TVTB | Luka, il Koreano dagli occhi di ghiaccio
di Giovanni CorazzolMentre aruspici vignaioli dissezionano acini per trarre i segni dell’annata 2012 e voci apocalittiche (-50% di produzione e relativo aumento dei prezzi dell’uva) si susseguono incontrollate, si alza piacevolmente in volo verso oriente il barba più celebre ed elegante del panorama eno-parossistico italiano: Luka Maroni. Già Luka, perché Luka non va in Corea, va in Korea e noi ke siamo giòvani a vocazione internazionale ci adeguiamo allo slang marketing oriented di Jelly Tuttifrutti.
E xké Luka va in Korea? Ci va per presentare “The best italian wines selected by Luca Maroni” nella manifestazione ItalyWine organizzata dall’agenzia di comunicazione bcd Network di cui la LM di Luka Maroni è partner assieme a E.D.S. Agenzia Europea (eh?), Camargo Research e Bluentree.
“Il pubblico coreano è molto attento alla critica e tiene in forte considerazione i giudizi degli esperti.
Luca Maroni è attualmente tra i nomi di esperti italiani più conosciuti dai consumatori e dagli addetti ai lavori.
Tutti i vini del progetto ItalyWine saranno proposti come “selezione” di LM per il mercato coreano.”
Con questo semplice sillogismo nella brochure di presentazione dell’iniziativa (alla quinta edizione) viene proposta alle aziende la chiave per accedere con successo alla quarta economia asiatica e ad un mercato del vino da 120 milioni di USD di importazioni nel 2011 con una crescita registrata nell’ultimo semestre del 13%. Le aziende partecipanti dovrebbero essere una trentina tra cui Santa Sofia, Biasiotto, Le Casalte, Villa Acquaviva, Fattoria di Montechiari, Lanciola, Podere Elisa, Aglieta, Villa Corano, D’Alessandro, Sergio Mottura. Costo dell’operazione – spese di viaggio escluse – 2.300,00 euro.
In cambio incontri b2b, workshop, benchmarking, trend analysis, mistery shopping (buh) oltre alle degustazioni incentrate sulla metodologia di analisi sensoriale sviluppata da Luka, il quale curerà anche gli abbinamenti cibo/vino della conseguente, inevitabile cena promozionale proposta nel miglior ristorante italiano di Seul.
La stagione di caccia non è ancora aperta e, si sa, Luka è stato spesso preso di mira con sberleffi (molto ben incassati) per un uso del linguaggio vagamente ampolloso e iperbolico oltre che per qualche recente commistione olimpica che ha suscitato non poche perplessità; non è pertanto intenzione in questa sede proseguire in tale distensivo esercizio e men che meno fare piccolo moralismo lessicale; ed infatti non verrà messa in evidenza quella garbatissima frase : “Tutti i vini del progetto ItalyWine saranno proposti come “selezione” di LM per il mercato coreano” che indurrebbe le menti più semplici a ritenere disponibile la scienza e l’eloquio di Luka in the sky with diamonds a prescindere dalla qualità del vino. E men che meno verrà tirato in ballo il solito trito e ritrito argomento della credibilità di chi giudica vini ed aziende da una parte, mentre dall’altra di alcune se ne fa ambasciatore proponendole quali propria “selezione”. Non si farà, non si dirà. Ed il motivo è uno soltanto: Luka, io TVTTTTB.
23 Commenti
Massimiliano Montes
circa 12 anni fa - LinkSecondo me con la salsa di soia e gli involtini primavera i vini di Maroni stanno benissimo. L'abbinamento perfetto! Soprattuto con quella marmellatina rossa che si mette sopra gli involtini... non ricordo il nome
RispondiSimone e Zeta
circa 12 anni fa - LinkKorea? StiKazzi!
RispondiAndrea Barbaccia
circa 12 anni fa - LinkM'hai battuto sul tempo!!! Maledetto ;-)
Rispondisuslov
circa 12 anni fa - Linkma vi piace proprio tanto il maroni che non riuscite a smettere neanche per un viaggetto di 2300 euro in corea ? continuate cosi', me lo fate diventare simpatico ... anzi ... assioma: si definisce il livello di simpatia di LM come il numero di citazioni su intravino lemma: piu' lo citate piu' diventa simpatico corollario: oggi mi piace piu' di ieri (e forse meno di domani, se lo citerete ancora)
RispondiGiovanni Corazzol
circa 12 anni fa - Linkdici che si sta svendendo? mala tempora currunt
Rispondisuslov
circa 12 anni fa - Linkbeh insomma 2300 euro. aggiungici proprio esagerando altri circa 7000 euro tra volo bisinnis albergo 5 stelle cene aperitivi e arrivi a 10000. non tantissimo poi in fondo se lo dividi in 10+ poderi. anche perche' ho l'impressione che certi eventi cioe'-capito-la-territorialita'-il-rinascimento-delle-denominazioni-contro-le-multinazionali-che-opprimono-noi-biodinamici-puri-duri-e-bravi viaggino a ben piu' alti budgets mi sta venendo simpatico il maroni. anzi predico il ritorno del vinofrutto nel prossimo giro di pendolo del gusto. vedrete: gli stessi che adessono vedono mineralita' ovunque tra qualche mese o anno sbaveranno per la fruttuosita'-untuosa-e-serica-della-mora-lamponosa .... si accettano scommesse.
