Un grande futuro dietro dietro le spalle

Un grande futuro dietro dietro le spalle

di Elena Di Luigi

Un mondo fa, quello finito a gennaio 2020, si facevano previsioni per l’anno in corso, e come sempre in questi casi, si guardava a quello che uno si era lasciato alle spalle. In questo mondo, quello iniziato due mesi fa, si naviga a vista.

Stare a casa, tra mille cose, significa anche avere il tempo di leggere il materiale che uno si era salvato da qualche parte e poi dimenticato. E cosí anch’io, in uno dei miei “repulisti”, ho ritrovato delle ricerche di mercato che interpretavano i trend di fine anno per capire quelli del 2020. Mode, tendenze di questo o quel paese, cosa anche questa oggi irrilevante visto che siamo tutti sulla stessa barca.

Ecco allora cosa si prevedeva (il tempo resta futuro):

  • Il Giappone, la Cina, la Corea e il sud est asiatico continueranno a ispirare i cocktail esotici nei locali esclusivi delle metropoli, con l’aggiunta di ingredienti come il miso, la pianta aromatica pandan e il frutto yuzu.
  • La scelta di un packaging eco sostenibile non potrà piú essere rimandata, questo significa che i produttori dovranno investire diversamente e prendere in considerazione anche quelle alternative mai osate prima.
  • Continuerà la scalata del caffé, nella scena dei cocktail, ma anche nelle versioni aromatizzate a base di birra e di alcolici, soprattutto quelle pronte all’uso, RTD.
  • Il 2020 sarà l’anno degli exploit. Tra questi le uve autoctone dell’Austria come il Blaufränkisch, lo Zweigelt e il Saint Laurent. Dalla Spagna emergeranno soprattutto il Carignan, il Verdejo, il Bobal e l’Albariño. I consumatori continueranno a sperimentare con vini nuovi e per questo sarà interessante vedere come verranno accolti quelli provenienti dalle Isole Canarie e dal Sud America, Uruguay e Bolivia in particolare.
  • Si chiamano hard seltzer e sono acqua frizzante con aggiunta di alcool. Queste bibite in lattina continueranno il trend positivo perché percepiti come un’alternativa salutare e dietetica sia al vino che alla birra.
  • ll Prosecco resterà tra gli sparkling preferiti, con l’atteso debutto della sua versione rosé. Anche il gin e il sidro si dipingeranno di rosa.
  • Il consumatore continuerà a incuriosirsi alla produzione secondo un “metodo naturale”, e questo servirà a incoraggiare i produttori di birra e di vino a sperimentare sempre di piú con fermentazioni a base di lieviti naturali e spontanee.
  • Si chiamano bibite “low and no”, a basso contenuto alcolico, un modo nuovo di bere per chi cerca un compromesso tra alcool e salute. Tra le birre è già una realtà e di successo, si aspettano proposte altrettanto interessanti dal mondo del vino e degli alcolici.

Tutto questo a gennaio 2020. Oggi abbiamo davanti questa montagna da scalare e quando saremo dall’altra parte capiremo se il nostro passato sarà ancora un punto di riferimento, oppure se il futuro é da solo, e solo avanti.

Nessun Commento

Commenta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.