Moscato d’Asti: in Piemonte non lo beve (quasi) più nessuno, Michael Broadbent ci festeggia i 90 anni
di Alessandro MorichettiÈ il genere di notizia che scovano solo gli acuti, ed è per questo che leggete Intravino e non [aggiungere un markettaro a caso] altrove. Ma veniamo al succo di quel che potrebbe essere un comunicato stampa perfetto, e che infatti nessuno ha mai inviato: il Moscato d’Asti – beloved – è comparso sulla tavola di un arzillo neo-novantenne di nome Michael Broadbent MW, che a molti non dirà nulla. In sintesi, uno che ha messo in piedi da decenni e decenni e decenni il comparto vino presso la casa d’aste Christie’s a Londra. Un’enciclopedia umana del vino, specialmente di certi vini. Uno che a celolunghismo, possibilmente parlando di etichette costose e costosissime, introvabili e strepitose lo infila ovunque a chiunque.
Ebbene: questo arzillo nonnino, per il suo novantesimo compleanno celebrato in pompa magna e raccontato da Jancis Robinson, ha scelto di bere:
On Tuesday, the day itself, he gave a dinner for enough close friends and family to fill the handsome first-floor dining room of his club, Brooks’s, overlooking St James’s Street. We enjoyed a handsome beef Wellington plus Gusbourne English sparkling wine, a Hungarian dry white from Royal Tokaji, lashings of delightful Cos d’Estournel 2001, his beloved Moscato d’Asti, and Graham 1997, impressive in both density and quantity.
Cioè MB MW, uno che potrebbe ingolfarsi di tutto il bevibile sulla faccia della terra, finisce la cena col Moscato d’Asti, quello che in Piemonte siamo rimasti cinque gatti a berlo. Della serie: “Comunicati stampa che avremmo voluto ricevere” per ricordarci che a volte abbiamo gioielli che gli altri sanno apprezzare, ma ben più di noi. Drink Moscato d’Asti.
17 Commenti
Denis Mazzucato
circa 7 anni fa - LinkQuesta la giro immediatamente a Carosso! :)
RispondiAlessandro Boido
circa 7 anni fa - LinkDeve essere una propensione che hanno gli inglesi benestanti verso i vi i buoni anni fa lo abbiamo servito al pranzo della REGINA ELISABETTA "OGGI E IL COMPLEANNO DELLA REGINA ELISABETTA..! E così ricordo che ben 16 anni fa in onore della sua visita in Italia al suo pranzo servito dalla famiglia Cerea Da Vittorio...Ca'd'Gal il nostro Moscato d'Asti è stato il vino del dessert per quell'occassione. Veronelli ci citò in una recensione con delle parole molto belle... ma la cosa che ricordo da sempre che "pochi giorni dopo il grande Romano Levi mi telefono a casa per farmi i suoi complimenti dicendomi che lo aveva saputo da un suo cliente inglese che avevo conosciuto da lui e complimentandosi mi disse è pur sempre un grande onore..!!" BUON COMPLEANNO 90 ANNI REGINA ELISABETTA.
RispondiMarco
circa 7 anni fa - LinkA questo punto si impone un giro di etichette consigliate per chi, come me, il moscato d'Asti lo conosce poco, no?
Rispondivinogodi
circa 7 anni fa - Link...tale Alessandro Boido - Ca.d'Gal produce piccoli (o grandi?) capolavori , di cui l'assoluto è senz'altro il Vigna Vecchia . Poi ci sono gli specialisti come Saracco (il Moscato d'Autunno di qualche hanno è poesia pura) e Caudrina. Io adoro quelli di Cascina Fonda , sia Moscato che Spumante. Da capottarsi la recentissima bevuta ei Vignaioli Santo Stefano annata 2012 ( si , ripeto, 2012) . Ma a cercare bene ce ne sono di eccellenti ...
Rispondivinogodi
circa 7 anni fa - Link...anno , chiaramente ... i ditoni mi fanno sbagliare...
RispondiDenis Mazzucato
circa 7 anni fa - LinkAnche "Su Reimond" di Bera e "Sourgal" di Elio Perrone.
