L’etilometro è affidabile?

di Fiorenzo Sartore

La frase del giorno esce dall’ultima puntata di Report. Date queste premesse, si può continuare a sperare nella fortuna, italian way. E’ possibile guidare per vent’anni tra vigne e degustazioni senza mai incontrare un etilometro (come nel mio caso). Oppure, se risultate positivi al controllo, potete imbarcarvi in una bella lite giudiziaria, contestando l’affidabilità della misurazione. Nel lungo documento in PDF che critica duramente il moderno test alcolico utilizzato da Polizia e Carabinieri, si evidenziano (in breve) questi punti “critici”, da elencare quando verrete verbalizzati:

1) L’applicazione della legge di Henry alla conversione di percentuale di alcol nel fiato (misurata) in percentuale di alcol nel sangue (quella che rende inadatti alla guida) non è valida. Il sangue non si comporta come l’acqua.
2) Il fattore di conversione utilizzato per suddetta trasformazione è stato fissato in 2100/1, ma è stato provato che esso può variare da circa 1300/1 a circa 3400/1. Le misure finali hanno perciò un’intrinseca variabilità che penalizza sicuramente coloro che presentino fisicamente e al momento del test un valore più basso di quello imposto all’etilometro. Nessuna analisi è stata fatta per valutare il suo effettivo fattore di conversione al momento del test.
3) La temperatura del corpo può variare considerevolmente ed essa si ripercuote pesantemente sull’applicabilità della legge di Henry, che presuppone una temperatura costante e pari a 34°C. (Il test non prevede misurazione della temperatura polmonare).
4) Il test è inaffidabile se il fiato raccolto NON è relativo alla fase di post-assorbimento completo dell’alcol. (Questo accertamento non è eseguibile).
5) L’apparecchiatura non è in grado di identificare la presenza di alcol residuo nella bocca e di valutarla correttamente  (componente alcolica ininfluente alla capacità di guida). Dato che anche i rivelatori di pendenza degli etilometri di ultima  generazione si sono dimostrati inadeguati per questo scopo, la valutazione dell’eventuale alcol presente nella bocca è  insoddisfacente.
6) Le nuove ricerche sulla fisiologia polmonare e sullo scambio dell’alcol nelle vie respiratorie, dimostrano che l’alcol presente nel fiato analizzato NON proviene dagli alveoli polmonari (i soli che potrebbero rappresentare la quantità di alcol nel sangue), ma dalle pareti delle vie aeree superiori e inferiori. La percentuale di alcol nel fiato è perciò estremamente variabile e non rispecchia assolutamente il tasso alcolico del sangue. L’apparecchiatura utilizzata non ha tenuto conto di questi nuovi risultati ormai assodati dalla comunità scientifica internazionale.
7) L’andamento della percentuale di alcol nel fiato in funzione del tempo non è lineare e presenta variazioni improvvise, non prevedibili e del tutto casuali (steeple effect). Il numero di misurazioni eseguite non è sufficiente per eliminare l’incertezza derivante dallo steeple effect (effetto “campanile”).

In conclusione, un paio di mie personali osservazioni. La prima deve essere rubricata sotto “precisazioni dell’ovvio”, ma la farò lo stesso: tutta questa tirata NON PUO’ ESSERE una giustificazione della guida in stato d’ebbrezza. E certamente la contestazione dell’etilometro, nei modi e nei termini indicati, è percorribile per chi ha pazienza sovrumana e parenti avvocati. Mi limito ad osservare che il sistema dell’etilometro, oltre ad aver creato veri e propri disastri (1 e 2), potrebbe essere pure inaffidabile. Ce n’è abbastanza per aprire un dibattito?

[Vinix.it, Cantinasancassiano.it]

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

14 Commenti

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Luca Filippetti

circa 14 anni fa - Link

Concordo pienamente con quanto sostieni, meno di una settimana fa, hanno tolto la patente ad un mio carissimo amico, mentre tornavamo a casa, ci fermano ad un posto di blocco, lui era lucido, il carabiniere nemmeno voleva farlo il test e invece aveva 1,20! Ti posso garantire che avevamo bevuto due birre, e ora si ritrova spatentato e con un lungo e tortuoso iter burocratico e penale da affrontare. Io mi domando, possibile che non esista un modo più preciso per valutare la presenza dell'alcol? A me questi etilometri sembrano veramente poco affidabili, perchè le persone non sono standard, ma variano di corporatura, metabolismo, altezza ecc ecc... p.s mi hanno detto che è possibile andare all'ospedale a fare un analisi più approfondita invece dell'etilometro è la verità o è una leggenda metropolitana?

