In viaggio con Vigna | Ultimo giorno: Chablis e foto di rito

di Pasquale Porcelli

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Per il nostro ultimo giorno in Borgogna Virgilio Regis Cimmati, ci ha promesso una sorpresa: ci farà conoscere un giovane di belle speranze. Ci dirigiamo verso Chablis da Patrick Piuze, un nome nuovo da queste parti. Nato in Québec, da giovanissimo inizia a girare per il mondo fino a che naufraga in Borgogna a far vendemmie ed esperienze presso altri produttori per poi mettersi in proprio con l’annata 2008. I suoi vini si distinguono per la mineralità e la definizione estrema dei profumi. Usa magistralmente barrique vecchie anche di sei annate e con i suoi collaboratori forma una squadra giovanissima come lui, energica ed entusiasta. La gamma dei vini prodotti rappresenta molto bene lo Chablis. Si va dal semplice e diretto Chablis Terroir de Chablis 2008, uno chardonnay affilato come una lama (come direbbe l’amico Mauro Erro) che costa poco oltre i 10 euro e si continua con Chablis Premier Cru Mont du Milieu 2008, di inarrivabile persistenza e bontà per soli 36 euro. Chiudiamo la degustazione con uno Chablis Grand Cru Blanchots 2008, dove il legno è appena più presente ma di fronte a tanta eleganza e lunghezza non ce ne importa poi tanto.
Breve sosta per far riposare Vigna,  e poi direttamente  da Nicolas Potel, produttore Bio e altra giovane speranza di questo territorio. La sua cantina si trova a Beune sulla strada centrale che conduce in centro per chi proviene dall’autostrada. Il vecchio stabile, rilevato tre anni fa, è tuttora in ristrutturazione, ma la vendemmia non ammette soste e cosi troviamo anche lui in piena attività. Accoglienza calda ed amichevole. Breve giro in cantina ed assaggio dei suoi vini che si riveleranno molto interessanti:
Baeaune 1 Cru La Montèe Rouge 2007, dal frutto fresco con profumi di viola e lamponi, fragrante e davvero molto intenso e poi Baeaune 1 Cru Les Grèves 2008, un vero bambino ancora balbettante ma di  grande stoffa. Molto duro nell’approccio iniziale ha senz’altro bisogno di una maturazìone molto lenta, come insegna la storia di questo vigneto.
Una grande ed meritoria operazione di Nicolas Potel è quella di recuperare e selezionare dalle cantine private di alcuni vigneron annate vecchie dei migliori Cru.
In questo momento, per dire, sono a disposizione diverse annate di Clos de Vouget a partire dal 1988. Noi vi segnaliamo per curiosita solo quello de 1991: un vino assolutamente fuori quota! Un grande naso complesso in cui è facile riconoscere tutti i profumi terziari che vanno dalla terra umida al sottobosco senza rinunciate ad un frutto sempre  presente. Un vino di grande eleganza che costa intorno ai 30 € per le annate più recenti.
Prima di partire non possiamo non visitare i vigneti storici della Romanée Conti e farci le foto di rito: sarà banale ma è sempre una bella sensazione trovarsi davanti al piccolo  vigneto più famoso al mondo. Viaggio terminato e tante belle bottiglie assaggiate: qualcuna l’abbiamo lasciata per la prossima volta.

2 Commenti

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Mauro Erro

circa 15 anni fa - Link

:-) Ho letto che sei stato anche da Voillot, gran bel personaggio. Solo un piccolissimo appunto, la persona che dirige "l'azienda" oggi (quello in foto nel post) è Jean Pierre Charlot, genero di Voillot che ha lasciato le redini dell'azienda nel '94.

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Pasquale Porcelli

circa 15 anni fa - Link

Hai perfettamente ragione Mauro, infatti nell'attesa che arrivassero le prime uve della vendemmia, adesso che ci penso, abbiamo conosciuto anche Voillot (l'originale). Il mio approssimativo francese mi ha indotto in errore. Ti ringrazio per la precisazione e soprattutto di avermi consigliato la visita a questo straordinario personaggio.

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