Bevibilità

Se anche James Suckling oggi parla di trasparenza e bevibilità

Se anche James Suckling oggi parla di trasparenza e bevibilità

Sono letteralmente cresciuto coi video di James Suckling in quota Wine Spectator prima che lasciasse la rivista americana (dove approdò nel 1985) per mettersi in proprio e posso dire che di gente capace come Suckling di fiutare il vento nel … continua »

Loira iconoclasta | Pascal Simonutti, líder máximo del vin de soif

I vini golosi, da “tracannare”, sono il vezzo di ogni degustatore duepuntozero. Il palato, annoiato da liquidi boriosi, spessi ed indigeribili, necessita di cura tramite inoculazione periodica di bevande alcoliche semplici e dinamiche. Ecco, parlando di “vini da sete” … continua »

Il Pinot Noir En Barberon 2008 del Domaine Tissot e l’imbarazzo del bere facile

Il mantra del vino-da-bere rimbalza nelle vostre teste. Siete circondati da fautori del soft drink, pseudo astemi e addirittura winelovers concentrati a ripetere in coro: piacevolezza, bevibilità e poco alcol. Non siete in un incubo, vi trovate ad osservare semplicemente … continua »

Vino genuino ed economico, bella richiesta

Altro che “massa informe rimasticabile all’infinito“, su Intravino passano anche bevitori appassionati e curiosi ma non strippati, come “A.” che proprio ieri ha lasciato questo commento:

Ciao a tutti, (…) sono un novizio del mondo dei vini … continua »

Intervista turgida (e biodinamica) a Luca Maroni. Non dico altro

Uno si chiede “ma che c’azzecca Luca Maroni a un convegno sulla biodinamica?” e tempo due minuti ti mette ko con una risposta che parla di “sistema giusnaturalisticamente più affascinante, bello, spontaneo e olistico per ottenere il miglior frutto-uva possibile”. … continua »

La settimana metafisica e metà bevibile

1 – Sarà sicuramente un caso, ma proprio ora che la réclame ci ricorda le virtù del Tavernello, questo bel tipo festeggia con Krug millesimato.
2 – Dibattito sui massimi sistemi enofili. Quale tappo? Sughero, oppure silicone, stelvin, … continua »

La bevibilità è il nuovo mantra del vino

Alla lunga, anche le cose belle annoiano. C’era il tempo in cui un vino per essere buono doveva riempire: le narici del naso di dolcezza e la bocca di sapore, vero o artefatto. Ci doveva essere tanto di tutto, io … continua »

Il vino lo preferite fruttato, complesso o digeribile?

Solo un paio di settimane fa parlavamo di bevibilità e di come, oggi, il consumatore consapevole cerchi nel vino qualcosa che vada oltre le semplici caratteristiche organolettiche del prodotto. Mai come ora sembra sia di moda – se così si … continua »

Vinitaly 2010 | Due o tre scuse per andarci

Ci sono almeno due tipi di visitatori della Fiera di Verona. Il primo tipo, un po’ niubbone e un po’ naïf, si infila tra gli stand senza un programma preciso. Magari segue la prima standista interessante (anche quello è … continua »

L’insostenibile leggerezza del piacere | Raisins gaulois 2009 Marcel Lapierre

Dice, una settimana in Borgogna a te ne torni per parlare di Beaujolais? Sarai mica rincitrullito a forza di sputare chardonnay e pinot nero? Niente di tutto questo, per carità. Cari intravini, qui il problema è serio e la … continua »

Enotendenze | Parola d’ordine, bevibilità

La parola d’ordine dell’anno enoico 2010 potrebbe essere la bevibilità. Ne consegue però una domanda che sorge facile: è una discriminante nel giudizio di un vino? Cioè, sono andato a sfogliarmi appunti e manuali dei corsi Ais che ho … continua »