Miti che crollano | La puzza di petrolio nel riesling è un difetto, non un diritto

di Antonio Tomacelli

Monsieur Chapoutier è uno che di vino ne sa qualcosa. Produttore e négociant francese, possiede tenute nelle zone più vocate della Francia oltre ad essere socio di mezzo enomondo, con partecipazioni azionarie che spaziano dall’Australia al Portogallo. Perchè tutto questo interesse per il signor Chapoutier? Perchè qualche giorno fa il nostro eroe si è comportato come un Fantozzi qualunque, urlando al mondo che la puzza di petrolio tipica del riesling, è una cagata pazzesca, paro paro come l’indimenticabile corazzata Potemkin. Per la precisione: “La caratteristica puzza di petrolio nel Riesling è, in realtà, un difetto dovuto alla pigiatura”. E giù trenta minuti di applausi senza neanche aprire il dibattito sul montaggio analogico. Mentre voi dite addio a una delle vostre poche certezze della vita – dio solo sa quanto era facile riconoscere un riesling in batteria coperta — io, col vostro permesso, un dibattito lo aprirei aiutandomi con una doverosa premessa.

La puzza di petrolio non è il primo mito che cade né sarà l’ultimo: mi tremano le ciglia pensando a quanti cabernet in salsa di peperone ho dovuto sorbirmi prima che un enologo dicesse  che “il sentore di peperone è un difetto dovuto all’eccessiva maturazione”. Vogliamo parlare dei secoli bui passati sniffando il tipicissimo sentore di cavallo dei vini impestati da un killer chiamato Brettanomyces? Meglio di no, ma sento approssimarsi la fine anche per uno degli ultimi miti in circolazione e mi aspetto che da un momento all’altro, un qualche signor Chapoutier salga sul palco del nostro cinema d’essai e urli: “La puzza di merda di pollo tipica del pinot nero è una cagata pazzesca!”. Si, sento che l’apocalisse è vicina e azzardo una profezia: “Un giorno, i nostri figli avranno diritto a un vino senza difetti e senza puzze di fogna”. Noi, per il momento, ci accontentiamo dell’odore di zolfo (il diavolo?) spacciato per mineralità, ma vi avviso: pentitevi, la fine è vicina!

P.s.: trenta minuti di applausi magari no, ma un “grazie” per non aver usato la parola biodinamico per tutto il post, lo merito o no?

avatar

Antonio Tomacelli

Designer, gaudente, editore, ma solo una di queste attività gli riesce davvero bene. Fonda nel 2009 con Massimo Bernardi e Stefano Caffarri il blog Dissapore e, un anno dopo, Intravino e Spigoloso. Lascia il gruppo editoriale portandosi dietro Intravino e un manipolo di eroici bevitori. Classico esempio di migrante che, nato a Torino, va a cercar fortuna al sud, in Puglia. E il bello è che la trova.

127 Commenti

avatar

Nelle Nuvole

circa 13 anni fa - Link

Tomax, con questo post rendi piacevole anche la mia insonnia americana. Mi permetto di aggiungere alla lista tua e di Monsieur Chapoutier anche la celeberrima pipì di gatto del Sauvignon Blanc.

Rispondi
avatar

Francesco Amodeo

circa 13 anni fa - Link

Ma secondo voi esistono dei profumi che di per sé sono piacevoli e altri che di per sè sono spiacevoli?

Rispondi
avatar

liocorno

circa 13 anni fa - Link

nooooo!! la M per molti è piacevole.. contenti loro

Rispondi
avatar

Francesco Annibali

circa 13 anni fa - Link

la puzza di petrolio in un riesling è un difetto. Il profumo di petrolio, invece, no. (credits Invenzione della Gioia)

Rispondi
avatar

Francesco Amodeo

circa 13 anni fa - Link

Bella questa, mi piace. Allora dico che anche la puzza di pera in un Prosecco è un difetto mentre il profumo di pera no. Come anche la puzza di sangue in un Sangiovese è un difetto mentre il profumo si sangue no. Come anche la puzza di rosa su un Barolo è un difetto mentre il profumo di rosa no; ecc..ecc..

Rispondi
avatar

Francesco Annibali

circa 13 anni fa - Link

Francesco la mia è anche una battuta! Questo della delimitazione tra carattere e difetti è l'argomento che a me sta più a cuore. Come salvare la specificità dei vini dalla morsa dell'enologia che, presa massimalisticamente (termine atroce e putrefatto, scusate), porterebbe tutti i vini a maroneggiare? Io t dò la mia risposta. Quando sta sopra, satura il profilo o è addirittura velatura, è difetto. Quando sta accanto è carattere. Una persona sempre incazzata ha un caratteraccio, uno che quanno ce vò ce vò è una persona d carattere. Coi vini forse forse forse è uguale

Rispondi
avatar

Francesco Amodeo

circa 13 anni fa - Link

Ma guarda che io sono d'accordo con te! Per me non ha senso dire che un tal sentore è sempre ed in assoluto un difetto, qualunque esso sia. Dipende tutto dal contesto, dalla visione d'insieme, dalla costruzione del profilo aromatico. Il sentore di pera è piacevole? Sembrerebbe di si, ma prova a bere un vino, come dici tu, maroneggiante che ti spara fuori il perone bello giallo, maturo, gonfio e turgido, poi dimmi se ti piace...:-) Il sentore di aceto è spiacevole? Sembrerebbe di si, ma prova a bere un Barolo di B.Rinaldi, e poi dimmi se non ne rimani innamorato all'istante. E così via, si potrebbe trovare un vino per ogni sentore e mostrare che quel sentore in uno può essere piacevole mentre nell'altro no. Io la vedo così.

Rispondi
avatar

Francesco Annibali

circa 13 anni fa - Link

Del tutto d'accordo con te, Francesco. Aggiungo solo che per degustare credo occorre uscire dalla mentalità "binaria" (e senza scadere nella retorica - da diario di liceo - delle sfumature di grigio). Serve un doppio cervello simmetrico autocontraddittorio, aperto come un pollo da cuocere sul BBQ.

Rispondi
avatar

liocorno

circa 13 anni fa - Link

Amodè lascia perdere .. non è per te .. se per te la pera puzza fatti vedere da un otorino

Rispondi
avatar

donald

circa 13 anni fa - Link

bel commento.... adoro il profumo di petrolio nel riesling

Rispondi
avatar

SR

circa 13 anni fa - Link

secondo me dovreste invece cominciare a bere lambic a garganella

Rispondi
avatar

INDASTRIA

circa 13 anni fa - Link

e se leggono questo? http://www.inbirrerya.com/wp-content/uploads/2011/01/in-illa-brett.jpg :D

Rispondi
avatar

kenray

circa 13 anni fa - Link

perchè a me viene spontaneo dire ""buono sto rosso/bianco" o "che schifezza, non mi fregate più" nonostante la nobilitazione dell'odore infame. mah. a volte le puzze sono davvero insopportabili anche di celebrate maison e ti fanno rimpiangere il neutro tavernello. sui riesling (italici) stendo un velo pietoso. qualche produttore potrebbe assoldare un killer.

Rispondi
avatar

Simone F

circa 13 anni fa - Link

ciao Ken, il velo pietoso lo stendi anche sull'Herzù di Ettore Germano?

Rispondi
avatar

kenray

circa 13 anni fa - Link

no questo mi manca com'è?

Rispondi
avatar

Simone F

circa 13 anni fa - Link

boh! :D Io l'ho bevuto mesi fa e non mi aveva entusiasmato proprio la tipologia di bianco (il primo riesling in assoluto, sono un pre-neofita) però dicono sia molto buono. Di sicuro non puzzava e, per quel che mi ricordo, era un vino ben fatto...anche se il mio giudizio è a rischio baggianata (però a Ziliani e all'Espresso piace molto)

Rispondi
avatar

salva

circa 13 anni fa - Link

ken, sono appena rientrato da serralunga anche con 2 casse di herzu....baratto con armin, ahahah

Rispondi
avatar

Giovanni Arcari

circa 13 anni fa - Link

Che immane stronzata e come sempre, priva dell'inconfutabile "matematica".

Rispondi
avatar

Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Illuminaci...

