Ristoratori, attenti alla pericolosa truffa del vino

Ristoratori, attenti alla pericolosa truffa del vino

di Antonio Tomacelli

Dopo il no-show, perpetrato dagli imbecilli che prenotano dieci posti a cena e poi non si presentano, sta prendendo piede un altro tipo di “scherzetto” ai danni dei ristoranti, la così detta “truffa del vino”. L’ultimo ristoratore che ha rischiato di perdere parecchi soldi è Flavio Ceccato, gestore dell’antica Molina di Faggeto Lario.

Come funziona la truffa? Tutto comincia con la telefonata di una donna che vuole prenotare, per il giorno dopo, un tavolo per la cena di compleanno di suo marito. La signora non ha nessuna esigenza particolare, ma fa una richiesta strana: un vino costoso francese che alla coppia ricorda i momenti belli vissuti insieme. Nessuno chateau in particolare, solo un normale vin de pays che però costa 90 euro a bottiglia.

Il ristoratore si scusa ma non ha quel vino e la solerte signora insiste: conosce un grossista che vende proprio quelle bottiglie e, se il ristoratore è d’accordo, glielo manderà, così potrà acquistare il vino in tempo per la cena. Più tardi passerà lei stessa dal ristorante per pagare il tutto. Le bottiglie hanno un costo di 270 euro per ogni confezione da tre e il prezzo di rivendita imposto è tra i 470 e 520 al cliente finale. Il fornitore avrebbe consegnato le bottiglie entro le 15.

Il ristoratore, pur di non perdere la preziosa occasione, incontra il rappresentante e compra in contanti le bottiglie. No fatture e ricevute, ché altrimenti i costi sarebbero lievitati di molto.

Le preziose bottiglie adesso ci sono, il ristorante è pronto, manca giusto un ultimo particolare, la signora, che però sparisce nel nulla senza neanche salutare. E così, il povero ristoratore resta coi tavoli vuoti e 6 bottiglie di “pregiato” vino che, in seguito, scoprirà valere non più di 6 euro a bottiglia.

La tecnica della truffa è stata denunciata dal proprietario del ristorante Antica Molina che, però, si è fermato giusto un attimo prima del pagamento, insospettito dai modi spicci del presunto rappresentante.

Ma per uno che ce la fa, pare ce ne siano decine che hanno pagato e denunciato, ma senza conclusioni.

Insomma, la caccia ai truffatori è aperta, state in campana!

 

 

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

15 Commenti

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marco

circa 5 anni fa - Link

No fatture e ricevute, ché altrimenti i costi sarebbero lievitati di molto. ..... ben gli sta.

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Marco Prato – il Fummelier®

circa 5 anni fa - Link

Ricapitoliamo. A parte l’ingenuità (chiamiamola così, per fare una cortesia) di cadere in un raggiro del genere, mi piacerebbe sapere se i ristoratori che hanno denunciato la truffa, non potendo produrre fattura dell’acquisto in nero delle bottiglie, abbiano - come beffa in aggiunta al danno - ricevuto i previsti accertamenti fiscali e le relative sanzioni... “Tutte le mattine si alzano un furbo e un fesso. Se si incontrano l'affare è fatto.” [Anonimo]

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Renato

circa 5 anni fa - Link

Questa truffa si diffonde proprio perché ci sono i "furbi" evasori in nero che poi non possono fare neanche la denuncia perché " truffatori" anche loro.

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Davide Bruni

circa 5 anni fa - Link

Randellate nei denti con bastone di nocciolo al rappresentante fasullo ... Questo è quello che ci vuole ... 💫

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Simone Foschi

circa 5 anni fa - Link

Il nocciolo è leggero, ulivo o quercia...

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MG

circa 5 anni fa - Link

Ma scusa, le bocce le faceva portare dalla signora e le faceva pagare un costo fisso. Certo che non facendosi fare la fattura se l'e' proprio cercata..

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Vincenzo TARDINI

circa 5 anni fa - Link

Non è credibile. Nessun ristoratore che tratti bottiglie di quel livello di prezzo cade in una truffa del genere. Non stiamo parlando di Premier Cru. Chiunque avrebbe applicato il diritto di tappo. Un agente normale.si presenta con la.copia commissioni, non con le bottiglie. Un ristoratore normale che tratta bottigkie di quel ptezzo chiede telefono e numero di carta. Non sta.in piedi niente di questa storia.

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Montosoli

circa 5 anni fa - Link

Stasera tutto e possibile ...😹😹😹

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Vincenzo

circa 5 anni fa - Link

Gentilissimo Vincenzo purtroppo è vero,proprio venerdì mattina sono stato contattato dalla signora in questione,iter identico con tanto di contatto venditore,nello specifico io ho semplicemente detto alla signora che il massimo che potevo fare era ritirarle e ho glissato,hanno puntato molto sul discorso distribuzione/fatturazione in maniera da convincere il ristoratore a intercedere , durante la prenotazione ha fatto riferimento ad altre precedenti cene svolte da noi (chiaramente non avvenute). Vero che chi è del mestiere non farebbe mai una transazione del genere ma vero è anche che inesperienza e buona fede danno sempre lavoro a questi personaggi. Cordiali saluti Vincenzo

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Angrlo..Brignolo

circa 5 anni fa - Link

Ben.gli.stanno a quei.ristoratori ecommercianti che.producono.lavorando.in nero e ora di.finirla di.evadere le.tasse

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Luca

circa 5 anni fa - Link

Mi sembra una barzelletta, poco credibile come situazione...

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Vinogodi

circa 5 anni fa - Link

...sarebbe un bel caso per " Forum" ... Se in tamti si favevano fregare da Do Nascimiento e Wanna Marchi, tutto è possibile....

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Rino f.

circa 5 anni fa - Link

Tutto vero. Successo a Pordenone. Occhio a questa richiesta!!!

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Gigi

circa 5 anni fa - Link

D'accordissimo con i numerosi commenti di cui sopra: 1 - farsi fare fattura o meglio tacere se truffati 2 - comprare un vin de pays a 90 eur in nero significa non aver chiaro su quale pianeta si abita 3 - esiste la corkage fee proprio per casi simili 4 - a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca; una truffa così banale puzza di marcio da 1000 km di distanza in sintesi: conoscere il mestiere significa anche aver chiaro i punti di cui sopra; i truffatori andrebbero randellati, ma ce ne saranno sempre e il primo modo per proteggersene è tenere gli occhi aperti e rimanere nel pieno della legalità (di cui la fiscalità è parte integrante)

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marco

circa 5 anni fa - Link

tra l'altro un minimo di curiosità professionale e cercare il vino su wine-searcher o in generale con google...

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