustazione senza pregiudizi. Scommettiamo che con un montrachet con le palle mi dite che è un pinot noir?!??

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Leone

circa 13 anni fa - Link

Buona idea !! Grazie ! Hom Much? ;)

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Mi ricorda certi sanitari scuri che non si capisce mai se siano veramente puliti. Perdona la sintassi e lo stile, ma a quest'ora di notte e' tutto cosi' nero...

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Francesco Fabbretti

circa 13 anni fa - Link

Non ho mai preteso di dire "ma questo è chiaramente un Massolino vigna Rionda del 1974!!!", anche con bicchiere trasparente. Voglio vedere l'aspetto che assume la bevanda, la densità cromatica, l'eventuale opalescenza o limpidezza. Psicologicamente credo che persone più titolate del sottoscritto abbiano ampiamente documentato come la "coerenza" fra i vari momenti dell'azione del nutrimento. La sfida all'ultimo descrittore, o alla individuazione del filae di vite è un esercizio che lascio volentieri ad altri.

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Francesco Fabbretti

circa 13 anni fa - Link

pardon per il refuso: correggo e riscrivo: "Psicologicamente credo che persone più titolate del sottoscritto abbiano ampiamente documentato come la “coerenza” fra i vari momenti dell’azione del nutrimento, sia uno dei cardini per la predisposizione a trovare il cibo, o la bevanda, di gusto piacevole.

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Carlo Cleri

circa 13 anni fa - Link

Caro Alessandro, nella lontana ipotesi che ti stessi scervellando per farmi un regalo natalizio e stessi valutando la possibilità di donarmi questo splendido calice, non ti preoccupare: Per me Manuela Arcuri va ancora benessimo! Per certe cose sono tradizionalista come i produttori di Barolo in botte grande. :-)

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enrico

circa 13 anni fa - Link

quoto!

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