Rispondi
avatar

Giovanni Arcari

circa 13 anni fa - Link

Mica ti devo illuminare io, Tomacelli! Chiedi -a quello che ha sortito questa cosa- di fornirti i dati delle sperimentazioni che l'hanno portato ad affermare l'ennesima "massima ad effetto". Non puoi prendere per oro colato ogni cosa priva di fondamento scientifico...

Rispondi
avatar

Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

E secondo te non ha sperimentato prima di dire una cosa simile? MMmhhh, mi sa che uno di voi due è un presuntuoso, ma ancora devo capire chi dei due...

Rispondi
avatar

Giovanni Arcari

circa 13 anni fa - Link

Non lo so se ha sperimentato, tu non lo scrivi. Vediamo i dati e poi se ha ragione, abbiamo solo da imparare e capire. vedi di non esserlo tu, anche presuntuoso. p.s. non sarebbe la prima volta che nel mondo del vino si sparano idiozie immani, che nessuno riesce a capire da dove arrivino.

Rispondi
avatar

Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Ecco, bravo, impariamo e capiamo senza scrivere "immane stronzata" sui blog altrui. grazie

Rispondi
avatar

Ruggero Romani

circa 13 anni fa - Link

chiedo un'informazione. il famoso aroma(fetore) di idrocarburi nel riesling non si sviluppa solo con l'invecchiamento? e se così è, come può derivare da un difetto di"lavorazione"?

Rispondi
avatar

Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Leggendo questo post rimango alquanto perplesso. Ma quali Riesling e quali Pinot Noir beve il mitico Antonio Tomacelli? Il Riesling (tedesco) è uno dei miei bianchi preferiti. Il Pinot Noir (non il Pinot Nero ;-) ) è in assoluto il mio rosso preferito: puzza di cacca di pollo... ma Antonio, te le lavi le mani prima di bere :-) ? I Pinot Noir che bevo io sanno di chiodi di garofano e di spezie... Per i Riesling poi, più che di "puzza di petrolio" (la traduzione dall'inglese non rende giustizia) si parla di sentori di cherosene. Molte persone usano il termine "mineralità" a sproposito. La mineralità nei bianchi non giovanissimi è il cherosene. Così come nei rossi è il goudron (bitume). Non è "il sapore terroso o di ferro" che alcuni pseudo-esperti descrivono. Dissento poi con l'idea che i sentori di cherosene dipendano dalla pigiatura. E' una cavolata. Il sentore di cherosene è un aroma terziario dei bianchi che si sviluppa con l'invecchiamento. Concordo infine con Francesco Annibali e Francesco Amodeo: il bouquet di un vino e la sua bontà derivano dall'equilibrio. Quando profumi ed aromi terziari sono equilibrati il vino è buono. Se sono scomposti o addirittura alcuni troppo prevalenti, il vino è brutto. La conclusione è facile: ci sono vini buoni e vini brutti.

Rispondi
avatar

Antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Oh, Montes, leggiti meglio il post! Se tu hai deciso che ne sai più di Chapoutier per carità, ma credo che un minimo di riflessione vada fatta

Rispondi
avatar

Marossi

circa 13 anni fa - Link

Dai Tomacelli, sappiamo tutti che Montes non capisce nulla di vini, e che fa finta ma se vai a casa sua trovi casse di Pepsi e Fanta, però c'è qualcosa nella ratio del discorso del franzoso che non va. E' possibile che un misunderstanding così colossale sui profumi di un vino tanto famoso sia andato avanti per decenni e che tutti i migliori produttori di Riesling renano abbiano pigiato male le uve, e solo di quel vitigno? Qui non è una questione tecnica, quanto logica e di buon senso. Poi, nello specifico, per evitare il benzene nei vini basta amare la nostra patria e tracannarsi un beverino riesling italico.

Rispondi
avatar

Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Bevo SOLO pepsi e fanta :-) Vieni a controllare... puoi aprire tutto quello che trovi (tranne due bottiglie... riservate). Ovviamente di pepsi e fanta...

Rispondi
avatar

liocorno

circa 13 anni fa - Link

lo sai perchè è stato un misunderstanding ? perchè i sommelier cazzari italiani hanno letto i giornalisti cazzari francesi e si sono adeguati, diventando gli zimbelli dei nostri registi e dei tecnici del sttore che più volte li hanno beccati incastagna dimostrando che di vino non capiscono un bel niente.. eppoi perchè fa scena parlare del vino che sa di tutto meno che di vino e che è diventato come una boccetta di profumo cosmetico

Rispondi
avatar

Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

La cacca di pollo è tua! Mica di Chapoutier!! L'hai detto tu. Ti ripeto, i Pinot Noir che ho bevuto fino ad oggi non sapevano di "merda di pollo". Magari mi sono perso qualcosa. Poi credo che ci sia un errore di traduzione. "Petrol smell in Riesling 'a mistake" significa "la puzza di BENZINA nei Riesling è un difetto". Petrol in inglese è benzina, non petrolio (che si dice "oil" o raramente "petroleum"). Credo che si tratti proprio dei sentori di cherosene (mineralità) anche a giudicare dai commenti all'articolo citato. In particolare il commento di Keith Grainger, alle 00:02 del 11 maggio, che dice: "The compound TDN (1,1,6-trimethyl-1,2-dihydronaphthalene), a norisoprenoid which gives rise to the kerosene aromas, and has been the subject of considerable research". Ovvero "Il composto TDN ... (trimetil-diidro-naftalene)... che determina gli aromi di cherosene, e che è stato oggetto di considerevoli ricerche".

Rispondi
avatar

Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Sia chiara una cosa: se Sangiorgi dice "Petrolio", petrolio è. Senza discuterne: http://www.porthos.it/index.php?option=com_jcalpro&Itemid=321&extmode=view&extid=67

Rispondi
avatar

Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Signorsì. Sono sugli attenti. :-)

Rispondi
avatar

Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Bravo, riposo. :-D

Rispondi
avatar

Marossi

circa 13 anni fa - Link

Se con Sangiorgi vale l'ìpse dixit, allora il petrolio è un profumo, non un difetto. Si decidesse, sua tomacelliana eccellenza!

Rispondi
avatar

armando trecaffé

circa 13 anni fa - Link

Tomax T rispondo io che sono ponderato ed equilibrato: 1) I produttori di vino con capiscono un cazzo...dei vini degli altri.. preciso: bevono solo il loro vino e sono fieri di ingnorare gli altri (vedi Gravner ma non solo, sono quasi tutti cosi')... 2) Per un francese T U T T I i vini del mondo fanno schifo al cazzo tranne i loro.... 3) I francesi O D I A N O i crucchi profondamente ancora oggi ...sono sposato con una francese e quando servo un vino tedesco a suoi suoi parenti e /o amici...sono stupefatti tipo : "buono questo vino di Marte..." (non sanno nemmeno che i tedeschi producono vino)..lo stesso pensa sciaputier, secondo il quale i tedeschi non lo sanno nemmeno pigiare...chettelodicoaffà 4) ho la cantina piena di riesling fantastici che profumano "anche" di cherosene...e sono tutti buonissimi... 6) sciaputier neanche sa dove sta la Nahe.... Mi sembra che puo' bastare ...A3C

Rispondi
avatar

Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Sei sposato con una francese? E di dove? Quest'estate ho trascorso quindici bellissimi giorni tra Lyon, Cote De Nuits e Dijon. Pssssh... i loro rossi sono veramente i migliori del mondo. In Bourgogne ho bevuto roba semplicemente strepitosa! Il titolo per i migliori bianchi invece, secondo me, se lo contendono con i Riesling del Reno (mi piacciono mediamente più di quelli della Mosella).

