Report sotto le stelle: i nostri 5 magic moments

Report sotto le stelle: i nostri 5 magic moments

di Antonio Tomacelli

Di quella camera ardente della professionalità defunta che è stata la puntata di Report sulla ristorazione, ci tenevamo a salvare 5 Magic Moments per le future generazioni troppo impegnate, al momento, tra l’invio di un curriculum e la partita di calcetto. Una lapide, insomma, posta a futura memoria.

1. La Grana o il Grana?
Il consorzio del Grana Padano sponsorizza tutto ciò che si muove nei ristoranti italiani (tranne, mi pare, una certa Osteria Francescana) a suon di forme di formaggio che, sia chiaro, hanno un “taglio sartoriale” fatto apposta per ogni chef. E questo nonostante Federico Ferrero, già vincitore di Masterchef, si ostini a dichiarare che “salvo rarissimi casi, il Grana Padano non è un prodotto straordinario, anche per disciplinare“. Insomma, agli chef danno il top (ammesso che esista) e ai fessi come noi quello che passa il supermercato. Posso dirlo che trovo più democratiche le patatine di Cracco? Almeno sai che mangiamo tutti la stessa m…cosa.

2. L’Ambasciatrice.
Cristina Bowerman, la chef romano-apula nominata di recente presidente degli Ambasciatori del Gusto, si fa beccare dalle telecamere mentre si lecca le dita felice tra gli stand di Longino & Cardinal, famoso importatore e distributore di agnelli francesi, fuagrà francesi e salmoni francesi. Vabbè, per questa volta passi ma si ricordi la presidentessa che nello statuto degli Ambasciatori c’è scritto che “L’Associazione si propone di rafforzare e valorizzare la cultura agroalimentare ed enogastronomica italiana. In particolare, l’Associazione persegue, in uno spirito di collegialità e di mutua condivisione, valori di qualità, di tradizioni e di conoscenza e promuove sul territorio nazionale e all’estero i prodotti italiani e il Made in Italy anche attraverso l’interscambio di esperienze e risorse e la formazione delle nuove generazioni”.

3. Gianni & Pinotto
Il momento top di tutta la trasmissione? Quello durante il quale il responsabile contenuti del Gambero Rosso, Massimiliano Tonelli, dichiara al giornalista di Report: “ma dai, i vini pubblicizzati sulla guida Ristoranti (del Gambero Rosso, n.d.r.) hanno tutti tre bicchieri sulla guida Vini (del Gambero Rosso, n.d.r.)? Non me n’ero accorto, è giornalisticamente interessante”. Ma che davero? 

Su Perrotta, direttore della Guida ai Ristoranti, pietoso velo: guida una redazione di dilettanti allo sbaraglio che lavorano gratis in un’azienda quotata in borsa. Siete autorizzati a chiedervi che punteggio otterrà il ristorante che ti offre la cena.

4. Il grillino
Enzo Vizzari che urla onestah! denunciando le presunte malefatte della classifica San Pellegrino? Sono immagini che fanno male allo sport e il solletico alla Nestlè, ma qualcosa, si sa, devi pur fare azzannare ai mastini di Report, altrimenti quelli azzannano te.

5. Bruciapadelle
Il giornalista Iovene fa notare allo chef Andrea Berton che i suoi dipendenti lavorano 14/15 ore al giorno. Seguono attimi di panico, poi il colpo di genio: “si, ma poi recuperano con le ferie”. Credici, intanto noi prenotiamo alle Maldive.

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

8 Commenti

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vinogodi

circa 7 anni fa - Link

... bene , si è parlato di cucina, chef , guide gastronomiche e stelle quindi in un blog soprattutto "vinoso" il sorrisetto di scherno viene abbastanza spontaneo ... qualche riflessione però è d'obbligo , perché se trasliamo le medesime argomentazioni al mondo del vino ...

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vinogodi

circa 7 anni fa - Link

...PS: io sono di Parma : alcuni stralci relativi alla scelta del Grana Padano mi suonano come gli artigli di Wolverine mentre incidono una specchiera ...

