Ezio Rivella nuovo presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino

di Antonio Tomacelli

Largo ai giovani, Ezio Rivella è il nuovo presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino. Elezione più scontata di così non si poteva, anche se qualcuno ha nutrito speranze in un presidente diverso. I rumors parlavano chiaro: Rivella era stato eletto nel Consiglio di Amministrazione per poi fare il gran salto verso la poltrona più ambita. Largo ai giovani, dunque, ma largo anche al cambio di disciplinare con l’ingresso dei vitigni internazionali “migliorativi”?

La recente dichiarazione d’amore di Rivella per il sangiovese lascerebbe pensare che tutto rimarrà come prima, ma ci vuol poco a giustificare un eventuale voltafaccia. Il programma del nuovo presidente? Vai a saperlo, magari scopriremo fra qualche settimana che ha proposto qualcosa di veramente rivoluzionario tipo, chessò, la necessità di più controlli nei vigneti. Intanto, facciamo i nostri migliori auguri al Brunello di Montalcino: da oggi ne ha veramente bisogno.

Aggiornamento: Donatella Cinelli Colombini, Marco Cortonesi e Giancarlo Pacenti saranno i tre Vicepresidenti.

[foto: vinoalvino.org]

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

15 Commenti

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TERROIR

circa 14 anni fa - Link

"che tutto cambi perchè nulla cambi"...i bookmaker lo davano per favorito, et voilà ! Lo vedo molto "alla Pallanti" prima si inserisce una percentuale di "alloctoni" nel disciplinare e poi via alle manovre di marketing ! che quelle vignettine di merlot e cabernet fanno tanto "paesaggio"...

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TERROIR

circa 14 anni fa - Link

dimenticavo ! è ovvio che 5 anni d'affinamento sono troppi ! anche perchè sennò le speziature del legno mi vanno a ledere il frutto del merlot o a concentrare troppo il cabernet !

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Burde

circa 14 anni fa - Link

Ma scusate anche pensando malissimo, non vi pare che cambiare il disciplinare adesso sarebbe un grave errore dal punto di vista del marketing e della vendibilitá del brunello, tralasciando ogni questione di tradizionalità? Ergo anche se Rivella o Banfi avessero voluto abbandonare il 100% sangiovese adesso avrebbero certamente cambiato idea! Quindi almeno nell immediato e nella presidenza di Rivella sono più che sicuro che non succederà. Certo gli interessi di bottega e di mercato continueranno a comandare a Montalcino ma non ci vedo tutta questa fine del mondo enologica.

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Jacopo Cossater

circa 14 anni fa - Link

E volendo cercare almeno un aspetto positivo si potrebbe dire che è personaggio estremamente conosciuto -positivamente- all'estero ed in particolare negli Stati Uniti. Mai come adesso potrebbe essere utile per rilanciare l'immagine e le vendite del Brunello oltreoceano (l'euro poi al momento sembrerebbe permetterlo).

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Francesco

circa 14 anni fa - Link

non è la fine del mondo, ma se volevano dare un segnale l'hanno dato eccome. Nel breve si muoverà nel solco dell'immobilismo, poi, con qualche scusa favorevole passeranno all'azione. prima toccherà al rosso, poi si vedrà. Oh gente, hanno centinaia di ettari a cabernet e merlot, dovranno pure infilarli da qualche parte visto che il sant'antimo non se lo filo nessuno. Ho avuto una allucinazione post pranzo...BS, Soldera, Il Poggione etc declassati a IGT Toscana perchè non fatti secondo il nuovo disciplinare....aiutoooooooooo Francesco

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Fabio Cagnetti

circa 14 anni fa - Link

Extrema ratio dico: chi se ne fotte, compreremo gli IGT Toscana e diremo ai lettori di comprare quelli, perché è lì che si trova la vera anima del Sangiovese. E' già successo un paio di decenni fa con il Chianti, niente di nuovo. E' triste per il Brunello, ma, anche se dovesse morire una denominazione, finché continuerà a esistere un manipolo di vignaioli fieri e autentici ci saranno vita e speranza.

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TERROIR

circa 14 anni fa - Link

http://www.youtube.com/watch?v=rzTHJ-yJbiA ...meditate gente meditete...

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Michele Braganti

circa 14 anni fa - Link

gori…probabilmente hai ragione tu…..la presidenza del consorzio del brunello a rivella….ne e’ un esempio…..un certo tipo di vino,di fare vino,di produttori e tutto quello che gli gravita intorno,sta scomparendo velocemente in favore del mercato, delle vendite dei quattrini e basta…..si sta appiattendo tutto……. un patrimonio di tradizioni, uomini e cultura sacrificato al mercato e alle vendite che tu sottolinei a ogni spron battuto….che tristezza,mi fa piu’ male questo della grandine…….

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Fabio Cagnetti

circa 14 anni fa - Link

Triste è triste, ma i consorzi e le denominazioni non sono tutto. Se avessimo una classe giornalistica forte, non prezzolata e in grado di comunicare capillarmente l'essenza del vino attraverso il territorio, il vitigno e il vignaiolo, l'enologia dei businessmen arriverebbe solo fino a un certo punto. Lo dimostra come lo stesso Wine Advocate, incapace di adattarsi a un gusto mondiale che è cambiato, abbia perso credibilità. A voi produttori il compito di resistere, a noi quello di comunicare la verità del vino in sè in luogo di quella del committente.

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flaminio cozzaglio

circa 14 anni fa - Link

Lasciamogli del tempo , il Vangelo è ricco di peccatori pentiti ...

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Maurizio Fava

circa 14 anni fa - Link

nell’antica Palestina, sulla via di Damasco c’erano solo due direzioni, l’andata e il ritorno. Fu così che Saulo di Tarso ebbe una folgorazione, si convertì e imboccò la sua strada per il martirio e la redenzione… oggi nel Bel Paese si può con tranquillità svoltare ad ogni piè sospinto, e imboccare direzioni opposte cambiando idea per convenienza più e più volte, si può essere comunisti, laici, integralisti, nazionalisti e federalisti alla giornata, tanto nessuno chiederà mai conto di nulla, e la coerenza è considerata un vizio, o addirittura un reato.. in questo quadro, che sarà mai dire “il sangiovese da solo non vale nulla” e poi ergersi a difensore della sangiovesità… ci sarà modo di prendere altre “utili” direzioni quanto prima, senza pagar dazio… anzi. in Italia il problema è la viabilità. MALEDETTE ROTONDE!

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Teo

circa 14 anni fa - Link

và che le rotonde son comode. Anyway, bisogna lasciare un po' di tempo per vedere da che parte dirigerà il timone. Per il resto pensando al male minore c'è da dire che... il cv è impressionante

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Roberto Giuliani

circa 14 anni fa - Link

"Sarò il presidente di tutti". A me basta già questo per capire dove andrà a parare. Fra l'altro mi ricorda un altro cavaliere...

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CARLO DI TODARO

circa 13 anni fa - Link

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