metodo classico

Scuropasso, la via diritta verso il pas dosè

Scuropasso, la via diritta verso il pas dosè

“Non ho ancora scoperto un pas dosè d’Oltrepò davvero convincente”.
“Allora devi andare da Scuropasso“.

Suona più o meno così il dialogo fra un curioso (io) e un giovane produttore di metodo classico (Alessio Brandolini) che ci indica la … continua »

Vertical limit: i Monti Lessini Durello e i metodo classico di montagna più alti d’Italia

Vertical limit: i Monti Lessini Durello e i metodo classico di montagna più alti d’Italia

Si avvicina l’inverno ed è facile lasciarsi andare alle fantasie evocate dalle montagne, dalla sua idea di purezza, di maestosità, di naturalità incontaminata. Le sue suggestioni di salute, di forza e struggente malinconia sembrano adattarsi benissimo alla vite, che da … continua »

D’Araprì, il metodo classico in chiave jazz

D’Araprì, il metodo classico in chiave jazz

Da sempre mi appassionano i film che si svolgono nell’arco di poche ore, da “Una notte da Leoni” a “Magnolia” a “La 25° ora”. Mi piacciono perché vi ritrovo condensati elementi a me molto cari: l’adrenalina, un po’ d’assurdo, la … continua »

La 2008 è la migliore annata di sempre per le bollicine europee, la Riserva Mosnel lo conferma

La 2008 è la migliore annata di sempre per le bollicine europee, la Riserva Mosnel lo conferma

Si può essere più o meno d’accordo, ma i fatti, i punteggi e i primi assaggi parlano chiaro. In un settore dove la critica non è così determinante come altrove (in Champagne) la vendemmia 2008 ha fatto strage di 98+, … continua »

Prowein 2018 | Bollicine dal Brasile, il trend mondiale passa anche di qui: 9 aziende + bonus track

Prowein 2018 | Bollicine dal Brasile, il trend mondiale passa anche di qui: 9 aziende + bonus track

Tra i più luminosi e accoglienti stand di Prowein 2018, quello del Brasile mancava solo delle procaci ballerine. In compenso esibivano un lounge dedicato alle bollicine, trend mondiale destinato a non esaurirsi a breve (abbiamo assaggiato anche tre sake metodo … continua »

Edi Kante, tutti i vini e le rivoluzioni di un uomo di confine

Edi Kante, tutti i vini e le rivoluzioni di un uomo di confine

Scavare con la dinamite per 20 metri sottoterra, sperando di trovare una grotta e incappare invece nella roccia madre di Minecraft. Strappare sassi dalla terra, e sostituirli con terra rossa nelle doline, per ricavare ettari di vigneti. Affrontare poi il … continua »

Trevisiol e la persistenza degli anni’80

Trevisiol e la persistenza degli anni’80

Non solo Stranger Things, e il prossimo Ready Player One. Gli anni ’80 si ripropongono in tutte le loro contraddizioni e spinte innovative, al limite dell’ingenuità, ma dotate di una forza sottesa inscalfibile. Si possono riscoprire oggi grazie al … continua »

Gli auguri di Capodanno secondo Intravino (ehi, chi ha nascosto lo Champagne?)

Gli auguri di Capodanno secondo Intravino (ehi, chi ha nascosto lo Champagne?)

Quest’anno i soliti post pieni di Grandi Dame, Saloni, Corboni, Perignoni, Giachessoni etc. ci fanno una pippa. Qui siamo originali e alternativi fino alla fine (dell’anno, obviously). Poi, per carità, licet stappare quod ve pare. Ma questa di Capodanno … continua »

Cosa manca al Durello per diventare il vostro metodo classico preferito

Cosa manca al Durello per diventare il vostro metodo classico preferito

Due giorni a spasso nella Lessinia, tra Verona e Vicenza e quasi cento assaggi dopo, possiamo dire che il Durello non è ancora pronto al confronto con le più importanti zone spumantistiche italiane. Ma può aver trovato un mezzo per … continua »

A Casa Cecchin hanno le teste dure e il durello fermo

A Casa Cecchin hanno le teste dure e il durello fermo

Teste dure, durelle, durissime. Suoli di basalto, vulcani in bocca, cuori romantici. A Casa Cecchin dal 1978 la durella si continua a vinificare anche ferma. Con orgoglio e testardaggine. E se le bollicine dello spumante autoctono, il Lessini Durello, ormai … continua »

Bela 2011 di Čotar e Luigi Malabrocca. Il talento di arrivare ultimi e regalare qualcosa

Bela 2011 di Čotar e Luigi Malabrocca. Il talento di arrivare ultimi e regalare qualcosa

Anche per arrivare ultimi ci vuole talento e il più grande è stato Luigi Malabrocca. Sono gli anni del dopoguerra e il leggendario ciclista è l’unico a vincere due volte consecutive la maglia nera, che ai tempi è riservata all’ultimo … continua »

Successo del Prosecco e provincialismo italiota. Un’analisi ignorante

Successo del Prosecco e provincialismo italiota. Un’analisi ignorante

Vado al dunque senza troppe perifrasi perché successo del Prosecco – ok, non come lo Champagne ma un minimo di elasticità mentale regalatevela ogni tanto – e provincialismo italiota sono un tandem inscindibile tipo gemelli omozigoti. Quando fa capolino uno, … continua »