Vini al G8 | Mi si nota di più se non ci sono

di Fiorenzo Sartore

atavolaProbabilmente ne avete abbastanza di racconti su quel che s’è mangiato e bevuto al G8. Oppure no; in questo caso, ecco la scelta dei vini abruzzesi (PDF) e dei restanti italiani (altro PDF) curata dal Gambero Rosso.

Se scorrete l’elenco delle aziende, e se siete vinofanatici quanto basta, noterete, oltre a bei nomi e qualche industria, l’assenza di produttori cult sul genere Biondi Santi. Se ne sono accorti anche quei cattivoni dei forumisti del Gambero; nella discussione è intervenuto il direttore della rivista, Daniele Cernilli, precisando: “abbiamo mandato l’invito a partecipare con uno o più vini ad aziende che avevano conquistato i tre bicchieri quest’anno, ed inviando solo del prodotto. Lo abbiamo fatto all’ultimo momento perché la cosa ci è stata chiesta solo un mese fa. Quindi ci sono le aziende che hanno aderito nei tempi stretti concessi”. Questo e altri interventi confermano che i vini per i pranzi e le cene al G8 siano, comunque, quelli di aziende che hanno acconsentito ad inviarli gratuitamente. Alcuni si sono spicciati visti i “tempi stretti”, altri ne sono rimasti fuori.

Ora, se il G8 “food” è vetrina per le eccellenze, la redazione last minute e il meccanismo volontaristico della “carta dei vini” lasciano un po’ stupiti. La fornitura gratuita, sul modello di alcune cene da condotta Slow Food, non sembra un sistema particolarmente brillante per offrire il meglio. Gli enti governativi che hanno organizzato il G8 dovevano forse pensare anche ad una scelta più critica, non contando solo sui donatori; per farlo serviva una sensibilità politica alle cose food che (bisogna precisarlo?) non abbonda. Se l’alternativa è una carta dei vini redatta da Michela Vittoria Brambilla, ecco che le donazioni volontarie gestite dal Gambero diventano il migliore dei mondi possibili; gli ospiti, del resto, sembrano soddisfattissimi.

[Immagine lietamente scippata a Dissapore]

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Fiorenzo Sartore

Vinaio. Pressoché da sempre nell'enomondo, offline e online.

17 Commenti

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Franco Ziliani

circa 15 anni fa - Link

Reputo molto discutibile, ancora nel 2009?, la "genialata" di scegliere i vini "tre bicchierati" (buona roba, ma anche tanta roba molto discutibile) per il G8 e di affidare al solito Gambero rosso il controllo delle operazioni (si può sapere chi ha avuto questa "brillante" idea?). Ma se l'alternativa fosse stata rappresentata da una carta dei vini firmata Michela Vittoria Brambilla, alias Ministro del turismo, avremmo avuto una carta dei vini con il farfallino, vista la presenza nella speciale commissione enogastronomica ministeriale del noto presidente del Club di Papillon. E non so se questa ipotetica alternativa avrebbe portato a risultati migliori... Quanto alla fornitura dei vini "gratis et amore deo", queste sono prassi che in tempi di magra come questi non so quanto possano essere gradite, alle aziende...

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Luca Risso

circa 15 anni fa - Link

Dai, su, onestamente, ma a quelli del giotto importa davvero che vino si beve? E dovrebbero preoccuparsene e/o scandalizzarsene? Una selezione dignitosa non è più che sufficiente? Nei giotto francesi scorre a fiumi DRC? Luk

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Riccardo Francalancia Vivanti Siebzehner

circa 15 anni fa - Link

Io, da completo ignorante della questione, sono convinto che la scelta dei "tre bicchierati" sia stata la più semplice di tutte: niente arrovellamenti di cervello per scegliere tizio piuttosto che caio, nessuna necessità di avere conoscenze dirette dei vini da scegliere, nessuna necessità di avere esperienza ed essere qualificati... si apre la Guida, si scelgono i "tre bicchierati" ed ecco fatto, alla mago Merlino, spunta la lista dei vini. Avrei saputo farla anch'io, senza il minimo indugio! In effetti, concordando con quel che dice Luca, la strada facile e sgombra di ostacoli, visto anche il non molto tempo a disposizione, proprio per le particolari tempistiche può anche andar bene. Che ciò non divenatasse una prassi però, perchè nel pdf dei "restanti italiani", per il mio parsonalissimo gusto, una decina sarebbero da tenere in cantina, a far numero. Ric.

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Giuliano Abate

circa 15 anni fa - Link

Questa dei vini dati in cambio pubblicità (perchè di questo si tratta) non mi scandalizza particolarmente essendo ormai prassi consueta e consolidata con indubbi vantaggi da ambo le parti. Diiverso il discorso dell'opportunità della scelta. Se è vero che bastano piccole cose per dare segnali concreti ditemi voi quanto,economicamente, può incidere pagare dei vini sul totalone (a molti zeri) della spesa di questo vertice. Scegiere un vino,magari di un produttore meno noto, e pagare in soldoni lo sforzo che ogni giorno fa per tirare avanti non è forse un piccolo ma concreto segnale di incoraggiamento?

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Franco Ziliani

circa 15 anni fa - Link

ma l'Albea é quella (semisconosciuta) azienda pugliese, cotarellata, ça va sans dire, che era inopinatamente stata selezionata con i suoi vini anche in occasione del flop (Vizzari dixit) di Italissima a Bordeaux? E questa sarebbe l'eccellenza italiana da proporre con orgoglio in assaggio ai potenti della terra convenuti per il G8 abruzzese?

