Tutti pazzi per Ullo, il filtro che elimina i solfiti dal vino

Tutti pazzi per Ullo, il filtro che elimina i solfiti dal vino

di Andrea Troiani

Allergico ai solfiti, intollerante ai solfiti, no i solfiti mi fanno male. So che lo avete sentito tante volte e sempre più spesso. Oggi una start-up americana, una nuova azienda insomma, propone una soluzione per tutti quelli che i solfiti non li possono vedere e, soprattutto non li possono bere.

L’azienda si chiama Ullo nasce a Chicago dalla mente di James Kornacki laureato con un dottorato in chimica alla Norwestern University. Il prodotto, Ullo anche lui, è un filtro attraverso cui par passare il vino quando si versa nel calice, e che promette di rimuove i solfiti dallo stesso.

La presentazione ufficiale del prodotto dice: “L’innovativa tecnologia Selective Sulphite Capture™ agisce da magnete da tirare i solfiti fuori, pur mantenendo tutti gli altri composti nel vino. “

La promessa non è niente male. Infatti sui diversi eno-gruppi della rete, ed in particolare di Facebook, più di qualcuno ha iniziato ad interrogarsi sulla reale utilità di questo prodotto. Ancora nessuno però sembra aver sperimentato la cosa.

Ullo si presenta come una ciotolina, bucata sul fondo, dove far colare il nostro vino

Al suo interno una membrana che grazie alla tecnologia registrata: Selective Sulphite Capture™ è il vero cuore tecnologico e attivo del filtro.

Ma quanto costa ULLO? Abbastanza direi. Ogni membrana infatti può essere utilizzata per una sola bottiglia per poi esaurire la sua capacità di filtraggio. Le membrane vengono vendute al costo di 35 euro per 10 pezzi (corrispondenti quindi alla possibilità di filtrare 10 bottiglie da 750 cl.) mentre la ciotolina base costa circa 80 euro e contiene 4 membrane filtranti.

Una cosa, letta nella documentazione ufficiale mi fa pensare: “Rimuovendo solfiti, Üllo può anche rimuovere il gusto decisamente amaro che si trova in alcuni vini – naturalmente perché tutti i vini hanno diversi livelli di solfiti, il cambiamento nel gusto dopo la sua rimozione, varia da vino a vino.”

Cambiamenti nel gusto, chissà cosa ne penseranno i produttori e gli amanti del vino. In attesa di provare Ullo sospendiamo ogni giudizio.

avatar

Andrea Troiani

Nasce a Roma dove lavora a mangia grazie al marketing digitale e all'e-commerce (sia perché gli garantiscono bonifici periodici, sia perché fa la spesa online). Curioso da sempre, eno-curioso da un po', aspirante sommelier da meno.

7 Commenti

avatar

Paolo A.

circa 6 anni fa - Link

Chi non è proprio giovanissimo si ricorderà del famigerato tubo Tucker. Mi sbaglierò, ma questa mi sembra una sua riedizione in salsa natural-radical chic.

Rispondi
avatar

orst

circa 6 anni fa - Link

"salsa natural-radical chic" applausi

Rispondi
avatar

luis

circa 6 anni fa - Link

Sì, ma col tubo Tucker ci hanno fatto i milioni anche se non funzionava, con questo possono affare dubito che si arricchiranno!

Rispondi
avatar

Massimiliano Puccio

circa 6 anni fa - Link

Il prodotto avrà sicuramente basi scientifiche (chimiche) per effettuare il processo di desolforazione sul liquido di Bacco, ma un energico arieggiamento del vino potrebbe fare il caso nostro.

Rispondi
avatar

Paolo A.

circa 6 anni fa - Link

Chi ci garantisce che il microfiltraggio insieme agli indesiderati solfiti non trattenga anche sostanze fondamentali per il gusto e il profumo dei vini?

Rispondi
avatar

Fred

circa 6 anni fa - Link

Io adoro i solfiti! Detesto i vini "naturali" e ho un debole per i lieviti selezionati. Nonostante sia laureato in enologia.

Rispondi
avatar

Marco

circa 3 anni fa - Link

Che tristezza i vini con i solfiti e che pena i produttori che ne fanno uso. Non sanno fare il vino, hanno bisogno dell'aiutino :)

Rispondi

Commenta

Rispondi a luis or Cancella Risposta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.