Niente è più lo stesso se lo bevi in un calice di cristallo Riedel

di Leonardo Romanelli

Da quando mi sono messo ad assaggiare vini, il nome di Riedel mi ha sempre seguito come sinonimo di qualità assoluta, parlando di bicchieri di cristallo, of course! In qualche modo, chi lo ha cercato di imitare, ci ha rimesso le penne, essendo poi acquisito dalla stessa casa austriaca (il caso della Spiegelau è un esempio calzante, direi..); meglio per chi ha cercato di differenziarsi da loro, anche se, ad onor del vero, la “maison verrière” austriaca è un’azienda che si muove al passo con i tempi in modo dinamico, e diventa un problema raggiungerla.

A capo di un gruppo da 250 milioni di fatturato c’è Georg Riedel, discendente della famiglia che da sempre possiede questa fabbrica di cristalli, uomo di gran classe, vestito in maniera inappuntabile in ogni occasione, gran conversatore in lingua italiana, grazie alla madre genovese: il figlio Maximilian è saldamente al suo fianco e si occupa da New York degli Stati Uniti (il mercato di riferimento), oltre a far sviluppare molto bene il mercato internazionale, Asia in primis: è molto attento anche a tutti quei paesi dove il buon bere si sta affermando, come ad esempio il Brasile o la Russia.

La visita è organizzata dal PR di riferimento in Italia con perfetta efficienza: gruppo di 6 giornalisti che partono da Bologna,  arrivo in quel di Kufstein, dove troviamo il buon Tommaso Farina che ci aspetta, veloce pranzo con motivi di discussione tra colleghi: ritrovo in carta piatti che avevo fatto alla scuola alberghiera trent’anni fa come l’entrecote Café de Paris, discutiamo della Wiener Schnitzel, apriamo quindi un dibattito anche sulla cucina austriaca! La visita parte dagli stampi, in legno di pero, che servono ancora oggi per la fabbricazione della linea Sommelier, lavorata a mano: il dialogo appare quasi surreale, con una gentile collaboratrice francese che parla in inglese ad un gruppo di italiani!

Ma è solo dopo aver salito le scale ed esserci messi ad osservare quello che succede in basso che si illumina la mente: è la vista degli operai al lavoro, una sorta di bottega rinascimentale dove ogni artigiano ha il suo compito da svolgere; fa un caldo terrificante, per noi che siamo sulla balaustra a guardare, meno per chi lavora accanto alla fornace. Colpisce l’ abbigliamento: pantaloncini corti, magliette a mezze maniche, occhiali da sole, ma il segreto è il ritmo di esecuzione dei compiti: nessuno corre, non c’è frenesia, la catena di montaggio è un concetto inesistente. Ogni operaio artigiano si specializza in un compito preciso: quello che deve prendere la massa da trasformare in vetro nella fornace, la quantità giusta da fornire a chi formerà il bicchiere nello stampo, e poi il molatore che dovrà completare il lavoro. Qui vengono fatti anche i decanter, dalle forme più articolate, tipo serpente o uccello, molto belli a vedersi, ed incredibile a dirsi, anche funzionali.

Nessuna donna in mezzo ai fuochi e fiamme, le ritroviamo tutte nel settore del controllo qualità e nell’incartamento. Finita la visita ci aspetta l’incontro con Georg Riedel, che ha un elemento che piace ad un addetto al settore: più che parlare, preferisce prima fare un assaggio, testare e poi dopo confrontarsi. Questa volta la degustazione era sull’acqua: tre bicchieri diversi, tre sensazioni diverse in bocca della stessa acqua: suggestione? No: elementi tecnici che ti fanno percepire i liquidi in maniera diversa. Questo tipo di degustazioni mettono alla prova il degustatore. Lo scorso anno, lo stesso Georg aveva fatto una degustazione dello stesso vino in bicchieri da forme diverse, partendo da quello di plastica: e come lo si fa ancora ad utilizzare dopo questo test?

Terminiamo con l’intervista, nella quale ci svela che il padre aveva un vezzo: quello di bere, quando era in giro in campagna, in un bicchiere d’argento che gli aveva regalato l’argentiere fiorentino Brandimarte! Insomma, cisi rende conto come nella costruzione di un brand, quello che conta è la sostanza, senza di essa tutto decade. Poi la sera la cena con vini incredibili.. ma questa ve la racconto poi…

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Leonardo Romanelli

“Una vita con le gambe sotto al tavolo”: critico gastronomico in pianta stabile, lascia una promettente carriera di marciatore per darsi all’enogastronomia in tutte le sfaccettature. Insegnante alla scuola alberghiera e all’università, sommelier, scrittore, commediografo, attore, si diletta nell’organizzazione di eventi gastronomici. Mescolare i generi fino a confonderli è lo sport che preferisce.