Rispondi
avatar

Mauro Risso

circa 13 anni fa - Link

Grandissimo! ahahaahah

Rispondi
avatar

Gabriele

circa 13 anni fa - Link

@ Armando > 1) I produttori di vino con capiscono un cazzo…dei vini degli altri.. preciso: bevono solo il loro vino e sono fieri di ingnorare gli altri.... Allora sono l'unico coglione che si sputtana ciò che guadagna a bere il vino altrui.....almeno si impara qualcosa.... > 2) Per un francese T U T T I i vini del mondo fanno schifo al cazzo tranne i loro... Vero, però quando sono stato in Alsazia dai parenti di mia moglie, il Sangiovese riserva del sottoscritto se lo sono seccati...e più di una volta.....e tutti zitti eh! Mica dire che faceva loro cagare....... @ Ken > sui riesling (italici) stendo un velo pietoso. qualche produttore potrebbe assoldare un killer. Assaggia il "16 anime" di Vigne dei Boschi e il velo lo togli subito..... :)

Rispondi
avatar

Marossi

circa 13 anni fa - Link

Questo post non mi convince, sono sincero. Esempio: un produttore presenta due sue bottiglie, un riesling e un traminer. Sentori di idrocarburi per il primo e non per il secondo. Fino a tot tempo fa tutti contenti: pischelli e soloni. Ora invece dovremmo pensare che il produttore ha pigiato male il primo (e per anni, come i più blasonati produttori) e bene il secondo? C'è qualcosa che non va. Detta così, la cagata pazesca è quella di Chapoutier, che in effetti è francese e questo spiega tutto.

Rispondi
avatar

armando trecaffé

circa 13 anni fa - Link

Marossi come vedi siamo sempre in linea....

Rispondi
avatar

Marossi

circa 13 anni fa - Link

No, Trois café, tu ti sei messo in casa il nemico d'Oltralpe, pussa via!

Rispondi
avatar

armando trecaffé

circa 13 anni fa - Link

...le devo molto in fatto di vini... soprattutto a suo padre che m'ha fatto conoscere i prodigiosi Syrah della Cote Roitie...bei ricordi di gioventù...

Rispondi
avatar

suslov

circa 13 anni fa - Link

ALLORA HA RAGIONE MARONI ??? vino frutto e basta ??? non l'ho capito questo post. prendete (giustamente) per il sedere il buon maroni con il suo vino-frutto e adesso qui infierite su sella-sudata, merde, idrocarburi, pipi-di-gatto-su-foglia-di-pomodoro, peperone ??? VE LO MERITATE MARONI E IL VINO FRUTTO !!!

Rispondi
avatar

Pierpaolo

circa 13 anni fa - Link

Pipì di Gatto, peperone, petrolio, guano di Pollo, cavallo bagnato, acciuche.... a mio avviso alcuni sono evidenti difetti altri se in dosi sfumate possono dare tipicità ma il consumatore non esperto, chi il vino lo beve non lo degusta, ovvero chi fa del vino una bevanda/alimento di piacere da consumare, in base alla tipologia, nel quotidiano o nella grande occasione, RICONOSCE I PRESUNTI DIFETTI? mi è capitato di bere insieme a persone che si ritenevano esperti, è in un campione di vino con evidente presenza di Brettanomyces, nessuno lo ha riconosciuto, anzi elogiavano il prodotto.Lo stesso prodotto lo hanno elogiato diversi giornalisti in differenti recensioni. A quel punto mi sono detto che mi dovevo essere sbagliato, ma riassagiando il vino credevo che il problema esisteva!!! dato che non riuscivo a capi se ero io in difetto o no, ho fatto fare un'analisi per vedere se quel prodotto aveva Brettanomyces, e mi rincuorai perchè in effetti il prodotto presentava valori altissimi di vinilfenoli e etilfenoli! Tutto questo per dire che anche i più esperti cadono nel riconoscere le puzze, ma a volte le puzze PIACCIONO!!!

Rispondi
avatar

Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

E' vero. E' capitato anche a me. Evidente difetto di Brett e presunti esperti e giornalisti non solo non se ne accorgono ma lodano il vino! Allora ti vengono i dubbi, lo vai a ri-assaggiare, e il Brett è lì, impietoso! Ripeto: ci sono vini buoni e vini brutti. Ci sono Riesling buoni e Riesling cattivi. Questo è evidentemente valido per tutti i vitigni.

Rispondi
avatar

Marossi

circa 13 anni fa - Link

Fammi capire, quando ti piglia l'uzzolo fai analizzare in laboratorio un vino che non ti ha convinto? Sei Lavoisier o Creso?

Rispondi
avatar

Pierpaolo Messina

circa 13 anni fa - Link

in cantina ho un piccolo laboratorio d' analisi con FOSS , e cerco di analizzare la maggior parte dei vini che bevo, e oltre ai miei vini, ne bevo parecchi di altri produttori. Quando mi trovo un vino elogiato ripetutamente e dopo ripetuti assaggi non mi convince ebbene si lo faccio analizzare mi piace andare a fondo nelle cose, e se riesco oltre all'analisi alla degustazione cerco sempre un confronto con chi lo ha prodotto se posso. Io produco vini e mi interessa molto sapere oltre all'aspetto organolettico degustativo, anche l'aspetto analitico. da produttore non mi ritengo un grande esperto di vini ma piuttosto mi ritengo un appassionato che ama il vino e la viticoltura e mi affascina conoscere e scovare ogni aspetti sino in fondo.

Rispondi
avatar

Mara

circa 13 anni fa - Link

Il Montalbano del vino?

Rispondi
avatar

Luca Cravanzola

circa 13 anni fa - Link

Evviva!!! Senza fare nomi, un amico enologo krukko già qualche anno fà mi diceva che i vini estremamente caratterizzati da questi sentori di kerosene provenivano da vigne con forti attacchi di botrite. Ora dicono pigiatura.. in tutti i casi è un difetto. pero' attenzione io parlo di quelli che l'idrocarburo te lo sbattono bello evidente dentro il naso..

Rispondi
avatar

kenray

circa 13 anni fa - Link

e dopo l'ennesima lezione di inglese a tomax concludiamo dicendo che i riesling hanno un profumo/puzzetta particolare e che lo dobbiamo tenere cosi? a me non da fastidio, anzi. è come parlare di whisky torbato che a mia moglie pare di bere tintura di jodio quindi lascia perdere. tecnicamente è una caratteristica organolettica del prodotto. e ripeto escludo dall'analisi i riesling italiani che forse non sono nemmeno riesling.

Rispondi
avatar

armando trecaffé

circa 13 anni fa - Link

appoggio Ken... bravo....

Rispondi
avatar

giovanni coan

circa 13 anni fa - Link

ha ragione tua moglie

Rispondi
avatar

Mara

circa 13 anni fa - Link

Ciò che per il bruco è la fine del mondo, per la farlafalla è nuova vita! L'ho letto da qualche parte,logicamente. Seppur laconico mi sembra calzante.

Rispondi
avatar

Mara

circa 13 anni fa - Link

si, buonanotte....volevo scrivere FARFALLA

Rispondi
avatar

kenray

circa 13 anni fa - Link

farlafalla era magnifico, un po' come salamalandrina (ahh sospiro...)

Rispondi
avatar

Moreno

circa 13 anni fa - Link

"quanti cabernet in salsa di peperone ho dovuto sorbirmi prima che un enologo dicesse che “il sentore di peperone è un difetto dovuto all’eccessiva maturazione” " scarsa maturazione non eccessiva

Rispondi
avatar

Mara

circa 13 anni fa - Link

scusa e allora quando è in difetto di maturazione di cosa sa? di barbe di frate cappuccino? e poi non basta più dire di peperone, serve sapere se è giallo, verde, rosso, di Carmagnola, se è quadrato oppure no, insomma ragazzi che vi ho mandato a scuola a fare? non è così che si battono i francesi.

Rispondi
avatar

Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Oh, noi di Intravino abbiamo studiato, eh! http://www.intravino.com/vino/tutti-gli-odori-del-cabernet-sauvignon/ Poi se qualche lettore dice di saperne più del professor Scienza, per carità, il mondo è pieno di fenomeni :-)

Rispondi
avatar

Mara

circa 13 anni fa - Link

Non sono certi io quella che dice di saperne di più. Ho solo posto una domanda e mi sono andata a leggere il tuo link. Non vi ho trovato l'equazione cabernet maturo= sentori di peperone. Si parla di pirazine quello sì. E di peli dritti, forse i tuoi?

