Viaggio in Sicilia | Vittoria e l’anfora come incubatore del Cerasuolo e del Frappato

di Andrea Gori

Non c’è viaggio in questa zona della Sicilia che non cominci dalle anfore di Cos e dalla suggestiva anforaia, forse la più grande al mondo. Il motivo non è la moda, o il fatto che questi recipienti siano il passato e il futuro del vino assieme, quanto il fatto che quello che sta accadendo in questa zona è un rinascita che passa attraverso un incubatore, un involucro protettivo e legato alla terra come lo è l’anfora.

Di volta in volta l’incubatore-anfora interessa imprenditori di lungo corso come Giambattista Cilia, Cirino Strano e Giusto Occhipinti (i tre fondatori di COS nel 1980). Questi vedono nell’originalità della proposta (etichette, bottiglie, tecnica) e nella bellezza architettonica e paesaggistica il rilancio di una zona vocata – e tuttora imprigionata – alla produzione di uva da tavola. Oppure l’anfora è Arianna con la sua energia, la sua voglia di fare, la capacità di bruciare le tappe, di azzeccare il momento giusto, con il carisma tutto particolare che emana.  O ancora l’anfora è la grande azienda agricola come Valle dell’Acate di Gaetana Jacono e Francesco Ferreri: pragmatismo, senso della realtà, capacità di leggere i mercati.

Tre realtà che non potrebbero essere più diverse, ma che ciascuna  a modo suo e con i propri vini contribuiscono a far rinascere interesse e passione attorno ad un uva come il Frappato: il bianco tra i rossi siciliani, l’ultimo cui penseresti quando ti si chiede di dare mosti e vini scuri concentrati e iperprofumati. E che ha dovuto aspettare il surriscaldamento globale, i gusti per il vino fresco profumato e chiaretto, per affermarsi.

Arianna Occhipinti lo legge immediatamente e lo porta quasi a compimento (illuminante in talsenso questa verticale di Frappato) dove il 2010 e ancora di più il 2011 si ergono a paradigma per quest’uva e per molti vini rossi italiani a venire, con aromi limpidi, floreali, di rosa e viola, di ciliegia, un lieve vegetale simpatico, alloro, cedro candito, cannella, pepe lieve con bocca sospesa ma leggera , fresca, diretta, ed un pizzicore tannico e sensazioni di legno elegante.

A Cos spetta il merito di essere tra i precursori sia sul Frappato che si presenta terroso e floreale, appena salato, resina e musk, bocca fresca tipica con bella acidità e finale lungo ma soprattutto sul Cerasuolo: davvero uno dei più grandi esempi mai assaggiati, il loro 2009, con spezia e frutto mirabilmente assemblati.

Valle dell’Acate sconta un’impostazione più classica, da azienda siciliana che asseconda i mercati all’interno della sua gamma, ma il Frappato 2011 mostra note di arancio, floreale rosso e bocca fresca e carnosa di oliva tabacco e frutta di bosco; il Cerasuolo di Vittoria 2009 ha mora, prugna e matita e finale deciso di mora e mirtillo: appare perfetto per traghettare gli amanti del classico vino siciliano scuro e concentrato verso nuovi lidi di piacevolezza contemporanea.

Una rinascita che non sarebbe giusto limitare a queste tre aziende, ma che per essere tale saprà avvantaggiarsi dei tanti che lavorano con serietà al Frappato e al Cerasuolo di Vittoria. Tra 10 anni guarderà a questo periodo con tenerezza e saprà trarne un rinnovato entusiasmo.

[Link: Arianna Occhipinti, Cos, Cantina Valle dell’Acate]

Andrea Gori

Quarta generazione della famiglia Gori – ristoratori in Firenze dal 1901 – è il primo a occuparsi seriamente di vino. Biologo, ricercatore e genetista, inizia gli studi da sommelier nel 2004. Gli serviranno 4 anni per diventare vice campione europeo. In pubblico nega, ma crede nella supremazia della Toscana sulle altre regioni del vino, pur avendo un debole per Borgogna e Champagne. Per tutti è “il sommelier informatico”.

14 Commenti

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Montosoli

circa 12 anni fa - Link

Ho comprato una cassa di 2010 Frappato Occhipinti.....e non ho trovato nessuna emozione particolare......se non il prezzo elevato.... Posso capire la curiosita' dei mercati....ma vedremo quanto durera' la moda

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esperio

circa 12 anni fa - Link

In verita' molte zone siciliane, come il nisseno (Caltanissetta), la valle dell'Acate ed altri, danno origine a rossi eleganti, leggiadri, signorili. In un passato non tanto remoto le lunghe macerazioni erano quasi del tutto sconosciute, e le considerevoli altitudini facevano i resto.

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esperio

circa 12 anni fa - Link

Sbagliato pulsante.

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leo

circa 9 anni fa - Link

è vero!! montosoli concordo con te e con wineleaki

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Gianpaolo Paglia

circa 12 anni fa - Link

tutto bello Gori, ma la musica nun se po' senti'!

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Andrea Gori

circa 12 anni fa - Link

ma io pensavo che il BRIT-pop ti piacesse!!! e se non ti piacciono gli Snow Patrol allora vuol dire che cominci ad essere un poco vecchio...;-P

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Gianpaolo Paglia

circa 12 anni fa - Link

assolutamente si, vecchio, conservatore e rompicoglioni

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Federico

circa 12 anni fa - Link

Giro simile l'ho fatto a fine estate, quindi con alcuni vini dell'annata precedente. Trovo che siano davvero due vini interessantissimi e che possono dire molto. Oltre al frappato per i motivi che hai detto, il Cerasuolo credo che può davvero interpretare un punto di incontro ottimale di questa terra calda. Valle dell'Acate è davvero interessante per una prima incursione nella tipologia frappato e a un prezzo altrettanto interessante. Da segnalare per il Cerasuolo avrei anche quello di Gulfi che, se da il meglio di se con i vari nero d'avola, anche con il Cerasuolo ha trovato a mio gusto un ottimo equilibrio fra le due uve.

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Edo

circa 12 anni fa - Link

Di Occhipinti arrivano oggi qualche bottiglia da assaggiare, e son proprio curioso... Sarò grullo io, ma Valle dell(e) 'Acate, in Toscana, e un si può senti' !! :)

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Edo

circa 12 anni fa - Link

Fa coppia con pian dell'orino

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wineleaky

circa 12 anni fa - Link

Voi che potete, chiedete come ha fatto Arianna Occhipinti a passare da 2000 bottiglie ad oltre 40.000 in due anni! Tutte di "vino naurale"?

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BUFALA

circa 12 anni fa - Link

Ottima osservazione! Occhipinti rispondi!!

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critical wine

circa 11 anni fa - Link

Ottima criticità, dimostrate di non essere allocchi. Ottimi vini, non c'è che dire, ma ricordatevi cmq che quella è terra di mistificazioni! E tutto ciò che appare in realtà non è.

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La mafia dei vini

circa 9 anni fa - Link

E' ovvio... a criticare siamo tutti bravi.. Allora si cintinui pure a mistificare i soliti toscani o veneti. Tutta invidia.. -Un Siciliano-

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