35 Commenti

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roberto gatti

circa 13 anni fa - Link

Ciao Leonardo, ci sono stato 3 anni fa ed è stato molto interessante, i Riedel sono la " Ferrari " dei bicchieri da degustazione. E della cantina privata del sig. Riedel che ne dici ? Mai visto niente del genere, ne avevo scritto qui : http://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=4134 Una visita molto interessante , cosi' come la degustazione dello stesso vino in calici di forme diverse, non sembra piu' lo stesso, per non parlare dei vini " assolutamente non italiani " che serve alle cene con i giornalisti italiani. Ciao

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Riedel in italia è distribuito da Gaja, se non sbaglio.

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A3C

circa 13 anni fa - Link

…vabbé siete i soliti volgarissimi bevitori da ristorante chic per nuovi ricchi.. Sti bicchieri austriaci fanno schifo e probabilmente T hanno fatto un bel regalo a Romané per scrivere che son buoni.. trattasi di bieca produzione industriale a milioni di pezzi (come il Galestro o la coca cola)…. si trovano pure al paesello mio… a 40 euro al pezzo….un bidone grandioso, ma finché trovano i tonti che li comprano e i furbi che glieli pubblicizzano.. buon x loro... gli U N I C I bicchieri che sono in grado di cambiare la percezione di un vino sono i ZALTO… soffiati uno ad uno in una vetreria di Neunagelberg in Austria da un'antica famiglia ebraica fuggita da Venezia nel XIV° secolo e rifugiatasi lassù guardate qui…http://www.zaltoglas.at/en_trad.php… Tutto il resto è volgarità…

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zakk

circa 13 anni fa - Link

il bicchiere da bollicine è pessimo.

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Mauro Mattei

circa 13 anni fa - Link

lavoro con Zalto da 3 anni e non c'è paragone con il resto dei cristalli in giro. Oltretutto non contengono piombo e la durata nel tempo non ha eguali. Concordo sul bicchiere da champagne: una ciofeca, unico limite al loro assortimento.

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

Gli unici bicchieri in grado di cambiare la percezione di un vino sono i bicchieri sporchi.

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Thomas

circa 13 anni fa - Link

Effettivamente, il calcolo è presto fatto: se il fatturato del gruppo è di 250 millioni, e non so a quanto vendono i bicchieri, ma per sparare un numero dico 10 Euri al pezzo, vuol dire che producono 25 millioni di bicchieri l'anno, se lavorano 300 giorni all'anno, sarebbero più di 80.000 bicchieri al giorno. Come cifra vi sembra compatibile con il racconto qui sopra? Ora non voglio dire che i bicchieri non siano buoni, ma il romanticismo da manifattura alberga altrove...

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A3C

circa 13 anni fa - Link

ne fanno un po' di meno visto che li vendono a 20/25 eur pezzo minimo...ma comunque i numeri restano imponenti e l'articolo è una evidente "cortesia" per ricambiare un'bell'invito...

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A3C

circa 13 anni fa - Link

grande Mattei sempre all'avanguardia... io nei Riedel ci bevo il lambro...

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antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Si enofighetta alla grande, eh? :-)

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A3C

circa 13 anni fa - Link

si fa quel che si puo'...

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

Una volta ho bevuto un bicchiere di Brunello Banfi e, potenza del calice Riedel, si è trasformato in un cabernet!

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A3C

circa 13 anni fa - Link

ti è andata bene... a me si è trasformato in un primitivo di manduria....

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Non per niente li distribuisce Gaja

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ag

circa 13 anni fa - Link

A me in tutti e due insieme

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Luca Cravanzola

circa 13 anni fa - Link

a3c sei un po' fuori strada...

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Mauro Mattei

circa 13 anni fa - Link

stai buono Luca, tu sei di parte :)

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Ha ragione A3C. La pubblicità ai Riedel è solo pubblicità e basta. Altra cosa fastidiosa è che è pubblicità a quella "piovra" di Gaja distribuzione. Gaja è come il prezzemolo, spunta ovunque, anche quando non richiesto. Dopo avere rovinato il barbaresco ed il barolo (i suoi soltanto per fortuna) si insinua dappertutto nel mondo enoico (non ultima Montalcino ;-) ) Luca sei tu un po’ fuori strada

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Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

@ Mauro Noto dalla foto che ti stai trasformando... hai pure i capelli. Però sei tu, chiaramente (mi porti a fare un giro in volo sulle langhe? Lo so, preferiresti una bella donna, magari con gli occhi azzurri)

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A3C

circa 13 anni fa - Link

Scusa Luca...gentilmente, mi diresti perché son fuori strada? Grazie...