Rispondi
avatar

antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Se mai dovessi passare da queste parti (Puglia) fatti un giro in qualche cantina sociale e avvicinati (non troppo) a una cisterna piena di cabernet semi-industriale maturato a 40°. Se resisti, senza svenire, più di cinque minuti al tanfo di peperone (rosso) arrosto che si sprigiona, hai vinto una settimana al mare. In compagnia delle pirazine.

Rispondi
avatar

Moreno

circa 13 anni fa - Link

"Le note vegetali e di peperone sono comunque sempre presenti ma meno intense delle note fruttate di bosco e pepe, che devono emergere evidenti insieme a note di eucalipto, mentolo ed erbe aromatiche mediterranee (origano e simili) presenti in terroir abbondanti di sole e caldo." estratto dal link postato. fenomeno no ma lettore attento si, magari non grande scrittore...in uva di cabernet che sia franc o sauvignon le note così dette verdi o vegetali diminuiscono in ambienti assolati o caldi dove teoricamente l'uva riesce a raggiungere una maturazione maggiore, dove emergono altre note! un esempio importante che posso portare è quello delle note piraziniche del sauvignon blanc che notoriamente calano con l'aumentare della maturazione dell'uva.

Rispondi
avatar

antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

"Le note vegetali e di peperone sono comunque sempre presenti" ma meno evidenti delle note di (...) presenti in terroir abbondanti di sole e caldo." Sempre presenti o decadono? Poi, lo ripeto, io sto parlando di peperone cotto talmente sgradevole da dare il voltastomaco che non è la stessa cosa di un peperone verde tendente all'erbaceo.

Rispondi
avatar

Giudo

circa 13 anni fa - Link

Moreno per fortuna ci sei tu! Non si può sentire questa cosa che le note di peperoni dipendano da un'eccessia maturazione. La sintesi delle pirazine diminuisce con la maturazione!!! Ma perchè su internet ognuno si sente in diritto di parlare di ciò che non conosce???

Rispondi
avatar

Mara

circa 13 anni fa - Link

Bene. Intanto un pò di ripasso non ci farà male. Di quali cloni di Riesling stiamo parlando, visto che io non ho studiato inglese impegnata com'ero a lavorare? Del moderato 110,del produttivo 239 o dell'avaro di Geisenheim,il 198-19? Perchè ognuno "E'" diverso. Inoltre dovreste dire a quel furbone di Chapoutier di andarsi ad annusare i pezzi di ardesia dei vigneti Scharzhofberg o BernKastel e poi ne riparliamo. Per i più pigri eccovi un piccolo elenco di cloni, direttamente dalla mia dispensa: Heinz 65, Heinz 108; Bernkastel 68 37 Trier, 34 Trier 356 Fin N 90 24 Gm (24-195 Gm, 24-196 Gm, 24-209 Gm)* 64 Gm (64-177 Gm, 64-183 Gm, 64-184 Gm) 94 Gm (94-02 Gm) 110 Gm (110-06 Gm, 110-11 Gm, 110-18 Gm, 110-30 Gm) 198 Gm (198-10 Gm, 198-12 Gm, 198-16 Gm, 198-25 Gm, 198-30 Gm, 198-44 Gm) 239 Gm (239-12 Gm, 239-17 Gm, 239-20 Gm, 239-25 Gm, 239-34 Gm) * Sub-cloni HN 83 378, 391, Steinberg 99, DN 400, DN 500 St 7, St 91, St 26, Ra 69, Ra 95, Ra 98 Müller 2090 Schlöder 40 DH 20 Schäffer 3, Schäffer 4 We E 3, We E 100, We M 76, We O 44, We O 55, We 29, We 49, We 158 FR 52, FR 53, FR 54, FR V9/10 Weis 1, Weis 17, Weis 21

Rispondi
avatar

TERROIR

circa 13 anni fa - Link

"Inoltre dovreste dire a quel furbone di Chapoutier di andarsi ad annusare i pezzi di ardesia dei vigneti Scharzhofberg o BernKastel e poi ne riparliamo" ...URLALO !!!! e poi quando si parla di luoghi comuni nel vino si sbaglia sempre per fortuna ...finchè c'è diversità...

Rispondi
avatar

Manilo

circa 13 anni fa - Link

Maledetta chiavetta, avevo scritto na pagina di sensazioni sul Savignon , il Riesling, il Pinot Nero(x M.Montes vai a leggerti il post sul cruase di Fiorenzo) ed il Cabernet Franc. X Kenray,A3C ed M.Montes ed aggiungo il Marossi, Riesling italico Cantina Terlan , Lunare ditemi la vostra ed anche il Quarz, sauvignon. X A3C e M.Montes, domani sarò più dettagliato.

Rispondi
avatar

zakk

circa 13 anni fa - Link

ma chapoutier fa riesling? non mi risulta. Il kerosene è un difetto? Me lo tengo volentieri se è in equilibrio con tutto il resto. E comunque i rossi più buoni del mondo sono fatti a bordeaux, mica in borgogna, e in più si può bere alla grande senza svenarsi, in borgogna se non ti sveni porti a casa una valanga di ciofeche. Zakk

Rispondi
avatar

Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Borgogna ;-)

Rispondi
avatar

Mara

circa 13 anni fa - Link

Bruco o Farfalla?

Rispondi
avatar

Francesco Amodeo

circa 13 anni fa - Link

Tralasciando il tuo delirante commento a riguardo la qualità media dei vini di Borgogna, mi permetto di precisare che Chapoutier è un produttore della valle del Rodano.

Rispondi
avatar

suslov

circa 13 anni fa - Link

BORGOGNA FOREVER che sappia anche un po' di merde senno' il resto e' solo MARONI

Rispondi
avatar

mrignazio

circa 13 anni fa - Link

Dipende che vini piacciono prima di tutto, la classe dei vini in Borgogna è inarrivabile! Sono stato in Borgogna a novembre per una settimana e la cosa più bella era proprio il poter bere benissimo senza svenarsi (salvo voler prendere alcune firme famose). Però mi sa che sono un pò fuori tema :)

Rispondi
avatar

Paolo Rusconi

circa 13 anni fa - Link

Domenica me vo a bere qualche boccia brettata e magari anche con la volatile altina. Se vi va potremo ripetere a bocce coperte e opportuni ringer, giusto per vedere che ne esce. Ad ognuno la propria croce.

Rispondi
avatar

Giovanni Arcari

circa 13 anni fa - Link

@tomacelli: se il problema era "immane stronzata" potevi dirlo subito e non una volta messo "all'angolo". E poi dai, mi sembra un "tu con me non giochi più, gne gne, perché mi hai detto stupido…". Fai un elenco delle cose che si possono scrivere sul tuo blog, così non mi sbaglio più. Per inciso: se scrivi una cosa simile senza i dati che ne dimostrino la veridicità, rischi che il tuo post non valga una cippa e faccia solo disinformazione, in chi non potrà mai pigiare uva riesling in vita sua. Pubblica i dati e poi ne parliamo. Dai da bravo…

Rispondi
avatar

antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Ehi Arcari, guarda che la notizia è "Un grosso e stimato produttore francese di vino dice (LUI, non io) che il riesling che sa di idrocarburi è difettato" poi ognuno si prende le sue responsabilità. Se domattina il Papa impazzisce e dichiara che i marziani esistono io, secondo te, sto zitto e aspetto le prove? Intanto do la dichiarazione del Papa, poi si vedrà. Inoltre posso assicurarti che la notizia ha fatto il giro del mondo. Prova a dare un'occhiata: http://www.google.it/search?hl=fr&q=riesling+chapoutier+mistake&aq=f&aqi=&aql=&oq= http://www.indianwineacademy.com/item_1_451.aspx Se per te non è una notizia, alzo le mani.

