Vino al cioccolato, falso o cinese? Nel dubbio fate come Obama: bevete alla cieca

di Elena Di Luigi

PRWEB. La gara si chiama Zero to Hero Winemaker Awards ed è aperta agli aspiranti winemakers della Gran Bretagna. L’idea è del dettagliante online Naked Wines che firmerà con il vincitore o la vincitrice un contratto di 50 mila sterline per vendere i vini prodotti. Questa è anche una prima selezione per partecipare poi ad un’altra competizione più globale che coinvolgerà anche la Francia, la Spagna, l’Argentina e l’Australia. In questo caso il premio in palio equivale a 500.000 dollari da investire nella produzione di vino. Anche i consumatori possono partecipare alla manifestazione in qualità di giudici e vincere un viaggio intorno al mondo. Lo slogan dell’iniziativa dice che “Da Zero a Eroe” dà ai winemakers emergenti la possibilità di essere giudicati per il vino prodotto piuttosto che per la grandezza del loro portafoglio.

NEW YORK TIMES. La notizia imperdibile della scorsa settimana è stato l’arresto a Los Angeles di Rudy Kurniawan, l’esperto di vini accusato dall’FBI di contraffazione per un totale di 1.3 milioni di dollari. Paul Wasserman, uno dei suoi business partners dice di spiegarsi solo ora certi comportamenti del collega che un tempo gli erano strani anche se giustificabili visto la sua reputazione. Per esempio, dice Wasserman, ogni volta che Kurniawan ordinava un vino costoso al ristorante chiedeva sempre in regalo la bottiglia vuota, oppure si faceva spedire i vuoti a casa dicendo che un architetto gli stava realizzando un progetto per metterli in esposizione. Paul Wasseman ha creduto alle accuse dell’FBI solo dopo aver visto le foto del laboratorio e delle attrezzature con cui Kurniawan ha prodotti i falsi, ma ribadisce che è un vero intenditore di vini infatti bastava la sua presenza a far lievitare i prezzi a un’asta di Sotheby’s di New York.

THE DRINK BUSINESS. Non ci sono contraffazioni invece nella produzione di un vino che sta spopolando in USA e GB chiamato Chocolate Shop. Si tratta di un blend di uve bordolesi prodotte in California e arricchito con della cioccolata naturale e zucchero. Nel 2011 gli americani ne hanno bevuto 1.2 milioni di bottiglie mentre in GB nel 2012 si prevede una vendita complessiva di 50.000 casse. La Spagna sta pensando al Tempranillo come uva da far sposare al cioccolato e l’Australia ci proverà con lo Shiraz. L’Italia che varietà suggerisce?

BUSINESS WEEK. Domaines Baron de Rothschild Lafite ha iniziato a Penglai, nella provincia cinese di Shandong, la costruzione di una nuova cantina, la prima in suolo asiatico. L’obiettivo è quello di produrre con partners locali quei vini di cui la seconda economia mondiale è così ghiotta. La tenuta comprende 17,3 ettari con un investimento di 15.8 milioni di dollari solo per il debutto. Per restare sui numeri, Vinexpo prevede che entro i prossimi tre anni la Cina diventerà il principale mercato vinicolo mondiale con un aumento di consumo procapite del 54%.

BUSINESS WEEK. La Casa Bianca ha sollevato l’embargo sui vini serviti alla cena ufficiale che Barack Obama e consorte hanno offerto al primo ministro britannico David Cameron e consorte in visita ufficiale in USA. È stato così inaugurato un nuovo protocollo che è quello di comunicare alla stampa i vini della lista ad evento avvenuto. La decisione è stata presa dopo che uno dei vini scelti per la cena ufficiale in onore del presidente cinese Hu Jintao, un Cabernet Sauvignon prodotto nello stato Washington, era passato da un prezzo al dettaglio di 115 dollari a 399 dollari dopo che la Casa Bianca aveva reso noto di volerlo sevire in quella occasione, creando così non pochi disagi con le altre etichette americane. Ma veto sui vini a parte per tutto il resto la trasparenza resta di rigore tanto che la Casa Bianca ha istituito un sito – www.ethics.gov – dove i cittadini possono controllare le spese fatte dentro fuori e intorno all’edificio presidenziale. Alla cena di stato gli Obama e i Cameron hanno bevuto un Peter Michael Chardonnay e un Leonetti Cellar Cabernet Sauvignon.

1 Commento

avatar

Nelle Nuvole

circa 12 anni fa - Link

Peccato che i post compilati da Elena Di Luigi vengano presi sottogamba dai lettori intravinosi. Riportano sempre notizie pregne di significato. Per esempio la prima: c'è un dettagliante, cioé un commerciante di vini on line dal nome attizzante di Naked Wines che si può permettere di dispensare 50 mila sterline a un qualsiasi aspirante winemaker britannico, comprandogli il vino per poi rivenderlo. Chiamiamolo patriottismo. La stessa NW, così ci dice la Di Luigi, è disposta ad allargare la competizione con un premio di 500 mila sterline per incentivare la produzione di un'azienda francese, spagnola, argentina o australiana. E l'Italia dov'è? A votare saranno anche i consumatori, incentivati dalla possibilità di vincere un viaggio intorno al mondo. Mi piacerebbe tanto conoscere il Signor Naked Wines, ma tanto tanto.

Rispondi

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.