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Luca Cravanzola

circa 13 anni fa - Link

@ Massimiliano : la qualità del bicchiere non è legata al distributore. Sulla pubblicità concordo, sul resto di meno. @ a3c: dico che sei fuori strada perché stai facendo di tutta l'erba un fascio... Riedel fabbrica parecchie tipologie. Dai 3-4€ più IVA per la linea base fino ai 40-50 della linea top. Se il negoziante del paesello ti vuole vendere la linea base al prezzo dei top è un' altro discorso ;) Senza dubbio la produzione base è in linea ed in enormi quantità, i soffiati ovviamente no. La risposta del vino in diversi bicchieri è al limite dell' imbarazzante, sono un pazzo ma spesso uso 2-3 bicchieri diversi per lo stesso vino. Ti assicuro che gli Zalto non sono gli unici a fare la differenza. Garantito. Ma secondo me hai già provato ;) Con Mattei abbiamo provato 2 bicchieri... Ricordi? Detto ciò se ti fanno schifo vivadio! La qualità rimane comunque molto alta come per gli Zalto. Tutto qui ;) Salute!

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A3C

circa 13 anni fa - Link

grazie Luca....chiaro e gentile...

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Riccardo

circa 13 anni fa - Link

Zafferano batte Riedel 3-0

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zakk

circa 13 anni fa - Link

concordo. infatti ho questi: http://www.zafferanoitalia.com/ita/prodotti_dettaglio.php?idS=1&idC=1&id=46 e li uso per tutto, anche per le bollicine nonostante si perda un po' l'effetto visivo del perlage, ma per i sentori olfattivi sono super performanti.

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Riccardo

circa 13 anni fa - Link

ne ho 4 serie diverse... sono fantastici! (un po' cari però... :-) )

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

Siete dei patetici eno-feticisti, che anziché pensare ai piedi delle donne si crogiolano eccitati all'idea di un bicchiere.

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

P.S.: Un mio amico una volta mi disse: "L'unico bicchiere capace di valorizzare al massimo un vino, è il bicchiere che ne contenga uno più buono"

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Durthu

circa 13 anni fa - Link

Bicchiere doppio quindi?

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giorgio

circa 13 anni fa - Link

I bicchieri riedel sono di due tipi : quelli industriali e quelli soffiati uno per uno. Il costo di questi ultimi é di 50 euro cad., sono leggerissimi e molto resistenti

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Marossi

circa 13 anni fa - Link

E' proprio con i bicchieri da 50 euro che la parola 'cadauno' assume sfumature drammatiche.

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giorgio

circa 13 anni fa - Link

Problema di facilissima risoluzione basta non comprarli

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giorgio

circa 13 anni fa - Link

Luca ha parlato chiaro senza pregiudizi

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esperio

circa 13 anni fa - Link

Anni fa' un amico mi vendette un paio di scatole di Riedel, il modello per i rossi della Borgogna che vanno bene per il nostro barolo, usati solo poche volte. Troppo fastidioso il maneggio. Per me uso,quasi su tutto,un bicchiere fornitomi da una gentile signora ad uno stand del Vino Nobile di Montepulciano, e'perfetto. Chissa' forse e' un Riedel. Chi se ne frega.

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antonio fumarola

circa 12 anni fa - Link

troppe pippe mentali. se parliamo di "degustazione" nella sua più purista accezione , occorre a mio avviso utilizzare bicchieri universali che mettano il vino contenuto con le spalle al muro,presentarlo nei suoi pregi e difetti. magari ricorrere all'ISO sarà un po squallido, ma bastano un burgunder panciuto per i rossi tannici, un bordeaux, un paio per i bianchi [aromatici-giovani/morbidi] e basta.il resto so ciarle.gli arrovellamenti sul tipo di bicchiere dovrebbe aveceli il sommelier/ristoratore che si preoccupi di allestire una buona mise-en-place per esaltare al meglio ciò che viene venduto,talvolta a caro prezzo....

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Antonio

circa 2 anni fa - Link

E bere direttamente dalla bottiglia? 🤣🤪

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