Rispondi
avatar

Alberto G.

circa 13 anni fa - Link

Mio modesto parere (anche di qualcun'altro piu' famoso ).Idrocarburi o quel che sia di solito vengon fuori come terziari (DI SOLITO perche' ci sono anche i lieviti selezionati e tante altre cosine dell'enologo che mirano ad esaltare alcuni caratteri del vitigno,specie se tanto di moda e redditizio )Sono in difetto se coprenti,zaffate nauseabonde ed eccessive COSTRUITE insomma.Sono un pregio di complessita',quando elegantemente accompagnano il resto.A quanti piace un leggero sentore di benzene ,leggero? Altri magari lo schifano.Questo potrebbe valere per ogni sentore cosiddetto tipico,quindi il bosso o la foglia di pomodoro del sauvignon e il "palloso" peperone verde che in tanti testi da neofita leggevo che secondo loro per forza caratterizza il cabernet franc e sauvignon.Ma mica c'e' solo quello no?e cosiIl peperone verde in eccesso e' un difetto di scarsa maturazione o resa eccessiva, ma il peperone cotto o arrostito come dice il Tomacelli si sente nei vini ottenuti da uve piu' mature in zone calde ed e' sempre un difetto se in eccesso,tranne per quelli che amano i peperoni arrostiti.Se Chapoutier ha detto una cagata o no,penso che non vada estremizzato,forse ha detto qualcosa per attirare l'attenzione su prodotti costruiti,non puo'generalizzare cosi dicendo che sia un difetto..Bo e' troppo tardi per leggere tutto e ragionarci per bene.Buonanotte.

Rispondi
avatar

Giovanni Arcari

circa 13 anni fa - Link

Che tu dia la notizia mi sta bene, che tu la difenda come "assolutamente vera", dandomi pure del presuntuoso, no. Sei tu che l'hai messa sul personale. Tornando all'uva... noi il riesling lo sperimentiamo dal 2001 con una certa attenzione e riteniamo che (che non è uguale a dire "siamo certi che") i risultati ottenuti dimostrino come quel sentore di "idrocarburi" sia presente in intensità variabile, a seconda di come abbiamo lavorato in vigna e/o in cantina. Da qui si è scelta la forma che abbiamo ritenuto più opportuna per esprimere il riesling, in quel determinato territorio, secondo quelli sono i nostri gusti personali ma senza arrogarci di aver fatto scoperte talmente importanti da poter sputare su secoli di storia della viticoltura, legata a questo straordinario vitigno. Grazie ai dati raccolti ci siamo fatti le nostre idee, che riteniamo ottime (e per certi versi innovative) ma non siamo in grado di dimostrare al consumatore, che in larga scala le nostre innovazioni siano l'uovo di Colombo. E allora stiamo zitti e andiamo avanti, perché creare confusione facendo i "personaggi stregoni" danneggia tutto il sistema vino e non è proprio corretto nei confronti dei consumatori che, già troppo spesso, si lasciano soggiogare da racconti straordinari, che si sintetizzano in vini che sembrano il contenuto del catino di nonna(mia nonna=mio parere). Ecco perché ritengo sia degradante(e pericoloso), per la cultura del vino, dare notizie bomba come queste, fatte di complesse e a volte inspiegabili variabili. Per me, raccontare le cose inspiegabili (finché tali) o farlo in maniera sommaria, può essere fuorviante e quindi non rappresenta un'informazione. Evidentemente per te, il Papa e Chapoutier hanno la stessa valenza (ognuno si sceglie liberamente i suoi "miti", ci mancherebbe!), a me personalmente non smuovono nulla. Gusti. Le mani le alzerei con Guido, qualche commento sopra. ;-)

Rispondi
avatar

Fiorenzo Sartore

circa 13 anni fa - Link

Giovanni, mi è toccato leggere il post di Tomach tre volte e darci dentro di F3 per trovare dove ha detto "assolutamente vera" tra virgolette. Se usi le virgolette fai una citazione. Che hai citato? Ma non è questo l'importante ora. Tomach ha riportato un'opinione autorevole. La disinformazione è altra cosa. Uno che, come te, esordisce in un commento con "Che immane stronzata e come sempre, priva dell’inconfutabile matematica" (sic) poi però dice "sei tu che l’hai messa sul personale" come minimo perplime. E poi ci sarebbe questa cosa della prova matematica. Bisognerà che Tomach giri un mail a Chapoutier in inglese ovviamente così ti passano la formula chimica della sua stramba idea sui riesling. Alla fine di tutta la lagna cosa scopro? Che pure tu "sperimenti riesling" e secondo te l'idrocarburo va bene "ma non siamo in grado di dimostrare" le idee che stan dietro al concetto. Giusto? Insomma pure doppiopesista sull'onere della prova scientifica. Ma pure questo non è il punto. Sai cosa c'è di divertente? A me 'sta strana uscita di Chapoutier m'ha fatto sbaccalire: perché a me piace l'idrocarburo nel riesling. Pure troppo. Però, se producessi ("sperimentassi") riesling, lo producessi (orgoglioso) sul genere puzzone, e andassi a commentare uno che la pensa diversamente, mi taglierei una mano piuttosto che scrivere "immane stronzata". E' la vecchia storia della forma che è sostanza, eccetera eccetera.

Rispondi
avatar

Mara

circa 13 anni fa - Link

Stavolta il Tomahawk ci ha ragione.

Rispondi
avatar

Marossi

circa 13 anni fa - Link

Bastaaa! 'Perplime' non esiste! 'Lascia perplessi' sì. Parliamo di vino internazionale, ma difendiamo la lingua italiana. Vi prego.

Rispondi
avatar

Fiorenzo Sartore

circa 13 anni fa - Link

tu mi perplimi http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4409&ctg_id=44

Rispondi
avatar

Marossi

circa 13 anni fa - Link

Mi lascia invece perplesso che tu mi mandi questo link. Conosco la posizione della Crusca qui espressa. Che non legittima l'uso di perplimere. Ne tratteggia correttamente la nascita, ad opera di un comico televisivo che lo inventò proprio per far ridere della sciocchezza linguistica adoperata (interpretava un personaggio coattissimo, come dicono a Roma). Tragicamente, milioni di ignoranti hanno cominciato ad usarlo e siamo arrivati ad oggi. La Crusca registra il mutare della lingua, e segnala che se questo verbo - per ora non appartenente alla lingua italiana - continuerà a crescere nel suo utilizzo, giocaforza verrà inserito ufficialmente nella lingua italiana. Quel momento grazie a Dio non è arrivato, e io mi batterò affinchè non arrivi mai.

Rispondi
avatar

Giovanni Arcari

circa 13 anni fa - Link

Francesco, ho omesso un "come se fosse..." ma non c'è nulla di cui essere perplessi. Devo capire se qui si danno "notizie"(non cito nulla, dico solo che forse non sempre sono notizie ;-) ) come in un quotidiano di spessore(come si è visto diverse volte), oppure come si fa in un settimanale alla novella 2000. Nel secondo caso va bene tutto, anche dire che Kate è un travestito senza averle guardato tra le cosce. Ho scritto che non sono in grado di poterlo dimostrare ai consumatori (mentre con un gruppo di tecnici si possono intavolare discussioni zeppe di dati)in maniera assoluta, esattamente come non può (per ora) Chapoutier. Ho scritto che l'idrocarburo a noi piace e non che è ciò che va bene per il riesling. A NOI va bene. Vedi Francesco, adesso è diventato il "genere puzzone", fino ieri era il classico idrocarburo che rendeva inconfondibile questo vitigno. Questa per me(vedi che metto sempre "per me") non è informazione. E poi, non entriamo nei tecnicismi del vino, se nella vita facciamo altro, altrimenti si rischia di inciampare nelle pirazine e nei peperoni, che rivelano lacune infinite e minano la credibilità di chi scrive. Sarebbe un peccato. Mica mi sono offeso perché il riesling secondo l'amico francese non ha da puzzà ma sottolineo di nuovo il mio pensiero fino a quando non sarà smentito dai dati. Qui Chapoutier non esprime un pensiero ma fa un'affermazione che cozza con secoli di storia. Quindi, fino a prova contraria lui sosterrà questo e io, il fatto che lui abbia espresso (per ora)un'immane cazzata.

Rispondi
avatar

Fiorenzo Sartore

circa 13 anni fa - Link

chiunque sia 'sto francesco, secondo me ha ragione lui.

