Alcolici e minorenni: il proibizionismo è migliorabile

di Fiorenzo Sartore

C’è questa discoteca genovese, l’Albikokka, che ha il suo quarto d’ora di celebrità: tra i clientes (o le cubiste) può vantare nientemeno che Ruby Rubacuori (facciamo che non avete bisogno della spiega su chi sia). E’ la stessa Albikokka celebre per aver servito alcolici a minorenni? Sì che lo è. Dice Repubblica del 23 febbraio 2010: “Il barista è stato pizzicato mentre metteva in mano un chupito ad uno studente di 14 anni. Insieme al barista, è stato denunciato anche il legale rappresentante del locale per violazione all’articolo 689 del codice penale che punisce chi somministra alcolici ai minorenni”.

Con quest’aria da “tolleranza zero” sugli abusi alcolici, potevamo aspettarci la Cayenna per il management. Pure la discoteca rasa al suolo con semina del sale sulle macerie. E invece marameo, questo è il neoproibizionismo italian way, con ampi spazi di miglioramento. Non vorremmo dire “noi l’avevamo detto” ma (tanto per cambiare) noil’avevamodetto.

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

7 Commenti

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Dopo una prima lettura frettolosa, a cui seguirà forse una seconda più approfondita e forse no, una domanda sorge spontanea nella mente di una madre di quindicenne brufoloso usufruente di una paghetta mensile di 30 Euro "Cosa ci fa un quattordicenne in una discoteca come l'Albikokka, che si suppone apra in tarda serata e come ha potuto pagare l'ingresso e relativa consumazione?"

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

A 10 anni in palestina sanno montare e smontare un fucile mitragliatore, mentre noi pensiamo che i quindicenni siano dei bimbi incapaci di infilarsi nell'Albikokka

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Già Mario proprio così, mio figlio palestinese sa montare e smontare un fucile perché suo padre o suo zio glielo hanno insgnato e tutti i suoi compagni si dedicano alla stessa attività. E' possibile che per il suo entourage culturale ed esistenziale la familiarità con le armi sia considerata normale. Mio figlio italiano forse saprebbe anche infilarsi all'Albikokka, ma ha dei genitori che provvedono a fornirgli delle alternative, e non tutti i suoi compagni considerano l'Albikokka e lo sballo con il chupito il modo miglior per passare il sabato sera. Non é considerato normale ed infatti la notizia finisce sui giornali. Sono discorsi qualunquisti, anche oggi sul Corriere della Sera c'era un articolone sulla "cotton wool generation", la scoperta dell'acqua calda. Tornando al proibizionismo, non mi sembra che in passato abbia avuto un gran successo. La dipendenza da alcol é un grandissimo problema, ma il binge drinking é solo uno degli aspetti. Per me é molto serio il fatto che ci siano tanti "alcolisti" adulti, e che la loro dipendenza sia ancora mascherata dietro l'aspetto buffo e conviviale, oppure si nasconda dietro le ore solitarie di tante donne. La soluzione certo non la conosco, ma sono due volte madre e ho cresciuto i miei figli in un ambiente in cui la bottiglia a tavola é una presenza normale. Certo ai miei ragazzi piacciono un milione di cose che a me invece repellono, però almeno sull'alcol (io preferisco chiamarlo vino) hanno una visione sana e per niente trasgressiva.

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Si possono fornire tutte le migliori alternative di questo mondo, ma al fascino della trasgressione e' molto difficile resistere e lo si fa ad insaputa dei matusa

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Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Anche su questo aspetto ho i miei dubbi. Più che la rabbia della trasgressione che ha accompagnato i nostri anni giovanili a me sembra che adesso ci sia il desiderio di stordirsi per vincere la noia che permea la vita piatta e consumistica della nostra società. Oddio, che fraseggiare qualunquista! Chiedo scusa. Tornando all'Albikokka e al quattordicenne, mi sembra che ci si nasconda dietro al solito dito, dal video si capisce che i responsabili della discoteca fossero benissimo a conoscenza della minore età della ragazza o che non gliene fregasse niente, si capisce che le ragazze che fanno una scelta come quella di Ruby, non abbiano alcun brivido morale, solo la voglia di diventare protagoniste e trovano terreno fertile fra gli adulti che sono ben felici di farglielo fare. I controllori controllano e puniscono in un modo che non serve a nulla e sfiora solo la prima pelle di un sistema che fa comodo a tanti. Torno infine alla domanda originaria, che ci fa un ragazzino quattordicenne in un posto del genere e chi gli ha dato i soldi? Dove sono i suoi genitori? PS Mio figlio é appena uscito con dieci euro in tasca per andarsi a prendere una pizza al taglio con gli amici, non ci sono discoteche nel raggio di 100 km, non c'é bisogno di prendere il motorino e tutti lo conoscono, basterà? Firmato, con affetto, Matusa (ma che parola obsoleta!)

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Mario Crosta

circa 13 anni fa - Link

Ti auguro allora di non cadere mai "dalle nuvole", con lo stesso affetto. Un genitore e' come un arco e un figlio e' come una freccia. Se non si fa tirare prima da qualcun altro, verra' il momento in cui sarai tu a lanciarlo il piu' in alto possibile e allora potrai soltanto sperare che cada bene, anche se non vedrai dove, ma altro non potrai piu' fare.

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kenray

circa 13 anni fa - Link

intanto locali come questi andrebbero chiusi una volta pizzicati con il 14enne al bancone con un mojto poi bisognerebbe frustare i genitori che permettono al figlio di andare in disco a 14 anni la sera inoltre punizioni speciali per gli adulti alticci al volante. la legislazione inglese mi sembra buona quelli bevono sempre tanto ma almeno i danni vengolo limitati (inutile tentare di farli smettere, al massimo si può tentare di farli ragionare sul perchè bevono) io sono per "colpirne duro uno per educarne 100"

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