Nei poemi omerici per descrivere il mare ed indicarne il colore si ricorreva spesso alla formula “il mare color del vino”, o noj pÒntoj. Modo di dire  che divenne il titolo di un sottovalutata raccolta di racconti di Leonardo Sciascia, Il mare colore del vino, che usci nel ’73.  Oggi, incapaci di comporre versi poetici, il vino ce lo andiamo a cercare davvero in mare e non solo. Avete idea di quante offerte vacanziere a carattere enoico esistano? La parola maggica per far scattare sull’attenti Gugol è ENOTURISMO. Il calice spunta ovunque: in barca, in collina, in montagna, underground. Il periplo planetario fa a cazzotti per proporre l’idea più cool e chi, come me, in vacanza forse non va, smanetta  alla ricerca del winetrip per eccellenza. Eccovi allora qualche proposta:

1 – Per il genere femminile:  se siete appassionate di brutti che piacciono andatevi  a ubriacare a Duero, Nord della Spagna, nella tenuta di Antonio Banderas. Meno manesco di Gerard Depardieu e anche meno ascetico di Sting, vi accoglierà spiegandovi che lui crede – cosa davvero originale – nella viticoltura sostenibile. D’altronde ha solo 235 ettari e produce quasi 3 milioni di bottiglie.

2 – Per chi vuole fare delle ferie una vera  “experience“: una houseboat da far scorrere lungo i canali della Borgogna. I barconi non hanno bisogno di patente per essere guidati e potete contare su  11 passeggeri oltre a voi. L’effetto sbarco degli albanesi è assicurato. Immaginate però: una cambusa piena di Liger Belair, di Ravenau, di Dugat Py, mentre le note di Jaques Brel vi cullano.

3- Per gli enosboroni che DEVONO andare in Sardegna: 7 gg a sbevazzare  e mica vinelli  leggeri: Cannonau forza 7 e vento in poppa. Ecco la crociera enogastronomica: si ammainano le vele solo per fermarsi nelle cantine a bere. Si torna a issarle per continuare a bere veleggiando. Attenzione alla prova del palloncino in barca. Con tutto quello che avrete buttato giù, la Guardia costiera vi farà gonfiare i parabordi

4- Per i vacanzieri autarchici: a settembre, nel Lucchese, si svolge la festa dell’Aria,  con gare aerostatiche e percorsi enogastronomici, comprese “Le Fagioliadi”. Non è una gara di aerofagia, quindi inutile allenarsi. Si tratta di  una competizione tra chef che utilizzeranno fagioli tipici della zona.

5 –Per i nostalgici: la via del vino nell’antica Pompei. Una mostra a Firenze prima di tutto, Vinum Nostrum, che sarà ospitata a Palazzo Pitti dal 20 luglio fino al 15 maggio 2011, con la città vesuviana assoluta protagonista. A Pompei invece escursioni tra gli scavi percorrendo una strada del vino ante-litteram. Un consiglio: visto che in Campania ci siete arrivati, prendete un traghetto e spingetevi fino a Ischia per visitare il vigneto Frassitelli di Casa D’Ambra: secondo Luigi Veronelli era uno dei più belli al mondo. Ah, l’antica Pithecusae…

6- Per gli avventurosi: in Umbria, a pochi minuti da Todi, la cantina Roccafiore propone il “Safari in vigna“. A bordo di fuoristrada andrete a caccia di oidio, mal dell’esca e parassiti. C’è anche un allevamento di maiali di cinta senese. Prevista visita al “Jurassic pork”.

7 –Cahiers du cinema: il gioco di parole è inevitabile: Cinemadivino è una rassegna che si svolge in Emilia Romagna, dove diverse cantine metteranno a disposizione  gli  spazi all’aperto per proiezioni cinematografiche. Prezzo più che onesto:  con 10 euro  visiti la cantina, sbicchieri e guardi il film

Sotto la voce “enoturismo” su Google appaiono 1.260.000 risultati. Eviterei di farvi una rassegna completa. Ma, come vi dicevo, non avendo ancora scelto una meta, sarebbe carino se contribuiste alla risoluzione della mia estate 2010.