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Luca Cravanzola

circa 14 anni fa - Link

Vi rimando a questo gruppo di faccialibro dove ci sono persone che da tempo si battono per farci capire che l'etilometro è solamente un aggeggio anticostituzionale che non rileva il reale stato di ebrezza di una persona. Il fondatore Rino Quello Alto in stretta collaborazione con Enzo Zappalà stanno facendo un lavoro Magnifico. Grazie ragazzi!! http://www.facebook.com/#!/group.php?gid=44135699690&ref=ts

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patrizio mengozzi

circa 14 anni fa - Link

Un mio caro amico, dopo essere stato alla cena con la moglie in occasione del proprio anniversario di matrimonio, è stato fermato e costretto ad eseguire il test. Aveva 0,7! Quindi oltre alla patente gli hanno anche tolto la licenza di caccia, e non la rivedrà più :evil:! Ma dove viviamo?!

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enzo zappalà

circa 14 anni fa - Link

caro Fiorenzo, quando vi sono dati pubblicati su riviste scientifiche internazionali (con tanto di "referee") vuol dire che ciò che si dice è stato provato! L'uso del condizionale è quindi frutto dell'abbandono della scienza da parte degli italiani sempre più rimbecilliti dalla TV, dai falsi scienziati sempre presenti come il prezzemolo e dai "tuttologi" e "opinionisti" che ormai spuntano come i funghi. Ma quelli veri dove sono? E pensare che l'anno scorso sono scaduti i 400 anni dalla scoperta del telescopio e dalla nascita del pensiero scientifico... Le cose scritte nel dossier NON sono mie idee personali, ma sono tratte da pubblicazioni mediche ufficiali! E' ora che si cominci ad usare di nuovo la ragione e la logica. Il condizionale bisognerebbe usarlo per altre cose. Se ci massacrano con uno strumento fasullo forse ce lo meritiamo. Il condizionale verso i risultati scientifici provati e pubblicati è un segno della mediocrità di oggi. Svegliamoci e combattiamo... senza aspettare di essere "beccati" anche noi... Scusa lo sfogo... ma come scienziato da oltre 40 anni l'apatia e i dubbi di oggi mi scombussolano completamente... Povero Galileo Galilei!! Ed è ovvio che far vincere la verità scientifica non vuol certo dire fare guidare gli ubriachi. Basta usare metodi seri e validi come stanno facendo ormai da anni negli USA (dove le cause contro l'etilometro sono ormai quasi sempre vinte). Non troviamoci alibi per dire: "non c'è niente da fare.... speriamo in bene...". Oggi sappiamo e dobbiamo TUTTI combattere per la verità.

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Fiorenzo Sartore

circa 14 anni fa - Link

Caro Enzo, preciso il mio uso del condizionale. Gli elementi di analisi presenti nel PDF che ho linkato nel post sono estremamente complessi, frutto di un lavoro approfondito. Sfortunatamente non dispongo della conoscenza in materia di chimica e fisica che mi consenta di esprimere un giudizio fermo, come il tuo. Preciso, però, che non solo rispetto il tuo giudizio, ma sono fortemente convinto che la tua analisi sia esatta. Si tratta di un convincimento un po' fideistico, come vedi, e meno scientifico del tuo - da qui l'uso del mio condizionale. Tutto qui. Certo e' che, se un giorno avro' mai problemi con l'etilometro, e' assai probabile che usero' gli argomenti in questione per una mia eventuale difesa giudiziale. Avendo presente l'enorme quantita' di grane che questo comporta (ma non e' certo colpa nostra).