Rispondi
avatar

Giovanni Arcari

circa 13 anni fa - Link

Perdonami, Fiorenzo... tieniti la ragione io vado al lago e per me questa continua a non essere informazione. Ah, mentre sono via, state lontani dalle cose tecniche che non vi competono! :-))

Rispondi
avatar

Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Mi sa che l'unica credibilità minata è la tua: hai certezze solo quando devi denigrare gli altri, ma davanti alle tue conclusioni la scienza deve alzare le mani e rinunciare. E comunque io quoto Francesco

Rispondi
avatar

Giovanni Arcari

circa 13 anni fa - Link

Eccolo qui! Ti aspettavo! ;-) Tomacelli, l'unica mia certezza è che -per ora- quanto riportato non possa essere dimostrato. Le mie conclusioni sono solo mie, non le vedi riportate da nessuna parte per poter vendere qualche bottiglia in più. La scienza merita rispetto e non che ogni giorno qualcuno spara una massima senza che se ne possa appurare facilmente la veridicità. Quindi stai attento a quello che dici. Trasudi frustrazione da prestazione e io con te non sono in competizione. Sulle pirazine e i peperoni hai pestato qualcosa di marrone che non è cioccolato...capita ma non prendertela con me. ;-)

Rispondi
avatar

Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Ma davvero ti sei convinto di quello che dici? Guarda che su c'è più di una smentita e pare che il cabernet stramaturo sappia davvero di peperone cotto al forno. Poi sappitelo: la scienza merita rispetto ma non in maniera acritica. Le scoperte di "cioccolata" si sprecano anche tra gli scienziati. Toh, fatti una risata... http://uploads.neatorama.com/wp-content/uploads/2011/05/sunset_august_1948_p_97.jpg

Rispondi
avatar

Moreno

circa 13 anni fa - Link

in frili e veneto(cito queste regioni del nord est perchè è dove vivo) allora il 99% dei cabernet sia franc che sauvignon sono stramaturi....in alcune espressioni(quelle più peperonata) surmaturi. Esistono spiegazioni tecniche del perchè anche al sud, dove abbonda il sole, può succedere di riscontrare il verde del peperone...se volete ne parliamo...

Rispondi
avatar

Giovanni Arcari

circa 13 anni fa - Link

Tomacelli, mi fai accendere la vespa?? "Pare sappia di..." non significa è. Mi pare di averti argomentato a sufficienza il mio punto di vista davvero poco acritico. La scienza almeno ha imparato a riconoscere cioccolato da "cioccolato" e quando ci mette un piede sopra e si accorge che è merda, rivede tutti suoi dati senza sostenere a spada tratta il contrario, soprattutto quando inesorabilmente insostenibile. Io non so che lavoro tu faccia, ma se hai idee frutto delle tue esperienze in campo, esprimile e ci si confronta. Questo lo trovo un modo per far crescere un sistema. p.s. vuoi che ti mandi una serie di link di gente che sostiene che dio non esiste, a differenza di quanto predica il Vaticano? Anche qui c'è un sacco da ridere ma rimangono opinioni sia l'una che l'altra.

Rispondi
avatar

Marco De Tomasi

circa 13 anni fa - Link

Per quanto inutile possa essere la mia opinione, sposo in toto il Giovanni Arcari-pensiero.

Rispondi
avatar

Pierpaolo Messina

circa 13 anni fa - Link

ecco cosa ho trovato scritto in un Trattato di Enologia: "I non megastigmani sono norisoprenoidi a tredici atomi di carbonio che comprendono alcuni composti molto odorosi. Fra questi si segnala innanzitutto, il TDN (trimetil-diidronaftalene) che gioca un ruolo importante nella formazione della nota aromatica di cherosene dei vini Riesling vecchi (Simpson, 1978). Generalmente assente nell'uvae nel vino giovane, il TDN si pùò formare nel corso dell'invecchiamento in bottiglia, fino a raggiungere tenori di 200 mg/L, che superano la sua soglia di percezione (circa 20 mg/L)" Quindi la letteratura riconosce questi profumi come aromi varietali, e non come difetti! cmq a me se questi aromi nei riesling siano puzze o profumi poco importa perchè li trovo affascinanti!!

Rispondi
avatar

Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Pierpaolo, sono aromi terziari non varietali. Gli aromi varietali sono quelli caratteristici dell'uva che transitano immodificati (o quasi) nel vino: sono aromi primari. Gli aromi secondari derivano dalla fermentazione e comprendono gli aromi di frutto modificati dalla fermentazione stessa e gli aromi ceduti dai lieviti e dalle fecce. Gli aromi terziari sono quelli che si formano durante l'affinamento post-fermentazione e durante l'invecchiamento in bottiglia. Cito quello che tu riporti: "Generalmente assente nell’uva e nel vino giovane, il TDN si pùò formare nel corso dell’invecchiamento in bottiglia". Comunque grazie della citazione, la tecnica enologica è importantissima.

Rispondi
avatar

Pierpaolo Messina

circa 13 anni fa - Link

Gli aromi varietali si valutano chimicamente su soglie: Soglia di percezione: concentrazione minima per identificare l'odore Soglia di riconoscimento: soglia di percezione e di identificazione di un composto odoroso Soglia di preferenza: concentrazione massima al di là della quale l'odore di un composto è giudicato negativamente Si è ovvio che siano aromi terziari, ma i Norisoprenoidi sono composti che presentano caratteristiche odorose variabili a livello di percettibilità. Nei vini rossi sono più presenti che nei vini bianchi secchi ma sono meno percettibili. L'impatto olfattivo di questi composti a causa della loro soglia di percezione, è trascurabile, malgrado siano contenuti nei vini in quantità spesso sensibilmente alte. Nelle varietà come Riesling, Moscato e Scheurebe sono le uniche in cui SI POSSONO identificare nel succo delle uve questi composti poichè vi è una soglia di percettibilità più alta. Quindi su queste uve potremmo parlare di aromi varietali!

Rispondi
avatar

Fabrizio pagliardi

circa 13 anni fa - Link

Interview Michel Chapoutier: « Young Riesling wines should not have a dominant petrol aroma » (Drinks Media Wire) - Vitabella: You recently said to UK magazine Decanter: The ‘petrol’ characteristics in Riesling are undesirable and constitute a fault in the wine. Could you give more details? Michel Chapoutier: "We should perhaps begin by defining what is termed "petrol". One can observe an important gradation among the family of these aromas. Great Rieslings can have aromas with age that some consider from the hydrocarbon family. I would call it more often a "dominant mineral development" and more importantly would define it as aromas of chalk (the memory of the school with the smell of the brush used to erase the blackboard). And for these chalk aromas, typical of the great Alsace wines as Clos St Hune or the great Rieslings from Mosel and the Nahe, I find it degrading and reductive to characterize this minerality with petrol aromas. When I talk about petrol aromas in some Riesling wines (which some consumers love and regard as characteristic of the grape), I really mean this dominant hydrocarbon (neither chalk nor mineral) that can dominate the wine aromas in its youth . When this part takes a dominant role, we can absolutely say that we are facing a defect in the wine. In the past, when the winemaker did not have the technical means and knowledge to master the pressing and racking (probably a significant portion of these Riesling wines had a petrol character), this aroma could be considered characteristic or typical. But through technical advances, this dominant aroma can become a hint and petrol can become chalk and minerality." What conclusion would you draw from this comment? MC: "It is interesting to ask the following question: if some characteristic taste of some wines are historically typical from this wine, do they do part of its tradition and typicity? If these tastes are the result of instability or a bacterial degradation, should they be considered part of cultural heritage of this wine?When I taste a delicious Jura "Vin jaune", I actually taste a wine for which oxidation and ethanalisation has been domesticated. But here, the alleged defect was so unanimous that winemakers sought to master it, make it into a rule which is now undeniable. I would not consider hydrocarbon aromas in young Riesling wines in the same category. And it is the same problem for those aromas of leather in red wines, which too often merely illustrate a contamination of brettanomyces. The same applies to the aroma of "cooking water of peas" in sweet wines which insinuate that "grey rot" was perhaps a little too present in the middle of the "noble rot". The generation of my grandparents were fond of "hot" cheeses and rancid sausages. The methods of vinification evolve to be more and more accurate and therefore the taste is changing and some so called typicities tend to be marginalized. As I am primarily a gourmand consumer, passionate about wine, I can confirm and maintain my point of view. So yes to this touch of mineral and chalk in riesling wines when they start ageing. But I confirm that young riesling wines should not have a dominant petrol aroma. Thanks again to the Decanter team who helped to launch this discussion and after reading comments from all over the world, I understand that unlike Vin Jaune, we are very far from finding a consensus on this issue. If some, following my comment on this defect in young riesling wines, understood that I was talking about old riesling wines: it has never been the case. And to celebrate this great discussion, we ​​will open tonight a 1992 Clos Saint Hune with my wife... Cheers!."