RispondiAlessandro
circa 7 anni fa - LinkDa ristoratore non posso dire che non si beve più moscato, io ne vendo ancora tantissimo non finiamo un banchetto senza la bottiglia di moscato (tappo raso) se posso consigliare oltre ai soliti noti cioè saracco caudrina ceretto (produttori di Santo Stefano) aggiungerei tutta la vita fatto
RispondiAlessandro
circa 7 anni fa - LinkGatti Santo Stefano belbo
RispondiDenis Mazzucato
circa 7 anni fa - LinkE' vero, ma c'è la diffusissima e antipaticissima usanza di considerare il moscato un vinello dolce da bere quando non ti puoi permettere nulla di meglio. Infatti, come dici, è il vino dolce dei banchetti, dove servono tante bottiglie e quindi ci va qualcosa che costi poco, ma credo (potrai confermare) che sia molto più raro che un singolo chieda un bicchiere di moscato, o che si vada in enoteca a comprare una bottiglia di moscato da berci con la crostata fatta dalla gentile mogliettina.
Rispondidurthu
circa 7 anni fa - LinkSenza dimenticare che il Moscato d'Asti regala delle vere e proprie gemme a prezzi incredibilmente ragionevoli. E agli inglesi questa cosa del "value for money" e' sempre piaciuta.
RispondiZuk
circa 7 anni fa - LinkAggiungerei a Ca'd'Gal e Saracco, anche Criolin e il "Bricco delle Merende" di Marco Capra, da bere letteralmente a secchiate, tanto più con l'arrivo dell'estate. Ah, se il Moscato d'Asti ce l'avessero i francesi... altro che Prosecco!
RispondiGiacomo
circa 7 anni fa - Linknovantanni roba dusa
RispondiRadici
circa 7 anni fa - LinkC'è da sperare che la crisi dell'Asti spumante faccia ripensare il modo di lavorare di molti produttori. Le vigne di moscato e la terra su cui poggiano sono gioielli, in media, molto poco valorizzati. A fronte di poche etichette di qualità si trovano migliaia di ettolitri di vino dozzinale, stucchevole, piatto, omologato. Questo è un peccato perché è un prodotto unico: non ha sostanzialmente una concorrenza nel suo genere. E penso che il mercato internazionale potrebbe assorbire facilmente una produzione di moscati di alta qualità a un prezzo molto più alto dell'attuale. Segnalo, tra le aziende meritevoli non ancora citate, Gianni Doglia a Castagnole Lanze e i fratelli Bera a Neviglie. Ottimi i 2015.
Rispondiandrea jermol groppi
circa 7 anni fa - LinkLe selezioni di Bera e Doglia (Su Reimond e Doglia no ricordo il nome) sono veramente meritevoli di citazione. Ne tengo da parte un paio ogni anno per valutarne l' evoluzione. Se non ricordo male Il Moscato d' Asti tecnica mente non è vino ma mosto parzialmente fermentato: I 5-6gradi alcoolici che ne conseguono fanno la felicità di tutti quelli che dopo una batteria di vini impegnativi di fronte al passito o al vino rinforzato passano la mano. La moda nel vino è molto: prima o poi qualcuno di molto figo lo inserirà nella sua top ten e i prezzi raddoppieranno. Intanto al prezzo di 1 barolo mi faccio una cassa di Moscato.
Rispondicamillako
circa 7 anni fa - Linkok ma non facciamo grande progresso. a fronte di nome e annata degli altri vini, per il moscato nessuna menzione specifica...
RispondiRaffaele
circa 7 anni fa - LinkDiciamo che a fine pasto secondo me è difficile bere qualcosa che abbia gradazioni elevate e comunque io sono un grande fan del moscato d'asti tappo raso. Ora però non ne parlate troppo altrimenti il prezzo dei moscato cresce...
RispondiBarbara Summa
circa 7 anni fa - LinkTi risponderebbero: eh, ma sai, ormai ha un'età, per forza che deve andarci piano :-)
Rispondi