Assaggi | Quel Vermentino vicino al mare

di Andrea Gori

Esempio classico di vitigno legato al proprio areale che “soffre” e diviene quasi banale se non vede il mare! Dal vermentino si ottengono vini dallo stile elegante, discreto ma che soddisfano il palato e in bocca mantengono e amplificano ciò che promettono al naso. È un vitigno che riesce a far sognare proprio grazie alla sua mediterraneità, con le  sue note marine iodate, i sentori di salvia, rosmarino, l’agrumato leggero e un tocco esotico e di spezia piccante. Capace di grandi performance, si adatta alla siccità e al gran caldo (è già pronto per il global warming!) ma se coltivato in suoli non adatti, produce vini solo piacevoli, mai eccezionali.

In Italia ne abbiamo gli esempi migliori in Sardegna, specialmente in Gallura (zona DOCG). Tra i vini da provare c’è sicuramente il Canayli della Cantina Sociale di Gallura: aromatico e soave al naso, ha note balsamiche di salvia, menta, timo e poi sensazioni fruttate che sanno di mela, cedro, lime e accenni finali di fragola e lampone. Ottimo anche il sontuoso Capichera, della cantina omonima, ed ancora un altro classico isolano come l’Is Argiolas della cantina Argiolas, ben più ricco e caldo, doratissimo.

Alcuni piccoli prodigi si trovano poi nei Colli di Luni tra Liguria e Toscana e precisamente a Fosdinovo (MS), dove addirittura il vermentino esprime profumi di albicocca e cherosene che ricordano alcuni grandissimi ed eterni Riesling tedeschi del Reno. Per avere una idea di quello che dico, cercate i vini di Ottaviano Lambruschi o quelli accattivanti e moderni (anche nello stile del packaging) della cantina Terenzuola. Se invece vi piacciono vini più immediati, piacioni e diretti, scegliete i prodotti di Bolgheri come il SoloSole di Poggio al Tesoro, o un Montecucco doc come il Melacce di ColleMassari.

Nel resto d’Italia ricordatevi che anche il Pigato ligure (ottimo “‘U Baccan” di Francesca Bruna) e la favorita piemontese altro non sono che uve vermentino in trasferta…

(Articolo completo in edicola su Business People)

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

14 Commenti

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

Da mezzosangue sardo eviterei di parlare dei vermentini: quei vini non riflettono il territorio, vanno bene per i fighetti della costa smeralda. Se proprio devo sbilnaciarmi lo faccio per 3 prodotti 1 Vermentino Terre di Romangia I.G.T. "dettori" Bianco (20 euri) 2 Vermentino di Sardegna D.O.C. "Stellato" Pala (12 euri) 3 Vermentino di Gallura D.O.C.G. "Sciala" Vigne Surrau (19 euri) 3 facce della sardegna che hanno in comune solo una cosa: l'autenticità

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Fabrizio Giorgi

circa 14 anni fa - Link

Concordo sui vini che hai citato, ma non dovresti omettere le annate. 2006 e 2007 di Alessandro Dettori sono vini completamente diversi, non paragonabili. Perché non citare anche per la 2009 il Karagnanj 2009 di Tondini da Calangianus e il Matteu Bianco di Bastiano Ragnedda da Luogosanto per la 2006 e la 2007 (etichetta bianca ed etichetta azzurra)? Del suo Ignazio primo 2008 non posso parlare, mai assaggiato, ma ne dicono bene. @Andrea Gori Canayli, Is Argiolas, Capichera Bianco? Davvero siamo rimasti lì? p.s. per i bianchi sardi si parla sempre di vermentino e quasi mai di nuragus, semidano, o meglio ancora di vernaccia di Oristano, malvasia di Bosa. E annamo! E dajempo'!

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Fabrizio Giorgi

circa 14 anni fa - Link

Tra gli altri vitigni sardi a bacca bianca ho dimenticato il torbato. Volutamente.

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

l'articolo era sul vermentino (non sulla Sardegna) e mi sono limitato a rispondere sui vermentini. Ovviamente quando cito un vino sottointendo l'annata corrente, visto che mi rivolgo a un collega che saprà benissimo come procurarsi il prodotto, se lo vorrà. Il karagnanis è molto nobile ma gioca troppo sulla polposità del frutto, sembra quasi surmaturo, e per il mio gusto è poco "sardo" (troppa frutta gialla rispetto al granito e al sale...). Ignazio I° e Matteu Bianco hanno un prezzo per cui, pur avendoli assaggiati entrambi, mi rifiuto di parlarne. Piuttosto, cito volentieri, sempre delle cantine Pala (Serdiana, Cagliari) e Vigne Surrau (Porto Cervo), rispettivamente il vermentino di Sardegna D.O.C. "I Fiori" 2009 (6/8 euro) e il Vermentino di Gallura D.O.C.G. "Juannisolu" 2009 (7/10 euro). Due vini, soprattutto il secondo, per nulla scontati, in grado di rendere un buona prospettiva territoriale (ovviamente in scala ridotta) ad un prezzo abbordabile da tutte le tasche.