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enzo zappalà

circa 14 anni fa - Link

caro Fiorenzo, io stesso ho fatto fatica a capire la scienza che c'era dietro (sono un astrofisico e non un medico...). Resta però il fatto che se un lavoro scientifico è pubblicato ufficialmente non comporta un atto di fede, ma deve essere accettato. E' come se uno contestasse la teoria (dimostrata dai fatti) che la Terra è sferica... dicendo: "sembrerebbe sferica, perchè non capisco le motivazioni scientifiche e non posso quindi dire "è sferica"". Il mio era comunque un commento di principio e non di sostanza. E non te ne faccio certo una colpa (anch'io non avrei capito alla prima lettura). Il fatto FONDAMENTALE è che la bibliografia esiste ed è alla portata di tutti (non solo il mio dossier che è solo una traduzione). Il vero guaio è che tutti rimandano agli altri la fatica di capire e di valutare cosa è scienza e cosa è chiacchericcio televisivo. La stessa cosa fanno i giornalisti, gli avvocati, i giudici e la truffa dell'etilometro continua a portare soldi allo stato (si fa per dire...). Come capisco Don Chisciotte!! Se ognuno non si muove e non lotta per non accettare l'apatia e la noncuranza di oggi non ne usciremo mai fuori. ma la TV e i politici ci hanno plasmati e fatti diventare abbastanza idioti da non ragionare più con la nostra testa e quindi da non tentare nemmeno di reagire. E continuiamo a sperare che capiti sempre agli altri...poi vedremo. E' bello parlare di vino, di degustazioni, di luoghi, di tecniche...ma sarebbe ancora più bello lottare per la sua salvezza e per la sua millenaria civiltà!!! Senza lottare in tutti i modi mi vergognerei a titillarmi con le solite esternazioni sul vino e su chi lo fa... ma è solo un mio pensiero, ovviamente....

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Ilaria

circa 14 anni fa - Link

Ciao a tutti, io sono con Enzo Zappalà, a cui vanno tutti i meriti per la ricerca scientifica che dimostra come l'etilometro sia davvero inaffidabile. E' lui infatti che si è messo in contatto con il famoso esperto americano, ne è diventato amico ed ha tradotto per noi i suoi piu' recenti lavori.E' lui che mantenendo i contatti ne ha proposto la venuta in Italia per sostenere alcune conferenze sull'argomento. Per avere ulteriori approfondimenti iscrivetevi al gruppo: http://www.facebook.com/album.php?aid=2044222&id=1624284835&comments=&bcode=emKp5#!/group.php?gid=43356741861&ref=ts siamo gia' quasi 17.000!!! Se volete scaricare il dossier completo per approfondire l'argomento linkate: http://www.aziendagricolasancassiano.it Enzo,grazie ancora. Ilaria

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Gianni

circa 14 anni fa - Link

infatti l'etilometro non serve... è una questione civica: se bevi non guidi! Punto. Avete mai provato ad esempio a guidare dopo aver bevuto anche una sola birra ad esempio ad amsterdam (dove tutti pensano sia tutto possibile!)? Ebbene come sanzione è previsto per gli stranieri l'allontanamento immediato poichè considerato "ospite indesiderato"

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Larry

circa 14 anni fa - Link

Rispondo a Gianni e a quanti dicono “se bevi non guidi”, “tasso 0″… o cose simili: non è solo questione di etilometro impreciso, ma anche che a livello individuale il solo etilometro non dà affatto indicazioni precise sulla pericolosità alla guida. Questo significa che (teoricamente parlando) chi ha 0,51 potrebbe avere una guida più sicura di chi è sobrio (perché va più piano, perché ha meno sonno, perché sta più attento, ecc.). Quindi non è giusto discriminare in base all’alcool bevuto, soprattutto se i limiti sono così bassi.

