Vinitaly 2012 | Assaggi preliminari di Vinitaly.com, tra un logo sottosopra e un bug mobile
di Fiorenzo SartoreCosa fa un abitante della rete quando prepara le fasi preliminari del Vinitaly? Smanetta con la home page della fiera veronese. I preliminari sono una gran cosa, ma the real thing, immagino, sarà più interessante. Per adesso, mi limito a guardare. Tra le novità di questo Vinitaly c’è il calendario sovvertito, con partenza domenicale (25-28 marzo) ed un giorno in meno sul totale. Ma il fatto di gran lunga più supercool è la destinazione di un’area specifica alla galassia bio-vinoverista: “Vivit è il salone che quest’anno Vinitaly dedica, per la prima volta, ai vini naturali prodotti da agricoltura biologica e biodinamica. Lo spazio sarà allestito al 1° piano del Palaexpo, ingresso A2”. Trovo encomiabile lo sforzo dialettico degli addetti alle PR veronesi, che sono riusciti ad esprimere l’ineffabile, siccome la terminologia che pure io uso volentieri (“bio-vinoverista”) è un tentativo di circoscrivere a parole un gruppo eterogeneo per finalità e caratteristiche. Alla fine, quando si parla in real life di loro, si balbettano cose come “I produttori bio, sai, i vini veri… insomma quelli là”. Chiaro che quelli là non poteva avere posto nella home ufficiale della maggiore fiera italica, quindi complimenti all’estensore. Tuttavia, se posso fare un’obiezione (e posso, siccome qui noi bloggah ci autorizziamo da soli) dirò che quel logo sottosopra, boh, non mi convince. “Vigne, vignaioli, terroir” è un discreto claim – oddio appena prevedibile – ma perché l’avete messo sottosopra? Con la mia cervicale, signora mia. Scherzi a parte, in home quella scritta rovesciata non ci fa un figurone. My 2 cents as usual.
Sia come sia, questa svolta bio della Fiera di Verona è una roba che salutiamo, in moltissimi, con grande favore. Sicuramente Intravino apprezza l’unità di azione, luogo e tempo che consegue alla reunion delle anime sparse del vino. Sul piano personale, mi auguro che il Palaexpo del Vinitaly accolga nei prossimi anni gli espositori che si trovano a Cerea o Villa Favorita, se non altro perché i buyer sono a Vinitaly, e “il vino si fa per venderlo” (cit). Prendetelo come un augurio. Intravino, inoltre, è in grado di affermare che le adesioni al Palaexpo stanno avendo un notevole successo, al punto tale che (pare, si dice) l’elenco presente sulla pagina specifica è incompleto.
Ma parliamo di cose appassionanti? I convegni, li consulto sempre con grande attenzione. I titoli, intendo, quelli li leggo tutti, poi mi riprometto di andare almeno a due-tre, poi li salto ogni anno, poi ho dodici mesi di tempo per pentirmi fino al Vinitaly successivo, e ricomincia il giro. Nella consueta modalità net-centrica di cui sopra, ho cercato tra i topic ed ho trovato un numero di convegni sui temi della rete prossimo allo zero. Oibò. Lunedì ci sarebbe una cosa titolata “L’impronta digitale del vino – Liste dei vini digitali, social network, mobile marketing, prenotazioni online: impatti, testimonianze, scenari” (qui il Pdf) che ha tra i relatori Pamela Guerra, “Consulente Comunicazione e PR nel mondo wine&food”. E potrebbe essere cool. Poi c’è un incontro dal titolo un po’ più attrattivo, “Lo sviluppo della rete nel settore vitivinicolo: innovazione e nuove opportunità” (niente Pdf, ma dice che le pagine sono “in continuo aggiornamento”). Peccato che questa iniziativa sia stata piazzata l’ultimo giorno di fiera, mercoledì, alle 15, cioè a tre ore dalla chiusura, quando verosimilmente quasi tutti avranno fatto le valigie. E’ bello vedere che per quanto riguarda Internet, alla Fiera di Verona, tutto sommato è sempre il 1995.
