L’enoteca delle meraviglie? All’Ipercoop

di Jacopo Cossater

L'Enoteca dell'Ipercoop

Questa va raccontata. Non sono in molti, infatti, al di fuori della regione a sapere che l’enoteca forse più grande e fornita dell’Umbria sia dentro ad un supermercato vicino Perugia. E non si tratta di un negozio indipendente dagli altri. No, qui mi riferisco proprio a migliaia di bottiglie ordinatamente riposte tra gli scaffali della locale Ipercoop. E se la prima sorpresa riguarda proprio il numero delle etichette presenti, è dopo un primo giro di ricognizione che lo stupore diventa totale. Che delle classiche bottiglie del supermercato qui quasi non vi è traccia.
A livello locale, per esempio, questo reparto vanta il più completo assortimento di bottiglie regionali del circondario. Tutte le zone vitivinicole sono presenti con più cantine. Non manca quasi nessuno: dalle cantine più blasonate alle cooperative, passando per i piccoli vignaioli. L’enoteca poi è divisa per tipologia e zone geografiche. Ecco quindi tre metri di scaffalatura destinati ai vini da dessert. O circa il triplo ai vini spumanti. Vi servono i bicchieri? Ci sono, certo. Come guide, libri, cavatappi ma anche decanter e tutta una lunga serie di piccoli accessori.

Si è creata una clientela che qui sa di trovare bottiglie importanti e che viene apposta per quelle” mi confida la sommelier responsabile del reparto, indicandomi per esempio i grandi Champagne dell’assortimento: Cristal di Roederer, Oenothèque di Dom Pérignon, La Grande Dame di Veuve Clicquot. Ma anche Krug, Salon, Bollinger, per dirne alcuni. La grandezza dell’offerta, però, non è solo avere cantine simbolo sia italiane che francesi quanto essere in grado di leggere le necessità di tutti, e di tutte le tasche. Ottimo assortimento anche dei cosiddetti vini naturali, da La Coulée de Serrant di Nicolas Joly a scendere. Un’enoteca politicamente corretta, in pratica.
La spesa media qui è di poco più alta rispetto ad altri supermercati“, continua, “ma – ed è la cosa più importante – cerchiamo di identificarci con una proposta di qualità, a partire dalle bottiglie dal prezzo più contenuto“.

A me hanno sempre insegnato che la soluzione migliore per trovare la bottiglia di sicuro interesse, magari poco mainstream, quella che insomma puoi portare a cena dagli amici e fare bella figura, fosse quella di passare in enoteca, e chiedere consiglio. E questo è un ruolo che non avevo mai affidato ad un anonimo responsabile acquisti di un grande supermercato. Eppure forse, visti anche i prezzi praticati all’Ipercoop, sembra che la cosa migliore sia fare finta di niente, togliersi la puzza sotto il naso derivante dal luogo, ed andare altrettanto sul sicuro.
Che sia questo il futuro del vino nella grande distribuzione organizzata?

Jacopo Cossater

Docente di marketing del vino e di giornalismo enogastronomico, è specializzato nel racconto del vino e appassionato delle sue ripercussioni sociali. Tra gli altri, ha realizzato i podcast Vino sul Divano e La Retroetichetta, collabora con l'inserto Cibo del quotidiano Domani e ha cofondato il magazine cartaceo Verticale. Qui su Intravino dal 2009.

23 Commenti

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Massimo D'Alma

circa 14 anni fa - Link

Credo dipenda da alcuni fattori:innanzitutto la GDO analizza di continuo gli acquisti degli avventori, e dove non c'è risposta in tal senso, mantiene spazi ristretti e normalità nelle proposte. La possibilità di trovare scelte non scontate dipende anche dal posizionamento del super/iper. In una zona popolare troveremo le denominazioni, ma non sempre troveremo la vastità/profondità di scelta. Infine, anche il fattore uomo, per capirci chi si occupa degli acquisti in quel determinato super/iper può fare la differenza. Che poi questo possa essere il futuro della GDO per il vino, e' di sicuro auspicabile, ma tutto da verifcare.

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Francesco Annibali

circa 14 anni fa - Link

Salon?!? Mi daresti l'indirizzo esatto che sett prox c faccio 1 salto? Grazie

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Jacopo Cossater

circa 14 anni fa - Link

Il centro commerciale è quello di Collestrada, vicino Perugia, lungo la superstrada. Non ti puoi davvero sbagliare, non passa esattamente inosservato.

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michele ferrucci

circa 14 anni fa - Link

@francesco annibali: in realtà è fuori perugia, a collestrada: http://maps.google.com/maps/place?cid=11206509609136797025&q=collestrada+ipercoop&hl=it&cd=1&cad=src:pplink&ei=6OBzS-SsFZWGsAb6roj4BA&sig2=-4YX7L-zAUe0qPddCsNfcA ci arrivi facilmente o in auto o con il bus che parte da piazza partigiani se non erro

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Francesco Annibali

circa 14 anni fa - Link

grazie!

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Mauro Mattei

circa 14 anni fa - Link

Interessante il mondo della GDO. Qualche tempo fa abbiamo curato la consulenza per l'apertura di un ipermercato "gourmet" (progetto pilota di un'azienda che opera su scala nazionale) a Latina. Beh, uno dei punti di forza era proprio la cantina. Si poteva trovare di tutto anche in grandi formati e oltretutto erano stati realizzati degli info-points elettronici che rilasciavano microschede sul vino o consigli sugli abbinamenti anche solo "strisciando" il codice a barre. Non vi dico però la diffidenza iniziale di alcune grandi (parlo di qualità non di numeri) aziende italiane, impaurite di svalutare il proprio prodotto sullo scaffale di un supermercato. Magari oggi con la penuria di vendite che c'è in giro il mood sarebbe diverso..