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Gabriele

circa 14 anni fa - Link

A me era piaciuto l'EREB delle Cantine Melis, azienda vicina alla costa ovest, precisamente a Terralba.

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Fabrizio Giorgi

circa 14 anni fa - Link

Quindi pensi che il Dettori Bianco 2007 sia il miglior vermentino sardo? Davvero? Dopo una quindicina di assaggi posso dirmi decisamente deluso.

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

Scusa Fabrizio, ma rispondevi a me? Perchè in questo post parlo di due vini "da tutte le tasche".... che c'entra il Dettori? Ad ogni buon conto non lo ritengo il migliore, però posso sicuramente ritenerlo molto fedele ai profumi e alle sensazioni della zona. L'ultima volta ho bevuto il 2007 a pasqua con il capretto allo spiedo: ha fatto scintille.

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Fabrizio Giorgi

circa 14 anni fa - Link

@Francesco Fabbretti Sicuro di aver provato il Dettori Bianco 2007 a Pasqua? Strano, a quanto ne so all'epoca non era stato ancora imbottigliato. In ogni modo è un vino che sta finalmente cominciando ad esprimersi degnamente solo ora, riprovato ancora due giorni fa.

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Burde

circa 14 anni fa - Link

Questi me li cerco volentieri, non é così semplice trovare roba sarda di livello tra i vermentini, figuriamoci Gallura... Alla Lidl in Germania spopola il vermentino di Gallura fla 2,50€, di probabile origine veneta...

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Giuseppe

circa 14 anni fa - Link

Premesso che sono un fighetto (o almeno lo vorrei essere) e mi piace anche andare in Costa Smeralda. Però non penso che il Vermentino possa essere liquidato a prodotto che va bene solo per una certa categoria di persone. Il Dettori Bianco è sicuramente autentico come vino, non di certo come Vermentino visto che non ha nessuna delle caratteristiche varietali del vitigno (e non lo dico come critica, anche perché lo adoro, lo dico come dato di fatto). Lo Sciala di Surrau (vendutissimo in Costa) è un buon Vermentino di Gallura come anche il Thilibas di Pedres (da provare l'annata '09), il Sienda di Mura o il Costarenas di Masone Mannu. Ma prima di fare certi commenti, ovviamente, i vini dovrebbero essere assaggiati. Tutti. Se no badiamo più quello che succede al Billionaire che quello che avviene nel bicchiere. E rischiamo di etichettare come vino per fighetti anche il Krug. Nonostante la crisi è sempre presente nei locali che contano del nord est dell'isola ;-)

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Francesco Fabbretti

circa 14 anni fa - Link

E chi è il lestofante che non ha assaggiato i vini di cui parla? p.s. il krug, dopo l'acquisizione da parte del Gruppo LVMH a Roma si sta già ricollocando nella fascia fighetto. certo, il sapore è un po' ostativo ma non c'è nulla che una buona camgna di marketing non possa fare ;-)

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roberto

circa 12 anni fa - Link

Bella scelta!! complimenti...per fortuna c'è ancora qualcuno che sa cercare tra i tanti bravi vignaioli underground e non si ferma ai soliti nomi portati alla ribalta dal marketing..........

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rossal (ross*+sal)

circa 14 anni fa - Link

Molti dubbi sulle ultime annate del Capichera, dove la barrique è troppo presente e pesante, mentre applausi al Sarticola di Ottaviano Lambruschi, bevuto con grande godimento per un intero pasto sia all'Armanda di Castelnuovo Magra, sia al Magiargé a Bordighera. Tornando alla Sardegna, anche a noi piace il Karagnanj, ma, talvolta, lo ammettiamo, ha ragione Francesco F. sull'eccesso di "polposità del frutto", sul suo essere "poco sardo". Ed è forse per questo che a noi, il vermentino di gallura che piace di più è proprio quello dove mare e mineralità, granito e sale emergono maggiormente: il Renabianca della cantina Li Duni di Badesi. In nessuna occasione ci ha mai deluso e lo riteniamo, da semplici appassionati, un campione della sua categoria, il non plus ultra dell’unica docg sarda.

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Angelo Di Costanzo

circa 14 anni fa - Link

Uno che mi è piaciuto davvero un sacco e che costa quattro spiccioli, cent più cent meno... http://larcante.wordpress.com/2010/04/14/monti-vermentino-di-gallura-le-conche-2009/ Angelo

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