Per non fare il solito rompiscatole, avrei chiuso con una nota positiva. La sezione dedicata al catalogo online pareva quasi ben fatta, con l’identificazione, sulla mappa, dell’area fieristica dove risiede lo stand. Peccato che il flash renda impossibile disporre dei dati (niente copia e incolla). Quando poi ho aperto la loro home da cellulare, mi sono cascate (le braccia). Al momento si ottiene solo questo: un redirect su mobile.vinitaly.com, che risulta essere un dominio scaduto. Significa che in fiera non riusciremo a consultare il catalogo via cellulare? Ditemi che è uno scherzo. Ecco, se qualcuno nella stanza dei bottoni veronese adesso potesse provvedere.
Update del 21 marzo: vinitaly.com appare “dominio scaduto” anche via browser ordinario. Ovviamente Google punta su quel dominio per ogni ricerca. Funziona solo www.vinitaly.it, che Google ancora non ha inserito tra i risultati di ricerca. A tre giorni dall’inizio della fiera. Pare normale?
Ri-update delle 14.40: tutto è tornato alla normalità, pure la versione mobàil che ora punta su mobile.vinitaly.it. Ed il sistema di ricerca funziona. Bravi, la fattura dove la mando? Per quello non accreditano i blogger a Vinitaly, perché siamo fondamentalmente dei rompitasche.
11 Commenti
Lucia Bellini
circa 12 anni fa - Linktanto la rete sarà così intasata che i cellulari nemmeno riusciranno ad accendersi.
RispondiNiccolò Benvenuti
circa 12 anni fa - LinkSvelato l'arcano: attualmente è attivo solo il dominio Vinitaly.it mentre il .com pur non essendo scaduto risulta "morto", come si vede
RispondiFiorenzo Sartore
circa 12 anni fa - Linksi', tecnicamente il .com non puo' essere definito "expired" visto che e' on, tuttavia il .it redirige sul mobile.it che e' altrettanto inservibile: http://mobile.vinitaly.it/
RispondiAlessandro
circa 12 anni fa - LinkFlash è la rovina del web.
RispondiGiacomoPevere
circa 12 anni fa - LinkConcordo al 95%, lasciamo un 5% a chi sà usare flash e fà delle cose da sballo. Il catalogo del vinitlay quest'anno almeno funziona...
RispondiAlessandro
circa 12 anni fa - LinkNaturalmente. Flash è una rovina quando viene usata in maniera così invasiva. Il testo è meglio lasciarlo in html, così l'utente può copiarlo. Perlomeno, il menù funziona bene e anche la barra di ricerca per le tipologie di vino è reattiva.
RispondiFabio Ciarla
circa 12 anni fa - LinkBe' anche se siamo al 1995 credo che l'appuntamento sull'Impronta Digitale non possiamo perdercelo... Anche per dare fiducia a chi, nonostante tutto, prova a svecchiare l'ambiente!
RispondiLizzy
circa 12 anni fa - LinkIl Vinitaly si rinnova e rivoluziona, anch'io voglio fare altrettanto. Per anni - molti anni - non sono mai riuscita a bere più di un bicchiere (d'acqua, per altro) in 5 giorni di fiera, passando da un convegno a una conferenza come un bolide impazzito. Quest'anno ho deciso: zero convegni/conferenze, solo assaggi. Quelli dei vini di cantine amiche. Che sono tanti, cavolo. Mi sa che 4 giorni non mi bastano. :-)
RispondiFrancesco Maule
circa 12 anni fa - LinkMa figurati se ci togliamo sta goduria! http://www.youtube.com/watch?v=N9W1EpxspXU&feature=youtu.be Auguro a voi lunga vita e successo, cosi' come al mio compaesano Zonin che vi ospita. Auguro buone bevute a Vinitaly, Cerea e Villa Favorita! Pero' augurarci di venire al Vinitaly non e' un buon augurio e i malauguri non li fanno gli amici... Infine una precisazione mi sembra doverosa: non e' il Vinitaly a fare una svolta bio naturista, ma quei produttori che hanno voluto questo spazio l'hanno pagato e gli sono stati fatti dei servizi. L'ente fiera vende spazi e offre servizi. Non fa svolte bio. A farle sono stati quei produttori che hanno deciso di presentarsi li', auguri anche a loro di successo.
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