RispondiMassimiliano Montes
circa 12 anni fa - LinkA quali budget viaggiano? Con 15.000 bottiglie prodotte cosa ci paghi? Certo, con una milionata tra sciardonè e bordolesi puoi concederti qualcosa di più ;-) Averceli i maroni...
Rispondinico speranza
circa 12 anni fa - Link...mi trovo fra le mani una guida dei vini italiani di LM datata 2001 Vi cito in ordine alcuini punteggi: -Marche Villa Bucci verdicchio ris.1997 Punteggio IP73 -Molise Di Majo Morante Don Luigi 1996 Punt. IP76 -Piemonte Altare Barolo Arborina 1994 Punt. IP 72 ...ma come così bassi!!! Nella guida dell'anno in corso i punteggi a mio avviso sembrano discutibili e spropositati; ma questo influisce sul lavoro di divulgazione all'estero del vino italiano?N.
RispondiArmando Castagno
circa 12 anni fa - LinkSe è per questo il Novello (il novello) di Feudi di San Gregorio venne valutato da LM se ben ricordo 11 (undici) punti più di Monfortino 1996. Sicuramente perché era trendy oggi, solo che vedi, non è big domani.
RispondiFrancesco Amodeo
circa 12 anni fa - LinkSul suo sito si legge che il Nobellum 2000 dei Feudi di San Gregorio è stato valutato 90 punti, mentre ha dato 80 punti al Monfortino 1996, quindi ci sarebbero "solo" 10 punti di differenza... ben più distanziato invece il Monfortino 1990, questo valutato solo 69 punti... :D
RispondiAndrea Barbaccia
circa 12 anni fa - LinkAssioma: più i vini Maroniani vanno in Korea più vini buoni rimangono da bere in Italya
RispondiElena
circa 12 anni fa - LinkCondivido tutto quanto sopra ma alla fine hurra x Maroni che promuove l'Italia in Korea, ne abbiamo bisogno eccome.
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkSarei curioso di sapere se questo viaggio rientra (lo credo molto probabile) tra le iniziative finanziate con soldi comunitari o regionali, che sono al 50% o 70% a fondo perduto. Giusto per precisare; soldi comunitari o regionali = soldi di tutti noi.
RispondiEleutherius Grootjans
circa 12 anni fa - LinkSi tratta di punti di sutura, nevvero?
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkNo, ahimé sono punti percentuali.
RispondiElena
circa 12 anni fa - LinkCi sarebbe da chiedersi come mai centinaia di migliaia di euro stanziati per fini diversi all'Italia dalla Comunità europea non vengano poi utilizzati e rimangano nelle casse comunitarie...
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkÉ molto semplice. Primo motivo, gli altri stati hanno funzionari distaccati in UE che visionano il lavoro di preparazione dei decreti, per cui quando escono i bandi hanno già pronti i regolamenti attuativi e utilizzano tutti i sei anni del bando. Noi abbiamo delegato alle regioni, che usano uno o due anni per elaborare una bozza, che poi in genere la UE boccia perché favorisce una categoria sull'altra (in genere cooperative e micro aziende) o semplicemente perché non ci hanno capito nulla e hanno fatto un casino. Dopo ritardo di ogni genere la bozza esce al terzo o quarto anno, e quasi sempre é orientata verso attività simpatiche ma che nessuno fa, tipo il recupero dell'impagliatura del fiasco ma fatto solo da donne e solo in zona montana. In Francia finanziano i vigneti in zone di comprovata qualità perché sono quelli che spingono tutto l'export nazionale, da noi no perché tanto quelli i soldi li hanno ed é meglio aiutare gli allevatori di capre dei comuni con altitudine superiore a mille metri. In altre parole, negli altri paesi il denominatore é il sostegno ai settori che trainano l'export nazionale, da noi é la politically correctness e le idee volanti di qualche assessore che non sa da che parte ha la coda la vacca. E così loro spendono tutto, e noi no.
RispondiElena
circa 12 anni fa - LinkGrazie Stefano , non avevo davvero capito il meccanismo, e questo ha dell'incredibile... Ma vero a quanto pare. Lacune organizzative che non aiutano nessuno e semmai fanno perdere delle occasioni a tutti, a prescindere dal tipo di attività
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkVerissimo, fa perdere opportunità e da un enorme vantaggio competitivo ai nostri concorrenti stranieri. E la cosa che fa più arrabbiare è che chi crea questo casino non ci guadagna nulla, lo fa solo per sciatteria, disinteresse e incapacità.
RispondiMassimiliano Montes
circa 12 anni fa - LinkChi fa questo casino lo fa proprio perché non ci guadagna niente. Le risorse europee non vengono spese perché sono difficilmente predabili. A differenza di quelle italiane. I nostri guai derivano proprio dalla predazione sistemica delle risorse pubbliche e private. Ed il mio quasi omonimo non ha le palle per tagliare i viveri ai predatori (che lo sostengono), trova più semplice spremere come un limone chi non si può difendere.
RispondiStefano Cinelli Colombini
circa 12 anni fa - LinkMagari tu avessi ragione, come dimostrano fin troppi processi le risorse europee sono predabilissime. Il guaio è che i nostri burocrati cialtroni rallenterebberro pure la resurrezione del Padreterno, se solo qualcuno gli attribuisse un minimo di competenza in merito.
RispondiKlaus Di Giovanna
circa 10 anni fa - LinkBen detto! Condivido pure le virgole.
RispondiElena
circa 12 anni fa - LinkChe dire di più?
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