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Acino Aspro

circa 7 anni fa - Link

nulla di nuovo sotto al sole.
per le sponsorizzazioni basti vedere cosa fanno quelli dei mulini a pietra coi pizzaioli gourmet.
il momento più esilarante: Vizzari Sr. che racconta della telefonata intercontinentale - di ben diciotto minuti - nella quale Massimo World Champion Bottura lo informava della disfida del supplì con Beppe Panino.
non mi garba che una guida come quella di Slow Wine - fondamentalmente seria - proponga il 10% di sconto in collaborazione con alcune delle cantine recensite - alla faccia della deontologia professionale - figurarsi gli altri.
il re è nudo? di sicuro, non sta bene.
i punti, invece, su cui soffermarsi, sono il declino inesorabile della scuola alberghiera, il moltiplicarsi contemporaneo delle scuole d'alta cucina (?) - la cui utilità, tranne alcune, poche, eccellenze, è tutta da dimostrare.
e, soprattutto, una generazione di aspiranti cuochi, disposti a tutto, pur di avere un curriculum stellato.

meglio giocare a calcetto, come dice Poletti.

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vinogodi

circa 7 anni fa - Link

... perplime il dualismo senza ritorno degli assunti , nerbo della trasmissione : i corruttori , la grande industria densa di risorse (meglio multinazionale) e la categoria dei concussi , gli chef che senza la notorietà del palcoscenico oppure delle stelle di varia natura, navigherebbe nell'indigenza e indifferenza generale se non da parte di un manipolo di esagitati gastrocentrici , in quanto non più centrali nelle strategie che muovono la presunta vera economia del mondo alimentare , quella dei grandi numeri trasnazionali . Il mondo di mezzo , quello dei veri artigiani sia dell'alimentare che della cucina , sembrano destare poco interesse e attenzione anche se nocciolo duro del sistema - Italia . La figura del critico , sia esso di guida sia esso lupo solitario che comunica mediante mass media , non ci fa una gran figura , fra il professionista che deve sbarcare il lunario e quindi predestinato ad un poco onorevole sistema compromissorio e colui che vive di un altro mestiere , non solo per sostenersi, e si sbatte quasi esclusivamente per passione e soddisfazione personale ... ma il panorama è così triste come viene dipinto? Secondo me no... PS: rileggendo il testo della trasmissione , una bella fiera dello scontato , dove il sensazionalismo è dosato in maniera sapiente , come è tipico della trasmissione ...

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Federico

circa 7 anni fa - Link

enoicamente parlando concordo con Tomacelli. Il momento top di tutta la trasmissione è stato davvero "quello durante il quale il responsabile contenuti del Gambero Rosso, Massimiliano Tonelli, dichiara al giornalista di Report: “ma dai, i vini pubblicizzati sulla guida Ristoranti (del Gambero Rosso, n.d.r.) hanno tutti tre bicchieri sulla guida Vini (del Gambero Rosso, n.d.r.)? Non me n’ero accorto, è giornalisticamente interessante”. Un esercizio di arrampicata sui vetri, con triplo salto carpiato con doppio avvitamento, al cui confronto Reinhold Messner, la Cagnotto ed il più spericolato dei free climber appaiono come dei dilettanti allo sbaraglio... Che figura di m...a il gamberorossista!

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erique

circa 7 anni fa - Link

i 5 magic moments sono geniali, incluso il finto coraggio di chef che, abituati alle marchette permanenti, accettano le interviste convinti che si tratti di un semplice approfondimento sulle loro pinzette da cucina. restiamo sempre un Paese sospeso "tra l'acqua santa e l'acqua minerale". basta vedere l'ansia con cui molti in queste ore sul web si affannano ad attaccare Report, per capire quanto la puntata abbia toccato nervi scopertissimi. e se il "monopolio stellato" della san pellegrino fa ridere, i precari delle cucine pagati meno di zero, solo perchè lo chef di turno è famoso, sono la chiusura del cerchio. la faccio semplice, perchè stavolta semplice è.

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Gianluca

circa 7 anni fa - Link

Piu che Gianni e Pinotto direi...Gianni&Pinocchio

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davd

circa 7 anni fa - Link

la puntata ha toccato un nervo scoperto relativo a tutti i settori dell'economia, ovvero che chi raggiunge posizioni di potere utilizza tutti i mezzi, leciti e non per massimizzare il proprio guadagno.

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