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andrea petrini

circa 15 anni fa - Link

Buongiorno a tutti, io sono il cattivone che ha chiesto lumi a Cernilli circa la scelta del vino. PEr quanto rigurda Albea mi è stato risposto che è stata una delle poche aziende ad aver risposto al'invito di fornire i vini e, tra quelle poche, è stata la più generosa visto che ne ha dati ben cinque. Gli altri che hanno dato solo un vino sono stati perciò dei pidocchiosi... Sul mio blog trovate altri approfondimenti sulla discussione col direttore

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Fiorenzo Sartore

circa 15 anni fa - Link

Per la precisione il cattivone approfondisce qui: http://percorsidivino.blogspot.com/2009/07/cernilli-fa-chiarezza-sulla-lista-dei.html Grazie Andrea :)

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andrea petrini

circa 15 anni fa - Link

Fiorenzo non importava il link, conta la sostanza :)

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Franco Ziliani

circa 15 anni fa - Link

certo che Aldea ha dato cinque vini e che non avrà trovato obiezioni a fornirle gratis! Troppa grazia Sant'Antonio, quando potrà capitare un'altra occasione del genere dove godere, per grazia di Riccardo, delle luci della ribalta?

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andrea petrini

circa 15 anni fa - Link

infatti è quello che ho scritto sul gambero, alla fine Aldea con cinque vini ha fatto un figurone e magari i capi di Stato hanno pure pensato di aver di fronte una delle aziende principali italiane...mah

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Franco Ziliani

circa 15 anni fa - Link

Andrea, come diceva il grande Totò: ma mi faccia il piacere! "Una delle aziende principali italiane" quella? Ma nemmeno il Michel Rolland de noantri ce crede...

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Vignadelmar

circa 15 anni fa - Link

Io penso che il fatto che il Governo (o chi per lui) abbia affrontato tardi ed in questa maniera il problema di quali vini servire durante il G8 la dica lunga su quanto tenga in considerazione l'intero comparto produttivo enoico italiano. Eh si, accidenti !! Perchè pretendere in un mese di organizzare il bere di un summit come quello è scandaloso. Ancor più scandalosa secondo me è la pretesa che le Aziende interessate lo fornissero gratuitamente. Ma come, questi incontri costano una marea di soldi, si organizzano con anni di anticipo ed al vino non ci pensa nessuno e lo si vuole gratis ?? E' uno schifo, vero schifo. Con una minima e maggiore organizzazione si sarebbe potuta organizzare una carta della vera eccellenza vinicola italiana, si sarebbero potute acquistare le bottiglie necessarie e si sarebbero serviti veramente i grandi vini italiani (non voglio dire che alcuni di quelli presenti non lo siano). Quanto sarebbe potuto costare tutto ciò? Credo, percentualmente ai costi complessivi, quasi niente. Ma del vino evidentemente non frega niente a nessuno, allora è meglio organizzare una bella colletta fra Produttori e proporre acriticamente quello che questi ci invieranno.....una bella figura da morti di fame !!! Ciao

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Franco Ziliani

circa 15 anni fa - Link

vignadelmar dillo che per te bastava servire Gaja, di qualsiasi tipo, vini prodotti in Piemonte, a Montalcino o a Bolgheri, (tanto non fa molta differenza) abbinati a qualsiasi cosa, l'importante é che fosse Gaja e avremmo fatto un figurone! E dillo, se hai il fegato di farlo, che se al posto del governo di "Papi" ci fosse stato ancora il prode Prodi, al G8 si sarebbe bevuto meglio. Lambrusco per tutti e via andare!

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Vignadelmar

circa 15 anni fa - Link

Beh, per quanto tu possa essere critico nei confronti della produzione del Giove Tonante dell'Enologia Italiana, sarai d'accordo con me che i suoi vini avrebbero fatto una miglior figura rispetto a molti di quelli che ho visto in elenco. In ogni caso, per farti stare tranquillo, non era li che volevo andare a parare...e tu lo sai bene! Trovo veramente che la questione vino in un simposio così importante, per uno Stato che fa del vino uno dei comparti export maggiormente positivi, sia stata affrontata con un disarmante dilettantismo e piccineria culturale. Io avrei calcolato per tempo una cifra da spendere poi avrei delegato qualcuno ad eseguire delle scelte mirate, di qualità ed assoluto valore. Ciao

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Franco Ziliani

circa 15 anni fa - Link

sono d'accordo, direi su tutto, anche sui vini del tuo idolo, con te Luciano. La solita improvvisazione all'italiana: e poi dicono che hanno a cuore i temi dell'agroalimentare e pensano che il vino sia una delle punte di diamante del made in Italy. E poi propongono in degustazione i vini, cotarellati, di Aldea. Gaja sempre piuttosto, senza esitazioni...

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Francesco Fabbretti

circa 15 anni fa - Link

Effettivamente di un sacco di vini, leggendo la lista, mi redo conto che si poteva farne a meno. Disgraziatamente il nostro Belpaese (è ancora tale????) ha il pessimo vizio di vivere di rendita, senza un minimo di interesse per la cura e/o la promozione delle eccellenze che nonostante tutto vi prosperano. Trovo tutta la situazione descritta poco scandalosa poichè, ahimè, molto "italiana"; in primis quel senso di tracotante sicurezza con cui siamo convinti che "poco importa, tanto in un modo o nell'altro si aggiusta tutto in corsa". p.s. per ulteriori informazioni sull'approssimata preparazione di questo G8 chiedere allo sherpa statunitense...

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