Rispondi
avatar

Fiorenzo Sartore

circa 13 anni fa - Link

interessante lettura, thanx for sharing. mi ricorda vagamente il dibattito sulle puzze nobili (?) nel rossese di dolceacqua.

Rispondi
avatar

Marossi

circa 13 anni fa - Link

RISOLUZIONE ONU n.3425 14/5/11 Si dispone che il moderatore del blog Intravino Antonio Tomacelli sia esentato ope legis dallo scrivere editoriali che trattino, commentino, riassumano o in qualsiasi modo facciano riferimento ad articoli apparsi in lingua inglese per un periodo di anni uno, durante il quale il suddetto Tomacelli verrà costretto a seguire un corso accelerato di questa lingua per lui così difficilie da capire, al fine da evitare altri incresciosi incidenti internazionali dovuti allo stravolgimento dell'altrui pensiero. In caso di omissione di questa risoluzione sono previste sanzioni che potranno arrivare al completo embargo sul vino nei confronti del soggetto in questione. Il Segretario Generale Ban Ki-moon

Rispondi
avatar

Giovanni Arcari

circa 13 anni fa - Link

Rimane (per ora) un'opinione, molto autorevole ma ben distante dal contenuto di questo post. Molto distante.

Rispondi
avatar

Marossi

circa 13 anni fa - Link

P.S.: Tomacelli sa l'inglese poco meno del cinese, così ad ogni traduzione giunge tosto lo smarrone.

Rispondi
avatar

antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

"That is a result of a mistake during winemaking." Io, Arcari, traduco con: "Questo è il risultato di un errore durante la vinificazione". Hai altre versioni/opzioni/traduzioni possibili da sottoporre?

Rispondi
avatar

Giovanni Solaroli

circa 13 anni fa - Link

Ne sa una il mio vicino di casa: Ci risulta che una vinificazione "dura" ti liscia i baffoni.

Rispondi
avatar

Antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Marossi sei il solto stupidino, ma sopporterò anche te con cristiana rassegnazione. P.s.: la notizia apparsa su decanter, mi spiace per te, è tradotta benissimo, prova ne è il fatto che Giampaolo non è ancora corso in soccorso dei riesling. O forse gli stanno sulle palle i tedeschi, chissà :-)

Rispondi
avatar

Marossi

circa 13 anni fa - Link

Tra il dire che il riesling non divrebbe avere un aroma prevaricante di petrolio (in realtà benzina, già hanno scritto che pretrolio è oil), come inizia l'articolo e come è ragionevolmente il succo dello stesso, e urlare che la puzza di petrolio del riesling è una cagata pazzesca, e partire all'attacco di diveresi 'sentori famosi', c'è una piccola differenza, non credi? MI pare di ritornare alla faccenda del 'may not'. Tu naturalmente hai le tue ragioni, ma si tratta a mio avviso più che altro di ragioni editoriali: diciamo che ftra tre traduzioni o sintesi possibili di altrui discorsi, di solito tu scegli la quarta: quella forzatamente polemica. E' la tua linea editoriale e fai bene, l'ho scritto anche in passato per controbattere a chi si scagliava contro questa prassi intravinesca. Sono però costretto ora ad abbandonare il mio tono pacato per rispondere alla tua offesa. E' possibilie che la mia poesiola sul fatto che scivoli sulle traduzioni non ti sia piaciuta. Ma non è ingiuriosa nei tuoi confronti. E considerando che in tutto ciò che ho scritto qui non troverai mai una riga oltraggiosa nei confronti di alcuno, e che non sono tuo figlio o un tuo amico di vecchia data, io pretendo di non venire chiamato 'stupidino'. Hai sbagliato proprio tipo, credimi. Penso sinceramente che tu mi debba delle scuse.

Rispondi
avatar

Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Ma dai... quà si scherza! Tu hai scherzato con me, ed io ho risposto scherzando. Tomacelli scherza con te (guarda che faccione sorridente che ti ha messo), e tu ti incazzi! La parola "stupidino" non è grave, orsù. Take it easy Marossi.

Rispondi
avatar

Marossi

circa 13 anni fa - Link

No, Massimiliano. Dici bene: io ho scherzato con te e tu con me, e con tanti altri è successo lo stesso. Sarò all'antica, ma c'è un crinale sottile ma netto tra lo scherzo, la canzonatura ironica e l'offesa, anche mitigata (o peggiorata) da un diminutivo. Io le faccine non le adopero e non le considero esistenti. Abbi pazienza. D'altra parte, non è difficile capire quando si va oltre: prova a pensare di conoscere qualcuno de visu, ci fai una chiacchierata, scambiate qualche bonaria battuta. Ma gli diresti mai "Stupidino?". No. Ecco, per me anche per iscritto, sul web, valgono gli stessi principi di creanza.

Rispondi
avatar

antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

"Riesling should never smell of petrol. That is a result of a mistake during winemaking.’ Comparing the debate over petrol aromas in Riesling to the issue of brettanomyces, Chapoutier said It is absurd that ‘historical defects in wine should be accepted as part of the character of the wine’." Toh, guarda come si diventa permalosi appena lo sfottò riguarda se stessi! Dai Marossi, non prendertela e rileggiti cosa c'era scritto su Decanter. Quella in alto è la prima dichiarazione di Chapoutier, ma anche nella successiva precisazione postata qui da Pagliardi, egli stesso ripete: "But I confirm that young riesling wines should not have a dominant petrol aroma. Thanks again to the Decanter team who helped to launch this discussion" Sarà anche più sfumata come posizione, qui parla solo dei riesling giovani, ma il senso è quello: niente puzze nel vino. P.s.: ripetere giova, ma qualche volta annoia e irrita. Non esagerare (faccina)

Rispondi
avatar

Marossi

circa 13 anni fa - Link

Mi spiace che tu ti ostini a confondere sfottò e insult(ino). Mi bastavano le tue scuse. Peccato.

Rispondi
avatar

gianpaolo

circa 13 anni fa - Link

e' che ormai sono arrivato nella discussione troppo tardi, ma sono sicuro che se mi ci metto d'impegno un po' di materiale per romperti le scatole lo trovo :)

Rispondi
avatar

Giovanni Arcari

circa 13 anni fa - Link

Scusa Tomacelli, però un consumatore che legge il tuo post, crede che in assoluto il riesling non debba "puzzare" di petrolio, per non trovarsi davanti a un vino tecnicamente difettato(esattamente come l'ho letta io) e magari da ripudiare. Mi paragoni la cosa al Brett che è stato scoperto e poi testato in un laboratorio prima di arrivare inconfutabilmente a noi. Poi mi leggo le dichiarazioni di Chapoutier, il quale parla solo di vini giovani e ci tiene pure a sottolineare che chi pensa che si stesse riferendo a quelli vecchi, si sbaglia. Questo non mi pare un dettaglio che si possa omettere, anzi, non starebbe male nel titolo. Dice anche che i dati raccolti sono molto distanti per poter affermare di avere un riscontro unanime alle sue affermazioni, durante le fasi di degustazione. Dai, ho scritto un sacco di commenti scagliandomi sullo Chapoutier-pensiero, ma lui alla fine non ha dichiarato quello che si evince dal tuo post. Punto, a capo, non è successo niente. Però l'informazione che hai dato, se non vogliamo definirla sbagliata, quantomeno incompleta e travisabile, si. Questo, da persona intelligente, non lo puoi negare. Altrimenti sei come Silvio che nega l'evidenza e da la colpa ai comunisti! ;-)

