Bastasse un video per fare la fortuna del Dolcetto di Dogliani, sarebbe questo
di Alessandro MorichettiIl problema classico dei video promozionali è un’agiografia di fondo che rende tutto buono, pulito e giusto. La fortuna di questo filmino in 3 parti di Francesca Ciancio è raccontare luci e ombre del Dolcetto di Dogliani con la viva voce dei produttori, vogliosi di emergere ma consapevoli ci sia parecchia strada da fare. Bello vederli in enoteca mentre si raccontano storie di vita, magari stravolte dalla scelta radicale di tornare alla terra. Lo sbattimento promozionale dei doglianesi per la causa è tanto e non da oggi: c’è solo da sperare che la qualità media della produzione sia all’altezza di alcuni assaggi confortanti. Le ombre non mancano mai ma chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Ascoltare Giorgio Bocca quando dice “Coltivare bene la terra è l’unica speranza per salvare l’umanità” mette di buonumore ed è un ottimo motivo per arrivare d’un fiato alla terza parte del video. Ora facciamo così: chi arriva ai titoli di cosa immagini di essere intorno al tavolo con Anna Maria Abbona, Beppe Caviola, Orlando Pecchenino, Matteo Sardagna, Paolo Boschis, Fabrizio Porro, Federica Abbona e tutti gli altri. Intervento e commento liberi, domandare è lecito, rispondere è cortesia.
14 Commenti
Riccardo
circa 13 anni fa - Link"Caro" Morichetti, come sai ho girato e rigirato tutto il territorio di Dogliani e l'ho difeso a spada tratta da chi non apprezza la presunta muscolosità dei vini... è un territorio che racchiude la parte più vera della contadinità di langa. Basta andare in autunno e vedere la varietà di foglie gialle e rosse, i boschi, i prati... cosa che nel territorio di Barolo s'è persa. Il nebbiolo rimane con la foglia verde e la continuità dei vigneti ha reso tutto uguale. Il Dolcetto specie a Dogliani -dove i terreni e le esposizioni son diverse- non è un vino semplice come qualcuno vuole far credere, ma più semplicemente è un vino con una dignità e una forza che andrebbero rispettate e non scoraggiate! Il lavoro di Pecchenino, Anna Maria Abbona, San Fereolo, Boschis, Marenco, Barosi e tanti altri, è profondo e qualitativo e, soprattutto in questo periodo di "mode biologiche" vi stupirete di quanti produttori hanno tale certificazione!
Rispondimircolucamarini
circa 13 anni fa - LinkCaro Riccardo, credo che se ne sappia veramente poco, non solo di Dogliani, del vino in genere. Siamo pieni di luoghi comuni e pregiudizi. Con stima.
RispondiMichela Pallonari
circa 13 anni fa - Linka me piace molto....difficile, particolare..e per me e' proprio da questo che mi lascio affascinare...
RispondiMichela Pallonari
circa 13 anni fa - Linkscritto in velocita'.....ed.e' proprio dalle sue peculiarita' che mi lascio affascinare.....
RispondiBarolo Boys
circa 13 anni fa - LinkBella iniziativa! Forsa Duiani!
RispondiFranco Ziliani
circa 13 anni fa - LinkFrancesca ti consiglio di chiedere la consulenza dei difensori "a spada tratta" la prossima volta che deciderai di fare qualche iniziativa su Dogliani ed il suo Dolcetto. Su una parte del Dolcetto di Dogliani, meglio. Prima che si offendano e rivendichino il copyright...
RispondiRiccardo
circa 13 anni fa - LinkAdesso Ziliani mi dica cosa ho scritto di male... sbaglio od ho solo parlato del Dogliani senza commentare nè il video -tra l'altro ben fatto- nè quant'altro! Ha perso un' occasione per tacere!
RispondiNic Marsèl
circa 13 anni fa - LinkNon solo dolcetto. Ho bevuto la scorsa settimana un Langhe "La Castella" di Pecchenino annata 1998 intenzionalmente dimenticato da un amico enotecario nella sua cantina. Stupendo. E pensare che ai tempi costava meno di 10 mila lire. Non so se ne producano ancora, non trovo traccia nel web...
RispondiRiccardo
circa 13 anni fa - LinkNOn mi risulta ancora in produzione...almeno non con quel nome!
RispondiLuca Cravanzola
circa 13 anni fa - LinkVedere i produttori uniti per spiegare al mondo che cos'è dogliani, il dolcetto ed il loro terroir è un passo avanti macroscopico in terra di langa. Purtroppo lo spazio che i media e gli importatori dovrebbero dedicare a vini come questo (di territorio, strettamente legati alla storia di una comunità, radicati nella viti-vini-co\cultura da svariati lustri, assolutamente privi di moda o di marchettopoli del vino) è occupato da tutti quei "vini-meteora" del nuovo mondo (tra le quali molte zone viticole italiane nate l'altro ieri per volere di una cordata di bancari, o dall'exqualcosa riccone di turno). Se penso che è più facile vendere, anzi visto i tempi, è più appetibile sul mercato un supertuscan o supermix o il soffocone di turno (visto il vostro post recente) che un dolcetto di dogliani docg penso seriamente che la stampa giochi un ruolo fondamentale nei nuovi palati che si approcciano al vino. Ovvio tutti i lettori di intravino ;-) possiedono un palato istruito in grado di apprezzare le sfumature di due vigne di dolcetto poste solo a pochi metri di distanza e sanno riconoscere quei vini che sono creati a tavolino da superenologi in base alle fasce di mercato che l'investitore di turno vuole coprire..vini che bisogna leggere sull'etichetta la provenienza tanto per capire da dove arrivano (ma sarà un toscano o un siciliano? no aspetta è un marchigiano..no scusate è cileno). Voi stampa e voi operatori del vino dovreste aiutare noi produttori a plasmare i nuovi palati sulla magnifica imperfezione di alcuni vitigni autoctoni come dolcetto barbera nebbiolo sangiovese e compagnia bella. Si, sono un talebano... e non di dogliani. P.s:il mondo dei blog si sta svegliando a riguardo (vedi intravino stesso, Ziliani, Macchi, Slow wine? e moltissimi altri) ma c'è ancora un sacco di lavoro da fare... ;-) Saluti
RispondiPippo Onorati
circa 13 anni fa - LinkScusate, ma manca il link al video! Si può avere che in rete non lo trovo? grazie mille Pippo
RispondiPippo Onorati
circa 13 anni fa - Linkcome non detto, avevo il blocco di flash, sul browser... scusate P
Rispondifrancesca ciancio
circa 13 anni fa - Linksolo un inciso: la parola "filmino" è usata ingenuamente da morichetti ma secondo me non è adatta, fa un torto a chi ha creduto in questo progetto e a chi vi ha partecipato per il resto grazie assai ale!!
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