Quella strana patologia che ha colpito Brad Pitt, Bruno Vespa e Robin Williams

di Antonio Tomacelli

I V.I.P. che per cause naturali e indipendenti dalla nostra volontà, si atteggiano a grandi proprietari e/o conoscitori del vino, sono da sempre “il lato oscuro della forza enologica”. Certo, comprarsi un vigneto in Borgogna fa più figo che acquistare due ettari coltivati a pomodori San Marzano, ma questo non spiega le ingenti risorse sprecate per produrre dei vini mediocri quanto le prestazioni artistiche dei loro proprietari. Voglio dire: passino quei due o tre film piacevoli di Brad Pitt, ma se mi considerate Angelina Jolie un’attrice, vi cancello dagli amici di Facebook. Brangelina si sposeranno presto e se la data è ancora un mistero, non lo è la lista dei vini che saranno serviti durante il buffet. Su tutti spiccherà un rosè molto speciale imbottigliato personalmente da Brad nel suo Chateau Miraval, il Pink Floyd, così chiamato per ricordare il gruppo inglese che proprio in questo castello registrò l’album The Wall. Chateau Miraval, infatti, è stato per lungo tempo uno studio di registrazione che ha ospitato in passato Sting, Sade e i Cranberries.

Dalla Provenza alla Puglia il passo non è breve ma, credetemi, pur di parlare del Bruno Vespa produttore di vino, quel passo lo farei scalzo. Il conduttore televisivo si è assicurato una vecchiaia serena in quel di Manduria, la terra del primitivo, acquistando per 600.000 euro una quota della masseria Cuturi (30%). Non avendo molta esperienza con malolattica e affini, Vespa ha preferito appoggiarsi a un consulente, anzi, IL consulente per antonomasia: Riccardo Cotarella.
I più curiosi, però, dovranno attendere ancora qualche mese: il plastico della bottiglia è ancora in costruzione.

Questa breve carrellata sugli enoVip si conclude con la frase sono sempre i migliori che se ne vanno ed infatti è di queste ore la notizia che Robin Williams, l’indimenticato protagonista di Mork e Mindy, sta per vendere la sua tenuta nella Napa Valley. Pensate: con soli 35 milioni di dollari la cantina di Mrs. Doubtfire può essere vostra con annessi e connessi che non sono da buttare via. Oltre al maneggio e alla gigantesca piscina, la villa comprende una sala cinematografica e una cantinetta climatizzata piena di vini e opere d’arte. Secondo la rivista Wine Spectator, Williams vvorrebbe lasciare il business del vino per tornarsene sul pianeta Ork.

Insomma, da un capo all’altro del mondo i vip inseguono inseguono il sogno di una potatura ben fatta tra le vigne di proprietà. Chiedersi se non ci sia qualcosa di patologico in certi atteggiamenti è d’obbligo: perchè proprio il vino e non, lo ripeto, la conserva di pomodoro?

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Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

12 Commenti

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manilo

circa 12 anni fa - Link

beh io non ho i soldi di Brad, del Vespone e compagnia bella, ma chissà un pensiero ce lo farei,tanto per far divertire gli amici.

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Francesco Annibali

circa 12 anni fa - Link

Il plastico della bottiglia è ancora in costruzione. 10

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Nelle Nuvole

circa 12 anni fa - Link

Brad Pitt non ha fatto film piacevoli, bensì interpretato con merito personaggi credibili come in Thelma e Louise, Fight Club, 12 Monkeys, Kalifornia, Burn after reading, Inglorious Basterds. Con demerito Troy e Mr and Mrs Smith. Piuttosto, Tomax, come mai non hai menzionato l'Imperatore del countryshire rock Mister Gordon Sumner detto Sting?

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Mauro

circa 12 anni fa - Link

e Seven? secondo me la sua migliore interpretazione sui vini, cosa dire, su persone con patrimoni così vasti, il vigneto è uno svago, un giocattolo con cui divertirsi qualche volta l'anno con gli amici,non certo la ragione di vita di tanti nostri piccoli produttori strozzati da meccanismi più grandi di loro Pensate sia un problema per queste persone spendere 3-4 milioni di € per un'azienda vinicola, da rivendere mal che vada aalla stessa cifra?

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Serena

circa 12 anni fa - Link

Perchè il vino è il vino.....

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brad pitt

circa 12 anni fa - Link

siccome ci leggiamo i post tutti i giorni, almeno evitate gli errori di battitura (ortografia)..ebbene si, lo leggiamo anche a hollywood.

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Giuseppe

circa 12 anni fa - Link

Dimenticate Gad Lerner.... anche lui tenutario di vigneti.

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Gaetano

circa 12 anni fa - Link

Però i vini di Iuli sono veramente buoni!!

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Paolo Cianferoni

circa 12 anni fa - Link

Ragazzi non cerchiamo di demonizzare i Vip che investono nel vino! :) Fanno campare le famiglie degli agronomi, degli enologi, dei designer, dei muratori, degli idraulici, degli architetti, degli operai, dei bottai, dei giornalisti, ecc. ecc.. Più non ci capiscono, più che spendono per tentare di capirci, che sembra una cosa buona in questo mondo d'oggi. Il vino poi, buono o meno buono, è marginale.

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roberto bardelli

circa 12 anni fa - Link

Ma Cotarella,se la NASA mettesse in vendita le prime vigne su Marte,sarebbe anche l'enologo prescelto dai primi vignerons piccoli e verdi? No,perche' bere vini uguali dall'India al Salento e' un conto,ma se un domani,quando apriranno i primi insediamenti turistici, decidessi di fare una vacanza su Marte, non vorrei essere costretto ad imbarcare sul razzo di trasporto uno Gevrey di Bruno Clair per non farmi annoiare in loco dall'ennesimo Cotavino!

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Irpino

circa 12 anni fa - Link

Aggiungo all'elenco Mick Hucknall dei Simply Red che ha messo su una azienda vinicola, Il Cantante, sull'Etna. Lo scorso giugno sono passato da quelle parti e ho saputo che l'azienda è in vendita. Dall'esterno, pareva tutto in disarmo ...

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maurizio fava

circa 12 anni fa - Link

il danno più grande che questi parvenu fanno al vino è che per loro è un capriccio, una moda passeggera. Prima o poi mollano, lasciandosi alle spalle solo fumo, ettari di vigneti piantati con le varietà sbagliate sia per il territorio che per il mercato, e intere zone danneggiate dal "doping" sui prezzi degli immobili, da dubbie operazioni di marketing, da distorsioni innaturali nel rapporto di filiera... Un po' quello che è stato il fenomeno clooney sul fronte turistico popolare per l'altro ramo del lago di Como Certo, per alcuni consulenti per qualche anno è una pacchia, limoni belli succosi da spremere. Ma düra minga...

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