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Mario Crosta

circa 14 anni fa - Link

Lavoro nei cantieri di costruzione di centrali termiche e impianti chimici, dove ci sono tanti, troppi incidenti sul lavoro per gente che scivola, inciampa, si appoggia male anche a certe altezze. Abbiamo degli ottimi sistemi di sicurezza, molti controllori in campo, ma siamo impotenti con il problema dell’alcolismo, che e’ una malattia sociale e che provoca piu’ della meta’ degli incidenti sul lavoro, anche per un paio di bicchieri al bar prima di timbrare il cartellino. Noi abbiamo messo gli etilometri ai cancelli e tutti i santi giorni chi vuole entrare in cantiere deve passarci davanti e se lo pescano va a soffiare. Se lo trovano alticcio, gli fanno un’altra prova con un altro etilometro i medici dell’ambulatorio da campo. Se viene confermato, non lo fanno entrare al lavoro, lo sospendono per due giorni e danno una multa alla sua ditta. Altri lavoratori, quelli che vanno in altezza (oltre 1 metro, precisa oggi la legge), fanno questo controllo tutti al 100% e tutti i giorni anche in spogliatoio prima di cominciare. Anche i loro capi. Si e’ scelto l’etilometro soltanto perche’ e’ il mezzo piu’ veloce e comunque perche’ fa sicuramente da deterrente. Non perche’ sia il piu’ preciso e affidabile. Sappiamo tutti che ha un margine d’errore troppo elevato. Ma grazie a quello troviamo ancora tutti i santi giorni degli scriteriati che vengono al lavoro un po’ troppo su di giri. Se si ammazzassero o si facessero male da soli… ma il brutto e’ che provocano incidenti gravi anche agli altri, dipende dal tipo di lavoro! Certo che bisognera’ scegliere un altro mezzo piu’ preciso, per esempio il prelievo del sangue, ma la gente dovra’ poi attendere l’esito purtroppo piu’ a lungo prima di accedere al posto di lavoro, quindi dovra’ venire al lavoro molto prima (e chi gli paga le ore di attesa?). Insomma non e’ così semplice questo argomento se si ha a cuore la riduzione degli incidenti sul lavoro. Lo stesso, credo, per i limiti del tasso alcolico del sangue per chi guida. Non si usi l’etilometro se lo si ritiene una macchinetta truffaldina. Ma in quel caso si dovra’ usare il prelievo del sangue fatto sul posto in un ambulatorio mobile attrezzato a disposizione della pattuglia oppure nel piu’ vicino ospedale, quindi il sospetto “brillo” dovra’ perdere molto piu’ tempo per il controllo e per l’esito prima di tornare al volante, ore e non minuti. Lo accetteranno gli automobilisti ed i camionisti? Oppure che si faccia una visita medica sul posto per analizzare a fondo i riflessi della persona con i soliti mezzi diagnostici, come camminare, parlare, eseguire movimenti, ecc., ecc. purche’ condotta da un medico. Sarebbe un’ottima soluzione perche’ fermerebbe anche i drogati e gli ammalati o i troppo stanchi che non reggono momentaneamente il volante. Ma il medico presente a bordo strada costera’ molto di piu’ dell’etilometro. Una settimana di lavoro di un medico costa piu’ di un etilometro a disposizione per qualche anno. Chi li paghera’? Sono disposti gli automobilisti ad un aumento delle tasse automobilistiche per mettere dei medici sulle strade e sulle autostrade a fianco della Polizia Stradale? Perche’ con l’etilometro o senza, i controlli vanno comunque fatti e devono essere efficaci. Ben venga qualcos’altro, insomma, ma finche’ non c’e’ bisogna fare lo stesso qualcosa per fermare chi si mette alla guida con un eccesso di alcool nel sangue, non soltanto gli ubriachi fradici. Il codice penale deve prevedere il reato di omicidio volontario per chi viene pescato con il tasso alcolico superiore al consentito dopo aver provocato un incidente mortale. E quello di lesioni volontarie nel caso di incidente che causa ferimenti e/o mutilazioni. In Italia, invece, vengono considerati attualmente soltanto dei reati colposi, quindi preterintenzionali. La differenza invece e' notevole, a parte le pene che sono senza dubbio superiori: viene ribadito il principio che uno che si mette al volante brillo, alticcio o ubriaco e' comunque un potenziale assassino volontario, lo e' coscientemente e non e' soltanto uno pirata della strada che non sa di poter uccidere o di mutilare quelli che incrociato per caso sulla sua strada. Introduciamo lo stesso principio anche in Italia se vogliamo poi andare pure a discutere sui vari strumenti di misura del tasso alcolico, ciascuno con un proprio spettro di errore, di affidabilita', di prontezza d'uso e di deterrenza. Altrimenti combattere l’unico strumento adottato oggi diventerebbe solo una campagna a favore dell’alcoolismo al volante.

