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Parlare di vino naturale è come camminare sulle uova

Parlare di vino naturale è come camminare sulle uova

Disclaimer: faccio pubblica ammenda e dichiaro di non aver seguito le ultime polemiche relative ai vini naturali scatenate dai dottori del vino, perciò nel dubbio mi si perdoni l’eventuale disamina di argomenti già trattati. Alla fine il mio cognome è continua »

Scene, scenari e visioni apocalittiche della crisi durante un dibattito sulla vendita del vino

Ci sono film che non rappresentano pietre miliari della settima arte, ma li guardiamo e riguardiamo lo stesso senza ritegno. Io per esempio ho maturato un’invereconda passione per Predator (Usa, 1987), credo di conoscerlo a memoria, e certe scene le … continua »

The Drink Exchange. Trasforma il tuo locale in Wall Street


A prima vista l’idea è carina: si tratta di applicare le regole della borsa alla carta dei vini (o birre, o cocktail) nel vostro locale. Un algoritmo collegato al registratore di cassa identifica le etichette che salgono, o scendono, in … continua »

Enotecari brava gente

Prima reazione dopo aver letto questo post su Vinix: standing ovation. Pensieri malvagi del tipo: questo collega è un genio. Seconda reazione: pentimento. Sono andato a confessarmi, e dopo la contrizione adesso mi domando: ma ce ne sono tanti, … continua »

5 cose da non fare entrando in un’enoteca (almeno 5)

A forza di leggere decaloghi e classifiche nel network dissaporiano, pure io contribuisco alla compilazione. Dato il mestiere che faccio (l’enotecaro) proverò a dipingervi alcuni tipi umani che frequentano l’enoteca, per dissuadervi dal tenere tali atteggiamenti: sono tutti veri, … continua »

Chi eliminiamo oggi?

Mi rivolgo a te, produttore, che baci le tue bottiglie prima di farle partire verso l’ignoto. Semplificati la vita, e taglia i rami secchi di una filiera lunga come la quaresima. Insomma, decidi tu come dev’essere il commercio del vino … continua »

Ma il vino, VOI, dove lo comprate?

Ieri in enoteca un rappresentante mi raccontava, pudico, dei suoi clienti privati. Il termine identifica chi, teoricamente, l’intermediario non potrebbe (o dovrebbe, boh) rifornire in quanto non esercente. Da qui il lieve imbarazzo del rappr.

Ma tranquillizzatevi, intermediari! … continua »