biologico

Monte dall’Ora, l’Amarone non prevedibile

Quando parlo di Amarone mi piace dire, prima di tutto, che ha un suo particolarissimo appeal: in enoteca è oggetto di richiesta specifica. E’ normale, cioè, sentire clienti che chiedono “Vorrei un Amarone”, ed infinitamente più raro ricevere preferenze su … continua »

Il Pinot Noir En Barberon 2008 del Domaine Tissot e l’imbarazzo del bere facile

Il mantra del vino-da-bere rimbalza nelle vostre teste. Siete circondati da fautori del soft drink, pseudo astemi e addirittura winelovers concentrati a ripetere in coro: piacevolezza, bevibilità e poco alcol. Non siete in un incubo, vi trovate ad osservare semplicemente … continua »

Léne 2009 | Salvatore d’Amico e il sapore di Salina

Salvatore d’Amico è conosciuto da tutti a Salina, la perla verde delle Isole Eolie. Produce olio, capperi e vini a ridosso dell’abitato di Leni. La sua azienda è legata totalmente alla tradizione e i suoi prodotti lo testimoniano. D’Amico, per … continua »

Marco Carpineti e il biologico a piccoli passi

La prima cosa che colpisce di Marco Carpineti, a parte l’innegabile simpatia, è il suo senso pratico. La conversione al biologico, nel 1994, non gli ha fatto perdere di vista gli obiettivi principali dell’azienda che, ovviamente, sono economici. Così, andando … continua »

Sono queste le definitive categorie del vino?

In tempi confusi come questi, il manicheismo è un lusso per pochi eletti. Se le categorie colpevole/innocente hanno bisogno della variante prescritto(assolto?), posso io contentarmi di un semplice buono/non buono o, peggio, fruttato/legnoso parlando di vino? Se poi mi piazzate … continua »

Vini bio | Bianco, rosso. Soprattutto verde?

Mentre i cugini di Dissapore confabulano di cibo bio, qua si medita sul vino bio, o meglio, naturale.

Preferisco parlare di vino naturale, piuttosto che usare il termine biologico, o biodinamico. La divisione tra vini naturali e tutti … continua »

Gusti personali | la soglia invisibile

Nei giorni scorsi sono passato per assaggi molto diversi tra loro; uno, che ho definito turbomodernista ma che probabilmente rientra nei modernisti con anima, si è alternato ad altri bio-vinoveri, categoria che abbiamo indagato, brevemente, qui, e in un … continua »