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Larry

circa 14 anni fa - Link

Rispondo a Mario Crosta. Capisco le tue/vostre buone intenzioni nei cantieri, ma quanto affermi mi fa rabbrividire!! Tu dici: "Si e’ scelto l’etilometro soltanto perche’ e’ il mezzo piu’ veloce e comunque perche’ fa sicuramente da deterrente. Non perche’ sia il piu’ preciso e affidabile. Sappiamo tutti che ha un margine d’errore troppo elevato." Ora, nel mondo dei cantieri forse le multe sono più contenute, non puoi fare un paragone del genere con il codice stradale. In questi anni le pene per chi risulta in stato di ebbrezza si sono rivelate pesantissime, tali da poterti rovinare la vita (si sono registrati anche diversi casi di suicidio tra le persone multate con l'etilometro). Quello che mi chiedo è: com'è possibile accettare che in un paese civile tali punizioni vengano inflitte senza dimostrare con prove certe ed inconfutabili la pericolosità dell'individuo alla guida?! Sono d'accordo che ci sia un problema da risolvere, perché non è accettabile che ci siano tanti morti sulle strade, ma il fine non dovrebbe (in teoria) giustificare i mezzi. Poi dici: "Il codice penale deve prevedere il reato di omicidio volontario per chi viene pescato con il tasso alcolico superiore al consentito dopo aver provocato un incidente mortale. E quello di lesioni volontarie nel caso di incidente che causa ferimenti e/o mutilazioni.". Ma scusami: se un poveraccio che ha bevuto qualche bicchiere è perfettamente in grado di guidare ma gli scoppia una gomma ed invade la corsia opposta provocando la morte di qualcuno, tu lo vuoi condannare per omicidio volontario? Allora perché non proponiamo l'omicidio volontario anche per chi provoca incidenti mortali eccedendo i limiti di velocità? Mi vorresti dire forse che eccede i limiti per sbaglio, senza accorgersene? Scusami per il tono un po' deciso di questo messaggio, ma proprio certe cose non riesco a capirle!

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Salvatore

circa 13 anni fa - Link

Mi intrometto su questa discussione che trovo molto interessante. I vostri punti di vista e le argomentazioni sono molto serie. Ma un punto forse per alcuni e' stato tralasciato. Vi chiedo soltanto se qualcuno di voi si e' mai trovato di fronte qualcuno che con l' etilometro risultasse piu' di 1,50 o 2 g/l. Forse sono un po di parte, in 10 anni di esperienza il tasso alcolemico rilevato con l'etilometro e' risultato sempre inferiore rispetto il controllo alcolemico con prelievo ematico. Vero e' che l etilometro puo' essere non attendibile, ma a quanto pare e'piu favorevole all utente controllato. Le pene, inoltre. sono state aumentate per il forte allarme sociale che ha provocato. Il limite abbassato per omologarci agli standar europei. Nn mi ritengo un perbenista ne sono contro il bere, ma qualcosa bisogna fare, i controlli sono giusti e le pene a mio avviso valide anche come deterrente. E' una questione di civilta', se bevi non guidi.stop. Ma ci vuole tanto? E non polemizzare su quanto sia valido il controllo, se la macchina sia tarata correttamente e cose simili. Scusate lo sfogo, ma non tutti bevono consapevolmente, i rischi sono tanti e non ce ne rendiamo conto. io purtroppo so cosa vuol dire

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Larry

circa 13 anni fa - Link

Salvatore, non concordo con tutto quello che dici ma apprezzo comunque il tuo intervento pacato e costruttivo. E' giusto usare (cito le tue parole) delle "pene a mio avviso valide anche come deterrente" per proibire a tutti una determinata cosa, quando se tu stesso dici "[..] non tutti bevono consapevolmente [..]" significa che in molti viceversa bevono in modo consapevole? Pene quindi elevate che rischiano di colpire anche chi beve in modo consapevole? A mio avviso civiltà significa distinguere i singoli casi (tramite test, riflessometro, ecc.) e punire in modo direttamente proporzionale al pericolo causato, senza correre il rischio che qualcuno paghi le colpe di altri. Tra l'altro, perché non dire con maggiore forza che se qualcuno beve oltre le proprie possibilità (data la campagna mass-mediatica che c'è in atto mi pare difficile che possa affermare di non essere stato informato sugli effetti dell'alcool...!) la colpa è LA SUA come persona e non dell'alcool che se non lo tocchi se ne sta chiuso dentro una bottiglia? E' il punto di vista che cambia. Perché poi a rimetterci sono anche tutti i bevitori consapevoli che devono fare mille calcoli (impossibili tra l'altro da compiere con esattezza) per sapere se sono sopra o sotto 0.5 e se sbagliano pagano carissimo anche se andavano ai 40km/h... senza che nessuno tra l'altro dimostri tramite prove reali (riflessi, equilibrio, ecc.) che loro fossero effettivamente pericolosi. Una nota: riguardo ai valori dell'etilometro più bassi rispetto alle analisi del sangue: ho letto tempo fa (se non sbaglio nel materiale fornito da Enzo che invito eventualmente a precisare o correggermi) che poteva dipendere anche dal mancato uso di anti-coagulante... sai se questo può essere il caso?

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