Miotto ProFondo, la verticale di Prosecco che non ti aspetti

Miotto ProFondo, la verticale di Prosecco che non ti aspetti

di Sara Boriosi

Il luogo dell’appuntamento è un parcheggio desolato a Colbertaldo, frazione di Vidor, provincia di Treviso.

Millecentocinque abitanti quasi tutti lungo la strada principale che lo attraversa per lungo da sud a nord fino agli ultimi edifici che si affacciano su un parcheggio e un piccolo cinema a luci rosse, vecchia sentinella che accoglie senza giudicare gli ultimi superstiti di nostalgiche abitudini, eroi che non si sono arresi alla immediata disponibilità del web.

Lontano – ma non troppo – si vedono colline che sembrano pagnotte in lievitazione. Verde sfacciato, cangiante: la stagione è particolarmente generosa.

Andrea Miotto mi saluta da lontano, lo ricordavo diverso da quel Genova Wine Festival del 2018 dove ci siamo conosciuti per la prima volta. Allora mi era sembrato l’archetipo del produttore veneto, granitico e testone. Quello che mi accoglie è un bel ragazzo dallo sguardo scanzonato, stretto in una T shirt nera con la scritta I love NZ. Ci abbracciamo con vigore, Andrea è generoso di sorrisi e pacche sulle spalle.

«Credevo fossi il classico piccolo produttore anarcoinsurrezionalista!»

Mi guardo intorno un po’ smarrita mentre entriamo nella sala degustazioni appena messa a punto, lucida e accogliente.

«No no, io sono un imprenditore.»

Lo dichiara con naturalezza, senza enfasi né compiacimento. Andrea è un imprenditore come tanti nella zona, sono io che resto ostinatamente legata all’idea che chi fa vini degni di attenzione deve per forza essere il produttore tutto buoni sentimenti e orto antico nell’ora che volge al desìo.

Appena ci si accomoda, Andrea dispone sul tavolo uno spiegamento di bottiglie di ProFondo, il suo prosecco sui lieviti. La scheda tecnica recita vino secco, asciutto, con finale piacevolmente amarognolo tipico dei sur lie. Longevo più di quanto vi potreste aspettare. Evviva, questa sono io! Ho scavallato da poco la seconda metà dei quaranta e per ricordarmi in quale fase della vita mi sto muovendo, la pubblicità della mia casella email mi suggerisce unguenti contro la secchezza delle parti intime e buoni sconto per iniezioni di acido ialuronico. Mi trovo in accordo con il mio amico granitico: dimostrare al mondo che si può invecchiare con grazia e freschezza. Probabilmente, se vivessi nei i pendii tra Col dell’Orso e Federa come le uve coltivate da Andrea, ne trarrei gran beneficio. Vediamo come.

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ProFondo 2018
Perfetto. Dalla bollicina cremosa e persistente, questo prosecco è tutto un guizzo di freschezza e sapidità, tanto che non si capisce se prevalga l’una sull’altra. Nonostante l’anima rustica, si sente una vaga, remota eleganza. Pieno di erba falciata, pera guyot, granulosa e zuccherina, un’anima iodata che rende la bevuta estremamente agile. Pericolosamente buono.

ProFondo 2019, in anteprima
Rispetto alla precedente, quest’annata offre profumi molto più spinti e sfacciati, mentre in bocca il sorso è sferzante. Una freschezza che incalza, tipica irruenza della gioventù, e come chi è molto giovane, si esprime un po’ goffamente. A fine aprile, nel momento più delicato, le vigne hanno subìto una grandinata che ha compromesso parte del raccolto. Alla fine, ciò che resta nel calice è la promessa di un vino più nervoso.

ProFondo 2017
Figlio di un’annata siccitosa, al naso si presenta più educatamente dei predecessori. Profumi più composti, gesso ed erbe officinali, un accenno di susina e pera leggermente matura. È in bocca che il vino tira fuori di che pasta è fatto. La bollicina, come sempre, resta delicatamente vivace e sostiene un corpo piuttosto voluminoso, muscoloso, il che rallenta la bevuta ma forse è un bene perché di queste bottiglie ne butteresti giù a sorsoni e addio analisi gusto olfattiva, è buono e basta questo.

ProFondo 2013
La freschezza è tutta lì. Come al risveglio dopo una dormita corroborante, appena stappato si esprime alla grande: l’acidità è nitida e vibrante, il soffio iodato resta ben evidente, e così tutta la frutta a polpa bianca che ci si aspetta da un prosecco. Forse la nota erbacea è più compromessa, ma si tratta di roba da poco: fieno fresco al posto del manto erboso bagnato, a fare i pedanti. Il prosecco può invecchiare alla grande, per quello che mi riguarda. Basta che sia fatto come lo fa Miotto.

ProFondo 2012
Non un cedimento, non una esitazione. Questo vino ha 8 anni ed è tonico come le chiappe di Nadia Cassini quando la dottoressa stava col colonnello, così si rimane in tema con la proiezione del cinema nei pressi della cantina. Bevo, e non mi capacito di come un vino destinato al consumo immediato possa avere questa tempra. Non voglio nemmeno scrivere di cosa sa, quali profumi lo precedono: è un vino meraviglioso se paragonato al tipo di consumo per il quale è previsto, il resto sono leziosità.

Prendo congedo da quel pezzo di Miotto, felice e contenta di aver passato del tempo di qualità, e mi porto a casa la consapevolezza che gli anni sono solo una convenzione alla quale si fa volentieri a meno.

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Sara Boriosi

Vivo come un’estranea nella provincia denuclearizzata, precisamente a Perugia. Bevitrice regressiva, il mio cuore appartiene al Carso. Dotata di una vena grottesca con la quale osservo il mondo, più dei vini mi piace scrivere delle persone che ci finiscono dentro; lo faccio nel mio blog Rosso di Sara ma soprattutto per Intravino. Gestisco con godimento la migliore enoteca della città, ma lo faccio piena di sensi di colpa.

3 Commenti

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Marcovena

circa 3 anni fa - Link

Bell'articolo Sara, come tutti gli altri del resto... Quando parliamo di materia ed emozioni plasmati dal tempo, a parte il bellissimo romanzo di Eshkol Nevo "La simmetria dei desideri", mi torna in mente Gaspare Buscemi (che tra l'altro ho comprato da te!) che, a parte per i nomi e per le etichette dei suoi vini (rivedibili...per usare un eufemismo), regala vere e proprie Perle (d'uva)!

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Pierluigi Bolla

circa 3 anni fa - Link

Buongiorno Sono Pierluigi Bolla , il presidente della Spumanti Valdo . Desidererei avere il contatto con la sig ra Sara Boriosi per uno scambio di opinioni Grazie

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Sara

circa 3 anni fa - Link

Le ho risposto privatamente, purché non abbia cose preoccupanti da dirmi!

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