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Massimo

circa 14 anni fa - Link

Io non ci trovo niente di male, anzi. L' unico problema e' legato ai prezzi di vendita al pubblico. Qui nella mia zona, Modena, non credo che i miei colleghi siano stati felici di vedere durante le feste Natalizie presso i vari Iper della zona, Krug Gran Cuvee 89.40€, Dom Perignon Vintage 99 89.60€, Bellavista Brut 19.90€. In alcuni casi prezzi notevolmente al di sotto del costo d'acquisto per una Enoteca. Comunque ben vengano se gestite da persone che abbiano un minimo di competenza e passione. Sempre interessanti i tuoi post Jacopo. Ciao Massimo

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giulio

circa 14 anni fa - Link

Io ci sono passato spesso e mi sono fermato a fare compere. Non so se c'erano sempre ma io ho imbeccato anche i vari premier cru bordolesi. Oltre a Voerzio, dal Forno, Quintarelli...insomma tutti nomi che non trovi certo in ogni Super!

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Fabio

circa 14 anni fa - Link

Sulla guida del Gambero Rosso (Almanacco al bere bene 2008, ad esempio) sono anni che viene riportata l'enoteca dell'Ipercoop come la più fornita dell'Umbria. I costi del vino sono in alcuni casi più bassi di quelli che puoi trovare direttamente in azienda. E poi c'è sempre un sommellier a dare consigli se richiesti.

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Mauro Mattei

circa 14 anni fa - Link

ecco, il discorso dei prezzi è il nocciolo della questione. La GDO si può permettere di proporre prezzi fuori mercato perchè guadagna su altro. Il vino può essere dunque uno specchietto per le allodole. Questo è il limite del rapporto vino/grande distribuzione. Ci deve essere equilibrio e correttezza.

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Alessandro Morichetti

circa 14 anni fa - Link

La grandezza di questa enoteca nell'Ipercoop sta in prezzi assolutamente concorrenziali con le enoteche tradizionali e in un assortimento di qualità più che quantita. Dal grechetto base a Quintarelli, passando per lo spumantino dozzinale e Opus One. Vera e propria enoteca nel supermercato. Fruibilità 100%, ci passa dentro anche il cliente che non entrerebbe nell'enoteca tradizionale. Saranno il futuro? E soprattutto, quanti altri esempi così ci sono in Italia? (per il comportamento di millaltra GDO sono d'accordissimo)

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Jacopo Cossater

circa 14 anni fa - Link

Ti sei fermato lungo la via di casa? :)

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Mauro Mattei

circa 14 anni fa - Link

te ne dico uno di pari livello: GustoSidis a Latina. Chi gliel'avrà "costruita" la cantina?

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NEBBIOLO67

circa 13 anni fa - Link

Ok, giusto, "correttezza" - ma è anche vero che tanti (troppi) della ristorazione non vogliono che alcuni vini vadano in questi posti, perchè la gente vede il prezzo giusto, che loro triplicano a volte anche di più. esempio € 9.00 sullo scaffale di una enoteca e al tavolo del ristorante "normale" € 29.00, quando € 20.00 potrebbero bastare.

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Stefano amerighi

circa 8 anni fa - Link

Mah!! Che dire. Io ci sono finito a mia insaputa, da parte di un "rappresentante distratto diciamo" suscitando sdegno da parte di miei clienti , adesso ho risolto e per fortuna le bottiglie sono finite. Della serie l'importante è saperlo!!!!

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Enrico

circa 8 anni fa - Link

Ma dai ... Si parla tanto della qualità , dell'amore per il vino .. Delle storie dietro una bottiglia .. E giustificate la presenza dei grandi nomi in un ipercoop :.. Perché li pagate meno.. Mah... Stefano , non far mai arrivare le tue bottiglie nella GDO .. Ti prego !!!!!!

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Stefano amerighi

circa 8 anni fa - Link

Unica consolazione Enrico il prezzo che in questo caso era più alto della media delle enoteche!! Almeno quello..

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Enrico

circa 8 anni fa - Link

Ma per fortuna .. poi però tutti a fare serata nell'enoteca con il produttore ...vi meritereste di farvi una coda alla cassa con davanti, un carrello pieno di tavernello ... Stefano , sappiamo che sei coerente con te stesso e i tuoi prodotti ..

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Enrico

circa 8 anni fa - Link

E sarebbe anche bello sapere se comprano direttamente dal produttore , oppure , come fanno altri supermercati, passano da enotecari "ribaltatori" , che si accontentano di prenderci un 10% ....

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Andrea Barbaccia

circa 8 anni fa - Link

Sui prezzi la questione è un po più complessa di come scrivi, sarebbe il caso di sottolineare il diverso regime iva e che le offerte sono a carico del produttore

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Enrico

circa 8 anni fa - Link

Sono tutto orecchi ... Se hai voglia , spiegami bene .. Te ne sarei grato.

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Antonio Catapano

circa 7 anni fa - Link

Bella iniziativa. Il problema peró credo non sia solo il prezzo, che pure è molto importante, ma l'attenzione nella conservazione che in alcuni casi fa si che anche pochi euro per una bottiglia sono buttati via, figurarsi quelle più impegnative. Spero che in questo punto vendita la situazione sia diversa, ma qualche piccolo dubbio (si forse preconcetto) mi resta.

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