Rispondi
avatar

Giovanni Solaroli

circa 13 anni fa - Link

Faccio una domanda da idiota. Come mai, se è vero che è Brett, o una qualunque altra forma di contaminazione batterica, la si avverte solo nei Riesling invecchiati? E come mai solo incerti territori la si avverte in questi Riesling invecchiati? E come sono quasi tutti contaminati? Allora non servono enologi ma squadre di disinfestatori. Qualcuno ha detto che l'ardesia della mosella ha lo stesso odore. Verissimo. Ma anche certi vigneti alsaziani. Ad esempio i Riesling del Sommerberg e del Mambourg tanto per fare un esempio, basta smuovere un pò la terra e annusare per capire che il vitigno, oltre ad avere delel caratteristiche sue, ne assorbe molte dal terreno su cui cresce. Ho detto una banalità e questa cosa la sanno tutti, anche il mio vicino Silvano che in fatto di vini capisce molto se li beve, ma di storia e altre cose non sa un cazzo. Io non so cosa volesse dire Chapoutier e nemmeno se la traduzione è buona o no. Però mi sembra che se tutti, stando in acqua, se ne escono bagnati, chi sostiene di uscirne invece asciutto lo debba dimostrare "al di là di ogni ragionevole dubbio" altrimenti è solo un arieggiare la bocca. Saluti

Rispondi
avatar

Giovanni Arcari

circa 13 anni fa - Link

Sono d'accordo con te. Personalmente non so darti nessuna risposta che sia in grado di dimostrarti "al di la di ogni ragionevole dubbio" quello che chiedi e anche Chapoutier dice di non poterlo ancora dimostrare(magari!). Però, leggendo quanto sostiene il francese, mi viene voglia di prestare maggiormente attenzione a questo aspetto già dalla prossima vendemmia. Poi magari si confrontano i dati con quelli di altri e si attivano una serie di riflessioni con il contributo di tutti, anche con quello del tuo amico(che sulla storia dei baffoni mi ha fatto piegare dalle risate! straordinario...) :-)

Rispondi
avatar

Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

In verità nessuno ha parlato di Brett. Cherosene. E' questo il motivo del contendere, gli aromi di cherosene. Chapoutier sostiene che quando sono prevalenti o presenti in vini giovani sono un difetto. O, meglio, lui sostiene che in alcuni riesling giovani ha notato aromi idrocarburici che non si possono neanche addurre a "mineralità" o a terziari da invecchiamento, e che secondo lui sono solo un difetto nella vinificazione. Niente Brett, questa volta, Giovanni :-)

Rispondi
avatar

Antonio tomacelli

circa 13 anni fa - Link

@ Arcari forse ti sfugge un piccolo particolare: per prime sono uscite le dichiarazioni a Decanter sulle quali c'è poco da discutere poi, dopo il casino interplanertario che si è scatenato, sono uscite le precisazioni postate qui da Pagliardi. Ci tieni proprio a farmi passare per impreciso o cosa?

Rispondi
avatar

Giovanni Arcari

circa 13 anni fa - Link

Tomacelli, uno che non legge decanter e guarda solo il tuo post perchè ti considera più simpatico, mette in relazione il tuo scritto con quanto affermato da Chapoutier e le due cose non collimano fino in fondo. Se non sei impreciso correggi il tiro, Chiarisci per i consumatori. informa come decanter non ha saputo fare...No? Non usare più decanter come fonte, visto che il francese tiene a precisare che non ha mai parlato di vini vecchi(per dirne una...) ;-)

Rispondi
avatar

Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

"Non usare più Decanter come fonte" suona come un complimento :-)

Rispondi
avatar

Giovanni Arcari

circa 13 anni fa - Link

Lo è, ma solo se fai un post tipo "chiarimenti in merito al caso riesling: decanter ha sbagliato e io gli sono andato a ruota ma adesso mi correggo". E li fotti sul tempo dando un'informazione corretta e magari utile per chi produce riesling! :-) dai cazzo, mostriamo un Italia del vino migliore! ;-)

Rispondi
avatar

Antonio Tomacelli

circa 13 anni fa - Link

Scusa, ma tu la precisazione (neanche tanto poi), dove l'hai letta alla fine? ;-)

Rispondi
avatar

Giovanni Arcari

circa 13 anni fa - Link

Nelle dichiarazioni diChapoutier riportate sopra! Da qui deduco(Me lo fai capire tu, perché io non ho letto il testo di decanter) che il pezzo di decanter sia all'incirca come il tuo, nei contenuti, e quindi non in linea con quanto precisato dal francese. Se traduci tutto il testo, le differenze di contenuto sono macroscopiche.

Rispondi
avatar

Massimiliano Montes

circa 13 anni fa - Link

Io però non capisco tutto questo dibattere sul Riesling. Nella mia vita ho bevuto Riesling buoni e Riesling brutti, ma il problema "cherosene" sinceramente era un problema minore. I Riesling brutti erano scomposti, non equlibrati, con aromi spiacevoli... il cherosene era un problema minore: erano semplicemente brutti. In toto. In quelli buoni non mi sono mai posto il problema degli aromi di cherosene. Sinceramente non è neanche il Riesling il vitigno dove ho trovato serie problematiche di questo tipo. Il vino in assoluto dove ho sentito un cherosene associato ad una sapidità a tratti nauseante è stata una Ribolla Gialla. Credo che la Ribolla a volte abbia problemi idrocarburici ben peggiori del Riesling.

Rispondi
avatar

carlo colombo

circa 13 anni fa - Link

Mi piace molto questa discussione sul nulla.Un produttore prestigioso(ottimi i suoi ermitage bianchi e rossi) dice che l'odore idrocarburico nei riesling è un difetto dovuto alla pigatura.Evviva il re è finalmente nudo!Abbiamo scoperto che decine di produttori alsaziani e tedeschi(si fa anche in germania il riesling,cari cucciolotti)sono anni che sbagliano le vinificazioni.Saranno molto contenti questi produttori che uno che fa Syrah,e anche bianchi (da Marsanne al 90%) li accusi di scarse capacità vinificatorie(bello eh)con un uva di cui probabilmente non ha mai vinificato un grappolo!Il bello è che i migliori produttori sono anni che sbagliano con il Riesling e poi fanno vini impeccabili con altre uve.Bah!

Rispondi
avatar

fabrizio pagliardi

circa 13 anni fa - Link

Ha un'azienda in alsazia.

Rispondi
avatar

carlo colombo

circa 13 anni fa - Link

Da quanto?

Rispondi
avatar

carlo colombo

circa 13 anni fa - Link

Sempre io.Ho dato un'occhiata e ho scoperto che la maison Chapoutier sta in Alsazia presumo da non più di tre anni visto che io 3 anni fa mi sono fatto la fiera a cui partecipavano tutti i produttori biod.e lui non c'era.Potrebbe anche non lavorare bio ma comunque io non ho mai visto sue bottiglie in giro per l'alsazia.Ci manco però da due anni.Resto convinto che per quanto sia un ottimo produttore della Cote du Rhone dare dell'incompetente a gente come Zind-Humbrecht,Trimbach,le Faller,Bott-Geyl etc.etc. sia un po'azzardato.Per saperne però di più vedrò di assaggiare i suoi vini.

Rispondi
avatar

Fabrizio pagliardi

circa 13 anni fa - Link

Schieferkopf

Rispondi
avatar

Fabrizio pagliardi

circa 13 anni fa - Link

Non ha dato dell'incompetente a nessuno. Ha detto che nei riesling "MOLTO GIOVANI" un profumo di idrocarburi "DOMINANTE" e' dovuto a un difetto di vinificazione. Non e' il caso di nessuno dei produttori da te citati.

Rispondi
avatar

carlo colombo

circa 13 anni fa - Link

Sono d'accordo che nei Riesling molto giovani il "Petrolio" non ci deve essere,ma quello che ho letto all'inizio dell'articolo non lo specifica.Prosit

Rispondi
avatar

pino de luca

circa 13 anni fa - Link

Finalmente!!!!

Rispondi

Commenta

Rispondi a Marossi or Cancella Risposta

Sii gentile, che ci piaci così. La tua mail non verrà pubblicata, fidati. Nei campi segnati con l'asterisco, però, qualcosa ce la devi scrivere. Grazie.